SO CHE E' FINITAOh madre, sento la terra che mi cade sulla testa E mentre mi arrampico su un letto vuoto Oh va bene.. ho detto abbastanza Io so che è finita, eppure non desisto Non so cos'altro fare Oh madre, sento la terra che mi cade sulla testa Guarda, il mare vuole impadronirsi di me Il coltello penetrarmi Pensi di potermi aiutare? Triste sposa velata, sii felice Bel consorte, dalle il suo spazio Amante chiassoso e villano, trattala con gentilezza Sebbene lei abbia bisogno di te più di quanto ti ami Ed io so che è finita, eppure non desisto Non so cos'altro fare So che è finita Ed in realtà non è neppure mai cominciata Ma dentro di me era tutto così reale E tu addirittura ti sei rivolto a me dicendo: "Se sei un tipo così divertente Allora perché te ne stai da solo stasera? E se sei un tipo così sveglio Allora perché te ne stai da solo stasera? Se sei tanto simpatico Allora perché te ne stai da solo stasera? Se sei tanto affascinante Perché dormi solo stanotte? Lo so perché.. Perché questa è una sera come tutte le altre Ecco perché te ne stai da solo stasera Con i tuoi trionfi ed il tuo fascino Mentre loro sono l'una nelle braccia dell'altro.." é così facile ridere é così facile odiare Ci vuole del coraggio per essere buoni e gentili é così facile ridere é così facile odiare Ci vuole del fegato per essere buoni e gentili L'amore è Naturale e Vero Ma non per te, amor mio Non stasera, amor mio L'amore è Naturale e Vero Ma non per quelli come noi, amor mio Oh madre, sento la terra che mi cade sulla testa Ultimi commentiANIMA BLUESUno dei miei film preferiti Area personale- Login
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E ADESSO ASCOLTIAMO I SOLITI... NOTI
Post n°58 pubblicato il 20 Febbraio 2009 da wolands
E per la nota politica ascoltiamo adesso Cota, Quagliariello e Gasparri. Pensi che domani si possa cambiare e vedere cosa hanno da dire anche gli altri 300 e passa deputati, e invece il giornalista della RAI, piazzato davanti alla Camera dei deputati, con uno sfondo di passanti che saluta i parenti a casa e li avvisa via cellulare che, “finalmente sono in TV, finalmente anche io ho i miei 15 minuti di popolarità” ci ripropne la stessa cosa. Tutti i giorni. Il “bravo” giornalista, che in questi casi ha solo il compito di piazzare il microfono davanti la bocca degli intervistati e prendere qualche appunto che possa servire da introduzione, dopo la sua breve presentazione sul fatto politico del giorno ci dice che ascolteremo… Cota, Quagliariello e Gasparri. Se poi siamo fortunati e c’è una nota di quel disgraziato di Di Pietro che si vanta di fare opposizione, potremo persino ascoltare Bonaiuti e ammirare le sua mani che gesticolano all’unisono con la bocca, come farebbe papa Benedetto XVI. Altrimenti ci dobbiamo accontentare di vederlo con gli occhialetti da sole e il sorrisino ebete, piazzato dietro Berlusconi. E tutti i giorni ascoltiamo l’opinione di Cota, Quagliariello e Gasparri (simboli della cultura politica di questa nazione) che sono diventati così familiari da essere scambiati, a seconda della stagione, per i tre briganti della famosa canzone di Modugno, o per i re magi che annunciano solo cose buone e accusano Erode di chissà quale misfatto dialettico. Naturalmente, essendo sempre chiamati a parlare, rispondono quasi a memoria a qualsiasi domanda, e di solito la risposta si articola in una breve, brevissima dissertazione sull’argomento e poi una lunga lunghissima dissertazione su quelli della sinistra che non dialogano, che vanno sempre all’attacco e che… se non ci fossero loro che pensano per noi, saremmo ancora in mano a Che Guevara, Lenin, Topolino, Zagor e Gramsci. Nei casi più eclatanti, quando il TG ha un po’ di tempo in più, ecco arrivare l’incravattato Capezzone che cerca in tutti i modi di darsi un tono ed una credibilità, ma soprattutto di far vedere a Berlusconi che lui si, adesso è allineato e coperto, (quale minchia di sinistra, ma quale radicali, quei morti di fame che ogni tanto digiunano e che al congresso erano in 39) e che sta prendendo lezioni di tonalità da Bonaiuti (non si sa mai, dovesse prenderne il posto). Naturalmente, qualunque sia l’argomento, la colpa è sempre della sinistra. L’informazione politica, quella che ci propina la RAI, è un monopolio Cota-quagliariello-gasparri, il trio fantasticus, gli unici che hanno qualcosa da dire, ma soprattutto, gli unici che dicono sempre le stesse cose. E meno male che c’è l’inchiesta sugli appalti a Napoli, altrimenti avremmo ancora, tutti i giorni l’Italo Bocchino a parlare di quando ha perso le elezioni in Campania. L’informazione fa il paese forte, diceva Lenny Bruce. Ma accidenti, quello era un comico!
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Inviato da: silvietta_36
il 16/07/2008 alle 15:41