Dietro l'angoloOcchi aperti sulla vita quotidiana |
POESIA
SOSTA
Nel tuo vagare
vieni a me
come colui
che sosta
per bere alla mia acqua
come colui
che fugge
disseccata la mia fonte.
Non più mi troverai
nella sosta consueta
a ciglio asciutto
mi allontanerò
non più mi troverai
di me
non berrai neanche
una lacrima.
POESIA
LA PAROLA DEL SILENZIO
Ascolta...
Lo senti il silenzio?
E' un brusio compresso di voci
un bisbiglio sommesso che cresce
inquieto ricerca la via
a lungo represso irrompe
sradica gli argini
si fa parola possente
grido
boato
esplosione nella notte quieta
Lo senti ora il mio silenzio?
E' per te.
La tua voce
corre
sulle altre
confondendole
in un suono
che non potrò
mai più
ascoltare
intento
a difendermi
da te
che dici
di amarmi.
Piero Ciampi
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AREA PERSONALE
NATALE di G. Ungaretti
Non ho voglia
di tuffarmi
in un gomitolo
di strade
Ho tanta
stanchezza
sulle spalle
Lasciatemi così
come una
cosa
posata
in un
angolo
e dimenticata
Qui
non si sente
altro
che il caldo buono
Sto
con le quattro
capriole
di fumo
del focolare
Napoli, 26 dicembre 1916
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POESIE
OMBRA
Da sempre
la mia ombra.
Rifletti di me
la parte oscura
e mi accompagni
senza far rumore.
Nel mio volto
il tuo volto
come uno specchio antico
appeso al muro.
Sei l`ombra del mio passato
sempre presente
/da sempre/
la mia ombra
VANESSA VALLASCAS
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CAFE' LES DEUX MAGOTS
Post n°87 pubblicato il 16 Marzo 2009 da Tesi89
Prendo spunto da un post di TrampolinoTonante per un ricordo del viaggio a Parigi con mio marito e nostro figlio. Mio marito aveva detto più volte che ci teneva a poter vistare il famoso quartiere di Saint-Germain e i luoghi degli esistenzialisti. E' fatto così: aveva letto da poco un libro di Boris Vian sulla Parigi degli esistenzialisti e si era appassionato. Dato che i luoghi canonici sapeva che li avremmo visti comunque, guidati con risolutezza da nostro figlio, aveva chiesto di aggiungere un pomeriggio o una sera a Saint-Germain. Una mattina no: d'estate si sarebbe sciupata tutta l'atmosfera. Così andammo: esattamente davanti alla chiesa incontrammo alcuni nostri amici di Firenze. A Parigi, non si sa come, è facile capiti di ritrovare altri amici italiani. Fatto sta che ci fermammo a chiacchierare e mio marito parlò con entusiasmo della gita che stavamo facendo, aggiungendo che ora cercavamo il famoso Caffè Deux Magots...e giù Sartre, Vian, Cocteau, il Jazz del dopoguerra, la Greco...poi chiese se per caso sapevano esattamente dov'era...beh, bastava girasse la testa: era proprio lì davanti alla chiesa!... Affascinati, decidemmo che era l'ora di mangiare qualcosa respirando un'aria di altri tempi, ed entrammo. Foto di letterati ovunque e l'arredo con i due grossi cinesi di legno ancora al suo posto. Ma, come avremmo dovuto prevedere, solo camerieri e turisti nostri contemporanei intorno. Croque Monsieur ( il famoso toast alla francese) e birra per lui, Croque madame ( versione rielaborata del solito toast...) e caffè per me, torta al cioccolato ( divina! la classica tarte parigina) al giovane (NON MI RIFERISCO A MIO MARITO...). Il conto?...salatissimo, per le nostre abitudini...e sì che venivamo da Firenze, che non scherza di certo. Luogo affascinante, ma ormai anche un po' freddino. Il marito, sognante in cotanta atmosfera, non era però deluso. Appunto: lui è fatto così. |
INFO
POESIE
LA MEMORIA IN LONTANANZA
Quello che senti è il silenzio dei morti
la memoria non inganna taci
sei tu che resti
il tempo dilaga e ci abbatte
quadri libri le tue vesti
quello che resta è il dolore dei vivi
il mio il tuo
devi scavare i giorni e non batte
a nessuna porta il triste scandire di lancette/
La memoria non inganna vedi
non è più di chi è già andato
né fiori né frutti
si rigenerano perpetui all'apparenza
è tutto un inganno a cui crediamo
senza appesantirci dentro
stagioni e uomini desideri e attimi
Scorre leggera adesso questa penna
scartando e levigando i solchi di parole
i muti pensieri
gli amori già passati
un giorno nuovo divenuto ieri
In lontananza i giorni stanno svegli
GIULIO MAFFII
(da "Equinozio di girasoli")
SUPERBA è LA NOTTE
La cosa più superba è la notte / quando cadono gli ultimi spaventi / e l'anima si getta nell'avventura. / Lui tace nel tuo grembo / come riassorbito dal sangue / che finalmente si colora di Dio / e tu preghi che taccia per sempre / per non sentirlo come un rigoglio fisso / fin dentro le pareti./
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Sento di volerti e non ti voglio quando il tuo tempo scorre lontano e sempre non ci sono
Sento di odiarti e non ti odio quando ti affanni ad amarmi e non m'ami
Ma sempre che t'ami o non t'ami continuo a pensarti.
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