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un graditissimo regalo di Martina

-by

 

Premio 10 e lode

ringrazio con tanto affetto per il premio

con la seguente motivazione assegnatomi da

 donne e.... 

Al blog "TANTO PER ESSERCI"  di una persona speciale.

http://blog.libero.it/ashla/

 

PREMIO Award Brillante

donatomi dalla cara amica Silvana

del blog : SGATTAIOLANDO

 
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Messaggi di Agosto 2022

Febbre del Nilo, i casi nel Bresciano salgono a 4 uno è gravissimo

Post n°1190 pubblicato il 11 Agosto 2022 da acer.250
 

cartello contro zanzara west nile virus

 

In attesa del nuovo bollettino dell'Istituto superiore di Sanità, atteso forse già in queste ore, è Regione Lombardia ad anticipare qualche dato, aggiornato a lunedì 8 agosto: la sorveglianza sanitaria, si legge in una nota, ha evidenziato la circolazione del virus della febbre del Nilo occidentale (West Nile) in tutte le province lombarde ad esclusione di quelle di Monza, Lecco, Bergamo e Sondrio.

West Nile: i dati aggiornati

I casi confermati di West Nile sono 11, di cui 4 in provincia di Brescia: gli altri a Milano, Cremona, Lodi, Mantova, Pavia e Varese. Nel totale degli 11 casi accertati ci sono 4 casi neuroinvasivi (i casi più gravi: c'è anche un paziente bresciano ricoverato con sintomatologia neurologica, meningoencefalite), 3 febbri (non gravi: il sintomo rilevante è la febbre) e 4 donatori (riscontrati casi in donatori asintomatici identificati tramite screening sulle sacche di sangue).

"In Regione Lombardia - dichiara la vicepresidente e assessore al Welfare Letizia Moratti - è presente un sistema integrato umano-veterinario di sorveglianza sulla circolazione del virus West Nile. Vengono infatti monitorate sia le infezioni nelle zanzare (sorveglianza entomologica) che negli equidi e negli uccelli, e ovviamente i contagi negli uomini. Un sistema efficace che consente di monitorare costantemente la situazione".

Cos'è il virus del Nilo occidentale

Il virus del Nilo occidentale, conosciuto con la denominazione di West Nile Virus, è un arbovirus che può infettare l'uomo a seguito della puntura di zanzara infetta. L'infezione umana è in oltre l'80% dei casi asintomatica: nel restante 20% dei casi i sintomi sono quelli di una sindrome pseudo-influenzale. Ma nello 0,1% di tutti i casi, ovvero uno su mille, l'infezione virale può provocare sintomatologia neurologica di tipo meningite o meningo-encefalite, come nel caso bresciano segnalato in questi giorni.

Le raccomandazioni della Regione

 

In questo momento Regione Lombardia "raccomanda di adottare tutte le misure di prevenzione per evitare le punture di zanzare: possono essere utilizzati repellenti quando si soggiorna all'aperto, insetticidi e zanzariere per gli ambienti chiusi". E ancora, l'invito a tutti i Comuni di "mantenere alta l'attenzione alle misure di prevenzione, in particolare la comunicazione ai cittadini e agli amministratori di condominio sulle buone pratiche da utilizzare, compresa l'attività di manutenzione ordinaria, sfalcio d'erba e attività larvicida per tombini".

 

 
 
 

whats app ecco le novità

Post n°1189 pubblicato il 11 Agosto 2022 da acer.250
 

icona whats app

Whats app ha deciso di dare una svolta, anzi 4, alla questione privacy dei suoi utenti. Infatti questi giorni si attiveranno 3 novità (una già c'è), che cambieranno le abitudini degli utenti: dal 9 agosto già si possono cancellare i messaggi fino a due giorni dopo l'invio, mentre si dovrà ancora aspettare qualche settimana per poter uscire in incognito dai gruppi ed avere il proprio status "online" nascosto ad alcuni utenti "indesiderati". Invece, per il blocco degli screenshot delle chat la funzionalità è in fase di test.

Mark Zuckerberg - Ceo e cofondatore di Facebook (ora Meta) - ha annunciato le nuove opzioni di Whatsapp, innescando tante reazioni da parte degli utenti. "Si può uscire dai gruppi senza che gli altri ricevano la notifica, controllare chi può vedere se siete online e impedire gli screenshot dei messaggi effimeri", questo è il messaggio scritto da Zuckerberg .

Andiamo nel dettaglio nella spiegazione delle novità, partendo dalla prima già attiva: la cancellazione dei messaggi fino a due giorni dopo l'invio. Come fare? Una volta aperta la chat, basta tenere premuto sul testo del nostro messaggio fino a quando non si seleziona e poi cliccare su "elimina", oppure "elimina per me" o ancora "elimina per tutti". Capitolo uscita dai gruppi: dai prossimi giorni si potrà lasciare i gruppi "in incognito", senza mandare le notifiche ai componenti. Solo l'amministratore ne sarà al corrente. Poi, Whatsapp ha deciso di cambiare lo status "online", aggiungendo la possibilità di nascondere ad alcuni soggetti se siamo o meno attivi in quel momento. Per "renderci invisibili" a solo di alcuni dei nostri contatti WhatsApp dovremo entrare nelle impostazioni "privacy" del nostro account e poi selezionare "ultimo accesso e online" (ora è solo "ultimo accesso") e da lì indicare nella nostra lista di contatti chi tenere all'oscuro delle nostra conversazioni. L'ultima novità è relativa allo screenshot delle chat, ma questa opzione è in fase di sperimento ancora.

 
 
 

riserve gas, chi fa se fa per tre ???

Post n°1188 pubblicato il 10 Agosto 2022 da acer.250
 

Le prossime settimane saranno estremamente importanti per i paesi dell’Unione Europea che dovranno decidere come vorranno gestire le proprie riserve di gas naturale per evitare una crisi energetica nel corso dell’inverno.

Il 26 luglio i paesi europei si sono impegnati a ridurre del 15 per cento il consumo di gas naturale fino al marzo del 2023, come conseguenza delle riduzioni delle forniture di gas da parte della Russia. L’obiettivo dell’accordo è soprattutto di evitare di arrivare al prossimo inverno in una situazione di emergenza, con le scorte di gas al limite per fornire energia e riscaldamento ai cittadini europei. È un accordo che secondo diversi analisti dovrebbe permettere di superare l’inverno senza problemi, anche in caso di ulteriori tagli da parte della Russia.

I governi dei singoli paesi avranno tuttavia ampi spazi di manovra per organizzarsi autonomamente e ridurre i consumi, anche perché l’accordo non è vincolante, a meno che non si verifichino alcune precise circostanze emergenziali.

Inoltre, non tutti i paesi dell’Unione dipendono in modo uguale dal gas russo, e quindi ci sarà chi potrà più facilmente farne a meno e chi invece dovrà decidere con cautela in quali settori effettuare i tagli maggiori, quali accorgimenti adottare o consigliare per ridurre il consumo energetico d’inverno e come trovare fonti alternative. Alcuni paesi, come Spagna e Italia, si sono prefissati per esempio di ridurre il consumo di gas del 7 per cento entro marzo 2023, quindi meno della metà di quanto previsto dall’accordo.

Il taglio del 15 per cento per tutti i paesi indistintamente, inoltre, penalizza alcuni paesi più degli altri: quelli che già ora utilizzano poco gas per produrre energia e lo fanno in maniera più diligente per evitare sprechi inutili avranno infatti più difficoltà a raggiungere questo obiettivo, mentre sarà più facile per i paesi che dovranno solo tagliare un po’ gli sprechi.

Il caso di cui si discute di più è quello della Germania, il primo paese europeo per consumo di gas russo, che più di tutti, quindi, sta subendo e subirà le ripercussioni dei tagli decisi dalla Russia come risposta all’appoggio dei paesi occidentali all’Ucraina. Per ora il governo tedesco guidato dal socialdemocratico Olaf Scholz si è mantenuto piuttosto prudente sulle misure che ha intenzione di adottare nei prossimi mesi: ha diffuso solamente una serie di raccomandazioni ai cittadini per consumare energia in maniera più responsabile (per esempio chiedendo agli edifici pubblici di spegnere il riscaldamento nelle aree meno frequentate dalle persone).

Il cancelliere Scholz ha anche annunciato che il suo governo – di cui fanno parte anche Liberaldemocratici e Verdi – sta valutando di mantenere operativi gli ultimi tre impianti nucleari rimasti attivi in Germania, che secondo i piani avrebbero dovuto essere dismessi entro il prossimo dicembre. Se confermato, sarebbe un ulteriore passo indietro della Germania sulle proprie politiche energetiche dopo che circa un mese fa aveva deciso di riaprire alcune centrali elettriche a carbone che erano state dismesse.

Varie città tedesche hanno però adottato piani autonomi. L’amministrazione di Berlino, per esempio, ha deciso di ridurre l’illuminazione dei monumenti pubblici per risparmiare energia.

Anche in Francia al momento non ci sono molte certezze sulle misure che il governo intende adottare: a luglio è stata presentata una bozza di piano, che però dovrà essere approfondita e ridiscussa nelle prossime settimane, ed è probabile che quando verrà ufficializzato a settembre possa cambiare molto. Il piano prevede che nel 2024 si arrivi a una riduzione del consumo di energia nel paese del 10 per cento rispetto al 2019.

Nel frattempo, alcune misure entreranno già in vigore a breve: a fine luglio la ministra della Transizione energetica francese, Agnes Pannier Runacher, ha detto che ai negozi che utilizzano sistemi di raffrescamento dell’aria sarà vietato tenere le porte aperte, con l’obiettivo di risparmiare energia. Il divieto varrà anche d’inverno, per il riscaldamento, e sarà accompagnato da un’ulteriore proibizione: negozi, bar e ristoranti non potranno tenere accese insegne luminose tra l’una e le 6 del mattino, fatta eccezione per gli esercizi commerciali di stazioni e aeroporti.

Misure più drastiche e dall’effetto immediato sono state annunciate pochi giorni fa in Spagna, dove il governo ha approvato un piano che impone agli edifici pubblici, a quelli commerciali e agli uffici di limitare l’aria condizionata a 27 °C in estate e il riscaldamento a 19 °C d’inverno. Il governo ha anche detto ai negozi di installare entro il 30 settembre sistemi di chiusura automatica delle porte per evitare la dispersione di energia, e che i negozi dovranno spegnere le luci delle vetrine entro le 22.

La situazione è più complicata in Italia che, pur essendo tra i paesi dell’Unione maggiormente dipendenti dal gas russo, non ha ancora formulato un piano definitivo su come intenda ridurre l’utilizzo di gas nel prossimo inverno. Si è parlato di alcune misure simili a quelle decise in Spagna, ma è tutto ancora in bilico a causa della caduta del governo guidato da Mario Draghi. Se ci saranno misure più o meno drastiche bisognerà attendere le elezioni del 25 settembre e la formazione di un nuovo governo.

Diverse amministrazioni locali, nel frattempo, hanno adottato in autonomia alcune misure per ridurre l’uso di energia: a Torino, per esempio, è stato deciso di ridurre della luce di molti lampioni della città da mezzanotte all’alba, mentre a Milano la giunta comunale ha raccomandato ai locali commerciali e agli uffici di tenere le porte chiuse per non disperdere energia e di limitare l’uso dei condizionatori, evitando di scendere sotto i 26 gradi °C.

Rispetto a quelli appena citati, vari altri paesi europei hanno molti meno problemi e preoccupazioni, perché non sono altrettanto dipendenti dal gas naturale: la Polonia, per esempio, lo usa soltanto per il 9 per cento del suo fabbisogno energetico, e per questo non è molto interessata a piani di riduzione dei consumi.

 
 
 

rosatellum, ecco come funziona

Post n°1187 pubblicato il 08 Agosto 2022 da acer.250
 

Il Rosatellum, la legge elettorale con cui si voterà il 25 settembre e già utilizzata alle scorse elezioni del 2018, prevede in teoria una soglia di sbarramento al 3 per cento: i partiti che non raggiungeranno questa soglia a livello nazionale non parteciperanno alla distribuzione dei seggi della Camera e del Senato. Ma per come sono strutturati la legge e i collegi, è quasi certo che al Senato, e soprattutto in certe regioni, per le coalizioni o per i partiti che si presentano da soli ci sarà di fatto una soglia di sbarramento “implicita” ben più alta del 3 per cento. 

Nella sua parte maggioritaria, che assegna un terzo dei seggi, il funzionamento del Rosatellum è piuttosto semplice: vince il candidato o la candidata che prende anche solo un voto in più nei vari collegi uninominali in cui è diviso il territorio nazionale. È nella parte proporzionale, che assegna due terzi dei seggi, che le cose si complicano. La regola generale è che i seggi vengono spartiti tra i partiti e le coalizioni che abbiano superato la soglia di sbarramento del 3 per cento a livello nazionale (o del 20 per cento in una singola regione, un’eccezione pensata per tutelare principalmente i partiti autonomisti).

Ma non sarà in realtà così lineare, perché per tradurre una percentuale – quella ottenuta dal voto – in un numero di seggi in parlamento occorre adottare un sistema matematico che produrrà comunque delle approssimazioni.

È una questione piuttosto complicata, e può essere utile partire da un esempio. Tre fratelli nell’ultimo anno hanno avuto l’incarico di buttare ogni sera il sacchetto con i rifiuti organici nel bidone condominiale, con la promessa di un premio finale. Dopo 365 giorni, Giulio l’ha fatto 153 volte, Marta 117 e Giovanna 95 volte. Il montepremi complessivo ammonta a 10 macchinine, e i genitori devono decidere come distribuirle. E allora fanno questo ragionamento: 36,5 giorni di sacchetti buttati, 365 diviso 10, corrispondono a una macchinina. Dividono quindi i giorni complessivi di adempimento dei propri obblighi casalinghi dei figli per 36,5; a Giulio toccherebbero 4,19 macchinine, a Marta 3,21, a Giovanna 2,60. 

Ma non si possono rompere le macchinine, quindi i genitori prendono i numeri interi: a Giulio 4 macchinine, a Marta 3 e a Giovanna 2; avanza una macchinina. Decidono di darla a chi, dopo la divisione, ha la parte decimale che si avvicina di più all’intero successivo. In questo caso Giovanna, a cui avanza uno 0,60 contro lo 0,19 di Giulio e lo 0,21 di Marta: in pratica è quella che si è avvicinato di più a meritarsi un’altra macchinina intera, La spartizione dei seggi nei collegi avviene seguendo lo stesso principio

 
 
 

quale sarà la sua prossima poltrona ?

Post n°1186 pubblicato il 07 Agosto 2022 da acer.250
 

 

 

brunetta dorme

Ha mangiato sulle nostre spalle trent'anni, il nobel mancato è alla ricerca di nuova poltrona, quale sarà ?

dal 12/02/2021 : Ministro alla pubblica amministrazione             

dal 05/03/2018 : Deputato - Eletto nella circoscrizione Veneto 1              

dal 15/03/2013 al 05/03/2018 : Deputato - Eletto nella circoscrizione Veneto 2

dal 29/04/2008 al 14/03/2013 : Deputato  - Eletto nella circoscrizione Veneto 2

dal 07/05/2008 al 16/11/2011 :  Ministro  PA e innovazione      

dal 15/07/2004 al 28/04/2008 : Deputato Parlamento EU   Eletto nella circoscrizione Italia nord orientale     

dal 21/11/2005 al 20/12/2005 : Consigliere  Consiglio Comunale Bolzano - Bozen (BZ) 

 

 
 
 
 
 

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