Creato da lapresenzattualita il 03/05/2010
Come stanno le cose veramente

Il gioco malato al servizio dello Stato

La tragedia delle persone che soffrono di dipendenza di gioco sfruttata dall'alta e vibrante sensibilità istituzionale

 

Si dice che il guadagno dello Stato sul gioco da tabaccheria ammonta a cinque miliardi di euro, cifra superiore al gettito incassata dall'IMU. Qualche nobile politico ha persino proposto di favorire questo gioco che manda in rovina intere famiglie. Ma insomma qualcuno dovrà pur sacrificarsi per il bene comune

 


 

L'amara giornata mondiale dell'Infanzia

Infazia

Che noia l'Infanzia !

Il 20 novembre si celebra la Giornata Mondiale dell’Infanzia, in cui viene ricordato l’anniversario dell’approvazione della Convenzione Onu sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza. Non a caso, proprio oggi, dichiara in una nota Anita Di Giuseppe, membro IdV della commissione infanzia e adolescenza, "sono state discusse le mozioni a riguardo”.

“Eppure - sottolinea Di Giuseppe -, nonostante i buoni propositi, nel nostro Paese la povertà minorile è in crescita, tanto che i dati statistici ci collocano ai primi posti della classifica europea. Certo, questo è dovuto ai redditi troppo bassi delle famiglie, ma anche alle politiche nazionali, che hanno destinato sempre meno risorse alla tutela dei diritti dei bambini. La stessa legge di stabilità, in discussione al Parlamento, ha assottigliato il Fondo nazionale per le  politiche sociali, fino ad arrivare a 45 milioni di euro nel 2013! Che dire poi del numero degli asili nido comunali, che sembrano più strutture a pagamento che statali, con posti medi che si aggirano intorno ai 300 euro mensili?".  
“Drammatico, poi - sottolinea l'esponente IdV -, il problema della violenza sui minori, i dati presentati da Telefono Azzurro dicono che, dal 2006 ad oggi, sono triplicati i casi di abuso fisico anche su bambini in tenera età. Problematica anche la situazione dei minori stranieri non accompagnati, in Italia nel 2009, se ne contavano ben 6587!
Altro importante aspetto è quello legato alla giustizia minorile, basti pensare che nel Sud Italia vi è un alto numero di ragazze e ragazzi detenuti, con sentenza definitiva, nelle carceri minorili. Occorre una riforma della giustizia minorile e che lo Stato preveda risorse umane ed economiche per assicurarne l’efficienza". Per Di Giuseppe è importante “investire risorse per la tutela dei minori" perché significa "migliorare la loro qualità di vita, per questo il Governo deve impegnarsi ad investire risorse indirizzate al benessere dei cittadini, piuttosto che a tagliare fondi destinati al sociale”.

Anche Giuliana Carlino, capogruppo dell'Italia dei Valori in commissione bicamerale per l'Infanzia, mette l'accento sui tagli fatti dall'esecutivo dei 'tecnici': "La giornata mondiale dell'infanzia - dichiara - non si può che celebrare con molto amarezza dal momento che le politiche di solo rigore del governo Monti hanno di fatto smantellato lo stato sociale, andando a colpire in modo particolare le spese per l'infanzia e la famiglia".
"Di chiacchiere - sottolinea - se ne fanno sempre tante, ma i fatti  parlano chiaro: il fondo per l'infanzia e l'adolescenza, rimarrà  fermo a 40 milioni fino al 2014 e i tagli non hanno risparmiato purtroppo neanche il diritto sacrosanto all'educazione e all'istruzione. L'ultima relazione annuale del Garante  ha denunciato  un vero e proprio arretramento dell'Italia sul fronte della promozione dei diritti dei minori. L'unica nota positiva in questo quadro davvero demoralizzante è stata l'approvazione definitiva, grazie anche alla nostra battaglia, della ratifica della Convenzione di Lanzarote sulla protezione dei minori contro lo sfruttamento e l'abuso sessuale. È necessario rilanciare la cultura dei diritti dei bambini e degli adolescenti in tutti i suoi aspetti, facendo sì che diventi una priorità, un sentire comune nell'opinione pubblica e nelle istituzioni ad ogni livello. Si compia ogni sforzo in questa direzione - conclude Carlino -, così come invita a fare anche oggi il Capo dello Stato".

 

Si stava meglio quando si stava peggio

Vita proibita

La disgustosa lamentela di chi mangia il pane dei propri fratelli

 

     Facce ingrugnite trascinano bambini al guinzaglio, donne sazie, uomini annoiati, vittime di un opulenza che ha reciso le radici con la vita

 

Bambini

 

 

 

 

 

Risparmiare sulla pelle dei bambini

Il massacro della scuola pubblica

I Cobas combattono le crudeli brutalità della Gelmini

Il governo e Gelmini hanno confermato quanto i COBAS denunciavano da mesi: nel prossimo anno scolastico spariranno 26 mila posti di lavoro tra i docenti e circa 15 mila tra gli ATA., nel solo FVG sono più di 400 i posti di docenti tagliati.
Raccogliendo l’appello lanciato dal movimento dei precari in lotta i Cobas hanno convocato due giorni di sciopero nazionale durante lo svolgimento degli scrutini, con un calendario differenziato a livello regionale, a causa dei diversi tempi di conclusione dell’anno scolastico.
E dunque, docenti ed ATA sciopereranno nella nostra regione  con i Cobas per l’intera giornata, non svolgendo gli scrutini né alcuna altra attività il 14-15 giugno.
Lo sciopero è convocato per la cancellazione dei 41 mila tagli, l’assunzione a tempo indeterminato dei precari/e, massicci investimenti nella scuola pubblica che consentano il funzionamento regolare degli istituti allo stremo per carenza di risorse, il ritiro della “riforma” delle superiori e delle proposte di legge Aprea e Cota, la restituzione a tutti/e dei diritti sindacali.
Malgrado la anticostituzionale legge 146 del ‘90, definitiva “anti-COBAS”, abbia drasticamente ridotto il libero diritto di sciopero, è ancora possibile scioperare durante gli scrutini finali per due giorni consecutivi, a patto di escludere le classi terminali e le attività di esame. Ma è importantissimo ricordare che è invece illegale svolgere scrutini prima della fine delle lezioni, regolata da un calendario scolastico che stabilisce il termine di esse in maniera differenziata, nell’arco di una settimana, a seconda delle regioni: solo dopo tale fine si possono iniziare gli scrutini. Altrettanto illegale è spostare date di scrutini, già stabilite correttamente dopo la fine delle lezioni, al fine di vanificare lo sciopero.
Perciò abbiamo inviato nei giorni scorsi alle istituzioni scolastiche e alle amministrazioni una diffida ai capi di istituto, affinchè non violino le leggi sui punti citati. Se ciò dovesse avvenire, i Cobas denunceranno i responsabili degli scrutini fuorilegge: così come faremo nel caso qualche preside effettuasse la sostituzione dei docenti in sciopero, altra attività illegale.
Ad ogni docente ed ATA è richiesto un giorno di sciopero, scelto in modo da bloccare il maggior numero di scrutini: e invitiamo i colleghi/e ad organizzare nelle scuole una “cassa comune” per dividere l’onere della trattenuta, che sarà dell’intera giornata, essendo sufficiente un solo scioperante a bloccare lo scrutinio.

 

                                          
       

 

 

« Invadenza e Dignita'Il sonno dei bambini »

Il fondamento del potere

Post n°3 pubblicato il 24 Settembre 2012 da lapresenzattualita
Foto di lapresenzattualita

Le donne tra oriente ed occidente

 

Le notizie che arrivano da oriente, sulla condizione della donna, inducono a credere che l’Occidente ha fatto passi enormi verso la civiltà. Molti sono i lamenti sulla poca partecipazione delle donne alla vita politica e nella gestione del potere. A ben guardare, però, tale situazione è determinata dall’emarginazione forzata da parte degli uomini o si tratta invece di individuare ciò in una precisa scelta delle donne? Perché esse dovrebbero accedere alla sfere dirigenziali quando di fatto detengono il potere più alto, quello che fonda tutti gli altri e cioè il comando della famiglia, unità cellulare della società? Tale potere promana direttamente dalla supremazia affettiva della relazione madre-figlio.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
Vai alla Home Page del blog

Actionaid

 

Luna

La conquista della Luna

 

Maria Teresa di CalcuttIl costo dell'amore

 

Umanizzare la Sanità

Il Valore dell'Umanità in Riabilitazione

    di Roberto Sinico

Il Terapista della Riabilitazione di Area Clinica complessa, dove il grado di disabilità è molto elevato e gli obiettivi da raggiungere hanno in sé possibili frustrazioni professionali, si confronta con una condizione esistenziale definita dall’antropologo Victor Turner, “liminalità”.La Persona, dopo un’ospedalizzazione prolungata od un intervento cardiologico, è fragile da tutti i punti di vista: è uscita dalla normale realtà socio-culturale e si trova in una situazione caratterizzata, o da una coscienza alterata, o da una depressione psicologica, messa in tensione dalla paura e dall’ansia. Il bagaglio tecnico del Terapista, che si è arricchito nell’uso di prassi sempre più mirate ed efficaci, deve pertanto, in fase di approccio, riempirsi di un’amorosa umanità.Deve mettersi nei panni del paziente accogliendolo con affetto, empatia e contatto; deve avvolgere il paziente in un abbraccio di sicurezza, fiducia e di sostegno, in una atmosfera di serena naturalezza e di allegra sdrammatizzazione e comprensione. La relazione terapeutica che così si instaura è in grado di agire sulla motivazione, indicando una via concreta e sicura per il ritorno alla vita normale.La palestra, allora, luogo di elezione dove si svolge la Riabilitazione, si riempie di storie umane diverse fatte di dolore, di disagio, di incertezze. I pazienti hanno bisogno di raccontarsi a cominciare dal loro nucleo di vita primario, la famiglia, dove a volte covavano le cause emotive della malattia.La palestra diviene la casa, dove l’atmosfera serena, stimolante, colorita, musicale riduce l’ansia e rappresenta il primo rientro nella comunità. Qui la persona piange e subito dopo ride, perché si sente a suo agio e può esprimere, liberarsi delle sue emozioni. Il Terapista le accoglie e le raccoglie per guidarle e trasformarle verso una nuova vitalità sdrammatizzata che gli farà rivedere la possibilità di ricominciare a vivere sciogliendo i nodi del passato e del presente.Per queste ragioni è fondamentale, che nel bagaglio delle tecniche, il Terapista conosca i segreti di una comunicazione efficace, che non si risolve in quella puramente verbale, ricca di effetti taumaturgici. Un sorriso affettuoso, gli occhi solidali e responsabili che si incontrano, un tocco umano, sono modalità di approccio quotidiano che hanno il potere di rilasciare la spasticità dei pazienti cerebrolesi, in un contatto di solidarietà che travalica i dolorosi esiti della realtà, restituendo al paziente la sua dignità di Persona.

 
 
 

Bambini

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963