2 passi tra le righe

Frasi rubate qua e là... di VILMA REMONDETTO

Creato da Vilma66 il 16/09/2012

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"La luce dopo il tramonto" di Carla Buckley

Post n°35 pubblicato il 24 Febbraio 2016 da Vilma66
 
Foto di Vilma66

Il giardino è immerso nel buio,a parte i punti in cui la luna si riflette sulle pietre del patio o sui braccioli metallici delle sedie. Tyler inspira profondamente, riempiendo bene i polmoni. E' proprio vero che l'aria è più pulita, quando non c'è nessuno in giro a respirare.

E' in contatto con altre madri di altri ragazzi malati di xeroderma pigmentoso e sa che i quattordici anni  sono un'età pericolosa, in cui si è grandi abbastanza per capire, ma non per accettare la realtà. A quattordici anni i ragazzi sopportano  malvolentieri le limitazioni, sfidano i divieti e le precauzioni che hanno permesso loro di arrivare fin lì. Le altre madri riferiscono battaglie estenuanti. "Non ha ancora capito che deve portare sempre gli occhiali da sole? L'ho sorpresa che usciva di nascosto!" Eve ha ascoltato quelle storie e ha condiviso paure e speranze di quelle madri. Anche Tyler sta cominciando a correre dei rischi. Si rifiuta di mettere il passamontagna, quando vanno dal medico. Detesta doversi coprire la faccia e tiene maschere e cappucci nel ripiano più alto dell'armadio. Eve non può mica costringerlo ...

Con l'indice Tyler si tocca il naso, le guance, prima la destra e poi la sinistra. La fronte, il mento e la nuca. I capelli gli danno fastidio, quindi ricomincia. Naso, guance, fronte, mento, collo. Ora va meglio. Si tira i lobi delle orecchie, prima il destro e poi il sinistro. Prende un bel respiro. Ecco, è pronto. S'infila i guanti e prende una torcia nel cassetto. Eve tiene una torcia in ogni stanza; David la prende in giro dicendo che la loro è l'unica famiglia del quartiere sempre pronta per l'apocalisse. La cosa più difficile è aprire la porta. Eve è dotata di super poteri, quando si tratta di sentir scattare la serratura. Uno, due, tre. Il clic è leggerissimo, quasi impercettibile ...

S'infila le mani in tasca. Dovrebbe dire qualcosa, ma cosa? Si schiarisce la voce. Ha visto diversi funerali in TV e sa che in questi casi le persone parlano del defunto, dicono cosa lo rendeva speciale e perchè ne sentiranno la mancanza. Se lui dicesse qualcosa del genere, però, Amy scoppierebbe a ridere. Si piegherebbe in due dalle risate. Forse basta stare lì e pensare a lei. Chissàse Amy lo vede. Forse no. Se lo vedesse, però, capirebbe che lui non voleva snobbarla o abbandonarla. Tyler si sente vuoto. Amy era una rompiscatole, ma adesso che non c'è più gli mancano un sacco di cose di lei. Chi lo ammirerà d'ora in poi?

La lascia lì, sulla veranda. Non si volta indietro. Corre verso casa, apre il cancello, attraversa il patio ed entra dalla portafinestra. Immagina il sole che salta su oltre l'orizzonte e lo afferra coi suoi artigli. 

 

 
 
 
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