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Post n°2965 pubblicato il 13 Marzo 2019 da namy0000
Tag: complesso, Dieta, dramma, lettera, mondo, pianeta, produzione, ragazzi, rischi ambientali, salute, scienziati, sciopero, tempo “Quando in quest’ultimo mese di febbraio 2019, i ragazzi di tutto il mondo sono scesi in sciopero per protestare contro l’indifferenza di noi adulti nei confronti dei rischi ambientali, avremmo dovuto appoggiarli incondizionatamente e contestare chi sostiene che i giovani non capiscono la complessità della situazione. La reazione più disgustosa è stata quella di un politico belga, il quale ha dichiarato che invece di scioperare quei ragazzi dovrebbero andare a scuola a imparare. Imparare cosa? Imparare a distruggere la possibilità di avere un futuro come hanno fatto quelli più grandi di loro? Certo, i ragazzi “non vedono la complessità”, soprattutto la complessità del fatto che i nostri politici stanno cercando disperatamente di sdrammatizzare la situazione di emergenza in cui ci troviamo. Sembrano essere gli unici a prendere sul serio (cioè, alla lettera) quello che gli scienziati continuano a ripeterci. Nel gennaio del 2019, un’équipe di scienziati di varie nazionalità ha proposto “una dieta che potrebbe migliorare la nostra salute e al tempo stesso garantire che il cibo sia prodotto in modo più sostenibile per non danneggiare ulteriormente il Pianeta. Questa dieta per la salute del Pianeta consisterebbe nel dimezzare il consumo di carni rosse e di zuccheri aumentando quello di frutta, verdura e frutta secca”. Si tratterebbe di riorganizzare completamente la produzione e la distribuzione alimentare. È possibile? E come? Nel loro rapporto gli scienziati suggeriscono cinque strategie per fare in modo che le persone cambino dieta e smettano di danneggiare il Pianeta: “Incoraggiarle a mangiare più sano, diversificare la produzione globale, aumentare la sostenibilità dell’agricoltura, imporre regole più rigide sul governo degli oceani e delle terre e ridurre gli sprechi alimentari”. D’accordo, ma come si fa? È chiaro che serve un’agenzia globale e autorevole che abbia il potere di coordinare queste iniziative. Un’agenzia simile non dovrebbe andare in direzione di quello che un tempo si chiamava “comunismo”? Lo stesso discorso non vale per altre minacce alla sopravvivenza del genere umano? E quella stessa agenzia non dovrebbe anche affrontare il problema del forte aumento di rifugiati e migranti, e quello del controllo digitale della nostra vita? Anche se gli adulti sanno bene tutte queste cose, trovano sempre un “ma” che gli impedisce di agire in base alle loro conoscenze. Mentre i ragazzi lo sanno e basta. L’unica cosa veramente “complessa” sono i nuovi vestiti dell’imperatore: i ragazzi vedono semplicemente che è nudo e ci chiedono di agire di conseguenza” (Slavoj Žižek, Internazionale n. 1296 del 1 marzo 2019). |
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