Cos'è questo Blog.
E' una specie di libro.
Oddio...LIBRO è una parola forte per queste righe.
In realtà come tutti gli accaniti lettori, mi piacerebbe saper scrivere.
Ci ho provato per divertimento e dato che sono pigro, preferisco mettere in un blog quello che ne è uscito piuttosto che farlo pubblicare.
Se vi piace leggete, prometto che sarà breve.
Tutto qua.
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Post n°4 pubblicato il 05 Dicembre 2011 da Little_Lebowsky
- Come no, signor Forzan. Dovrei mettere in atto il vocabolario Bancariese-Italiano, ma non me la sento. E’ un bel sistema per far si che i clienti lascino il tuo ufficio tutti contenti senza avere niente in mano. Cose del tipo: - "Questo è veramente il prodotto che fa per lei". - "Firmi lì nello spazio sotto, leggerà con comodo a casa". -"Lei è uno dei nostri clienti migliori". -"Faccia con comodo". -"Non le costerà niente". -"L'investimento è a basso rischio" -"Stia tranquillo". -"Me lo ricordo senz'altro". -"Mi chiami pure quando vuole" -"Non c'è problema". -"Ne parlerò col direttore". - "La richiamo a breve". Ma se voglio continuare a guardarmi allo specchio senza sputarmi addosso, non posso usare certi trucchi. Perciò torno a spiegare a Forzan che io preferisco fargli guadagnare un misero tre per cento con i BOT e che suo cugino tra un mese si addormenterà solo con il Tavor. Che la borsa non è una gallina dalle uova d’oro e che questa filiale è piena di gestori che, se vuole, lo fanno contento a modo suo. - Non scherzi ragioniere. Mia moglie mi dice sempre di fare quello che mi dice lei. Rinnoviamo i BOT e le saluto mio cugino.
“Bravo Forzan”, penso io. Certo, sapere che prima decide la moglie, poi io, e per ultimo viene lui, me lo rende ancora più simpatico.
Comunque si sono fatte le undici. Pausa caffè.
E infatti mi squilla il telefono con l’interno di Luca visualizzato sul display. Luca è uno dei miei colleghi-amici. E’ abbastanza giovane e si sta facendo in quattro lavorando e studiando contemporaneamente. - Caffè ? mi chiede al telefono. - Come no! Gli rispondo deciso. – Aspettavo che mi chiamassi.
In realtà a me il caffè non piace e non lo bevo, ma è il modo per respirare un po’ di aria dieci minuti fuori da qui. Due chiacchiere con Luca, una spremuta e una brioche e già che ci siamo gioco anche il superenalotto. Hai visto mai ? Alfonso, il barista-tabaccaio mi spiega che secondo lui sto sbagliando tutto. - Che fai giochi oggi ? non lo sai che la settimana scorsa hanno vinto 86 milioni di euro ? Il montepremi è ripartito da 16 milioni e mezzo. - Grazie, ma non è che sedici milioni e rotti mi facciano schifo - dico io. Anzi mi chiedo com’è che se si vincono 86 milioni la gente gioca e se i milioni sono solo sedici, non fa poi così gola. A me una cifra così mi sistemerebbe eccome. Per evitare la solita ridda di ipotesi su cosa farebbe ognuno dei presenti con la somma in palio faccio un cenno a Luca e decidiamo di tornare in ufficio. Tra l’altro il barista è davvero insopportabile. Ha la sgradevole abitudine di fischiettare a volume molesto continuamente pur essendo stonato, oltre ad una totale incapacità di capire quando è il caso di non coinvolgerti in discussioni che mi interessano meno di un giornale di settore specializzato nella pesca alla carpa. Con un’occhiata a Luca decidiamo che il suo tempo è scaduto. Usciamo dal bar che sta cominciando a piovere. Il salubre clima padano non si smentisce mai. GRAZIE PER LA PREFERENZA – BAR TABACCHERIA SANSCIAIN
Il Bar-Tabaccheria Sansciain è il posto dove andiamo a fare colazione. Proprio così: Sansciain con la A davanti e con tutte quelle I. Forse è una cosa voluta per evitare che i clienti chiamino il bar Sunscìn. In fondo qui nel centro del Veneto per decisione di certe giunte si studia il dialetto a scuola, ma l’inglese non lo si conosce e orgogliosamente lo si ritiene abbastanza inutile.
- Io caro ragioniere – mi ricorda spesso un cliente – ho costruito la mia fabbrica senza sapere una parola di inglese. Era il 65. Non vorrà mica che mio figlio ne abbia bisogno adesso che la baracca è già impiantata. Benedetta lungimiranza degli artigiani. Quando apriranno l’IKEA a due chilometri dalla sua fabbrica di tavoli e sedie, ho paura che dovrà imparare anche lo svedese per tirare avanti. (ovviamente continua) |
Inviato da: Little_Lebowsky
il 08/07/2012 alle 22:36
Inviato da: mrsgarrick
il 08/07/2012 alle 21:38
Inviato da: Little_Lebowsky
il 18/06/2012 alle 15:49
Inviato da: liliana57_1
il 18/06/2012 alle 14:29
Inviato da: Little_Lebowsky
il 17/06/2012 alle 22:23