«E venne il giorno in cui comparve il bianco
Fu più astuto e cattivo di ogni morte,
barattò il tuo oro con uno specchietto, una collana, ninnoli,
e corruppe con l'alcool i figli dei fratelli tuoi
e cacciò in prigione i tuoi bimbi.
Allora tuonò il tam-tam per i villaggi
e gli uomini seppero che salpava
una nave straniera per lidi lontani
là dove il cotone è un dio, e il dollaro è imperatore
RADIO DES MILLES COLLINES
Radio delle mille colline, che bel nome per una radio, vero? Molto meno bello però il modo in cui è stata ribattezzata: “La voce del diavolo” . Più brutto sì, ma purtroppo molto più vicino al vero, come altro potrebbe chiamarsi la radio che durante il genocidio in Ruanda continuava a istigare la popolazione Hutu all’omicidio, al massacro, a riempire di corpi gli scavi ancora non completamente pieni, e non si limitava a questo: trasmetteva elenchi dei nemici da sterminare, non solo Tutsi ma anche Hutu moderati, che rifiutandosi di partecipare alle stragi diventavano nemici da sterminare anche loro, segnalava i rifugi dove poterli scovare e uccidere. La radio del diavolo cominciò questa campagna di odio diversi mesi prima dell’inizio del genocidio. No!!! Non si è trattato di pura follia, ma di lucido, agghiacciante e premeditato piano di sterminio, uno dei tanti del secolo appena concluso.
Ok, provo a scuotermi di dosso la pigrizia che mi sta attanagliando e torno a parlare di Africa.
E che Africa, il cuore del cuore, il Congo.
Qualcuno ha detto che se l’Africa fosse una pistola, il grilletto si troverebbe sicuramente nel Congo.
Non è per niente facile capire cosa sta succedendo in questa benedetta e maledetta terra. Il Congo è vastissimo e complicato. Innanzitutto perché ce ne sono due,che hanno cambiato nome un sacco di volte e che adessosi chiamano quasi allo stesso modo, per cui non si capisce mai bene di che Congo si parli: Repubblica del Congo è quella più piccola, ex colonia francese. Repubblica democratica del Congo è più grande e famosa,ex Zaire, ex Congo Belga, ecc… ; è quella che è stata dominata prima daMobutu (uno dei peggiori ma più popolari big man d’Africa), poi da Kabila padre e adesso da Kabila figlio. Una sorta di dittatura ereditaria. È diviso in 11 provincie. La provincia di cui si parla in questi giorni è il Nord Kivu, dal nome del lago Kivu, uno dei laghi che caratterizza questa regione africana (la regione dei grandi laghi). Confina con il Ruanda….ed è da qui che partono i guai. E’ ricchissima di risorse naturali, forse una delle terre più ricche del mondoed è qui che continuano i guai. Per capire qualcosa, torniamo alla catastrofe del Ruanda, che tante morti ha causato e tante continua a causarne. E’ sempre il solito balletto, prima dominavano i Tutsi e gli Hutuemigravano, poi ci fu la ribellione degli Hutu per cui i Tutsi furono costretti a sfollare. Quindi il massacro del 1994 e infine la vittoria dei Tutsi guidati daPaul Kagame, che detiene, per il momento, il potere. Dopo quest’ultimo ribaltamento, gli Hutu, colpevoli del genocidio, furono costretti ad abbandonare in massa il Ruanda, con un esodo epocaleche portò milioni di loro in Congo, proprio nella regione del Nord Kivu. Ovviamente non finisce qui, non finisce mai così, se non interviene una vera, grande miracolosa riconciliazioneil sanguecontinuerà a chiamare sempre sangue. L’arrivo di milioni (milioni!!!) diprofughi in una regione in cui si muore di fame, non poteva restare senza conseguenze.Tanto più se in questa regioneèpresente da sempre una numerosa colonia di Tutsi congolesi…. e ci risiamo! Qui però gli Hutu trovarono l’appoggio dell’ONU e in qualche modo, del governo Congolese. Qesto fatto ovviamente non piacque al governo Rwandese che voleva vendicarsi sterminando allegramente gli Hutu sfollati, e cominiciò un conflitto, chiamato “GUERRA MONDIALE DEL CONGO” che, tra alterne vicende dura dal 1998 fino a tutt’oggi. Trattasi di una delle tante guerre dimenticate d’Africa. Bilancio, dal 98 ad oggi: 4 milioni di civili uccisi, e un numero imprecisato di profughidestinati a rimanere per sempre tali. Perché mondiale? Perché il fattore “ricchezza del sottosuolo” ha fatto si che tutti gli stati intorno ma anche gli stati europei, gli USA, e adesso anche la Cina, non siano rimasti a guardare, ma sono entrati anche loro nel conflitto, addirittura a volte combattendo apertamente l’uno contro l’altro! E arriviamo alle vicende più recenti. Fine agosto, il conflitto si riaccende, riprende corpo,per le gesta diLAURENT NKUNDA, un Tutsi, ex generale dell’esercito congolese, fondatore del Congresso Nazionale per la Difesa del Popolo (CNDP),un gruppo ribelle al governo del Congo.Nkunda ed il suo movimentoaccusano Kabila di difendere ed armare le milizie Hutu che, contemporaneamente, continuano a minacciare il Rwanda attaccandone costantemente i confini nel tentativo direalizzare l’ennesimo cambio di scena, e tornarenuovamente a “casa”. Il governo Congolese invece, sostiene che dietro questo generale ci sia proprio Kagame, che l’eterno conflitto Hutu-Tutsi non centri nulla, e che i Rwandesi siano attratti dalla ricchezza del sottosuolo della regione, che sfruttano illegalmente …….(che casino!!C’ho messo tanto impegno ma non lo so se stavolta sono riuscito a spiegarmi!)…. A tutto questo si aggiungono gli interessi di tanti altri stati occidentali e non, schierati ufficiosamente un po’ qui e un po’ lì, anche se ufficialmente presenti nella forza di pace Onu chiamata MONUC, composta da 16.000 uomini.Ultimo stato fra tutti,si è aggiunta la Cina, che ha stipulato un accordo col governo Congolese per una fornitura di infrastrutture in cambio dello sfruttamento del sottosuolo,per un valore complessivo di circa nove miliardi di dollaroni. Da un paio di settimane, la città di Goma, capoluogo del Kivudel nord e snodo diimportanza strategica, è presa d’assedio dalle forze ribelli diLaurent Nkunda ed è stata prima saccheggiata e poi abbandonata dall’esercito regolare del Congo. Adesso teoricamente è protetta dalle forze del MONUC, che hanno l’ordine di sparare sui ribelli se dovessero tentare di entrare in città.Queste forze però sono insufficienti, tanto che la popolazione locale non si fida affatto ed ha abbandonato la città. Intorno l’esercito dei ribelli Tutsi spadroneggia.Violenze, omicidi, stupri, rapine, ai danni soprattutto della popolazione Hutu, non si contano più! E si teme perfino un peggioramento della situazione nei prossimi giorni. L’ONU dovrebbe decidere un aumento del contingente, ma molti stati non sono d’accordo, e tra questi il nostro ministro Frattini! Dimenticavo,non bastasse tutto questo, nella zona ci sono diversi focolai di colera,e, non potendo adesso operare le organizzazioni umanitarie,si rischia l’esplosione di una terribile epidemia. A noi purtroppo non resta che fare come Frattini: stare a guardare e seguire gli sviluppi. Alla prossima.
Grazie davvero Lady per il contributo, hai arricchito e precisato il post.
Si, leggevo che Kiwanja, la città in cui i medici di MSF non sono riusciti ad arrivare, sono successe le cose peggiori, con un gran numero di morti, causati da entrambi gli schieramenti in guerra, che sembra si siano macchiati di atrocità contro la popolazione inerme, tanto che l'ONU parla di crimini di guerra sia per l'esercito regolare che per quello ribelle.
Comunque in tutta la regione la situazione è gravissima, meno male che ci sono questi medici "estremi" che arrivano quando tutti scappano.
Chissà quando riuscirò ad inserire una buona notizia sul Congo, spero presto.
Ciao e grazie ancora.
Inviato da: ANTONY-GOLDMAN SACHS
il 04/03/2018 alle 21:56
Inviato da: diletta.castelli
il 23/10/2016 alle 12:17
Inviato da: conte.oliver1
il 03/04/2014 alle 23:05
Inviato da: flappy bird
il 21/03/2014 alle 21:52
Inviato da: conte.oliver1
il 02/04/2011 alle 19:58