Creato da ad_metalla il 09/05/2006

RealCaimani Cube

La verità delle parole sta nelle azioni successive

 

 

Se a qualcuno piace... E tutti gli altri continuino pure a grattarsi il culo

Post n°1685 pubblicato il 12 Gennaio 2013 da ad_metalla
 

Da un sms dell'11 agosto 2010, ore 15.05: "Deciderà Cam. Se trovi di meglio la porta è aperta. Il tuo giudizio è da vecchio armamentario. Sei il migliore nel tuo campo, ma ti ostini a non volerlo capire...quando stai per toccare l'apice ti ritrai, pensa alle tue tasche e accetta l'incarico!

 

I fatti. I numeri. E c'è poco da commentare. Dedicato a quei pochi cialtroni che sui fatti e sui numeri continuano a rovinarsi il fegato. Gli avvelenatori di pozzi, i moralisti a corrente alternata, i doppiogiochisti, i cerchiobottisti e i deboli di memoria. E magari anche a coloro che devono la loro posizione a concorsi pubblici di comodo, con appoggio politico. Per non dire di coloro che, condividendo la merenda, devono l'assunzione della parentela. In zona industriale. Questo fin tanto che la pazienza trova un limite. Finita la pazienza si aprono i cassetti. Buon 2013 a tutti i frequentatori dei miei due blog, (quello vecchio e questo più recente) e della mia pagina Youtube. E grazie per la pazienza.


ps

i più attenti sanno che da sempre non permetto praticamente mai la pubblicazione di commenti, se non nel caso in cui qualcuno chieda di rettificare qualcosa, sentendosi ingiustamente criticato e/o offeso.  è una precisa linea editoriale, giusto per chiarire che queste mie pagine non sono dei social network, ma piuttosto dei diari personali.


 

 

 

 
 
 

Dopo il danno la beffa. Con tanti complimenti al presidente

Post n°1684 pubblicato il 21 Dicembre 2012 da ad_metalla
 

"Che culo, ho ancora un lavoro! Strano, ero convinto di averlo perso... Della serie: Quando la realtà supera la fantasia! Questi i fatti. Ieri mi decido e finalmente faccio un salto al Centro Servizi per il Lavoro di Quartu. Continuo a credere che non servirà a nulla, ma almeno qualche vantaggio pare ci sia, nell’iscriversi alle liste di disoccupazione, o come accidenti si chiamano. I vantaggi sono presto detti: una o due esenzioni fiscali e il ticket sui medicinali. Così almeno riferiscono. Sarà. Bene, prendo il mio numeretto e aspetto. Mi danno poi un modulo da compilare e un altro numeretto. Compilo il modulo in tutte le sue parti e mi accompagnano in un confortevole ufficio: “Prego, si accomodi”. La funzionaria del Centro, Federica Serreli, prende il modulo e comincia a trasferire i dati sul Pc. Improvvisamente si ferma e mi rivolge una domanda: “Scusi, ma è proprio sicuro di essere senza lavoro?”.  Scherza?  No, non scherza. Ruota nella mia direzione il monitor del Pc e mi dice: “Legga qui!”. E io leggo. Stento a crederci: risulto ancora impiegato come addetto stampa alla Provincia di Cagliari, con fine contratto nel novembre del 2014. Sorrido e garbatamente domando: “Ma come è possibile”. “Me lo dica lei!”, risponde l’impiegata. “Guardi – faccio io –  ho le carte che possono dimostrare che sono stato licenziato dalla Provincia di Cagliari, le ho a casa!”. “Scusi – mi fa l’impiegata – ma quando ha finito di lavorare per la Provincia?”. “Be, l’11 gennaio del 2012”, rispondo io. “Ma non è possibile”, replica lei. Insomma, ve la faccio breve: come tutti i datori di lavoro la Provincia di Cagliari ha sì comunicato, come prevedono le norme, l’inizio della mia attività lavorativa, ma non la fine. Sorriso dell’impiegata. Che mi fa: “Non posso procedere con l'iscrizione, lei non risulta disoccupato, mi dispiace. Però, se fa un salto a casa e mi porta la documentazione cerco di rimediare a questa situazione, anche se dovrebbe essere la Provincia a provvedere comunicandoci la variazione”.  Ecco,  e vi tralascio il seguito: questo è quanto mi è accaduto ieri mattina.

Dopo il danno la beffa. Che faccio, chiedo gli stipendi arretrati degli ultimi 11 mesi, visto che risultavo ancora al lavoro? Dico: ma si può amministrare la cosa pubblica in questa maniera? Si puo? Tanto più che i Centri Servizi per il Lavoro fanno capo alla Provincia di Cagliari. E tanto più se si considera che il presidente della Provincia, Angela Quaquero, è anche assessore alle politiche sociali! Ma un po’ di vergogna no? Gli arretrati non li ho chiesti. Ho però mandato un telegramma, che trovate qui accanto. Ho chiesto giustificazioni, ma soprattutto le scuse dell’amministrazione. Pensate che arriveranno?"

 


 
 
 

Ultimo appello per l'etica del Pd

Post n°1683 pubblicato il 21 Dicembre 2012 da ad_metalla
 
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"Chi commette un reato non può rappresentare il partito". Lo ha detto ieri ad Otto e mezzo Francesco Boccia. Che ha precisato: "Io rappresento il Partito democratico e vengo qui a parlare in nome e per conto del Partito democratico". Ecco, stiamo a vedere.  (Il video lo trovate QUI!)

TRASCRIZIONE:


"Francesco Boccia: "Nel Partito democratico chi ha problemi con la giustizia si autosospende, anche da indagati, noi consigliamo a tutti, quando ci sono problemi di questo tipo, di risolvere i loro problemi. Io rappresento il Partito democratico e vengo qui a parlare in nome e per conto del Partito democratico. Noi riteniamo che chiunque rappresenti il Partito democratico, se commette un reato, che quasi sempre è commesso in nome e per conto proprio e non nel nome e per conto del partito che si rappresenta, poi non può rappresentare il partito, quindi risolva prima i propri problemi e se li risolve poi il partito, inevitabilmente, gli consente di riprendersi l'onorabilità e la dignità. Se questo accadesse in tutti i partiti, forse gran parte delle polemiche non ce le ritroveremo e forse anche voi del Fatto Quotidiano vi occupereste di attualità".

Lilli Gruber: "Posso dire una cosa a nome dell'opinione pubblica che non ne può più? Siete voi, voi, i partiti che dovete selezionare la vostra classe dirigente,  che se uno è indagato non si candida, come si fa in tutti i paesi normali del mondo. Vorrei dire solo una cosa, sempre per diventare un paese un po' più normale: in un paese normale quando una persona è indagata, condannata in primo grado, e magari può essere assolta in secondo grado o in Cassazione - tutto vero - be' una questione di opportunità dovrebbe dirvi a voi partiti che ci si dovrebbe astenere dal candidarsi"

Francesco Boccia: "Voglio sottolineare un aspetto: fino a quando la magistratura arriva prima della politica, perde la politica, il tema di fondo è questo, e il deficit di credibilità della classe politica è tutto qui. La ragione di opportunità che deve arrivarci a dire allontaniamo le persone non degne, porta un partito a dire: io seleziono la classe dirigente in questo modo. Se invece difendiamo tutti, a prescindere, fino al terzo grado di giudizio, ci sostituiamo alla magistratura".

 

 

 
 
 

Quattrocentosessantaduemiladuecentoquaranta minuti. E un vaffanculo.

Post n°1682 pubblicato il 19 Dicembre 2012 da ad_metalla
 

Ebbene sì, alla Provincia di Cagliari hanno aspettato 462.240 minuti per  liquidare quanto ancora mi si doveva per le prestazioni di ufficio stampa, terminate con il brutale e subdolo licenziamento in tronco dello scorso 11 gennaio. E non so se abbiano versato i contributi INPGI, cosa di cui dubito.

Trecentoventuno giorni hanno impiegato per liquidarmi poco più di 900 euri. E in tutto questo tempo, sapendo che ne avevo bisogno - non per andare in discoteca ma semplicemente per mangiare - l'amministrazione di centrosinistra si è fatta trombetta di cortesi richieste, raccomandate e, in ultimo, diffide. Il tempo era tutto impegnato per portare lo stipendio del direttore generale a 263mila euri, più di quello che prende il presidente Obama. Era impegnato, il tempo di lorsignori, con patetici consigli provinciali e ridicole conferenze stampa, quelle da cui strapparsi le vesti con la proclamazione dello stato di crisi occupazionale del territorio provinciale. Era impegnato, il tempo, a denunciare la precarietà del lavoro e l'avanzamento dello stato di povertà nella popolazione. Che a loro piace tirare fuori ad effetto i numeri della miseria, dimenticando di esserne, in parte, loro per primi, colpevoli. Ed erano impegnati, loro, a spendere e spandere denaro pubblico: centinaia di migliaia di euro, per sagre strapaesane e per contributi più vari, finanche allo show delle Frecce Tricolori, notoriamente attività sportiva meritoria di sostegno. Insomma, erano tutti impegnati a farsi belli dimenticandosi del culo dei poveracci, tra un rimborso spese e l'altro, magari anche quelli per la borsa in pelle dell'assessore in perenne trasferta.  Se sono fottuti, allegramente, per oltre dieci mesi, di chi ha sempre e solo fatto il proprio dovere, rispondendo sempre e solo alla propria coscienza e alle regole della professione, di chi si era rifiutato, più di una volta, di iscriversi al club dei lecchini, delle fidanzatine e a quello della marmellata, preferendo tenere la schiena dritta, la coscienza e le mani pulite. Quattrocentosessantaduemiladuecentoquarantaminuti. E un vaffanculo. Il mio.

 
 
 

Le bugie hanno le gambe corte. E Zedda se ne faccia una ragione

Post n°1681 pubblicato il 19 Dicembre 2012 da ad_metalla
 
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Tralascio di riepilogare le vicende che stanno interessando il board della Fondazione Ente Lirico. E' già stato detto tutto e fin troppo. Semmai, c'è solo una cosa che mi infastidisce o per meglio dire mi infastidisce. Il poco rispetto per le istituzioni e per l'intelligenza del prossimo che ha dimostrato il giovane sindaco di Cagliari. La domanda è dirimente: abbiamo un sindaco bugiardo? Seduta del Consiglio comunale di Cagliari del 16 ottobre 2012. Zedda: "La nomina è perfetta, la delibera di nomina è efficace". Questa è sempre stata la convizione di Zedda, propalata ai 4 venti. Se così fosse il nuovo sovrintendente sarebbe all'opera da un pezzo, cosa che non è. Ma soprattutto lo statuto della Fondazione, all'art. 9.1: “Il Sovrintendente è nominato dal Consiglio di Amministrazione nella prima riunione successiva alla sua elezione, a maggioranza assoluta dei suoi componenti.” Ora, per quanto le cronache hanno abbondantemente dimostrato - e tanto più per quanto accaduto ieri - tale nomina può ritenersi valida solo dopo l'approvazione dei verbali del CdA, convocato in una seconda riunione. E del resto lo stesso ministero ha comunicato di restare in attesa dei verbali di tale riunione, prima di poter esprimere una valutazione sulla validitòà della nomina. Ergo, la nomina non era perfetta e tanto meno efficace. Ergo, il sindaco Zedda ha mentito ai colleghi del Consiglio comunale, ai cittadini e ai media. E queste sono cose da non farsi. Perchè il fine - dovrebbero saperlo gli uomini di governo - non giustifica i mezzi.

 

 

 
 
 

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