Creato da VoceProletaria il 26/02/2010

VoceProletaria

Controinformazione politica e sindacale

CONTATTI

AREA PERSONALE

 

TAG

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Giugno 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
          1 2
3 4 5 6 7 8 9
10 11 12 13 14 15 16
17 18 19 20 21 22 23
24 25 26 27 28 29 30
 
 

FACEBOOK

 
 

 

« Dopo il default: la Cort...«No al Fiscal Compact si... »

La Fiom che applaude Marchionne, un film impossibile

Post n°862 pubblicato il 01 Febbraio 2013 da VoceProletaria


La Fiom che applaude Marchionne, un film impossibile
L'ad della Fiat riapre Grugliasco e promette di inondare la Cina di Maserati

di ChecchinoAantonini ,  30.01.2013

La Fiom che batte le mani a Marchionne. Uno dei più entusiasti, per un film del genere, è l'Huffyngton post di Lucia Annunziata, organo ufficiale degli attacchi a Ingroia e cantore delle gesta di Marchionne, a quanto pare. Nel reportage da Grugliasco, dov'è appena stato ribattezzato lo stabiliento ex Bertone col nome di Gianni. Lì, dove costruiranno le nuove Maserati, sarebbe stato tutto un battimani - Fiom compresa - per l'ad della Fiat che pure in questa fabbrica aveva sbattuto il grugno in un referendum analogo a quello di Pomigliano.
In realtà la Fiom era fuori, era ai cancelli, a tenere un presidio. Racconta Pino Viola, delegato Rsu tra i più anziani: «Lì dentro delegati nostri non ci sono, nessuno di noi è stato invitato a partecipare. C'erano quelli che hanno ripreso a lavorare. Però, mettiti nei panni di chi sta da sette anni in cassa integrazione». Nel volantino la Fiom ha ricordato che più della metà dei lavoratori è ancora fuori e che a cinque chilometri da lì c'è Mirafiori. «E che gli ammortizzatori sociali potrebbero essere usati con più solidarietà, ad esempio con la cassa integrazione a riduzione giornaliera - continua Viola - una sorta di contratto di solidarietà».
Marchionne - dopo aver organizzato il debutto in politica di Monti nella fabbrica di Melfi - a Grugliasco dichiara di voler riassumere tutti i 1100 lavoratori a partire dai 500 rientrati oggi al lavoro. Poi spezza una lancia su una delle situazioni più rognose, Pomigliano, promettendo una soluzione per i 19 che lui voleva mettere in mobilità - «troveremo una soluzione. I colloqui sono in corso» e pare non scatti la cassa integrazione per agosto - e avvista una luce in fondo al tunnel della crisi, tra tre anni almeno. «Raggiungeremo il break even in Europa per il 2015-2016». Per quell'epoca prevede di aver venduto 50mila Maserati contro le 5500 attuali.
Ma la mitezza di Marchionne non inganna il sindacato che bolla come «spropositate e irrealistiche» le previsioni dell'ad, come spiega Pietro Passarino, già Fiom ora Cgil regionale: «Anche se sono previste versioni diverse e mercati più promettenti. In Cina, è vero, Maserati ha raddopiato le vendite, ma nel 2012 ne sono state vendute 782. Grandi annunci, grandi pomposità ma rischiamo una nuova Pomigliano. E Modena, l'altro stabilimento, resterà in piedi? Nemmeno per Torino sarà una svolta: Mirafiori è ancora priva di prospettive come tutta la componentistica». «No, noi non intendiamo unirci al coro di quanti parlano dell’avvio di “una nuova era - ricorda Ezio Locatelli, segretario torinese a Fiat in questi anni, una volta appurato il mancato raggiungimento degli obiettivi dichiarati, ha sempre proceduto nella ristrutturazione e nella dismissione occupazionale operando al ribasso sul complesso delle unità produttive».
«Dei 1100 operai ne lavorano oggi solo 500 mentre i rimanenti 600 sono ancora in Cigs - spiega Antonio Di Luca, tra i capolista di Rivoluzione Civile alla Camera e operaio a Pomigliano - per questo la Fiom non può applaudire la messa in scena organizzata tutta in favore delle telecamere dell'ad dei due mondi Sergio Marchionne. E io, in quanto operaio metalmeccanico iscritto alla Fiom, non posso accettare la banalizzazione giornalistica che vuole il mio sindacato impegnato ad applaudire Marchionne. Di iscritti alla Fiom oggi lavorano a Grugliasco in 130 su 450, questo a riprova che anche in quello stabilimento è attuata comunque una discriminazione. La Fiom se mai applaudirà Marchionne sarà solo quando negli stabilimenti entreranno tutti i lavoratori con i loro diritti. Mentre Marchionne oggi raccontava ad una stampa accondiscendente una realtà che non esiste la Fiom, fuori i cancelli, presidiava lo stabilimento rivendicando l'assunzione di tutti i lavoratori. Questa volta, a differenza di Melfi, va detto che Marchionne ha avuto il buongusto di non farsi accompagnare da Monti, questo a riprova del fatto che la svendita a buon mercato dei diritti costituzionali non produce consenso politico».
Infine Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione: «La Fiat dice di aver fatto scelte difficili per restare in Italia: Marchionne e la proprietà dell'azienda hanno ricattato i lavoratori, preso in giro il Paese e il governo gli ha lasciato mano libera, questa è la verità. Fino ad ora Marchionne ha fatto solo promesse e non ne ha mantenuta nessuna. Lo Stato deve intervenire direttamente per impedire la distruzione della più grande azienda del paese: noi con Rivoluzione Civile vogliamo difendere il lavoro e i lavoratori, al contrario di quanto fanno e hanno fatto i sostenitori di Monti».

 
 
 
Vai alla Home Page del blog

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

ULTIME VISITE AL BLOG

Axz88softmaker68silas_flannerydelfina19710vitoloduromaurizio.piscitillistudiolegalerodarinamarenalyda75walter.gellioperatore61chesterbos.colellimarconissimoUomoconlaclava76
 

ULTIMI COMMENTI

Un saluto By bed e breakfast palermo
Inviato da: MariaLara
il 28/06/2014 alle 23:22
 
Molto interessante il tuo discorso e credo che al fondo del...
Inviato da: cittadinolaico
il 10/05/2013 alle 19:07
 
ottimo una proposta di semplificazione terminologica:...
Inviato da: urs
il 07/05/2013 alle 12:32
 
Non male...Un pò di autocritica non può che far bene,...
Inviato da: charlyone0
il 03/03/2013 alle 23:49
 
A questo punto, siete voi a non dover cadere nello stesso...
Inviato da: Giona
il 02/03/2013 alle 14:02
 
 

CHI PUò SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963