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Rondini malinconia di sole
in culo al destino
Cuba
Aprendimos a quererte Desde la historica alturaDonde el sol de tu bravuraQue fu hoferto a la muerte Fa caldo. Viscido come una leccata. Odora di micelio, muschio, tabacco e rum. Cammino. Il sole a picco, l'ombra a sud. E' il tropico.Mi fa pena l'ombra che pesto. Vorrei poterla schivare. Mi guardo i piedi. E due che…
Scarafaggi a Roma
Roma 1945, guerra finita da qualche settimana. I palazzoni del quartiere San Giovanni pullulavano di famiglie di sfollati, chiunque avesse spazio subaffittava le stanze ai poveracci di san Lorenzo che avevano perso la casa o a quelli che erano arrivati in città dalle campagne devastate con la speranza di trovare un lavoro. Si viveva in…
Marilena
Marilena pesava centootto chili. Centootto chili di morbidezza diceva lei e a chi le faceva notare che era uno slogan da carta igienica mostrava il suo sorriso disarmante di denti piccoli e distanziati. S'era fatta bionda da un mese, bionda e riccioluta e s'era comprata anche una camicetta a fiori rossi e foglie verdi che…
Il tatuaggio
E' mattina.La luce che filtra dai buchi della tapparella, disegna un prato sul letto disfatto.Un raggio colpisce il tatuaggio sul tuo braccio. Dormi. Lo sento dal ritmo del respiro lento e profondo. Ho voglia di fumare. Dopo sette anni che ho smesso, stamattina ho voglia di nuovo. Finirà mai?Mi sposto, piego la testa fino a farmi…
Rimini: bagno 79
Simone Era arrivata di mercoledì, e si sa che le settimane al mare cominciano di sabato. L'unica bianca in una spiaggia di peperoni rossi e di noi, abbronzatissimi locali. Forse è per questo che la notai al volo. Piccola, minuta, un bel sorriso, un costume nero a fiorellini, avrà avuto sedici anni. M'era subito venuta voglia di parlarle. Però…
Chi pił ne ha pił ne menta (diario di un'attrice)
La prima bugia consapevole l'ho raccontata a zia Pia, la sorella più piccola di mia madre. Avevo dodici anni o poco più e lei diciotto. Avevo deciso di andare al campeggio insieme al suo gruppetto, solo che lei mi aveva già detto che non era neanche il caso di parlarne. Cominciai dalla mattina a sfoderare…
Quell'estate del 2002
Tutti i sabati Gabriella stendeva i guantini bianchi al sole. Li metteva in fila, una molletta ciascuno, su uno stendino di plastica che poi spostava nell'angolo della terrazza più illuminato, erano giusto sei paia, 12 mani. Non si faceva mai vedere altro che per quel rituale dei panni. Nel condominio Fangio, il vecchietto novantenne, era…
l'erede degli Hastur
Si strinse nel paltò e l'odore alcolico del suo fiato, le ricordò che la mattina seguente avrebbe dovuto alzarsi presto, guardò l'orologio.. le due, non era poi così tardi. Respirò profondamente, alzò lo sguardo, nel cielo color catrame l'insegna di Hastur torreggiava come palazzo su tutti i palazzi. E cominciò a elencare nella mente le…
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