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Contributo alla discussione del Coordinamento Nazionale Gruppo Fiat del 21.01.2012

Post n°601 pubblicato il 26 Gennaio 2012 da VoceProletaria

Contributo alla discussione del Coordinamento Nazionale Gruppo Fiat del 21.01.2012
 

Il coordinamento nazionale dei delegati Fiom del Gruppo Fiat riunitosi in data 21 gennaio 2012, a fronte dei gravissimi attacchi che il governo sta portando avanti contro i diritti dei lavoratori (abolizione delle pensioni di anzianità , tentativo di cancellazione dell'art.18, ecc) chiede alla Fiom che la manifestazione nazionale del 11 Febbraio sia esplicitamente anche contro il Governo Monti e di indire uno sciopero generale nazionale con corteo a Roma aventi i medesimo contenuti e finalità .
Il coordinamento ritiene di una gravità  inaudita sia l'accordo separato siglato nel Gruppo Fiat, sia l'accordo per una disciplina specifica per l'auto in deroga al ccnl separato del 2009 siglato da Federmeccanica, Fim e Uilm per l'indotto.
Pertanto l'obbiettivo di tutti i delegati, militanti, iscritti e lavoratori della Fiom presenti in Fiat e nell'indotto è di portare avanti ogni azione possibile di contrasto a questi accordi: dobbiamo farli saltare rendendoli inapplicabili nei fatti!
Sia perseguendo le opportune vie legali sia portando all'esterno le ragioni della nostra lotta e coinvolgendo il resto della classe lavoratrice e della società  nella sua attuazione, sia, soprattutto, attraverso la costruzione dei rapporti di forza e del conflitto negli stabilimenti.
Pertanto il coordinamento Fiat assume, come linee generali, le seguenti decisioni:
1. A fronte del raggiungimento del quorum con la raccolta di 19.058 firme, rivendichiamo che sia rispettato il volere dei lavoratori e che venga svolto il referendum abrogativo sull'accordo Fiat. Allo stesso tempo chiediamo alla Fiom di non firmare in nessun caso, a prescindere dall'esito della consultazione, tale accordo e proseguire la battaglia iniziata a Pomigliano nel giugno del 2010.
2. Per contrastare il regime reazionario ed antidemocratico instaurato, nonché l'esclusione del nostro sindacato, rivendichiamo che la politica dia attuazione legislativa a quanto previsto dalla legge di iniziativa popolare sulla democrazia promossa dalla Fiom e depositata in parlamento.
3. Creare conflitto negli stabilimenti per contrastare l'applicazione dell'intesa, partendo, per esempio, dalla proclamazione dello sciopero contro l'attuazione di tutte le 120 ore di straordinario comandato. A tal fine è necessario che l'organizzazione fornisca ai nostri compagni presenti nelle fabbriche l'adeguata copertura sindacale (come l'utilizzo della sigla di organizzazione per la proclamazione degli scioperi improvvisi, ecc).
4. Costituire coordinamenti provinciali di Gruppo che coinvolgano tutti i nostri attivisti nella elaborazione, oltre che nell'attuazione, delle scelte che di volta in volta verranno assunte. I comitati degli iscritti debbono diventare il cuore organizzativo della nostra iniziativa.
5. Dare visibilità  alla nostra iniziativa anche all'esterno seguendo l'esempio di quanto stanno portando avanti i compagni di Pomigliano e di Mirafiori (presidi permanenti con camper, volantinaggi regolari ecc.).
Infine, a fronte di un disimpegno che si fa sempre più consistente della Fiat dall'Italia,  assume importanza improrogabile l'elaborazione di una nostra proposta strategica sul futuro dell'industria dell'auto nel nostro paese. Non possiamo gestire “stabilimento per stabilimento” le future vertenze di esuberi o chiusura di siti produttivi. In gioco c'è il destino di migliaia di lavoratori. Pertanto il coordinamento si da appuntamento tra un mese circa per porre questo tema all'ordine del giorno della nostra discussione.

Firmato
Giuseppe Violante, Salvatore De Felice (Maserati Modena); Domenico Loffredo, Ciro D'Alessio, Raffaele Manzo (Fiat Pomigliano); Vincenzo Chianese (Ergom Pomigliano); Daniele Manzini, Sauro Palazzi, Paolo Ventrella, Matteo Parlati, Elvis Fischetti, Michele Adorni, Maurizio Grillenzoni, Pasquale Marano, Santo Gioffreda, Ferdinando Parisi, Silvano Merighi, Marco Barile (Ferrari Modena/Maranello); Dino Miniscalchi, Antonio Gravinese, Martino Cosimo (SATA Melfi);  Maurizio Cocerio, Antonio Ettari, Roberto Malverti (New Holland Modena); Pasquale Loiacono (Mirafiori Torino).

 
 
 
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