Creato da giglio.alfredo il 31/03/2013
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RECENSIONE A CURA DI ALFREDO GIGLIO

Post n°45 pubblicato il 12 Aprile 2013 da giglio.alfredo
Foto di giglio.alfredo

I MIRACOLI DEL CUORE

di Ylenia De Marco

 

 

 

Quando con l’Amicizia, quella con l’”A” maiuscolo viene, in qualche modo, tradita, al sentimento genuino d’amore e di fratellanza, subentra l’odio e poi l’indifferenza.

La storia è quella di due giovani innamorati, Azzurra e Alfredo, che vedono naufragare i loro sogni, con la fine della loro storia. Lei, amareggiata, scoprirà che il suo ragazzo si è innamorato della sua migliore amica, Amanda, e lei di lui. Complice la prostrazione di lei, per un incidente capitato alla sorella Sara. L’affetto che li legava da sempre, si scioglie come neve al sole.

Tra Azzurra ed Amanda scende il gelo: prima l’odio, poi l’indifferenza e, per dieci lunghi anni, vivranno la loro vita ignorandosi, ma conservando il ricordo di quel sentimento, nel profondo dei loro cuori. Significativo è il fatto che Amanda chiamerà la sua figliola Azzurra, quasi a voler perpetuare il ricordo della sua più cara amica. Lo stesso Alfredo, quando la malattia lo avrà quasi vinto, consegnerà ad Azzurra tutte le lettere che le ha scritto, senza mai spedirle.

La stessa Azzurra accorre al suo capezzale per dargli conforto e ribadirgli che non l’ha mai dimenticato. Come possiamo vedere la storia è ben strutturata ed è tutta all’insegna di due nobili sentimenti: l’amicizia e l’amore, sentimenti forti, che vanno oltre la vita e oltre la morte. L’arte dell’Autrice sta nel voler trovare la sintesi all’antitesi, che si è creata fra due forme di amore, che dovrebbero convivere invece, in una perfetta simbiosi. Purtroppo, l’Amore è cieco e, qualche volta, vince sull’amicizia, facendo scaturire sentimenti meno nobili.

La bravura di Ylenia De Marco sta nell’avvincere il lettore, tanto da incuriosirlo, affinché legga ogni pagina, parola per parola, per conoscere non solo la fine della storia, ma per scoprire come lei abbia operato la sintesi fra i due sentimenti, paralleli e contrapposti. Mi piace soffermarmi pure sullo stile, decisamente accattivante e, cosa rara nei giovani che si affacciano alla scrittura, la potenza e la bellezza descrittiva, nel rappresentare tutte le forme di emozioni e di stati d’animo, che vanno dalla delusione alla sofferenza interiore, dall’incertezza al dubbio, dalla prostrazione alla rinascita.

La lettura del libro è avvincente e viene voglia di rileggerlo quasi due volte. L’indagine dei valori che animano i personaggi e dei loro sentimenti, nascosti nel profondo dell’anima, con tutte le loro sfumature, è profonda e lascia trasparire anche quello che non viene descritto. La scrittrice, nella trattazione della sua opera, non dimentica di lanciare, fra le righe, un messaggio di speranza, che cioè, l’indifferenza e l’odio non prendano mai il sopravvento sull’amicizia e sull’amore.

E, per questo, lei si rivolge al cuore, quello scrigno meraviglioso che contiene e custodisce i sentimenti dell’uomo, quel muscolo vitale che alimenta le nostre passioni, perché faccia il suo miracolo, facendo rinascere l’amicizia, sorella dell’amore, lasciando morire l’odio e l’indifferenza. L’umanità ha bisogno di Amore, perché la vita abbia un senso, perché ognuno abbia quella felicità che gli spetta, nel rispetto della libertà che ci rende esseri razionali, dotati di umanità e di sensibilità emotiva.

 

                 Alfredo  Giglio

 

 

 

 

 
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