Dietro l'angolo

VIOLENZE SENZA FINE

Leggo i giornali e dovunque, piccoli paesi o grandi città,in Italia o all'  estero ,è un susseguirsi continuo di notizie di violenze alle donne,stupri,botte,molestie...Mi chiedo sgomenta se sia lo specchio dei tempi,come dicono in molti,o se piuttosto questi episodi esistessero già anche nel passato,ma fossero meno divulgati.Non ho la risposta,posso solo notare con amarezza che dai tempi in cui io ero una studentessa ventenne che frequentava l'università poco sembra essere cambiato:forse l'abbigliamento era meno disinvolto di oggi,ricordo le lunghe gonne a fiori e gli zoccoli ,i maglioni oversize rubati negli armadi paterni,ma le ragazze purtroppo correvano esattamente gli stessi rischi ,a riprova che   il modo di vestire più o meno succinto certo  non può  considerarsi un alibi  per la violenza!...Una donna può  volere provocare,certo, e  sull'  opportunità di questo comportamento si può anche discutere, ma quando decide di porre fine al gioco,l'uomo deve comunque accettarlo:è questo, no?,la ragione,la capacità  di porre freno all'istinto, quel piccolo particolare che distingue,o almeno dovrebbe ,l'uomo dall'animale...Invece constato con rabbia ogni giorno di più che dai tempi del famoso Processo per stupro ,dove l'avvocato Tina Lagostena,morta da pochi mesi,l'avvocato delle donne,come era allora conosciuta,cercava con determinazione e passione di difendere una ragazza violentata e poi inquisita quasi fosse  lei la colpevole,da quei tempi vergognosi a volte non siamo poi tanto lontani.Cavillose disquisizioni sull'abbigliamento(ricordo anni fa l'incredibile sentenza dei "jeans"..) ,sul comportamento della vittima,...perchè non hai reagito,perchè non hai gridato,forse allora ci volevi stare...e comunque non dovevi uscire da sola e a quell'ora...!La mentalità non è cambiata molto da quando a noi ragazze dicevano di stare attente e di non andare a cercarceli,(!) i guai..., limitando la nostra libertà di movimento e il nostro diritto a uscire anche la sera e anche da sole. Alcuni propongono un braccialetto elettronico che segnali la posizione della vittima,in caso di necessità...lo trovo orribile,un vero attentato alla privacy,caso mai i braccialetti dovrebbero metterli a tutti quei delinquenti che,per leggi mal  fatte  o male applicate,ogni giorno si riversano sulle strade o ,peggio,nelle loro stesse case!E' la mentalità degli uomini che va cambiata,fin da piccoli:sarò idealista, ma come donna e mamma credo sinceramente che proprio noi madri  dovremmo assumerci il compito di insegnare ai nostri figli maschi un maggior rispetto e una maggiore considerazione verso tutte le donne...Se mio figlio si macchiasse di un'azione così grave e vergognosa come lo stupro, come mamma ne avrei un dolore terribile,ma sono sicura che come donna non potrei difenderlo nè tantomeno coprirlo: certo non riuscirei ad evitare di sentirmi anch'io,almeno in parte,responsabile...