Musica e Parole

Accontentarsi

ACCONTENTARSI:essere felici del poco che si ha,farselo bastare.

"Se ci si accontenta di poco, si è quasi sempre soddisfatti."

Oggi a questo non credo.

Oggi credo che "CHI SI ACCONTENTA GODE....COSì COSì" alla Liga maniera.

E non ho la minima intenzione di accontentarmi,non più,non da oggi. Io voglio essere felice appieno,non farmi bastare quel pizzico di felicità che mi viene offerto dalla vita.

Ma questa promessa che faccio a me stessa ogni volta,ogni volta pian piano svanisce tra i cumuli di polvere dei giorni effimeri di questo tempo.
Che spolvero ogni volta che una chiesa affolatissima di gente commossa e distrutta dà un ultimo saluto ad una bara bianca.

Un'altra bara bianca nella mia memoria,un'altra giovane vita spezzata così,senza un valido motivo per toglierla all'affetto del suo fidanzato,della sua famiglia,dei suoi amici.

E così anche Valeria brilla lassù,nelle sere serene e in quelle tempestose,a vegliare dall'alto su suoi cari. Davvero magra consolazione.

Quando ci muore qualcuno che amiamo,si può piangere,si può battere la testa al muro,si può sognarlo,e svegliarsi al mattino con una lacrima sul viso,si può maledire allora la sveglia che ha interrotto l'idillio di un incontro irreale e desiderato,e restare per tutto il giorno con un mezzo sorriso stampato sul viso,come a sentirsi privilegiati di aver potuto godere ancora una volta della sua compagnia,si può credere di sentire il nostro caro vicino,si sente la sua voce,si avverte la sua presenza...MA NON LO PUOI PIU' ABBRACCIARE,VEDERE,TOCCARE.

E non c'è nulla che possa alleviare questa sofferenza.

Valeria,e prima ancora Giusy e Genny,e Valentina,e Chiara,e Luca.

Quando ricordi la tua infanzia,gli anni della scuola,e il pensiero si sofferma tutte queste volte a ricordare chi non c'è più,chi abbiam perso nel cammino,si fanno riflessioni davvero sconcertanti.

Sono conoscenti,compagni di avventure,di scuola,di vita,sono amici con il futuro sottratto. Compleanni senza candeline, rughe che non avranno più tempo per solcare la pelle e capelli mai canuti. Cuore stretto e silenzio che affolla il pensiero.

Le loro storie sono tutte diverse,c'è chi ha combattuto un brutto male e non lo ha sconfitto,chi ha combattuto il terremoto e non lo ha sconfitto,chi ha combattuto un coma dopo una caduta in montagna e non lo ha sconfitto.

E io mi domando ancora una volta il perchè.

Perchè queste persone hanno combattuto con le unghie e con i denti,con coraggio,con forza,determinazione,fino in fondo,fino alla fine,e alla fine hanno perso.

E io certi giorni combatto semplicemente il sonno del mattino e gliela do vinta,resto a letto ancora un'ora,quando dovrei alzarmi e vivere,alzarmi e gioire,alzarmi e fare qualcosa,di buono,per me,per gli altri,qualcosa che mi faccia stare bene,e vivere,non sopravvivere,e cercare sempre il top,e NON ACCONTENTARMI MAI,e rincorrere i miei sogni,fare in modo che si avverino,e nel frattempo che questo avviene fermarmi ogni volta che posso a ricordare a chi amo che lo amo,e quanto lo amo e perchè lo amo.
E non lasciare che passi una notte senza aver fatto la pace con qualcuno di caro con cui si è bisticciato,perchè non puoi mai sapere che ne sarà del domani. E non lasciare passare un giorno senza aver provato nel cuore AMORE,senza morir dalla voglia di abbracciare qualcuno,senza fare progetti,senza desiderare.

Io voglio tutto questo,voglio il massimo,voglio respirare la gioia ed essere felice,voglio correre,ridere,scherzare,voglio accarezzare,amare,difendere,proteggere,voglio credere,voglio sognare.

Anche per chi non può farlo,se si può.

E non sono disposta ad accettare niente di meno di tutto questo.

Io non mi accontento.

IL POSTO

Questo è il posto in cui le vette sono bianche di neve soffice e le vallate verdi e alberate.
E' il posto in cui il freddo pungente del primo mattino ti intorpidisce i sensi fino a congelarli, ma puoi sentire giù qualche uccellino cinguettare e un'arietta che profuma di primavera.
E' il posto in cui posso essere fuori sede e conoscere minuziosamente ogni via,ogni angolo,ogni svolta,anche se continuando a ripassare i nomi delle vie nella mia testa spero che il giorno in cui potrò tornare a respirare il centro non ne avrò scordata una...
E' il posto in cui posso essere ospite e sentirmi incredibilmente a casa.
Questo è il posto in cui il 104 prima non esisteva,c'era il 79 ma io non l'avevo preso quasi mai...e ora dopo la lezione all'università,aspetto di salire su quella linea che mi porterà alla fermata più vicina a quella che sento un po' come la mia casa.
Questo è il posto in cui non sai mai in quanti si sarà a tavola per cena e ogni volta è come sentirsi in famiglia,come sentire scorrere nelle vene un legame di sangue immaginario che mi fa tenere a queste persone intimamamente e profondamente.
Questo è il posto in cui posso dormire abbracciata a te tutta la notte,e anche dopo che sei andato a lavorare posso sentire il tuo profumo sulla maglietta con cui hai dormito.
Questo è il posto dei miracoli,delle promesse,il posto delle emozioni più vere,dei respiri più profondi,delle attese più frementi.
E' anche il posto delle scosse e della paura,del dolore e del ricordo,della malinconia e dell'incertezza,ma c'è un fatto.
E' il posto in cui ci sei tu.
E non c'è scossa che mi sposti dal posto che hai riservato per me,non c'è paura che non possa svanire dentro un tuo abbraccio,non c'è dolore che non possa essere lenito da un tuo sorriso,non c'è ricordo così potente da farmi cancellare quelli che ho di noi,non c'è malinconia di vivere quando la vita è così bella se mi stai accanto.
C'è incertezza sul domani,sul mio futuro,sulla mia strada,non so se darò mai questi 4 esami maledetti che mi separano dal traguardo laurea,non so in quale aula seguirò le prossime lezioni,non so che ne sarà di tutte le mie cose rimaste ancora in quella che era la mia casa fino al 6 aprile.
Ma se ho la certezza che tu ci sei,posso sentire -incredibilmente-la terra ben ferma sotto i miei piedi e con passo sicuro vado avanti per la mia strada,sapendo che ogni giorno si incontra con la tua.
QUESTO E' IL POSTO.

INVIDIA

C'è che oggi sto strana. Ma strana forte.

Perchè finora ero stata a volte felice,a volte no,a volte entusisasta, altre depressa, propositiva,sospettosa,gelosa,indiscreta,ammirata,sorpresa,orgogliosa,indecisa, appagata,insicura....

ma invidiosa no,invidiosa mai.

E mi scoccia,mi urta,mi rode dovere invidiare qualcosa a qualcuno. Io che mi sono sempre accontentata di quel che ho,che ho avuto,che mi sono sudata,meritata,conquistata. Ho sempre pensato che ognuno nella vita e dalla vita abbia ciò che si merità. Ho lavorato sodo per avere le cose che ho, ho seminato bene per avere i rapporti che ho, ho dato e avuto in quantità e proporzioni diverse,ma sempre e comunque contenta,soddisfatta.

Questa volta invece invidio,mio malgrado. Con livore,con sentimento,come se mi fosse stato tolto qualcosa di mio, come se avessi ricevuto un torto. (E dal mio punto di vista è così).

Perchè dall'altra parte si raccoglie ciò che io ho seminato o quantomeno ho creduto di seminare. Perchè di là c'è nei suoi confronti attenzione,premura,interesse. Perchè se ne parla e riparla,in bene a forse a volte in meno bene,ma comunque se ne parla,mentre io abito in lenzuola bianche e svolazzanti da fantasma.
Perchè da quella parte,che sembra essere l'unica bella,brillante,frizzante e degna di nota, c'è tutto quello che io avrei sempre voluto ricevere.
Perchè da quella parte,si è riusciti ad entrare in punta di piedi sì,ma pur sempre piedi bellissimi e sfilati,in qualcosa di cui io posso solo sognare di far parte.
Perchè da quella parte si è ormai dentro,a pieno titolo,con ruolo e compiti definiti,con la sicurezza di chi sa dove sedersi,anche con molti commensali,cosciente del proprio posto a tavola.
Perchè si sorride come chi sa che tutto intorno si è fatto di tutto per suscitare quel sorriso...perchè si domanda e si pretende perchè si è capito che qualcosa gli è dovuto.

Mi dico che io,di attenzioni,non ne ho volute mai troppe,che al centro della stanza non ci sono mai voluta stare,che ho sempre preferito che di me non si parlasse,che ho desiderato quel che non ho in silenzio,che non ho mai calcato la mano per avere qualcosa in più,che non ho mai forzato la chiave per entrare laddove non ero ancora,nè mai,riuscirò ad entrare. E che il mio sorriso è sempre nato sul mio viso con tanta frequenza e semplicità che forse nessuno ha mai desiderato di farlo nascere tanto era presente sempre e comunque.

Mi dico tutto questo,allo specchio,provando perfino di giocare il ruolo di chi il sorriso lo ha perso e vorrebbe che altri lo ritrovassero,ma poi mi rendo conto di prendermi un po' in giro,di mentire a me stessa senza sorta di maschera.

Che alla fine della fiera,posso contrapporre tutta me stessa difronte a "l'altra parte",e provare a sminuire la differenza,ma resta pur sempre questa grande verità: dal "l'altra parte" non si HA soltanto PIU' DI ME.

Dall' "altra parte" si E' PIU' DI ME.

E questo è abbastanza per invidiare con tutta me stessa.

MA NON MI PENTO E NON MI DOLGO.

Per fare la brava affinchè Babbo Natale si ricordi di me nelle sue consegne ho ancora tutto un anno davanti.

Invidiosa e arcigna.

La vostra Scientist

STO PENSANDO A TE

Sto pensando a te
mentre cammino,
mentre parlo,
mentre rido,
mentre respiro
sto pensando a te
mentre mi sveglio,
quando corro tutto il giorno
sto pensando a te
mentre mi spoglio
di ogni orgoglio
mentre guardo il mio destino
sto pensando a te
quando ricordo
mentre ancora sento
il tuo profumo
Cosa faresti al posto mio
se ogni pensiero
se ogni pensiero fossi io?
Cosa faresti tu?
Cosa faresti tu?

L'altra metà della mela e la persona giusta. Riflessioni a ruota libera...