Tu e il Paradiso

Immagini sacre, preghiere e pensieri...dal Cielo

 

SE SIETE INFELICI NON RIMPROVERATELO A ME!

 

Io sono la Luce,

e voi non mi vedete.

  Io sono la Via,

e voi non mi seguite.

  Io sono la Verità,

e voi non mi credete.

 Io sono la Vita,

e voi non mi cercate.

 Io sono il Maestro,

e voi non mi ascoltate.

 Io sono il Capo,

e voi non mi obbedite.

 Io sono il vostro Dio,

e voi non mi pregate.

 Io sono il vostro grande Amico,

e voi non mi amate.

Hai ragione, o Gesù, troppo poco ti ricordiamo

e troppo poco ti amiamo, per questo siamo infelici.

Ma le tue braccia aperte ci invitano al tuo cuore

e ci assicurano il perdono.

Nel tuo cuore, fonte di luce,

ritroveremo la forza per seguirti Via, Verità e Vita;

la grazia per ascoltarti Capo e Maestro;

la gioia per amarti Dio di Amore,

Amico di quanti confidano in te. 

 

 

AREA PERSONALE

 

PREGHIERA A PADRE PIO

 

Tu povero nascesti, o Padre Pio 

come fu Cristo, il nostro Redentore,

compagna l'umiltà ti fu fedele,

 immensa la Tua fede nel Signore.

Simigliante a Gesù anche le piaghe, 

che Tu accettasti con rassegnazione

memore del penoso Suo Calvario e della tormentata Sua Passione.

Or che Tu godi dell'Eterna Luce, fulgente, radiosa ed infinita,

continuando a darci il Tuo aiuto 

mostrati a noi quel che Tu fosti in vita.

In questo mondo pieno di tristezza 

dona il sollievo a tutti i sofferenti,

infondi in noi l'amore in ogni cuore, 

la fratellanza tra le umane genti.

Noi affidiamo a Te le nostre pene, 

or che ormai sei più vicino a Dio,

fa quel che puoi per il nostro bene 

intercedi per Noi, o Padre Pio!

 

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Dalle 4 alle 5 del mattino:Gesù in mezzo ai soldati

Post n°133 pubblicato il 09 Aprile 2013 da osservandoilparadiso

 

Dalle 4 alle 5 del mattino:Gesù in mezzo ai soldati

Vita mia dolcissima, Gesù, mentre dormivo stretta al tuo cuore, spesso spesso mi sentivo pungere dalle spine che pungono il tuo santissimo cuore. E volendo svegliarmi perché tu abbia una almeno che noti tutte le tue pene e ti compatisca, mi stringo più forte al tuo cuore, e, sentendo più al vivo le tue punture, mi sveglio. Ma che vedo? Che sento? Vorrei nasconderti nel mio cuore per espormi in vece tua e ricevere su di me pene così dolorose, insulti ed umiliazioni così indicibili. Ma solo il tuo amore poteva sostenere tanti oltraggi. Mio pazientissimo Gesù, che cosa potevi sperare da gente così inumana?

Già vedo che si prendono gioco di te. Ti coprono il volto di densi sputi, la luce dei tuoi begli occhi resta coperta di sputi; e tu, mandando fiumi di lacrime per la nostra salvezza, spingi dai tuoi occhi quegli sputi. E i tuoi nemici, non essendo il loro cuore capace di vedere la luce dei tuoi occhi, tornano di nuovo a coprirli di sputi.

Altri, facendosi più bravi nel male, ti aprono la dolcissima bocca e te la riempiono di sputi fetenti, tanto che loro stessi ne sentono la nausea. E siccome quegli sputi scendono e mostrano in parte la maestà del tuo volto e la tua sovrumana dolcezza, si sentono rabbrividire e si vergognano di se stessi; e per essere più liberi ti bendano gli occhi con uno straccio vilissimo, in modo da potersi del tutto sfrenare sulla tua adorabile persona. Sicché ti battono senza pietà, ti trascinano, ti pestano sotto i piedi e ripetono i pugni, gli schiaffi sul tuo volto e sulla testa, graffiandoti e tirandoti per i capelli, e ti sbalzano da un punto all’altro.

Gesù, Amor mio, il cuore non regge vedendoti in tante pene. Tu vuoi che noti tutto, ma io mi sento che vorrei coprirmi gli occhi per non vedere scene così dolorose che fanno strappare il cuore da ogni petto, ma l’amore per te mi costringe a guardare che ne è di te. E vedo che non fiati, che non dici una parola per difenderti, che stai in mano a questi soldati come uno straccio e possono fare di te quello che vogliono, e, vedendoli saltare sopra di te, temo che tu muoia sotto i loro piedi.

Mio Bene e mio Tutto, è tanto il dolore che sento per le tue pene, che vorrei dare grida così forti da farmi sentire su nel cielo, e chiamare il Padre, lo Spirito Santo e gli angeli tutti, e qui in terra, da un punto all’altro, chiamare per prima la dolce Mamma e tutte le anime che ti amano, in modo che, formando cerchio attorno a te, impediamo a questi insolenti soldati di avvicinarsi a te per insultarti e tormentarti ancora. Ed insieme con te ripariamo tutte le specie di peccati notturni, soprattutto quelli commessi dai settari sulla tua sacramentale persona durante la notte, e tutte le offese delle anime che non si mantengono fedeli nella notte della prova.

Ma vedo, insultato mio Bene, che i soldati, stanchi e ubriachi, vorrebbero riposarsi; ed il povero mio cuore, oppresso e lacerato da tante tue pene, non vuol restare solo insieme con te, sente il bisogno di un’altra compagnia.

Deh! Dolce Mamma mia, sii tu la mia inseparabile compagnia, abbracciamo insieme Gesù per consolarlo. O Gesù, insieme con la Mamma ti bacio e benedico, e con lei prenderò il sonno dell’amore sul tuo adorabile cuore.

Riflessioni e Pratiche

Gesù in quest’ora è in mezzo ai soldati con animo imperturbabile, con costanza ferrea. Da quel Dio che è, soffre tutti gli strapazzi che i soldati gli fanno, e li guarda con tanto amore, da sembrare che li inviti a dargli più pene.

E noi, nelle ripetute sofferenze, siamo costanti, oppure ci lamentiamo, c’infastidiamo, perdiamo la pace, quella pace del cuore necessaria per fare che Gesù possa trovare in noi una felice dimora?

La fermezza è quella virtù che fa conoscere se Dio regna veramente in noi. Se è vera virtù la nostra, saremo fermi nella prova con una fermezza, non a periodi, ma sempre eguale a se stessa, ed è questa sola fermezza che ci dà la pace. Come più ci rendiamo fermi nel bene, nel patire e nell’operare, così veniamo ad allargare il campo intorno a noi, dove Gesù allargherà le sue grazie. Sicché, se noi saremo incostanti, piccolo sarà il nostro campo, e Gesù poco o nulla potrà spaziarsi. Se invece noi saremo fermi e costanti, trovando Gesù il campo molto esteso, troverà in noi il suo appoggio e sostegno, e dove distendere le sue grazie.

Se vogliamo che il nostro amato Gesù riposi in noi, circondiamolo della stessa fermezza con cui operava per la salvezza delle anime nostre. Egli così difeso starà nel nostro cuore in dolce riposo.

Gesù guardava con amore quelli che lo maltrattavano. E noi, guardiamo con lo stesso amore quelli che ci offendono? E l’amore che mostriamo loro è tanto, da far che sia voce così potente per i loro cuori da convertirli a Gesù?

Mio Gesù, Amore senza confine, dammi questo amore e fa che ogni pena chiami anime a te.

 

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Un blog di: osservandoilparadiso
Data di creazione: 13/12/2010
 

E' GRADITO ALLA MADONNA E A GESÙ

CHIEDIAMO AI SANTI DI INTERCEDERE PER NOI

Novena a Dio Padre e ai 9 Cori degli Angeli (per qualsiasi grazia)

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LA MADONNA CI ESORTA A RECITARE IL ROSARIO

 

A Fatima, a Lourdes e a Medjugorje la Madonna ha incitato insistentemente alla recita del Rosario

La Mamma celeste ci ha invitato a recitare il Rosario come arma potente contro il male.

Può sembrare una preghiera ripetitiva, invece è come due fidanzati che si dicono l'un l'altro tante volte "ti amo"... 

"Col Rosario si può ottenere tutto. 

Esso è come una lunga catena che lega il cielo alla terra; 

una delle estremità è nelle nostre mani e l'altra in quelle della S. Vergine. 

Finché il Rosario sarà recitato, Dio non potrà abbandonare il mondo, perché questa preghiera è potente sul suo cuore. 

La dolce Regina del Cielo non può dimenticare i suoi figli che, senza interruzione, ripetono le sue lodi. 

Il Rosario sale come incenso ai piedi dell'Onnipotente. 

Maria lo rinvia subito come una benefica rugiada, che viene a rigenerare i cuori. 

Non c'è preghiera che sia più gradita a Dio del Rosario". 

(S. Teresa )

" Durante un esorcismo, attraverso la persona posseduta, 

Satana mi ha detto : 

Ogni Ave Maria del Rosario, è per me una mazzata in testa ; 

se i cristiani conoscessero la potenza del Rosario, per me sarebbe finita ! " 

(Don Gabriele Amorh )

 

 
 

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