Messaggi del 18/11/2020
Post n°3452 pubblicato il 18 Novembre 2020 da namy0000
Cerchiamoci. Siamo sempre un po’ da parte. E spesso neanche noi siamo bravi a trovarci. Cerchiamoci negli angoli. Quegli angoli nascosti e scomodi dove ci nascondiamo per non farci trovare. E sostiamo anche con la speranza che qualcuno si accorga che manchiamo: ci venga quindi a cercare. Cerchiamoci dove si aggrovigliano i fili e s’intrecciano i nodi, in quel niente per gli estranei, ma in quel tutto per noi. Cerchiamoci negli sguardi timidi, nei sorrisi solo accennati e in quei desideri che chiedono solo di essere ascoltati. Ascoltiamoci, in tutto quello che non diciamo; noi parliamo, parliamo quando ci fermiamo ad ascoltare e nelle frasi banali c’è tutto il desiderio di dire il bene del mondo. E tutto quello che c’è da sapere. Ascoltiamoci alla sera, quando seminiamo i pensieri più veri e quando ci blocchiamo perché abbiamo paura di ricevere una risposta diversa. Ascoltiamoci, anche quando giriamo la testa e desideriamo essere seguiti e amati per quello che siamo. Guardiamoci. Riusciamo a vedere solamente, se guardiamo bene, un cuore: guardiamo i sorrisi, guardiamo le lacrime, specialmente quando nessuno ci vede. Guardiamoci nei nostri limiti, nelle nostre ferite, nelle cadute, che dicono il perimetro della nostra anima. Parliamoci con dolcezza, quasi senza disturbare, sussurrando la verità più vera e trasformando le nostre paure come foglie che si abbandonano al vento. Tagliamo l’aria pesante con parole leggere e raccontiamoci le storie, vere o inventate, che ci sappiano riempire il cuore aspettando il domani. Amiamoci e vogliamoci bene, di un bene leggero e puro che non conosca il peso della menzogna. Sfioriamo e tocchiamoci il cuore in modo diverso, lasciando a terra gli stracci di ciò che non siamo e vestendoci semplicemente di noi stessi. Il buon dio ci ha creati per essere veri miracoli. Le luci vere che illuminano l’anima gli uni degli altri. Buona vita allora a chi crede, e a chi no; a chi ha smesso di crederci e a chi non smetterà mai, a chi ricomincia, e a chi è stanco di ricominciare. Siamo “pensieri felici nel cuore di Dio”. È la nostra fortuna più grande, e le nostre anime profumano di miracolo e di eternità. (Il parroco di Bussero, novembre 2020) |
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