Lunedì 12 marzo alle ore 16 presso Palazzo Corigliano nella Sala Antiche scuderie ci sarà un seminario sulle “Donne scrittrici in Indonesia”. La conferenza fa parte del ciclo di Seminari sull’Indonesia tenuto dalla prof. Antonia Soriente dell'istituto universitario. Lo scrittore, poeta, saggista, opinionista Goenawan Mohamad, farà una lezione sulla letteratura contemporanea indonesiana all'Orientale di Napoli. Goenawan Mohamad e' un personaggio di spicco nella scena intellettuale indonesiana dato il suo coinvolgimento a tutto tondo alle varie fasi della sviluppo dell’Indonesia sin dal suo nascere come Repubblica indipendente. E' noto il suo contributo come firmatario del Manifesto culturale del 1963 per affermare la libertà dell'arte in un contesto in cui partito comunista di Sukarno imponeva la centralità del partito come unica fonte di ispirazione. Successivamente durante il trentennale governo di Suharto si e' distinto nel suo ruolo di difensore della libertà di stampa che gli e' costata la chiusura della rivista “Tempo” di cui e' stato giornalista e direttore per circa 20 anni. La chiusura di “Tempo” e' stato un evento che ha scatenato la rinascita della coscienza civile e lo sviluppo di una serie di associazioni e organizzazioni a difesa della democrazia. Ha fondato la Komunitas Salihara e si occupa di promuovere arti e cultura e a diffondere pluralismo e libertà di espressione. Pubblica raccolte di poesie e scrive libretti di opera e svolge il ruolo di direttore artistico di rappresentazioni teatrali e di danza contemporanea. La sua relazione verterà sulla recente tendenza della cultura indonesiana verso temi conservatori e del ruolo di un numero di scrittrici di opporre resistenza a questa tendenza, proprio quando l'economia sta mostrando segni di miglioramento. Dopo l'ondata di liberalizzazione succeduta al periodo post-Suharto quando una nuova tendenza aveva sviluppato temi come attivismo politico, la libertà sessuale, la lotta contro il potere patriarcale, di recente c'e' stato un ritorno a temi più conservatori soprattutto di tipo religioso, come si può notare dal fatto che molta più gente va in chiesa o in moschea, preferisce vedere film dove la componente religiosa è il tema principale e ha dato vita a una moda espressamente religiosa, molte più' donne indossano il velo ed ostentano forme di abbigliamento islamico. In questa temperie Ayu Utami parla di sessualità e politica. Linda Kristanti discute della violenza perpretata verso le minoranze di Aceh. Anna Fransiska della minoranza cinese mette in risalto le problematiche di tale minoranza. Avianti Armand parla del rapporto tra donne e il loro ruolo nell'antico testamento. In altre parole queste scrittrici cercano di sostenere le minoranze e si fanno paladine dei diritti di libertà e di affermazione personale al di là del main-stream culturale e politico.
Vincenzo Aiello
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il 03/08/2019 alle 18:35
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