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Me, Myself ..and the Monsters under my bed..

 

« se almeno nevicasse...svegliati criceto »

chi di vicino ferisce.. di vicino perisce!

Post n°103 pubblicato il 17 Ottobre 2009 da phorzia
 

 

Casa nuova, vicini nuovi.

 

Ho 28 e ho sempre vissuto con i miei genitori nella stessa casa. I vicini sono sempre stati i soliti e con loro ormai i rapporti si sono stretti e sono diventati quasi un prolungamento della famiglia.

 

Con la nuova dimora la scoperta del futuro vicinato si è trasformata in una cosa divertente, a tratti pure angosciante. Si perchè se da un lato entrambe le parti sono prese dalla reciproca curiosità di conoscersi, curiosare, capire che “persone sono” quelle che vivono al di là della finestra.. dall'altra nessuno si fa avanti, nessuno ha fatto il primo vero passo verso la conoscenza reciproca e spesso mi sento spiata.
Non so nemmeno come si chiamano le persone che mi circondano, e la cosa mi fa strano.

Per farvi intendere:
Sotto di noi vive una famiglia, non ho ancora capito bene da quanti componenti è composta.. tuttavia il loro giardino si apre sotto tre delle nostre finestre ed è inevitabile vedere ogni tanto qualcuno. Il personaggio che si vede maggiormente è una signora sulla sessantina dai capelli ricci color bianco sporco. Con lei vive un cane dal manto simile in tutto e per tutto alla chioma della signora. Ho battezzato entrambi con il nome BARUFFA. Sporadicamente si affaccia un' altra signora, più anziana della prima ma con i capelli sicuramente tinti.. non occorre vederla, lei si sente.. credo che abbia qualche disturbo mentale e che sia la madre di Baruffa. D'estate sotto la loro tettoia si annida un gruppetto di ragazzini sui 13-14 anni intenti a divertirsi con giochi in scatola, credo che uno di loro sia il Baruffa-nipote che coglie l'occasione di far visita alla nonna per far comunella.. mentre ogni tanto appare, soprattutto in orari di rientro da lavoro, un uomo.. il probabile Baruffa-marito. Abbiamo scambiato qualche parola con Baruffa in occasione del montaggio del montaggio dei nuovi impostoni alle finestre.. lei si affacciò per via del rumore del trapano.. le chiedemmo se per caso disturbavano e lei rispose con una battuta.. della serie “a quest'ora di certo no.. ma se continuate in nottata...”. E poi niente più.
Il giardino di Baruffa confina con quello di un altra villetta a due piani le cui scale esterne sono posizionate praticamente davanti alla finestra del nostro salotto e sfociano in una lunga terrazza che costeggia tutto il lato della casa, inevitabile vedere qualcuno ogni tanto. Qui il viavai è continuo, c'è parecchia gente.. ma la persona che si vede maggiormente è una donnina veramente anziana ed in gambissima per la sua età. Avrà circa un ottantina d'anni.. forse qualcosa di più, è magretta e porta i capelli, bianchi come la neve, sempre raccolti in una perfettissima cipolla fermata con delle spille. Sale e scende le scale che sembra un treno, le farà un centinaio d volte al giorno, si prende cura sia del gallo che vive in giardino (che io strozzerei volentieri ogni mattina) che del cane. Il suo hobby preferito è far finta di innaffiare le piante che ha sul terrazzo (tutte grasse, probabilmente presto chiederanno asilo politico o affogheranno) ogni volta che vede una delle nostre finestre aprirsi, tutto per apparire impegnata e spiarci, of course. Adora la musica lirica e spesso e volentieri canta a squarciagola. Non sappiamo il suo nome, ovviamente, l'abbiamo quindi battezzata : LA DONNINA DALLE CALZE AZZURRE. Questo perchè a gennaio, subito dopo fatto il contratto (probabilmente era il primo giorno che entravamo in casa), l'abbiamo vista salire su per le scale con un paio di calze coprenti color azzurro puffo e con ai piedi un paio di New Ballans, scarpe che da quando ha iniziato a fare freddo ha ripreso ad indossare. Da un lato adoro questa donna, mi ricorda la mia nonnina che, detto tra noi, sarà uno dei motivi per i quali il mio distacco dalla casa natia sarà decisamente doloroso. Dall'altro però la strozzerei insieme al suo gallo. Mi mette ansia, il fatto del dare l'acqua alle piante è solo uno degli episodi.. ogni occasione è buona per gettare un occhio alle nostre finestre, mi sento un po sotto una lente d'ingrandimento.
Sul nostro pianerottolo vive un postino e con lui abbiamo qualche rapporto (per fortuna) mentre sopra c'è Simone (l'unico nome che conosciamo) un ragazzo della nostra età che ha comprato poco prima di noi.. simpatico, alla mano e.. gnocco.. decisamente gnocco. Anche lui sta facendo dei lavoretti in casa proprio come noi, ci siamo gia messi d'accordo per una bella cena appena possibile, la cosa mi gusta assai.
Simone condivide il pianerottolo con una signora, single, che mai (e dico MAI) abbiamo visto. E' una pianista.. sappiamo quando è in casa perchè spesso suona il pianoforte, la cosa non mi disturba, anzi, ma sarei proprio curiosa di vederla. Per ora la chiamiamo o la Piansita.. o il Fantasma.

 

Che dite, devo fare come nei film che quando c'è una famiglia che si trasferisce
porta al vicinato delle torte per fare conoscenza?
(o era la rovescia?)

..peccato che noi non abbiamo ancora il forno..

 
 
 
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