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Il Sole di Stagno - Romanzo
C'è qualcosa che accomuna questo racconto di Aiello al grandioso romanzo di Walter Siti, Troppi paradisi. Così lontani e tra di loro diversi, entrambi si sono proposti di tematizzare il tempo, fissandolo alla svolta del secolo e del millennio. Per narrare come storia la contemporaneità e la propria stessa esperienza, senza consegnarsi all'autobiografia, bisogna scegliere una lingua e giova inoltre (secondo me) una cornice esplicita di referenti cronologici. Che annunci subito il carattere del testo, di selettiva ricostruzione. Distante dal testo soggettivo della semplice memoria. È il problema che Aiello, nella sua prova d'esordio, ha in parte eluso, affidandosi ai soli dati interni. Quanto alla lingua invece, o meglio alla voce di scrittore, ha usato felicemente, la sua, che nella nuova generazione è una delle più personali.
Lidia De Federicis (L'Indice dei Libri)
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Post n°1232 pubblicato il 05 Febbraio 2016 da VincenzoAiello68
Ancora un’edizione per la storica rassegna di film d’essai “Movie club” preparata da Natale Montillo nella sala del “Supercinema” stabiese: 10 visioni d’autore al prezzo di quattro euro con tre spettacoli, 17.45, 19.45, 22 . S’inizia il 10 febbraio con “Sangue del mio sangue” film presentato a Venezia del 2015 del regista Marco Bellocchio con Filippo Timi, Roberto Herlitzka, che narra di seduzioni stregonesche indagate dall’oggi. Il 24 febbraio di scena “Il labirinto del silenzio” di Giulio Ricciarelli il film tedesco che racconta di vicende processuali di personaggi pubblici presenti ad Auschwitz . Il 9 marzo sarà la volta di “Mon roi” con Vincent Cassel ed Emmanuelle Bercot, una storia d’amore particolare. Il 30 marzo “Mr. Holmes” l’ultima declinazione di Sherlock. Il 13 aprile “Francofonia” di Sokurov, la storia di due nemici di guerra uniti dalla passione artistica. Il 17 febbraio l’ottimo “Gli ultimi saranno gli ultimi” di Massimiliano Bruno, con la prova d’artista di un’operaia odierna dignitosa e volitiva interpretata da Paola Cortellesi. Il 2 marzo l’imperdibile “Non essere cattivo” del recentemente scomparso Claudio Caligari, prodotto da Mastandrea, una storia dolente ed autentica su personaggi della Ostia criminale anni ’90. Il 16 marzo “A bigger splash” di Luca Guadagnino con un cast che comprende la Dakota Johnson, Ralph Fiennes e Tilda Swinton. Il 6 aprile “Mustang” l’opera prima del regista turco Deniz Gamze Erguven, imperdibile per chi ha a cuore la condizione femminile alla propria autodeterminazione. Dulcis in fundo, il 20 aprile, “Tutto può accadere a Broadway” di Peter Bogdanovich, un’ora e mezzo di puro divertimento. Vincenzo Aiello |
E’ stata un flop l’edizione di quest’anno di “Più libri, più liberi” – dal 4 all’8 dicembre al Palazzo dei Congressi a Roma, all’Eur - nonostante i numeri sbandierati dagli organizzatori che parlano di un aumento dei visitatori. Parlando con gli standisti infatti i visi sono mogi: “Più del 50% in meno rispetto all’anno scorso – dice Gianluca Ferrara, anima dell’Edizione Creativa-Dissensi - , non abbiamo neanche coperto i costi per due giorni di manifestazione. Un giorno abbiamo guadagnato 150 euro neanche i soldi per scendere dalla Versilia….”. Molti i piccoli e medi editori presenti alla Fiera: tra i campani segnaliamo “Ad est dell’Equatore”. “Intra moenia”, “Lavieri”, “Spartaco”, “Homo scrivens” , “Scritture & Scritture” delle sorelle Eliana e Chantal Corrado, “Avagliano editore” , “Rogiosi”, “IlfilodiPartenope”. Una pattuglia esigua, ma volitiva, che orfani di Galassia Gutenberg ha creduto nelle giornate romane, ma con il pericolo terrorista nell’aere poco si è potuto fare. Come libri segnaliamo “Notturno bizantino (La Lepre edizioni)” di Luigi De Pascalis un romanzo storico che resta nelle mente dei lettori. L’unica vera novità è stata quella della presentazione di un radio web interamente dedicata ai libri con programmi curati per le novità, interviste, rassegne, autori, http://www.radiolibri.it. Da segnalare anche la raccolta poetica edita dalla leccese Agnese Manni per i trent’anni di attività con nomi del calibro di Caproni, Leonetti, Lunetta, Luzi, Malerba, Porta, Sanguineti, Volponi, Zanzotto. Tra le case editrici romane segnaliamo per precisione e pulizia le traduzioni dall’inglese di Ilaria Arcà per le opere tradotte della Giulio Perrone editore. Vincenzo Aiello |
Inviato da: HansSchnier
il 03/08/2019 alle 18:35
Inviato da: HansSchnier
il 30/12/2017 alle 11:33
Inviato da: cp2471967
il 13/10/2014 alle 17:31
Inviato da: GianficoFathercheap
il 02/07/2013 alle 09:37
Inviato da: quaciu
il 26/12/2012 alle 13:36