Creato da giglio.alfredo il 31/03/2013
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COMMENTO A CURA DI ALFREDO GIGLIO

Post n°42 pubblicato il 05 Aprile 2013 da giglio.alfredo
Foto di giglio.alfredo

COMMENTO A DUE LIRICHE

di Annamaria Vezio

 

Mi è capitato spesso di leggere poesie ed anche libri di narrativa, che, per mia passione, ho commentato, dopo averne assaporato la bellezza o gustato l’intima essenza.

Da tempo speravo di leggere qualcosa di Annamaria Vezio e, finalmente, m’è capitato, di recente, di soffermarmi su due suoi componimenti poetici, in cui l’Autrice esprime il sentimento d’amore nella sua completa e complessa natura, che va dalla dolcezza languida, al calore dei sensi più accesi. Mi par di capire, da questi pochi versi, che la Poetessa, ami esternare le gioie e le sofferenze d’amore, come fossero ragioni di una vita sofferta, ma già pronta a risorgere, di un’intima pena che avvolge il suo essere, ma che, presto, si dileguerà sotto il manto della speranza: una speranza, appunto, di rinascita.

 

IL CAMPO DEL TENERO AMANTE

 

E’ lirica d’amore, che prende vita in un panorama, che sembra dipinto con i colori dell’anima, coi colori del sole e del grano maturo, che profuma d’estate, che ha il sapore dell’astro infuocato, che arroventa non solo la pelle, ma anche  la terra feconda.

Immagina la Poetessa di essere in un campo di grano maturo, dai colori dell’oro, che infiamma la sua mente, il suo corpo e la sua fantasia, mentre, sulle labbra, le torna il sorriso di donna felice, che si sente pervasa dal sentimento d’amore. Distesa sulla terra, mentre granelli di sabbia le si appiccicano al collo, carezze sensuali e intime avvolgono totalmente il suo corpo e la sua mente si nutre e gioisce del calore del grano, giallo e assolato.

Una dolce carezza, soave e furtiva, le sfiora con  mano leggera la pelle, mentre il campo di grano sembra assumere il colore dell’oro.

E sul quel campo dorato, baci ardenti sembrano bagnare ed irrorare gli ultimi chicchi, assetati di linfa vitale. L’arsura diventa una tempesta, bella espressione poetica, per dire che la libidine a lungo repressa, si scioglie in una passione tempestosa, in un turbinio di sensazioni, che riesce ad appagare tutti i sensi esacerbati, su quella distesa di chicchi di grano, in quel campo dorato, che lei definisce, semplicemente, del tenero amante.

E’ un procedere originale, per immagini e soprattutto per analogie che vanno gustate intimamente. Il grano maturo e dorato sotto il sole cocente, immagine più volte ripetuta, è una cornice ideale per dipingere il calore della passione, che travolge i sensi, infiammando la mente ed il corpo, nel delirio d’amore.

 

 

LE PAROLE CHE NON SO DIRE

 

E’ un’altra lirica sentimentale in cui v’è descritto l’amore nei suoi momenti più salienti, con parole dolci, quasi sussurrate e mai banali, ma capaci di dare, all’unione amorosa, quella nobiltà che essa richiede, in quanto rimane essenza,  profumo e ragione della nostra stessa vita.

Dice, Annamaria Vezio, che nei momenti più importanti, in cui si manifesta la passione più ardente, lei non trova mai le parole giuste da dire al suo amore, quando proprio si sente smarrita nei palpiti del suo cuore,  mentre l’ardore di lui, giunto al culmine,  si esaurisce nel corpo di lei, in un dolcissimo orgasmo.

E’ l’amplesso d’amore, descritto in modo singolare ed altamente poetico, in toni caldi, che celano l’intima bellezza della congiunzione di due corpi innamorati.

E qui il verso diviene serrato per descrivere con tocchi sapienti, le fasi dell’amplesso, in un sequenza veloce, al pari dell’intensità emotiva in cui l’atto si consuma.

Dice la Poetessa che, nel momento in cui lui si adagia su di lei,  lasciandosi andare, indugia nel suo corpo, ossia dentro di lei, fino a  giungere ad una sorta di agonia, fino a giungere, ovvero, all’apice del piacere, all’orgasmo completo, che culmina, poi, in un senso di sonnolenta  spossatezza, che restituisce al suo amore felice,  una vita nuova, appagata e serena.

Lei, che si paragona alla terra, viva e fertile, lo accarezza amorevolmente, facendogli  dono della sua esistenza, e, mentre il suo sguardo si perde contento, negli occhi del suo amato, lei rimane testimone, perché di ciò ne ha certezza, che quelle gioie dell’anima, che lei chiama “passi dentro l’anima”, sono e rimarranno i giorni più belli e più santi della vita.

Nella poetica di questa  sensibile Poetessa, troviamo una interiorità ricca di sentimenti, sia di gioia che di sofferenze; ancor più, mi par di capire, dai suoi bellissimi versi, che la Vezio nutra un immenso amore ed un grande rispetto, per tutti i molteplici risvolti della vita.

I suoi versi sono piacevolmente stringati e dipingono immagini con tocchi rapidi e precisi, che restano indelebili nella fantasia del lettore, mentre, la capacità espressiva, rimarca la sensibilità di un’anima fremente, che regala percezioni reali e surreali, che penetrano il cuore, come lampi nelle tenebre.

 Alfredo Giglio

 

 

 

 

 

 

 
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