Ricomincio da me
Sole e pioggia, neve e tempesta sulla valigia e nella mia testa, e gambe per andare.. e fianchi per ballare.
Creato da amelie_melina il 28/12/2010Area personale
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Post n°20 pubblicato il 28 Febbraio 2016 da amelie_melina
Caro blog, rieccoci qui per un aggiornamento veloce della mia vita, anche se in realta' non c'e' poi cosi' molto da aggiornare... la pioggia cade forte, in questa domenica pomeriggio uggiosa, mentre Lui dorme in divano sotto l'effetto di Tachipirina e analgesici vari. Questo virus l'ha steso nel giro di pochi giorni, febbre alta e poco appetito (il che non e' da lui), mentre io lotto per non prendere nulla e continuare la vita di tutti i giorni nella sua solita routine. Ieri ho trovato un nuovo negozio di abiti da sposa in cui ne ho provati ben 10, e fra questi ce ne sono alcuni che mi piacciono veramente tanto e che tornero' a vedere domenica prossima con mia sorella e il babbo... non mi sto ancora bene rendendo conto del fatto che fra 7 mesi mi sposo. Ancora non riesco a crederci, e non capisco se e' un bene o un male... Negli ultimi tempi la stanchezza si e' impadronita di me, ho sempre sonno e non mi alzerei mai dal letto...fare anche la piu' piccola delle cose e' diventata una fatica enorme, e non parliamo poi dell'attivita' fisica che e' diventata praticamente inesistente... solo il corso di yoga ormai mi aiuta a tenere a bada lo stress, ma per il resto non ho nemmeno il tempo di respirare...figuriamoci di iscrivermi in palestra mi sono prefissa alcuni obiettivi prima del matrimonio, ed intendo portarli a termine... il primo fra tutti e' stato il consulto con il nutrizionista, per regolare un po' l'alimentazione ormai allo sbando... il secondo sara' riprendere a muovermi con costanza (anche se ahime', questa parola manco so cosa voglia dire... ). Detto questo, vado a mangiarmi una Gocciola Pavesi per sortire la delusione e la tristezza sui miei buoni propositi.
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Caro blog, in questi giorni speciali che precedono il Santo Natale, e che dovrebbero essere carichi di gioia e serenita', mi trovo a dover fare i conti spesso e volentieri con la mia pazienza, seriamente messa alla prova sia in campo lavorativo che non. Se mi fermo un attimo a pensare, e mi guardo attorno, noto con grande dispiacere che le persone che mi circondano hanno perso gran parte della sensibilita' ed educazione che una volta (forse) avevano (...premesso appunto che ci fosse anche prima, ovviamente), e mi trovo alquanto spiazzata di fronte a certe uscite di colleghi e conoscenti, per cui mi cadono veramente le braccia. Mi sembra che le persone siano ormai diventate sempre piu' maleducate, prive di tatto e fin troppo "facilone", e non riesco davvero a capire se sono io che maturando e arrivando ai fatidici -enta colgo maggiormente queste sfumature (nemmeno tanto velate purtroppo), o se e' il genere umano che lentamente sta degenerando anche nele sue parti un tempo considerate sane. Questo e' un periodo importante della mia vita, e non vorrei assolutamente farmelo rovinare da questa maleducazione imperante...ma e' piu' forte di me, non riesco a non soffrire per l'impatto che certe frasi poco pensate o certi atteggiamenti del tutto privi di buonsenso possono avere inevitabilmente su di me. Sto cercando di esercitare un maggiore autocontrollo ma senza il mio corso di yoga e' alquanto difficile... Passando oltre, e chiudendo una parentesi sfortunata e alquanto triste, condivido con te la gioia del fatto che fra circa 10 mesi io e il mio Orso ci sposeremo. Lo so, sembra strano dirlo anche a me...non avrei mai pensato di arrivare a questo punto, con tutte le batoste subite, le incertezze per il futuro, le paure... ed invece da quando e' entrato lui nella mia vita, sembra che tutto questo sia stato spazzato via in un attimo, facendomi ritrovare un " IO" che pensavo perso per sempre...e facendomi ritrovare la vera persona che ero, lontana da sotterfugi, bugie, ansie, angoscia e paura. Fra 10 mesi saremo marito e moglie... dirlo mi stordisce, mi inebetisce... mi spiazza. Ma non potrei essere piu' felice di cosi', e voglio godermi ogni singolo momento che ci separa da quel momento...un po' con nostalgia, molta emozione e lacrime. Si', purtroppo anche quelle... perche' avrei voluto che ci fossi anche tu Mamma, quel giorno, a festeggiare assieme a noi. Sono sicurissima che lui ti piacerebbe da morire, rappresenta proprio il tipo di ragazzo che ti saresti augurata io trovassi e che avresti voluto come genero. E invece ci osserverai da lassu', e anche se so che la tua presenza e' con me ogni giorno questo fa comunque tanto male. Spero tu sia orgogliosa della donna che, soffrendo e lottando, sto diventando...ne ho passate tante, sia belle che brutte, e con la mia testa di coccio ho sempre voluto fare di testa mia senza dar mai retta a nessuno. Ho sbagliato, ho fatto anche qualcosa di giusto sicuramente...come canta Ligabue, "sempre sulla mia strada" (anche se questo ha volte ha significato far soffrire delle persone o non essere capita). Ed oggi siamo qui, mentre sfoglio cataloghi di abiti da sposa e penso a come sara' quel giorno...a come mi si rompera' sicuramente la voce dal pianto durante lo scambio degli anelli e delle promesse...a come avrei voluto girarmi, durante la cerimonia, a cercare il tuo sguardo per sapere che si', sei contenta, e che si', sto facendo finalmente la cosa giusta. Voglio stringere forte il braccio del papa' entrando in chiesa, mia colonna portante e mio affetto piu' caro...e abbracciarlo forte, dicendogli che saro' sempre e per sempre la sua bambina e il suo bastone della vecchiaia. Che su di me potra' sempre appoggiarsi, e che come mi ha aiutato a crescere, cosi' io aiutero' lui nei momenti di difficolta'. Di fronte a questi dolci pensieri, le beghe lavorative sembrano un velato ricordo...dovro' tenerlo a mente anche domani, quando dovro' fronteggiare la maleducazione e l'ottusita' a spada tratta. |
Post n°18 pubblicato il 27 Febbraio 2014 da amelie_melina
Caro blog, eccoci qui per un altro piccolo aggiornamento infrasettimanale, che devo dire la verita' sta iniziando a piacermi...sto riscoprendo il gusto di buttar giu' i pensieri che mi passano per la testa, qui seduta a fianco al fuoco che scoppietta e combatte il grigiore che bussa alla finestra. E questo e' anche in parte dovuto al fatto che, in preda ad una confusione generica sul mio IO e su quello che ho passato, ho riletto fin quasi dall'inizio il vecchio blog che avevo fino a qualche anno fa qui su Libero. Mi sono stupita della forza d'animo che mi pervadeva, e di come le priorita' e i problemi nel corso degli anni siano cambiati in modo davvero radicale: cose che prima sembravano di vitale importanza e ti impedivano di vivere una vita serena e appagante, ora sembrano semplicemente sciocchezze e capricci adolescenziali che nulla hanno a che fare con lo stato attuale delle cose. E questa cosa mi spaventa abbastanza, perche' non trovo alcuno stimolo al di la' del muro che mi sta attorno per puntare le mani a terra e cercare di alzarmi. La casa nuova, i lavori in corso, un futuro con il mio ragazzo...questo dovrebbe essere abbastanza, eppure la paura di nuove coliche e l'ansia per il dolore atroce provato mi paralizzano. Per cercare di non pensare a tutto questo, in attesa della visita con un medico specialista fra due settimane, ho pensato di approfittare del passaggio in auto di mio padre stamattina presto (destinazione ufficio postale) per far tappa in biblioteca e prendere qualche libro a supporto di questa prigionia forzata in casa...respirare un po' d'aria fresca mi ha fatto sentire bene per un attimo, ma subito dopo i fastidi al fianco destro (perche' poi...se le coliche e l'operazione le ho subite a sinistra?? Un'altra cosa di cui non mi capacito e per cui non trovo spiegazioni) mi hanno riportato con i piedi per terra, assieme all'amaro in bocca che solo la paura e l'ansia sanno dare. E cosi' ora cerco di concentrarmi su "L'arte della semplicita'"di Loreau, per cercare di ritrovare quello in cui credo e che mi ha aiutato finora a superare i problemi, piccoli o grandi che fossero, con il sorriso e nonostante tutto. |
Post n°17 pubblicato il 25 Febbraio 2014 da amelie_melina
Caro blog, potremmo chiamarla ironia del destino, o forse semplicemente il fatto che trovi del tempo per me e per scrivere quando sono in convalescenza non dovrebbe essere chiamata propriamente cosi'...fatto sta che sono reduce dal terzo episodio (come si suol dire, non c'e' due senza tre?) e spero davvero ultimo di coliche renali con tanto questa volta, pero', di operazione chirurgica per l'asportazione del calcolo. Un piccolo maledetto sassolino di 7 mm che si era incuneato nell'uretere, e da li non voleva saperne di muoversi. Salvo farlo la sera prima dell'intervento, a quanto pare, e in un modo che devo ancora capire... a quanto pare dopo avermi sedata e intubata, i medici non hanno trovato nulla. Il piccolo stronzo era gia' uscito. Vorrei capire quando, visto che coliche non ne ho poi piu' avute, nemmeno dopo aver seguito la terapia espulsiva mediante medicinali che mi avevano propinato durante il ricovero... E cosi' ora eccomi qui, bisognosa e desiderosa di buttar giu' qualche riga di sfogo per fare un po' di pace con il mio cervello (come diceva una mia ex collega...a cui devo scrivere tra l'altro..anzi, aspetta che le scrivo subito va'...!) e con la mia anima ferita. Oltre alla parte fisica, che di ferite interne credo ne abbia a sufficienza ora. Vivo attaccata alla bottiglietta d'acqua da mezzo litro da giorni, e dovro' entrare in quest'ottica in modo costante se voglio evitare che riaccada (anche se i dottori mi hanno gia' detto che quando c'e' la predisposizione posso fare ben poco per contrastare l'insorgere della calcolosi...ma io non voglio arrendermi a questo verdetto, non lo faro' ne ora ne mai!). Attendo la possibilita' di effettuare uno studio metabolico per capire se e cosa sto sbagliando nella mia dieta, che mi porta a formare questi sassolini o sabbietta nei reni...ammetto che dopo un periodo iniziale di buone abitudini avevo smesso di bere costantemente come invece avrei dovuto fare, quindi la colpa e' sicuramente anche mia oltre al metabolismo... pero' dopo quanto passato nelle scorse settimane ora so che mi impegnero' sicuramente in modo piu' deciso per evitare che cio' riaccada, il dolore lancinante e il catetere tolto a pelo vivo dal rene in giu' non sono sensazioni che dimentichero' facilmente. |
Post n°16 pubblicato il 08 Novembre 2013 da amelie_melina
Caro blog, se il dolore fisico e mentale si trasferisse magicamente in queste parole, in queste lettere, lasciando il mio corpo urlerei al miracolo. Perche' lo sarebbe veramente, ed e' quello di cui avrei maggiormente bisogno ora! Un flashback lungo 3 anni, a ritroso nel tempo fino a quel maledetto giorno di fine marzo in cui ho tristemente scoperto le coliche renali...le quali, fedeli compagne di viaggio, hanno ben pensato di rifarsi vive lunedi' scorso..cosi', giusto per sentire come stavo...per sincerarsi che non mi fossi scordata di loro. E cosi', da una settimana, sono in posizione supina fra coperte e piumino, a sbirciare fuori dalla finestra aperta ma sempre ancorata alla mitica borsa dell'acqua calda (che assieme al Toradol mi sta tenendo in vita), chiedendomi come stara' andando la vita li' fuori...cosa stara' mai succedendo...e rendendomi conto che le lamentele e lo stress di tutti i giorni diventano qualcosa di microscopico rispetto ai problemi di salute. Specialmente quelli che ti prostrano in questo modo, e di cui non conosci l'effettiva durata. |