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MA IL TEMPO ESISTE?

Post n°254 pubblicato il 13 Aprile 2013 da adriana.meneguzzo
 
Tag: varie

Volevo pubblicare questo post da un po' di tempo ma paradossalmente... non ne ho avuto il tempo! Ma il tempo che cos'è? Per Aristotele il tempo è "il numero del movimento secondo il prima e il poi", per S. Agostino "un'estensione dell'anima". Il tempo può essere diviso in passato, presente e futuro, ma a ben vedere il passato e il futuro non esistono e il presente non ha estensione temporale. Si potrebbe definire il presente come il momento della nostra percezione sensoriale degli eventi, ma anche questo non è vero: noi non percepiamo mai quello che accade mentre accade, percepiamo quello che è accaduto un po' prima. In pratica, noi percepiamo sempre cose del passato. Il tempo allora esiste solo nella nostra testa? Sembra in effetti che la realtà esista solo nella nostra mente come ricordi del passato ed aspettative per il futuro.
Secondo la teoria della relatività di Einstein il tempo non esiste, come non esiste lo spazio. Essa definisce invece il concetto di una nuova cosa che si chiama spaziotempo. Nell'universo quadridimensionale dello spaziotempo, il tempo e lo spazio formano un tutt'uno indissolubile. In questa prospettiva lo spazio e il tempo non sono valori assoluti. Non c'è un punto teorico nello spazio che possa essere considerato l'origine delle coordinate spaziali per tutti gli abitanti dello spazio. Inoltre, per quanto riguarda il tempo, non c'è un grande orologio universale che segna il tempo dell'universo. Ogni viaggiatore nello spaziotempo può essere immaginato dotato di un orologio personale che segna il suo tempo privato. Il tempo segnato dall'orologio di due diversi viaggiatori può non coincidere: lo scarto fra il tempo segnato da un orologio rispetto all'altro dipende dalla velocità relativa di un viaggiatore rispetto all'altro. Tutto questo per dire che la teoria della relatività di Einstein rende il concetto di presente e di adesso ancora più problematico. Quello che noi comunemente chiamiamo ‘adesso', nello spaziotempo quadridimensionale si dovrebbe più correttamente definire ‘qui-adesso'. Il ‘qui' non è un punto fermo nello spazio: non stiamo mai fermi, viaggiamo nello spazio a velocità pazzesche trasportati dalla Terra. L'adesso è ugualmente relativo: se il tempo è relativo anche la simultaneità è relativa. Vale a dire che due eventi possono risultare simultanei per un osservatore e non simultanei per un altro osservatore. A questo punto se ciascun osservatore avrà la sua propria idea privata della simultaneità, che senso ha lo scorrere del tempo come noi lo sperimentiamo nella nostra vita quotidiana?
Einstein ha scritto: "Siccome nella struttura a quattro dimensioni dello spazio-tempo non è più possibile rappresentare obiettivamente l'adesso, i concetti di accadimento e mutamento sono, se non proprio completamente sospesi, certamente resi più complicati. Sembra quindi più naturale pensare alla realtà come ad un'esistenza quadridimensionale, piuttosto che all'evoluzione di una esistenza tridimensionale". "Per noi fisici, la distinzione fra passato, presente e futuro è solo un'illusione".
Partendo dalla constatazione che è impossibile scomporre lo spazio-tempo in sezioni significative di presente, Kurt Goedel, uno dei più grandi matematici del XX secolo, dice: "Non è realistico pensare che il mondo consista di una serie di attimi indefinibili che, in rapida successione, appaiono e svaniscono dall'esistenza. E' più realistico pensare che il passato ed il futuro esistono permanentemente".
A pensarci bene tutto questo porta ad una conclusione sbalorditiva: tutto è per sempre, il passato, presente e futuro esistono tutti insieme simultaneamente. Ed ancora più stupefacente è la conseguenza di questa premessa: il divenire non esiste. Le cose non nascono, non si trasformano, non muoiono; esse non esistono nel passato e non saranno nel futuro, semplicemente esse sono. La mia nascita e la mia morte, la mia "worldline", cioè la storia della mia vita, sono eventi che esistono eternamente nell'universo quadridimensionale.
Il tempo è come lo spazio, è semplicemente come lo spazio. Se io vado in un certo luogo, non causo l'esistenza di quel luogo. Io arrivo in un posto che è stato lì per tutto il tempo ben prima che io ci arrivassi. Allo stesso modo io raggiungo eventi nel futuro spostandomi lungo la freccia del tempo ma io non causo gli eventi, essi sono già lì da sempre e per sempre. Platone aveva scritto infatti: il tempo è immagine mobile dell'eternità.
L'illusione del tempo che scorre è generata semplicemente da come gli eventi del mondo esterno vengono ordinati nella nostra mente! Lo scorrere del tempo esiste solo nell'angusta prospettiva dell'uomo, ancorata ad un piccolo angolo di spazio e di tempo dell'universo che conosciamo che, molto probabilmente, è solo uno degli infiniti universi, ciascuno con il suo tipo particolare di tempo.
Il filosofo Emanuele Severino dice che le persone che scompaiono non sono improvvisamente entrate nel nulla, come sembrerebbe; sono semplicemente scomparse dal nostro "orizzonte degli eventi" ma continuano ad esistere in una dimensione che è al di fuori del mondo che riusciamo a percepire. Per Severino tutto è eterno. "Ogni cosa che ha la proprietà di essere ha, per la stessa natura dell'essere, la proprietà di essere eterna". Ma allora siamo immortali? Sì, siamo immortali! Ogni attimo, ogni nanosecondo della nostra vita è immortale.

 
 
 
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Un blog di: adriana.meneguzzo
Data di creazione: 17/05/2011
 

           

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