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Mai abbassare la guardia sulla sicurezza sul lavoro.

Post n°271 pubblicato il 09 Marzo 2011 da VoceProletaria

MAI ABBASSARE LA GUARDIA in tema di sicurezza sul lavoro
basta col falso cordoglio per la morte dell'operaio a Pontedera

di Federico Giusti,  07.03.2011
Rappresentanti Lavoratori alla Sicurezza Cobas

   Solo tra qualche giorno avremo elementi sufficienti per ricostruire i fatti e individuare eventuali responsabilità. Ma è innegabile che l'attenzione, degli addetti ai lavori e della stessa opinione pubblica, in tema di sicurezza e salute si sia notevolmente abbassata. Colpa della crisi economica che ha falcidiato tanti posti di lavoro e costringe ad accettare anche occupazioni ad alto rischio e mal pagate, a non avanzare richieste sui dispositivi di protezione individuale, sulle corrette procedure, sui processi e sui ritmi lavorativi, ad accettare insomma di operare in condizioni spesso pericolose per la salutesicurezza del singolo e della collettività.
   L'analisi dei rischi è ormai un documento burocratico che ogni azienda costruisce senza il coinvolgimento della propria forza lavoro, costretta a farlo solo per ottemperare ad un obbligo di legge. L'entità e la frequenza del rischio sono ormai ignoti, così come il corretto utilizzo del dispositivo di protezione individuale e soprattutto l'addestramento e la formazione legate alle mansioni abitualmente svolte che dovrebbero essere, invece, la base di una pratica quotidiana per la messa in sicurezza dei lavoratori e delle lavoratrici.
   I recenti dati Inail parlano di una riduzione delle morti e degli infortuni ma se incrociamo questi dati con la perdita di posti di lavoro, con le ore di cassa integrazione capiamo che questa riduzione non esiste. 
   In Toscana, gli ultimi infortuni si sono verificati proprio per il lavoro in altezza e non solo nel settore dell'edilizia, il lavoro in quota avviene ad un altezza superiore ai soli 2 metri.
   A noi non basta esprimere cordoglio alla famiglia dell'operaio morto, vogliamo che il suo sacrificio (non si capisce perchè i funerali di stato li facciano ai militari nelle missioni di guerra e non ai caduti sul lavoro) non sia vano.
   Si faccia piena luce sull'accaduto e se ci saranno eventuali responsabilità siano esse punite duramente. Ma non si abbassi la guardia in tema di salute e sicurezza, non ci sia alcun baratto con l'occupazione, non si costringano i lavoratori ad operare a ritmi insostenibili(come nei metalmeccanici). Queste e non altre, sono le autentiche cause degli infortuni e delle malattie sul lavoro.

 
 
 
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