Turista per caso

...notevole apostrofo musicale, veramente notevole !!...e gli accenti musicali ? :-)

Concordo, Nicola Conte è davvero bravo. Per gli accenti bisognerà aspettare la prossima incazzatura linguistico-notturna. :)

E' un accento musicale che conoscevo già. Certo ai tempi del Fez "po'" si scriveva con l'apostrofo così come il k era presente solo in alcuni slogan sui muri, ormai sbiaditi dal tempo. Nicola conte ne ha fatta di strada dai tempi del Renoir ed ancora prima del bar posto sotto il kursaal. Ma se rifletto un po'...tutti noi ne abbiamo fatta di strada nel bene o nel male. Un saluto...

Boia ki molla e Kossiga boia? Mah, quelle K sembravano quasi simpatiche. Nicola Conte lo ricordo al Flacco - il mio liceo - e all'Altra Radio, dove ho lavorato come voce e sceglitricedidischiabbastanzaimpopolari per un po' dai quindici anni in su. Barese anche tu?

Allora è proprio vero che non è mai troppo tardi per fare dei complimenti. Quello che tu scrivi mi induce a pensare che alcuni dei meravigliosi suoni che la mia vecchia radio diffondeva sono stati da te scelti e mandati in onda. Anche io ho lavorato in una radio privata ma alcuni anni prima quando A.R. ancora non esisteva e la radio più importante a Bari era Bari Radio Ero adolescente e a quei tempi si camminava per strada a testa in su per vedere se una nuova antenna di libertà svettava verso il cielo. Le radio commerciali non mi hanno avuto ma il mio amore per la musica è rimasto così come, intatto, lo spirito ed il desiderio di diffonderla.

Ehm... grazie. :) Ho avuto anche una "caduta" da radio commerciale con una serie di trasmissioni per Canale Cento su cui ora stendo un velo pietoso. Pensa che leggevo persino gli oroscopi e le ricette ahahaha! Poi per fortuna ho ripreso a fare programmi seri con interviste alle band inglesi e americane. All'epoca mi sentivo molto Kay Rush. ;P Ora la radio mi manca perché la amo come medium e perché adoro ascoltarla.

Mi manca farla, intendo. :)

Già la radio si faceva e la inventava istante per istante. fino ad un secondo prima di andare in onda avvertivo sempre un vuoto allo stomaco, il disagio di essere lì e di voler essere altrove ... poi tutto si annullava ... il mondo esterno non esisteva più e restavo solo io la musica. E' una sensazione che provo ancora quando oggi musicalizzo le serate di tango o quando ieri selezionavo musica in un locale di roma. La passione è rimasta intatta ... già perchè questa è passione e non un hobby ... le passioni ti prendono allo stomaco gli hobby prendono solo al cervello.

Conosco la sensazione di fifa blu prima di una trasmissione. Lavorando poi come voce anche qui in Olanda - non per la radio, purtroppo - ho avuto la stessa sensazione per anni. Ora mi siedo davanti a un microfono già completamente rilassata ma mi ci son voluti davvero anni prima di arrivarci. Bella questa cosa delle serate di tango. Ma se musicalizzi, il tempo per ballare ce l'hai o no??? :):):)

Riesco a ballare quando non devo musicalizzare una serata. Sono due modi diversi di vivere una serata e così li mantengo separati. C'è anche chi "musicalizza" e balla ma, naturalmente per poterlo fare va avanti con tandas preregistrate o playlist memorizzate su un portatile. Io mi muovo diversamente. Ad inizio serata ho solo un'idea nella mia testa di cosa vorrei proporre...una specie di canovaccio. Sono i tangueri e le tanguere, o meglio l'interazione invisibile ma esistente che si crea tra me e loro a guidarmi nella scelta degli autori "giusti". Una bella sfida! Curo molto le cortinas, i brani che separano una tandas (4 tanghi o vals o milonghe) da un'altra e che scelgo con una cura maniacale. Il più delle volte sono cortinas non ballabili che sfumo dopo 60 secondi circa. L'obiettivo è quello di separare le coppie permettendo così il rimescolamento e chissà...nuove brevi ma intense storie di passione. Un saluto dalla terra di bari.

Suona come la perfetta incarnazione del tango-DJ. :) Ricambio i saluti. Ma non eri a Roma?

dici bene...ero a Roma. Sai com'è...il richiamo dei ricci di mare! ;-) Questa però è un'altra storia...besos!

Ahahah, io sono barese rifalda (solo d'adozione) e lo si vede anche dal fatto che non ho mai toccato un riccio o una cozza pelosa nemmeno con una canna da pesca. Né lo farò mai. :D

Incredibile! Mi verrebbe da dire che una barese, sia pure rifalda, che non mangia il crudo è come Venezia senza i suoi canali. :-) Buona giornata e te. P.S. Ho letto il tuo ultimo post e la tentazione di scrivere è tanta...ma se continuo a stare sul tuo blog non combinerò null'altro oggi. Hasta luego.

Facciamo come Amsterdam senza i suoi canali, va'. :) Terrò d'occhio il tuo blog, chissà che non appaia qualcosa di nuovo molto, molto presto. ;) Bonne sciurné

Hai davvero ragione! Un po' si scrive con l'apostrofo e non con l'accento grave! Mi scuso con te per questa mia brutta abitudine e corro velocemente a correggere il mio post con la matita rossa, perché (che si scrive con l'accento acuto)è veramente insopportabile. Ti allungo un klinex per fermare le tue lacrime e se noti qualche altro strafalcione grammaticale ti sarò grato se me lo farai notare. :) Ciao!

Fossero solo i po'. Io mi preoccupo anche per i perché, i caffè, i cioè, i fa', i da' e i di'. E per i kleenex ;) Ciao!

...e già che ci siamo, preoccupiamoci anche per tutti i ch soppressi senza ragione e sostituiti dalle k, per la povera o sfrattata senza preavviso da in mezzo alle due n, per il per stesso, che a causa di una drastica riduzione del personale, si vede rimpiazzato da una x crumira che fa il lavoro di tre lettere. un saluto.

Argh, sì, anche quelli sono terribili. Non so decidere cosa sia peggio. Dai trent'anni in giù sembra ke tutti skrivano kosì. :(

E grazie per il saluto, che ricambio.

Murakami è un genio, ma perché tantimatanti in italia non lo conoscono! per l'accento, va bé, io di solito li metto a caso, anzi, meglio, li scrivo tutti in fondo al foglio, tipo Totò nella famosa lettera, accenti, virgole, apostrofi, eccetera eccetera e chiedo gentilmente alla mia correttrice di bozze di sistemarli lei. Io penso a scrivere la storia. Già mi sembra tanto che mi viene. Dico. Non si può mica far tutto!... Così mi odia la mia correttrice di bozze. Mi odia e mi ama. Si chiama Giada ed è una giocatrice di baseball, so che un giorno mi aspetterà dietro la porta e mi colpirà violentemente con la mazza sulla testa, uccidendomi, poi pubblicherà tutti i miei racconti e avrò un successo clamoroso post mortem e lei diventerà milionaria... E' robusta e forte, non può sbagliare, l'unica cosa di cui mi pentirò, in punto di morte, è che non l'ho mai amata neppure una volta... neppure con un piccolo punto dedicato, o una virgola, come una leccatina... :) ...

Ahahahahah, questo sì che è un signor commento. :) E se la tua correttrice di bozze ti smolla una randellatina amorosa di tanto in tanto non posso biasimarla. Con accenti e punteggiatura non si scherza. (bugggiarda, ogni tanto - ma proprio rarissimamente eh - ne cicco qualcuno pureanghio ma tu non dirlo a nessuno, mi raccomando) ;)

E sì, Murakami è davvero fantastico. Kafka on the shore l'ho trovato davvero geniale.

Benedetto sia il Movimento Anti Kappisti;D

Amen! ;D

Io sbaglio. Sbaglio tutte le volte per fretta e per ignoranza. Po' l'accento (stavolta l'ho apostrofato)mentre per colpa del dialetto metto doppie dove non ce ne sono. Micca ed invece e mica.....per non parlre di virgole e punti. ...,,,....;;;;...,,,,,, tieni. Mettimeli te al posto giusto!...cavoli mi maledico. Eccome. A scuola la prof non faceva altro che leggere le cose dall'antologia secondo la sua importanza. Sua di lei. E così ci leggeva ciò che dovevamo sottolineare. Capisci????? Studiavamo le sue sottolineature, quello che per lei era importante. Per lei. Lessi una poesia una volta. Di D'Annunzio, Pioggia, mi sembra, non ricordo. So solo che volevo portare questo autore alla maturità. Mi fu caldamente consigliato di non farlo se volevo uscire dalle scuole dell'obbligo (ora capisco l'obbligo) con un buon voto. Perchè? Perchè chiesi in casa, agli amici, agli adulti in generale. Mi rispose la nonna 3 elementare, ma con la storia vissuta e non letta sui libri già sottolineati. Mi diede una visione, una possibile lettura e speravo tanto non fosse vera. Perchè D'Annunzio è di destra. Ma a me piaceva, non perchè di destra, e in quel descrivere la pioggia su i pini o sulle foglie d'alberi io non ci vedevo nulla di destra. Fece la guerra. si schierò. Ed io che NON sono di destra amo leggere D'Annunzio. Ma non solo lui. Scuola dell'obbligo. Ma quale obbligo? Di pensarla tutti allo stesso modo o di avere gli strumenti per poter leggere? Di avere un idea e metterla poi su carta. Ecco mi ritrovo a 34 anni ocn delle idee che voglio mettere su carta. Ma forse non ho gli strumenti giusti perchè accento po', non metto le virgole e spesso mi chiedo come faccia il plurale di goccia, faccia, camicia, genio etc etc.......Mi umilio. Sì a volte mi sento umiliato. Vorrei ma non posso. Vorrei saper di filosofia, di Catone, Seneca, Cartesio. Vorrei saperne di Saba, Montale, Marinetti (anche se di destra ma i suoi bum bam puff, craaac tra sostantivi e aggettivi mi piacevano). Deledda nella mia testa non dev'esser solo il nome di una via, ma deve corrispondere un titolo di un libro, di un racconto e quant'altro. Invece nella mia testa c'è una lavatrice di nomi e di sottolineature. So nulla di niente. Non so nemmeno accentare e mettere la punteggiatura. Con il tempo imparerò, ma cavoli quante opportunità nella Vita stò (o sto?) perdendo?...Dio quant'è importante non essere ignoranti. Solo che lo s'impara dopo. Quando la prof d'italiano è pensione. Non avrebbe mai dovuta esser stata assunta. Per il bene suo, ma soprattutto nostro. A me le scuole sono mancate. E non per colpa mia....bello questo post. Lo dico davvero sai?....bello!.......

Molto più bello il tuo commento. :) E la manciatona di segni d'interpunzione sparsi te la sistemo io, don't worry. ;)

P.S. A chi non ci piace "La pioggia nel pineto" testadicippa è, è... :D