Creato da rohrose il 24/03/2007
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bella immagine, comunque la scultura più nobile nel...
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ciao...bel blog,molto artistico...
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Ciao, volevo avvisarti che ti tolgo dai blog amici, non è...
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Post N° 139

Post n°139 pubblicato il 02 Ottobre 2007 da rohrose


Dorian Gray è un ragazzo affascinante, incantevole e non si può fare a meno di essere attratti dalla sua figura e dai suoi lineamenti perfetti. Diviene l’unica ispirazione del pittore Basil Hallward che un pomeriggio ne ritrae la bellezza nello studio dove ha inizio la storia. Sempre qui Dorian incontra il cinico e carismatico Lord Henry Wotton il quale gli si rivolge in questo modo:

“Avete un volto meraviglioso, signor Gray, non accigliatevi, lo avete. E la bellezza è un aspetto del genio, è più alta, anzi, del genio, perché non richiede spiegazioni. E’ una delle grandi cose del mondo, come la luce del sole, o come la primavera, o il riflesso nell’acqua cupa di quella conchiglia d’argento che chiamano luna. Su di essa non si può discutere: ha un diritto divino alla sovranità, rende principi coloro che la possiedono. Sorridete? Non sorriderete quando l’avrete perduta… Si dice spesso che la bellezza sia cosa superficiale; può essere, ma non sarà mai superficiale come il pensiero. Per me la bellezza è la meraviglia sovrana. Solo la gente mediocre non giudica dalle apparenze: il vero mistero del mondo è il visibile, non l’invisibile. Sì, signor Gray, gli dei sono stati benigni con voi, ma gli dei non indugiano a riprendersi quello che danno. Avete solo pochi anni per vivere realmente, perfettamente e pienamente. Quando la gioventù vi abbandonerà, la bellezza si affretterà a seguirla, e allora vi accorgerete a un tratto che non vi sono più trionfi per voi o dovrete contentarvi di quei mediocri trionfi che il ricordo del vostro passato renderà amari più che disfatte. Ogni mese vi avvicina, scomparendo, a qualche cosa di terribile; il tempo è geloso di voi e fa guerra ai vostri gigli e alle vostre rose. Si spegneranno i vostri colori, le vostre guance si incaveranno, gli occhi perderanno il loro lampo; e soffrirete tremendamente.”

Dorian non tollera l’idea che il tempo lo faccia invecchiare, mentre i quadri del suo amico Basil non muteranno mai. Esprime così il desiderio che i segni inevitabili che la vita lascia sulle persone possano essere rivolti al suo ritratto, e non a sé stesso. Da quel momento, come per incanto, qualsiasi cosa egli faccia, qualsiasi azione egli commetta, i tratti del suo volto muteranno solo nella tela e non toccheranno minimamente la bellezza e la gioventù della sua persona. Mentre il quadro porta i segni dell’età che avanza, l’anima di Dorian porta quelli della progressiva decadenza morale, alla quale l’eccessiva dedizione al culto del bello e della superficialità lo ha portato. Il suo ritratto diventa lo specchio dell’anima.

Wilde celebra il culto della bellezza, dell’arte come somma espressione dell’uomo e lo fa sia nei suoi scritti, sia con la sua condotta anticonformista e antivittoriana. La vita è un’opera d’arte ben riuscita; la vita imita l’arte; la vita è il risultato dell’arte secondo Wilde. Da qui la ricerca del piacere da un lato e lo stile di vita disinibito e dissoluto dall’altro.
Questo libro è il simbolo di un’epoca, a ragione identificato come il capolavoro del decadentismo e dell’estetismo. Contrasto tra apparenza e essenza, tra ciò che è visibile agli occhi e ciò che è intimamente nascosto in ognuno di noi.

« La vita morale dell'uomo è il materiale dell'artista, ma la moralità dell'arte consiste nell'uso perfetto di uno strumento imperfetto. »
(Oscar Wilde, dalla Prefazione a «Il ritratto di Dorian Gray»)

musica

 
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Post N° 138

Post n°138 pubblicato il 02 Ottobre 2007 da rohrose

Bolingbrouk si affanna per diventare grande come noi

piu' grande non sara'

se servira' Dio sara' servito da noi e saremo suoi uguali

Di è perduto il mio regno?

ebbene era la mia preoccupazione

è una perdita liberarsi di una preoccupazione?

la morte è il peggiore dei mali

ed anche la morte deve avere la sua giornata.

shakespeare

 
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Post N° 137

Post n°137 pubblicato il 01 Ottobre 2007 da rohrose

  buongiorno :)

mi piaci

 
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Post N° 136

Post n°136 pubblicato il 29 Settembre 2007 da rohrose

Perchè scriviamo secondo voi?

ci sono una marea di motivi che potrei portare a giustificazione di cio' ma il primo fra tutti credo sia il volersi raccontare , un po si per sfuggire al senso di solitudine che ci attanaglia . A me in questi giorni mi riesce assai difficile farlo e non per partito preso o chissa' che , forse non mi piaccio abbastanza da aver voglia di vedermi riflessa in chicchessia luogo , eppure mi chiedo , troppo facile mostrare di se cio' che ci piace o cio' a cui  abbiamo dato il permesso di essere mostrato.

Mi ero proposta inizialmente quando cominciai a scrivere qui di essere onesta e di dare una sorta di testimonianza del mio percorso , che credevo gia' tracciato a grandi linee a dire il vero , strada facendo un po mi sono persa  ed un po mi vergognai a dar testimonianza di me che mi smarrivo , ma dite la verita' anche voi , ci vuol piu' coraggio ad essere autentici che non a far gli eroi , e poi non sentiremo mai di toccare davvero l'anima di qualcuno se non quando di essa ne avremo avvertito le fragilita' .

Dicevo che lo scrivere è un tentativo di sfuggire al senso di solitudine e ma non solo , forse cosi' facendo cerchiamo di demonizzare un ben piu' oscuro spettro che ci accompagna che è il senso di impotenza che ci pervade .

Spesso mi ritrovo in una cara amica ,  non che mi faccia poi cosi' tanto simpatia, si chiama RABBIA , e lei mi suggerisce le rivolte non fosse altro che per cambiare faccia alla noia. Siamo chiusi dentro i nostri egoismi , ognuno dall'alto della  propria prospettiva come da una torretta di guardia ci ergiamo a giudici dell'umanita'.

Non ho mai amato le facili diplomazie ma, è vero anche che puntare il dito senza proporre poi delle soluzioni neanche sia da grandi , perchè chi riconosce le verita' delle cose senza poi riuscire a cambiarle neanche un po non è migliore  di chi semplicemente abbozza un tentativo. Forse sono penosi entrambi .

Che bello e liberatorio dire non lo so , non saro' io che proporro' il metro di giudizio quello esatto , io come tutti osservo e tento un qualche approccio e spesso ci sbatto il muso ed alle volte ho bisogno di girare lo sguardo altrove e chiedere altro tempo.

è quello che sto facendo.

 
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non fate caso.....

Post n°135 pubblicato il 28 Settembre 2007 da rohrose
 
Tag: mah

Vorrei parlare di un tema che mi sta a cuore , le ABITUDINI .

Ve ne sono di buone e di cattive questo è risaputo eppure la mia peggiore abitudine è il non averne affatto , si perchè le mie giornate sono scandite solitamente da imprevisti vari ma puntuali , molto previsti in verita' ma assolutamente fuori programma sempre. Non mi sogno di fare previsioni alcune perchè è piu' che certo che sballeranno dal programma .

Eppure la vera disciplina è scandita da un ordine determinato poi da tutta una serie di " buone abitudini". Ma quelle veramente buone nascono da un sentire spontaneo privo di costrizioni altrimenti sono solo il frutto di fissazzioni o necessita' , e sappiamo che la necessita' non sa di scelta quindi, dato che si presume noi siamo anime in movimento , le abitudine quelle sane dovrebbero nel tempo cambiare o no?

la staticita' mi ispira poco simpatia e non so il perchè , sara' che la mia croce si chiama ELASTICITA' ma nel senso piu' negativo del termine .

ma che ho detto?

 
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