Creato da namy0000 il 04/04/2010

Un mondo nuovo

Come creare un mondo nuovo

 

Messaggi del 08/01/2023

In cammino con Maria

2023, Avvenire, 1 gennaio

Io, in cammino con Maria fin da bambino

Gad Elmaleh, attore comico francese e regista, ha girato il film Reste un peu, uscito nelle sale il 16 novembre scorso. Il suo cammino spirituale verso la fede cristiana e la sua ammirazione per la Chiesa cattolica, pur essendo di fede ebraica. Nel film ripercorre la sua storia d’amore con la Vergine Maria, iniziata con un misterioso incontro con lei da piccolo, a Casablanca, in Marocco, suo Paese natale.

Era bambino e passava davanti a una chiesa in cui la sua famiglia gli aveva proibito di entrare perché si diceva portasse sfortuna. Quando vide quella statua di una donna che gli sorrideva dalla porta aperta del tempio, pianse di gioia e poi non stava nella pelle per rivederla ogni giorno. Era il simulacro di Nostra Signora di Lourdes, nell’anonima chiesa a Casablanca, ma se ne sarebbe accorto solo in seguito, portando sempre quell’immagine nella sua memoria.

Questo amore segreto, custodito nel cuore per molti anni, ha assunto un nuovo significato nell’agosto 2019, quando è stato invitato a vedere il musical Bernadette a Lourdes, diretto dall’amico Roberto Ciurleo nei pressi del santuario mariano sui Pirenei. Da allora, una piccola statua di Nostra Signora di Lourdes lo accompagna ovunque, e questa presenza materna lo ha portato a scoprire Cristo e il suo corpo, la Chiesa.

«Dopo le proiezioni si accendono discussioni. Avviene una vera discussione, un dibattito, in particolare con spettatori ebrei o musulmani. È diverso per chi ha solo sentito parlare e commenta e giudica toppo in fretta, come per esempio alcuni membri della comunità ebraica che hanno avuto reazioni dure perché hanno ritenuto che questa storia rappresentasse un abbandono da parte mia nei loro confronti, ma non è così. Ciò che il mio cammino con la Vergine Maria proone è un’esperienza generosa e aperta di dialogo fraterno e interreligioso. Recentemente ho incontrato dei giovani ebrei di un’associazione di scout e lo scambio è stato luminoso perché ognuno, grazie al film, ha potuto riflettere sul proprio percorso personale con Dio, una sorta di cuore a cuore con il Creatore che va oltre l’appartenenza religiosa». «Penso che in Francia siamo troppo tesi sulle questioni religiose. Soffriamo di una mancanza di conoscenza reciproca e i grandi incontri virtuosi “ecumenici” non bastano. I cattolici non conoscono a fondo i loro fratelli e sorelle ebrei o musulmani, e viceversa. Ritengo che dovremmo conoscerci meglio, senza lasciarci impressionare dai discorsi intolleranti di un certo laicismo nei confronti della religione. Il messaggio del mio film è: figli di Abramo, ebrei, cristiani e musulmani, conosciamoci meglio! Voglio poter andare in una chiesa e che i cattolici entrino in una sinagoga, in modo da poter costruire un dialogo di fratelli in umanità, vissuto, non qualcosa di accademico o teorico, un dialogo di vita, nello spirito di Charles de Foucauld, il fratello universale. Ero presente alla sua canonizzazione a Roma ed è lui che mi ispira».

«In Reste un peu mi sono basato su fatti reali, i miei genitori fanno la loro parte nel film, così come mia sorella e i miei amici… D’altra parte, non ho fatto un catecumenato verso il battesimo, è stato sceneggiato per rappresentare ciò che vivo internamente, questa attrazione per il cattolicesimo che il mio incontro con la Vergine Maria ha suscitato. Il battesimo non è fine a se stesso, è il rinnovamento quotidiano della fede che conta, la conversione quotidiana… “Sono in cammino”, come dice Mehdi-Emmanuel Djaadi, un attore musulmano che si è convertito al cattolicesimo: anche lui recita nel mio film».

«È vero, nel film menziono il cardinale Lustiger, dico persino che il nome cristiano che vorrei prendere è il suo, Jean-Marie, come una sorta di omaggio. Il film si conclude con una sua citazione in cui spiega che è stato abbracciando il cristianesimo che ha ritrovato le sue radici ebraiche. Per me questo messaggio è fondamentale e non ha nulla a che vedere con il famoso “vivere insieme” dei politici… A Lourdes ho incontrato un ebreo che mi ha riconosciuto e mi ha chiesto cosa ci facessi lì, io gli ho risposto facendogli la stessa domanda… E ci siamo sorrisi a vicenda. In preda all’angoscia, spingeva il figlio malato su una sedia a rotelle e con la moglie, arrivando a Lourdes, volevano fare ogni tentativo per salvarlo. Tutti abbiamo diritto alle grazie di Dio che la Vergine Maria vuole spargere: musulmani, ebrei, poveri, ricchi, stupidi, pazzi, carcerati, comici… tutti!».

«Ho letto un libro sulla conversione di grandi intellettuali ebrei del XX secolo, come Henri Bergson, Simone Weil, Edith Stein… E ciò che mi ha colpito sono state le reazioni nel loro ambiente, veri e propri terremoti! Edith Stein racconta, per esempio, che sua madre, che aveva vissuto i momenti peggiori della persecuzione contro gli ebrei, pianse davanti a lei solo una volta, quando vide sua figlia entrare in convento per diventare la sposa di Cristo. Quello che racconto nel mio film è la realtà del disaccordo dei miei genitori, la vera storia di come ho rinunciato al battesimo per amore loro, una storia che non è finita. Il mio film inizia con una porta che si apre, penso che nella mia vita si aprirà un’altra porta. Il seguito del film, il “due”, si svolgerà forse a Gerusalemme, chi lo sa?».

«La gente è perplessa perché parlo poco di Gesù, ma in realtà dove c’è la Vergine Maria c’è anche lui. Lo porta in grembo e gli dà la vita, continua a dargli la vita spiritualmente perché tutti diventiamo fratelli, figli di Dio. Non parlo molto di Gesù perché non capisco ancora il mistero della Trinità, ma bisogna capire per credere? Nella Torah, il Pentateuco, i primi cinque libri della Bibbia, è scritto in sostanza che è quando si agisce che si comprende, quindi facciamo e andiamo avanti nella fede! Sto leggendo una biografia su Gesù, scritta da Jean-Christian Petitfils, e Cristo mi viene incontro come un amico. Come persona che ha studiato i commentari della Torah nelle scuole talmudiche, riconosco in Gesù non solo un rabbino, ma un ebreo completo. Dio è così paziente con noi, ha l’iniziativa, quindi lascia che agisca lui. Rispettiamo le tappe che lui stabilisce».

«Credo che si debba rinascere in questa vita e, senza capire bene, sento per intuizione che si deve rinascere da Maria e diventare un fratello universale. Lei è venuta a cercare un ragazzino ebreo in un Paese arabo, non è andata a cercare qualcuno in una chiesa, è venuta da me e mi ama di un amore folle, senza forzarmi in nulla. I miei amici dicono che è l’immagine materna, dicano quello che vogliono e in fondo hanno ragione, ma in realtà Maria è arrivata sul mio cammino, è così, l’ho vista quando ero bambino a Casablanca e mi ha accompagnato da allora. Lei rappresenta la gratuità dell’Amore di Dio, la forza della bontà di Dio, il valore infinito del nostro cuore unito a quello di Dio. Quando sono andato dai monaci per un ritiro, ho cercato il loro segreto e ho scoperto che è nel cuore, un cuore che ama concretamente, nelle azioni che si compiono. Vedete, alla fine, come cerco di mostrare nel film e come la Vergine Maria ha rivelato a Bernadette a Lourdes, la vera spiritualità è riconoscere Cristo nei poveri, in coloro che soffrono, a partire da noi stessi, anche nei nostri limiti».

«Ho scoperto il deserto, questa dimensione della fede, che diventa servizio d’Amore, a Lourdes, con i malati o i disabili. Nel mio film racconto l’incontro con Raymond – che in realtà si chiama Guy – un anziano malato e non credente, che visito e a cui lavo i piedi. Quest’uomo, che interpreta se stesso, è passato all’altra vita, e il mio film è dedicato a lui. Il dono totale di sé, il dono del proprio cuore e del proprio tempo, del proprio denaro: questa è la vera fede incarnata che voglio portare alla luce! Fare donazioni va bene, io lo faccio ovviamente, ma è da se stessi che bisogna dare. Quando ho visto l’immagine di papa Francesco che lavava i piedi ai carcerati il Giovedì santo, ho desiderato fare come lui, cioè servire. Non so nulla del Papa, che non ho ancora avuto la gioia di incontrare, ma il suo esempio di cristiano che mette in pratica la sua fede illumina i miei passi sul cammino. È questa cultura del dono che vorrei trasmettere ai miei figli».

Cosa direi a un figlio di una coppia mista? «Credo che entrambe le tradizioni debbano essere trasmesse in modo che il bambino possa crescere liberamente e scegliere al momento giusto. È un errore dire che il bambino sceglierà più tardi senza avergli trasmesso nulla. Se quel bambino fosse mio figlio, la sera gli racconterei la storia di Charles de Foucauld, mostrandogli come il modo di pregare dei musulmani lo abbia aiutato a diventare un vero cristiano, un orante, un uomo di Dio capace di sentirsi fratello di tutti. È il nostro rapporto personale con Dio che è importante, nello spirito di nostro padre Abramo».

«Vorrei dire a Papa Francesco, umilmente, che continuiamo a pregare per lui. Ebrei, musulmani, cristiani, tutti devono pregare per lui, perché è l’uomo che cerca con Amore di unirci e di condurci sulla via della fratellanza. Solo questo percorso può ancora dare speranza all’Umanità».

 
 
 

AREA PERSONALE

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Maggio 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
    1 2 3 4 5
6 7 8 9 10 11 12
13 14 15 16 17 18 19
20 21 22 23 24 25 26
27 28 29 30 31    
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 3
 

ULTIME VISITE AL BLOG

namy0000cassetta2lcacremaprefazione09annamatrigianonoctis_imagoacer.250karen_71m12ps12Penna_Magicanonnoinpensione0donmarco.baroncinilisa.dagli_occhi_bluoranginellaninettodgl19
 

ULTIMI COMMENTI

Grazie per aver condiviso questa esperienza così intensa e...
Inviato da: Penna_Magica
il 08/02/2024 alle 11:19
 
RIP
Inviato da: cassetta2
il 27/12/2023 alle 17:41
 
Siete pronti ad ascoltare il 26 settembre le dichiarazioni...
Inviato da: cassetta2
il 11/09/2022 alle 12:06
 
C'è chi per stare bene ha bisogno che stiano bene...
Inviato da: cassetta2
il 31/08/2022 alle 18:17
 
Ottimo articolo da leggere sul divano sorseggiando gin...
Inviato da: cassetta2
il 09/05/2022 alle 07:28
 
 

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963