Il Sole di Stagno

“Prendere la fuga, come prendere il largo, correre verso una meta: in fondo la fuga non è solo fuggire”. Da questa traccia, non solo narrativa, ma di vita, nasce “FUGHE. Racconti, rivelazioni, ossessioni (pagg. 220, euro 15; Giulio Perrone editore)", che è il risultato di un lavoro svolto dagli allievi de Lalineascritta di Antonella Cilento e Rossella Milone, che si sono sottoposti alle sessioni di editing ed hanno accettato di trasformare e far crescere i loro scritti. Diciotto nuovi possibili autori: Alessandra Bellini, Alessia Boragine, Stefania Bruno, Brunella Cappiello, Chiara Cicala, Ester Chica, Alessandra Del Giudice, Francesca de Lena, Michele Di Palma, Aureliana Donadio, Maria Rosaria Franco, Anna Genova, Donatella Izzo, Francesca Marone, Daniela Mastrocinque, Dino Montanino, Antonella Platì, Eduardo Savarese. Tra tutti spiccano alcuni come Eduardo Savarese, Stefania Bruno, Francesca de Lena e Michele Di Palma che sono pronti alla nascita letteraria solitaria; anzi per Savarese si parla già di un futuro luminoso. In “I capelli di Guido” la 29enne beneventana Stefania Bruno in un racconto moralmente circolare ci parla di Martina Grande, una quasi laureata in Storia dell’Arte, che sta per lasciare Napoli, e che trova un portafoglio gonfio di euro – che è stato perso per strada dalla vedova di Guido, Giuseppina, che stava andando a pagare un usuraio - decidendo poi di comprarsi un vestito rosa. In un tourbillon di azioni sincronizzate, Giuseppina consolerà la furtiva Martina, che deciderà di abbandonare il vestito simbolo dell’azione riprovevole. In “Punti neri, piccoli inestetismi” il 36enne napoletano Michele Di Palma ci racconta di due solitudini – quella dell’estetista Nunzia Raimo e di Luca Vistalli – che in un incontro sulla spiaggia di Miliscola, un espediente estetico-igienico riesce a trasformare in unione. In “Giochi di sassi” la venticinquenne napoletana Francesca de Lena narra di infanzie con voglia di giochi di sassi e di primi baci, rovinate da unioni adulte instabili, dove una ragazzina impara “a non avere paura” ancorandosi alla sua età. Ma il racconto meglio riuscito è quello del 30enne equense “Eduardo Savarese” che in “Ostie consacrate” con una lingua già netta che ricorda il primo De Silva, racconta di conversioni sessuali autentiche di Celio ex aspirante sacerdote e di Liudmila una signora ucraina, in cerca solo di protezione, in un mondo globale diseguale.

Vincenzo Aiello