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PREGHIERA A SAN GIUSEPPE

San Giuseppe

San Giuseppe, mi consacro a te per essere per sempre tuo imitatore, tuo amabile figlio. Prendi possesso di me, fa’ del mio corpo e della mia anima ciò che faresti del tuo corpo e della tua anima, per la gloria di Gesù. Pure lui si è affidato a te così pienamente da lasciarsi portare là dove tu credevi opportuno, da stabilire te per suo padre e obbedirti come il più docile figlio. Sacro Cuore di Gesù, grazie di averci dato Giuseppe per padre e di averci donato tutto ciò che hai e tutto ciò che sei. Fa che ti restituisca amore per amore; te lo chiedo per intercessione e in nome di san Giuseppe. Amen.

 

Eucarestia

O Gesù, che ti fai alimento spirituale per noi nel Sacramento dell'Eucarestia, nutri le nostre anime e fa' che possiamo essere sempre migliori, giorno dopo giorno, nelle vie di Dio. Amen.

 

 
 
 

Ultimi Commenti

giuscip1946
giuscip1946 il 17/05/16 alle 17:07 via WEB
Il santo è colui che ama, la santità è l'amore nell'uomo, l'amore è Dio nell'uomo. Chi non ama odia, l'odio è satana nell'uomo, chi non ama è insatanato. Chi odia è di satana - chi ama è di Dio.
 
giuscip1946
giuscip1946 il 17/05/16 alle 13:28 via WEB
Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Se mi amate, osserverete i miei comandamenti; e io pregherò il Padre ed egli vi darà un altro Paràclito perché rimanga con voi per sempre. Se uno mi ama, osserverà la mia parola e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui e prenderemo dimora presso di lui. Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che voi ascoltate non è mia, ma del Padre che mi ha mandato. Vi ho detto queste cose mentre sono ancora presso di voi. Ma il Paràclito, lo Spirito Santo che il Padre manderà nel mio nome, lui vi insegnerà ogni cosa e vi ricorderà tutto ciò che io vi ho detto». Parola del Signore Il Signore Gesù sta dicendo che quelli che Lo amano faranno la Sua volontà spontaneamente. Nella spontaneità c'è la gioia di fare ciò che si sente e oltretutto c'è la vivacità. L'amore è di per se stesso gioia che nasce dalla presenza del Suo Santo Spirito nell'uomo. La gioia è di per ser se stessa vita. La presenza del Suo Santo Spirito rende la persona viva, sveglia, attenta, decisa e precisa. Tutte cose piacevoli e desiderabili, ma sono possibile a condizione che l'uomo ami il Lui. L'amore apre il cuore per accogliere l'amato che entrando porta ogni grazia. La natura umana è fatta per accogliere il Suo Santo Spirito e ne sente il bisogno quando le manca. L'anima conosce lo Spirito perché proviene da quel mondo, non vede l'ora d'incontrarsi con Lui e quando s'incontra oltre a gioire, ad essere vivace, ed operare segni e prodigi, è in Pace perché vive la Sua vera natura. Così l'Amore e la Pace diventano come una medaglia dove in una faccia dimora l'Amore e nell'altra la Pace. Il comandamento stesso dice di amara il Signore con tutto il nostro essere. Ora, se il Signore che ha creato l'uomo, sta dicendo di amarLo con tutto il suo essere senza lasciar spazio alla più piccola delle cose mondo, e il Suo Figlio sta ripetendo la stessa cosa, non vuol dire che la nostra umana natura è predisposta per fare questo e che oltretutto trova vita solo in questo? Non poteva il Signore Dio della Sapienza creare l'uomo desideroso delle cose del mondo, piaceri carnali in particolare, per poi ordinargli di amare Lui solo, ma nonostante questo i desideri mondani sono abbondantemente presenti negli uomini. Viene allora da domandarsi: come mai? La risposta è che, se l'anima desidera/adora cose diverse dallo Spirito di chi l'ha creata, non è pura. L'impurità consiste nell'avere accolto non solo il desiderio delle cose del mondo, ma il desideratore stesso, che è satana. Per questo molte volta combattiamo contro i nostri desideri vincendo temporaneamente, ma dopo qualche tempo si ripresentano com una forza superiore. La soluzione al problema ci sarà solo quando avremmo preso coscienza che chi in noi desidera il mondo, chi suscita cattivi pensieri e oltretutto chi guida i nostri passi e il maligno che possiamo sconfiggere solo confidando nel Signore Gesù difronte al quale ogni ginocchia si piega in cielo, in terra e sotto la terra. La fiducia è il fondamento dell'Amore, è infatti impossibile amare qualcuno senza aver fiducia. Il Signore Gesù sta dicendo che quelli che Lo amano rispettano i suoi comandamenti perché si fidano di Lui. Questa fiducia diventerà credere nello stesso momento in cui che sarà totale. Il cristiano diventa cristiano quando tramite la fiducia arriva ad amarLo lasciando a Lui guidare i suoi passi. Quando Lui vive nell'uomo è Lui stesso che fa la Sua volontà nell'uomo. IL merito dell'uomo sarà quello di averlo accolto. Il comandamento di amarLo con tutto il nostro essere e che Lui stesso ci ha dato, è per il nostro bene e non per la Sua gloria. Lui che è vita entrando in noi ci dona la vita. Detto con altre parole, è il Suo modo di farci diventare Suoi figli e nessun onore sarà per noi più grande di questo. Il Signore Gesù è unito al Padre tramite l'amore ed è con Lui una cosa sola, quando dice che la Sua parola non è Sua ma del Padre Suo, Lui che è Lui, sta dicendo che non guida se stesso e non parla secondo se stesso. Noi invece, pur essendo tanto lontani da Lui, pretendiamo di essere sapienti, di poter decidere ciò che è bene e ciò che è male ecc.. Se siamo così, non è questo il segno che siamo sotto il dominio del maligno dal quale Lui è venuto a liberarci? Se lo ammettiamo, siamo pronti per esserne liberati, ma se ci rifiutiamo di crederlo a noi sarà detto: Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti. Ci sta mettendo in un bivio in cui s'incrociano la via della vita e della morte, ma lascia a noi la scelta della via prendere dopo aver dato luce alle nostre menti e pace ai nostri cuori. La domenica alla quale è riferita questa lettura è quella della Pentecoste, cioè della promessa della discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli. La promessa è stata mantenuta perché lo Spirito Santo è sceso come lingue di fuoco sugli Apostoli e su altri presenti cambiando la loro vita. Basti pensare a quanto avvenuto in Pietro, che ha dato la vita per portare a noi il Santo Vangelo, quando prima di ricevere lo Spirito Santo rinnegò il Signore per paura di essere arrestato. Anche noi abbiamo ricevuto lo Spirito Santo, ma il cambiamento c'è stato? Se non c'è stato speriamo sia servito ad accendere in noi il desiderio di cercarLO. Grazie Signore Gesù.
 
francesconapoli_fn
francesconapoli_fn il 15/05/16 alle 15:01 via WEB
Grazie per il pensiero. Anche a te sia un buon proseguimento con Gesù nella tua vita e nel tuo cuore. Iddio venga incontro a tutte le tue necessità. Ciao.
 
PAOLA11O
PAOLA11O il 14/05/16 alle 17:49 via WEB
Un saluto con l'augurio di un buon pomeriggio e di una buona serata, Gloria a Dio. Con affetto. Paola. Il bene è l'unico investimento che non delude mai. I buoni sanno dimenticare un'offesa e seppellire nel silenzio il rancore, confortano chi è triste e sorridono a tutti, anche a loro stessi. I buoni parlano con i fiori, ricordano sempre il bene ricevuto dagli altri, mantengono sempre la parola data e perdonano.. Romano Battaglia
 
giuscip1946
giuscip1946 il 10/05/16 alle 17:58 via WEB
Dal Vangelo secondo Luca 24-46/53 In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Così sta scritto: il Cristo patirà e risorgerà dai morti il terzo giorno, e nel suo nome saranno predicati a tutti i popoli la conversione e il perdono dei peccati, cominciando da Gerusalemme. Di questo voi siete testimoni. Ed ecco, io mando su di voi colui che il Padre mio ha promesso; ma voi restate in città, finché non siate rivestiti di potenza dall’alto». Poi li condusse fuori verso Betània e, alzate le mani, li benedisse. Mentre li benediceva, si staccò da loro e veniva portato su, in cielo. Ed essi si prostrarono davanti a lui; poi tornarono a Gerusalemme con grande gioia e stavano sempre nel tempio lodando Dio. Parola del Signore E' scritto ed il Signore Gesù lo sta ricordando, che Lui dovrà morire/patirà e che sarebbe risorto dai morti il terzo giorno. Questa scrittura è stata già realizzata. Ora tocca a noi morire per risorgere. Abbiamo già detto che, per ora, siamo chiamati a morire al peccato e non nella carne, perché se morissimo nella carne non saremmo salvi a causa della nostra impurità e delle nostre mani vuote di buone opere. Il Signore Gesù è morto nella carne perché è santo, puro e perfetto, ha potuto morire nella cane perché era pronto per ricevere il corpo glorificato. La nostra morte e resurrezione consistono nel far morire dentro noi l'uomo vecchio e far risorgere l'uomo nuovo per avere un'anima nuova, uno spirito nuovo ed una vita nuova. Risorgere è gradito a tutti e nessuno si oppone, ma a morire nessuno o quasi è disposto. Basti vedere quando qualcuno tocca il nostro "iioooooo", ma non si può risorgere senza morire e questo il problema che frena il nostro cammino verso la salvezza. L' evangelista Luca, ispirato dal Signore in persona, sta dicendo che nel Suo nome sarà predicata la conversione e il perdono dei peccati. Le parole non sono messe in ordine per caso, ma rispondono ai passi necessari che dobbiamo compiere. Prima la conversione e poi, eventualmente, ma senza pretesa, il perdono dei peccati. Conversione e perdono sono le stesse parole di morte e resurrezione. Siamo interessati al perdono? Se sì, vuol dire che abbiamo compreso il nostro errore Se la risposta fosse no, vuol dire che, pur sapendo di aver peccato, non ancora siamo consapevoli della gravita della nostra condizione spirituale e ancor meno della grandezza della grazia. In questo ultimo caso stiamo vivendo nelle tenebre senza rendercene conto. Il Signore Gesù sta ancora istruendo i Suoi discepoli ordinando loro di non andare in giro a chiacchierare con le loro capacità, ma di aspettare che lo Spirito Santo li rivestisse con la Sua potenza. Infatti dopo essere stati rivestiti di Potenza sono andati nel mondo per portare il Santo Vangelo pagando con la propria vita - vedi Pietro. Se noi oggi abbiamo la grazia di poter leggere il Santo Vangelo, lo dobbiamo proprio al loro sacrificio. Mentre li benediceva, si stacco da terrà e venne portato in cielo. E' accaduto un qualcosa che assomiglia alla pioggia. Quando piove le particelle di idrogeno ed ossigeno si concentrano così si forma la goccia che cade sulla terra e dopo averla bagnata evapora di nuovo per tornare nello spazio riassumendo la forma precedente. Lo Spirito Santo ha preso forma è venuto sulla terra ed ora, con la risalita in cielo del Signore Gesù, è tornato nello spazio riassumendo la forma che aveva prima di scendere. Lo Spirito satura lo spazio e noi che viviamo nello spazio stiamo vivendo nel cuore dello Spirito del Signore Dio, ma lo rendiamo sofferente a causa dei nostri peccati, della nostra poca fede e oltretutto per la nostra incapacità di credere nella nostra condizione spirituale. Vivendo nel cuore del Signore Gesù che è tornato nello spazio, ogni nostro comportamento è sotto i suoi occhi e ci darà la ricompensa o il castigo a secondo di quello che facciamo. Per ora ci sopporta perché ci ama, ma fino a quando? Grazie Signore Gesù
 
giuscip1946
giuscip1946 il 17/04/16 alle 20:14 via WEB
Dal Vangelo secondo Giovanni 10 - 27/30 In quel tempo, Gesù disse: «Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco ed esse mi seguono. Io do loro la vita eterna e non andranno perdute in eterno e nessuno le strapperà dalla mia mano. Il Padre mio, che me le ha date, è più grande di tutti e nessuno può strapparle dalla mano del Padre. Io e il Padre siamo una cosa sola». Parola del Signore. In quel tempo, il Signore disse quello che stiamo leggendo. In quel tempo disse anche: Passa questo mondo, passa questo tempo, ma le mie parole non passeranno mai. Per questo ciò che ha detto in quel tempo lo sta dicendo anche a noi popolo di questo tempo. La sua parola è sempre attuale. Dice il Signore: Le mie pecore ascoltano la mia voce; accettano di fare la volontà del Padre mio che io rivelo a loro. Le mie pecore, dice il Signore, si chiamano pecore perché sono ubbidienti, si lasciano guidare dal loro pastore e sono mattoni vive per costruire il regno di Dio sulla terra. Le mie pecore sono ubbidienti, l'ubbidienza fa scendere su di loro la grazia come la pioggia che bagna la terra e continuerà per l'eterno se rimarranno nell'ubbidienza al Padre mio. Dice il Signore: Quelli che mi amano fanno la mia volontà spontaneamente e con gioia. La loro ubbidienza non è sacrificio o sofferenza, è la loro gioia. Nell'obbedienza passa la vita, la vita è gioia di per se stessa. Quelli che ascoltano la mia parola e la mettono in pratica con la loro obbedienza sono, svegli attenti, decisi, precisi. dolci, umili, miti e buoni cuore. Il loro giogo è soave, portano la croce con gioia, non sentono la fame, non sentono il sonno, non sentono la stanchezza, non temono le malattie del corpo, non temono la morte, vivono da vivi e oltretutto sono luce del mondo e sale della terra. Io, dice il Signore, conosco le mie pecore, il loro cuore è il mio cuore per amare il mondo. Loro sono in me, io in loro, io e loro siamo nel Padre mio e con Lui siamo una sola cosa. Siamo uniti nell'amore, per questo le conosco e loro conoscono me, mettono tutto nelle miei mani; vogliono essere condotte dove vado io. Tutti, dice il Signore, siete chiamati per essere il mio gregge ed a tutti è dato il necessario per essere pecorella obbediente. Quelli che non sono voglio essere mie pecorelle, non sono miei e non sono pecore, sono caproni disubbidienti; e un legno vivo per il fuoco dell'inferno. DALLE VOSTRE OPERE, DICE IL SIGNORE, SAPETE GIA' QUELLO CHE AVETE SCELTO. TUTTI , DICE IL SIGNORE, SIETE CHIAMATI PER ESSERE PECORE; IL PADRE MIO VUOLE LA VOSTRA SALVEZZA, SATANA VUOLE LA VOSTRA PERDIZIONE E VOI SCEGLIETE CIO' CHE VOLETE, MA VI I E' STATA DATA LA POSSIBILITA DI SCEGLIERE PERCHE' OGNUNO RACCOLGIERA' CIO' CHE HA SEMINATO. Io, dice il Signore, e il Padre mio siamo già una cosa sola, se lo volete e vi impegnate per vincere il mondo, il Padre mio sarà il Padre nostro. Per questo sono venuto e per questo vi ho parlato. Il Padre mio è l'Onnipotente, nessuno potrà strapparvi dalle Sue mani. Solo la vostra disobbedienza può allontanarvi dal Padre mio. Io, dice il Signore, vi metto in un bivio: Via della vita e della morte. Quelli che sceglieranno la vita, canteranno: IL Signore è la mia salvezza e con Lui non temo più perché ho nel cuore la certezza la salvezza è qui con me .......................................... Grazie Signore
 
giuscip1946
giuscip1946 il 05/04/16 alle 13:28 via WEB
Giovanni 20,19-31 La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore. Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati». Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo». Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!». Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. Parola del Signore. Come mai ci persone che credono senza vedere, persone che credono dopo aver visto e, peggio ancora, ci sono persone che non credono anche se vedono? Esempio : Scribi e farisei hanno visto che Lazzaro è risuscitato, hanno visto che un cieco è stato guarito ecc...ma non hanno creduto. Il problema è che quando l'uomo perde il Signore Dio dal suo cuore perde la verità, chi perde la verità perde la vita e chi perde la vita è morto. Il morto non può credere neanche se vede perché è morto ed a lui è detto: Lasciate che i morti seppelliscano i loro morti. Il salario del peccato è la morte. Se il peccato non s'incarna completamente nella persona, la morte non è totale. Quella piccola parte di vita che rimane diventa una piccola speranza di tornare alla pienezza della vita, ma occorrerà tanto impegno e tanto combattimento per fare un piccolo passo. Oltretutto occorrerà credere nella propria verità. Solo la conoscenza della nostra verità, la consapevolezza di quello che siamo ci spingerà a cercare la vita. Fino a quando non saremo consapevoli di ciò che siamo, partecipiamo a tutte le cerimonie, andiamo nei santuari, diventiamo eruditi in teologia ecc.., ma dopo lunghissimi anni di cammino scopriamo che il nostro cuore non è cambiato e che siamo quelli di prima o forse peggio. Infatti l'acculturamento religioso, in chi non ha scoperto chi è, e la partecipazione alle cerimonie religiose creano una maschera che ci trasforma in lupi vestiti di agnello pronti a mordere quando qualcuno ci tocca. Quello che è ancora peggio è che questo inganno fa crescere in noi anche la superbia e l'orgoglio che sono satana in persona nell'uomo. Se non vogliamo ingannare noi stessi, dobbiamo seguire i passi del credere. Il primo credere è il credere nella nostra verità di peccatori. Credere di essere peccatori vuol dire credere di aver perso buona parte della vita che era in noi e, oltretutto, di aver colpito il cuore del Signore nostro Padre. E' un errore cercare di scoprire chi è il Signore Dio senza sapere chi siamo noi. Scoprire chi sono diventa allora scoprire che sono, anzi che ero, l'immagine e somiglianza del Signore dell'Amore e della Pace, ma che ho distrutto questa immagine in larga parte. Se ciò che mi è rimasto è sufficiente affinché io possa recuperare, torna in me la speranza. Se scopro solo le mie schifezze rischio di cadere nella disperazione come Giuda, perché dietro a questa scoperta c'è satana che si trasforma in un falso predicatore che mi fa vedere solo il mio sbaglio: Hai visto cosa hai fatto? Hai tradito il tuo "dio"! Non ti rimane che suicidarti o vivere senza speranza ecc... Se il figlio prodigo, quando ha scoperto il suo sbaglio, non si fosse ricordato di essere figlio di chi era figlio, non sarebbe ritornato al padre fiducioso di essere perdonato. Avrebbe cioè fatto anche lui la fine di Giuda, ma questo non avvenne perchè in Lui era rimasto un raggio di luce. La stessa cosa dobbiamo fare noi, se non lo facciamo ci manca quel raggio di luce. Se vogliamo camminare verso il credere o crescere nella fede, dobbiamo scoprire chi siamo, cioè peccatori ma figli del Signore Dio. In questi giorni ho incontrato tante persone che credono di non dover più pensare al passato. Questo è giusto, ma a condizione che abbiamo smesso di pensare al passato quando abbiamo pianto per le nostre colpe, quando cioè abbiamo sentito nel nostro cuore la stessa spada che ha trafitto il cuore del Signore Dio che vive nei nostri cuori. Solo in quel momento sentire sentiremo nella nostra coscienza la voce del Signore Dio: Figlio mio ti ho perdonato. Questo è un passaggio obbligato se non voglio essere, non quello che se non vedo non credo, ma quello che pur vedendo non crede. Il resto lo sappiamo già. Dice il Signore tramite S. Giovanni. Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome. Credere che il Signore Gesù è il Cristo, il Figlio del Signore Dio, vuol dire avere la vita, ma per arrivare a credere questo occorre prima credere nella nostra verità. Lui è via, verità e vita. Essendo Lui verità, credere nella nostra verità vuol già essere in Lui: Vedi ladrone crocifisso con Lui alla Sua destra. Passa questo mondo passa questo tempo ma le mie parola non passeranno mai, dice il Signore. Ciò che è stato detto in quel tempo è esattamente ciò che viene detto in questo tempo. Chi crede sarà salvo e chi non crede sarà condannato. Nessuno sceglie in piena consapevolezza di essere condannato. Per questo satana convince chi glielo permette che il Signore Dio è solo amore, pace e misericordia nascondendo che è anche giustizia. Vogliamo allora credere in Spirito e Verità per non cadere in questa trappola. La verità è l'amore del Signore per ognuno di noi, è Lui in persona, chi ama la verità ama Lui. Grazie Signore Gesù
 
giuscip1946
giuscip1946 il 31/03/16 alle 19:14 via WEB
Dagli Atti degli Apostoli In quei giorni, Pietro prese la parola e disse: «Voi sapete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nàzaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui. E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che si manifestasse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. E ci ha ordinato di annunciare al popolo e di testimoniare che egli è il giudice dei vivi e dei morti, costituito da Dio. A lui tutti i profeti danno questa testimonianza: chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati per mezzo del suo nome». Parola di Dio Lo stesso Pietro che ha rinnegato il Signore Gesù davanti ad una donna senza potere, ora ha preso la parola e sta dicendo di essere testimone della resurrezione del Signore e di aver mangiato e bevuto con Lui, cioè con Colui che gli ebrei hanno voluto che fosse ucciso tramite la morte di croce. Come mai questo uomo pauroso ora è diventato coraggioso e come mai colui che alzava la voce per dire di non conoscerlo ora, senza timore, sta alzando la voce per dire di aver mangiato e bevuto con Lui dopo la Sua resurrezione? Questo è il segno che accompagna chi riceve lo Spirito Santo. LO Spirito Santo è amore a l'amore è unità. Dove c'è il coraggio ci sono tutte le altre grazie. Un po' come dire: Se la mia mano è in casa tua vuol dire che anche la mia testa, i miei piedi, la mia schiena ecc...sono a casa tua, a motivo dell'unità del corpo. Pietro non ha solo la grazia del coraggio, ma anche la Pace, l'Umiltà, la Sapienza. la Dolcezza, la Purezza. la Mitezza ecc... Anche noi abbiamo ricevuto lo Spirito Santo, ma abbiamo le grazie? Se non abbiamo le grazie vuol dire che siamo come una bottiglia chiusa nella quale non è entrato neanche un goccio di acqua pur rimanendo per lungo tempo sotto la cascata! La nostra fede è solo una idea che non ha cambiato la nostra vita. L'unica nostra speranza è credere nella nostra verità ed attivarci per rimuovere il tappo/idolo che blocca la porta del nostro cuore Dal Vangelo secondo Giovanni Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro. Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò. Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. Parola del Signore Quante volte abbiamo augurato buona Pasqua ad amici e parenti? Tante! Ma quante volte ci siamo chiesti cosa stavamo augurando o se quello che abbiamo augurato riguarda la Santa Pasqua? Augurare buona Santa Pasqua, in spirito e verità, vuol dire augurare di morire e risorgere. Morire al peccato e risorgere con un cuore puro pieno di amore e pace. Far morire l'uomo vecchio e risorgere come uomo nuovo. Detto con altre parole, vuol dire augurare un cambiamento che sia fonte di vita. La parola morire forse ci spaventa, ma se così fosse, sarebbe un inganno. Il Signore Gesù, il Santo, il Puro e il Perfetto è morto e risorto per noi nella carne per dare a noi la speranza della resurrezione, un segno dell'onnipotenza Divina e oltretutto per dare a noi il Suo corpo che nell'eucarestia veicola in noi il Suo Santo Spirito di via, vita e verità. Senza il Suo sacrificio non avremmo mai potuto ricevere di nuovo lo Spirito di vita e Lo crocifiggiamo di nuovo quando pur ricevendo il Suo Spirito non apriamo il nostro cuore, al contrario di ciò che ha fatto Pietro. La nostra morte e resurrezione non può assomigliare a quella del Signore, non possiamo cioè morire nella carne perché non siamo pronti. Non siamo né santi, né puri né perfetti. Se morissimo nella carne non risorgeremmo a causa della nostra impurità. Il nostro morire consiste nel pentirci di aver peccato obbligando il Signore a salire sulla croce a motivo del Suo amore. Il nostro pentimento rompe la comunione con il peccato che perde il potere su di noi. Così il nostro cuore ritorna puro e possiamo nuovamente ricevere il Suo Santo Spirito per una vita nuova. Se lo faremo avremo la speranza della resurrezione della carne con un corpo glorificato uguale a quello del nostro Signore che passa attraverso i muri e chiede da mangiare. Il Signore ci ama ed è salito sulla croce per prendere i nostri peccati su di Lui, ma i peccatori che sono gelosi dei loro peccati perché giustificano le loro colpe e quelli che non credono di essere peccatori, resteranno come sono. Il resto lo sappiamo già. Noi a quale categoria di peccatori apparteniamo? Con la bocca possiamo dire di essere pentiti e convertiti, ma le nostre opere lo confermano? Grazie Signore Gesù
 
giuscip1946
giuscip1946 il 20/03/16 alle 19:29 via WEB
Dal Santo Vangelo secondo Luca. Oggi è la domenica delle palme per ricordare la festa che gli ebrei fecero al Signore Gesù quando entrò in Gerusalemme. Si chiama domenica delle palme perché gli ebrei fecero festa sventolando le palme . Fin qui è tutto bello, il popolo Lo accoglie Gli fa festa nonostante che fosse abituato ad accogliere in quel modo solo le persone importanti che si presentavano con carri trainati da cavalli di razza. Il Signore Gesù si presente in groppa ad un puledro non domato e questo da un lato è un gesto di grande umiltà e dall'altro lato un segno di potenza che nessun essere umano è capace di manifestare. Se non avesse avuto la potenza non avrebbe potuto cavalcare un puledro non domato. Certamente il puledro Lo riconobbe e si sottomise a Lui, mentre gli stessi uomini che Gli stanno facendo festo presto grideranno "crocifiggiLo". Il puledro si sottomette perché vede lo Spirito, mentre gli uomini non vedono lo Spirito e Gli fanno festa solo perché conoscono con la mente e non con il cuore, le Sue opere! Come mai lo stesso popolo che sta gridando: Osanna, Osanna figlio di Davide, dopo solo quattro giorni griderà "crocifiggilo"? Chi guidava questo popolo? Purtroppo il popolo era guidato da quelli che sono lupi vestiti di agnello che prima o poi vengono fuori e dimostrano la loro vera identità. Scribi, farisei e falsi religiosi hanno avuto il coraggio di voler la crocefissione del Signore per non perdere il loro potere difronte a Colui che scopriva la loro falsità. Basta immaginare cosa avviene nel cuore di questi capi "spirituali", che sono amati ed ascoltati dal popolo, quando lo stesso popolo crede proprio in colui che scopre la loro falsità e Lo mette al primo posto! Molte volte pensiamo che questo avvenga a causa della superbia e dell'orgoglio, ma dimentichiamo che l'orgoglio e la superbia sono satana in persona che vive nell'uomo. Questi lupi vestiti di agnello potrebbero essere ognuno di noi se è superbo e/o orgoglioso. In particolare è ogni persona ambiziosa o/e che non vuole ammettere i propri sbagli per non scendere dal trespolo che sul quale si è coricato. In ogni caso il Signore sta entrando in Gerusalemme pur sapendo che quelli che Gli fanno festa saranno gli stessi che decreteranno la Sua crocifissione tramite Pilato, che collabora per paura di perdere il potere e la gloria. Il Signore, prima di essere arrestato, cena con i Suoi discepoli, non per far festa nè per mangiare del buon cibo, ma per istituire l'eucarestia e oltretutto per realizzare il tradimento di Giuda. Giuda non tradisce perché il Signore lo aveva destinato a questo, ma perché nel suo cuore c'era l'attaccamento al denaro. Il Signore che conosce anzitempo ciò che ogni uomo farà, ha fatto il progetto di salvezza per noi cambiando il male di Giuda in bene, ma ha anche detto guai a colui che mi tradisce: Sarebbe meglio per lui se non fosse mai nato! Quando il Signore istituisce l'eucarestia, benedicendo il pane, che chiama: Mio corpo, e benedicendo il vino che chiama: Mio sangue, offre se stesso come sacrificio vivo per tutti gli uomini delle generazioni di quel tempo e per quelle future. Se il Signore non avesse accettato la croce quel pane e quel vino sarebbero rimasti pane e vino. Sono diventati il Suo sangue e il Suo corpo nel momento che è salito sulla croce, perché con la croce ha veramente dato se stesso per la nostra salvezza e oltretutto perché con la Sua resurrezione abbiamo conosciuto la Sua unità con il Signore Dio Padre che tutto può. Il corpo è la dimora dell'anima e dello Spirito, per chi non li persi. Il Signore Dio con la Sua onnipotenza fa entrare il Suo Santo Spirito nel pane e nel vino affinché tramite essi, che diventano il Suo tempio al pari del nostro corpo, il Suo Santo Spirito venga veicolato in noi per ridarci la vita. Noi crediamo che senza il Suo Santo Spirito non abbiamo la vita? Se lo crediamo vuol dire che una minima parte di Spirito è ancora in noi, non siamo proprio morti ma, per usare una metafora, siamo malati. Al contrario se non lo crediamo siamo morti, il morto non crede nella sua morte, anzi non può! Ricevendo il Suo Santo Spirito tramite l'Eucarestia , non siamo ancora salvi, ma abbiamo quel raggio di vita che ci consente di non perderlo di nuovo, di sentire il profumo della vita e oltretutto e di combattere contro il male e il maligno che ci ha portato fuori strada seguendo gli idoli ai quali siamo attaccati. Noi viviamo due mondi: Quello visibile e quello invisibile, ma se siamo attenti, dalle nostre opere possiamo scoprire ciò che nell'invisibile ci guida. Se non siamo attenti non scopriremo mai chi siamo e chi guida i nostri passi. Promettiamo e non manteniamo, crediamo di essere quando non siamo e pensiamo di sapere quando non sappiamo. Siamo esattamente come Pietro che promette di rimanere fedele al Signore, ma Lo rinnega nel momento della prova perché, quando prometteva, non era consapevole di chi guidava i suoi passi. Solo il suo pianto ha salvato la sua anima. Anche la nostra anima sarà salva solo se riconosceremo le nostre colpe e piangeremo per i nostri errori che hanno causato la crocefissione del Signore. Anni fa un pompiere di Roma, per salvare una persona travolta dalla piena del Tevere, dopo aver posto in salvo la persona stessa , è stato colpito da un grosso tronco ed è morto. Costui ha dato la sua vita per salvare chi era in pericolo, se non ci fosse stato pericolo, non sarebbe andato incontro alla morte. Il Figlio del Signore Dio ha accettato consapevolmente la morte per salvarci e questo è il segno del gran pericolo che stiamo correndo, ma lo crediamo? Se non lo crediamo rendiamo vano il Suo sacrificio anche se partecipiamo a tutte le cerimonie, processioni, feste ecc.... La salvezza viene dal credere e dalle opere che la nostra fede ci induce a fare. Il Signore Gesù accettando la croce come rinuncia totale alle cose del mondo, ci ha dimostrato che la rinuncia purifica, la purezza è lo Spirito Santo in persona e lo Spirito Santo è Spirito di vita. Siamo peccatori, ma il Signore è venuto proprio per i peccatori. E' venuto per portare il perdono ai peccatori che credono di esserlo e si ravvedono, Questo è l'AMORE di che è stato crocifisso a causa dei nostri peccati. Grazie Signore Gesù. Il mio augurio è che la crocifissione del Signore non diventi una delle tante notizie del telegiornale che non ci riguardano.
 
giuscip1946
giuscip1946 il 13/03/16 alle 23:54 via WEB
Dal Vangelo secondo Giovanni In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più». Parola del Signore. In quel tempo una donna sorpresa in flagrante adulterio, secondo la legge di Mosè, doveva essere messa a morte per lapidazione. Domanda: L'adulterio è per noi un peccato mortale oppure è un peccato non grave? Lasciamo perdere, la definizione, perché ciò che la scrittura sta dicendo è che per questo peccato è prevista la pena di morte. Quando si parla di adulterio secondo la legge del Signore Dio, non si intende solo il sesso con persona diversa dal coniuge, come previsto codice civile, ma anche il sesso fra persone non sposate. "Chiunque guarda una donna per desiderarla, ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore, dice il Signore. Come mai ciò che in quel tempo era motivo di morte in questo tempo è lecito e lo si chiama "amore" anche fra persone dello stesso sesso? Le leggi degli uomini sono fatte da uomini che spesso hanno perso l'umanità e legiferano secondo ciò che credono convenga loro, ma legge del Signore Dio non cambia anche quando il mondo approva leggi e comportamenti iniqui. Il mondo sta vivendo nel peccato chiamandolo amore! Il salario del peccato è la morte ed è per questo che il serpente satana, che vuole distruggere l'uomo, per ingannarlo ha cambiato nome al peccato e l'uomo, pensando che in questo modo riesce a giustificarsi, ha accettato l'inganno. Così l'adulterio diventa "amore", l'omosessualità diventa "amore", la bestemmia diventa intercalare, l'alcool diventa divertimento, la droga diventa sballo ecc... si sporca il tempio del Signore Dio, il nostro corpo, con la massima indifferenza, ma l'indifferenza non è il segno visibile che l'uomo sta vivendo da morto? Il Signore che ha dato a Mosè la legge, il Signore che ha detto che l'omosessualità è un abominio, il Signore che ha detto che chiunque guarda una donna per desiderale ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore, il Signore che ha detto: "Voi siete il tempio di Dio, chi distruggerà questo tempio sarà distrutto senza pietà" e il Signore che ha detto : Passa questo mondo, passa questo tempo, ma le mie parole non passeranno mai, è sempre lo stesso e guai a quelle nazioni che approveranno leggi contro la Sua volontà ed ammettono modi di vivere fuori dalla Sua legge. Se lo crederemo saremo salvi ma se non lo crederemo saremo condannati senza pietà. Crederlo vuol dire cambiare vita. In quel tempo il Signore Gesù non ha condannato un'adultera alla lapidazione e le ha detto: Voi e non peccare più, ma non le ha detto: Vai perché la tua anima è salva. Le ha dato una possibilità e la stessa possibilità sta dando anche a noi, sperando che anche noi ci ravvediamo. Se così non fosse ci farebbe morire subito, non ci darebbe cioè ancora vita su questa terra. Il Signore è lento all'ira e ricco di grazia, ma se quando giunge l'ora non siamo pronti la sua misericordia si trasforma in giustizia e non vi è cosa più terribile! Facciamo presto perché la nostra ora potrebbe essere in ogni istante! A quelli che volevano lapidare questa donna adultera, il Signore Gesù ha detto di farlo se in mezzo a loro ci fosse stato almeno uno senza peccato, ma nessuno ha avuto il coraggio di dichiarare questo ed hanno così lasciato cadere il sasso dalle loro mani rinunciando a lapidarla, ma avevano raccolto il sasso perché tutti credevano che solo lei fosse peccatrice , dimenticando la loro verità. Se non vi fosse stato questo fatto nessuno di loro avrebbe scoperto di essere come, se non peggio, quella donna. Noi quando giudichiamo, quando disprezziamo e oltretutto quando ci sentiamo meglio di altri perché siamo scritti sul registro dei battezzati, perché nel cammino abbiamo imparato tante cose nuove ecc.. non crediamo di essere peccatori e crediamo di avere il diritto di scagliare sassi su altri. Se abbiamo scoperto la nostra verità, il segno sarà il nostro totale cambiamento, se non abbiamo scoperto la nostra verità siamo come quel popolo che voleva lapidare l'adultera, con una differenza: Loro hanno rinunciato a scagliare sassi su altri, noi invece....... Questa avvenimento non è un racconto per riempire pagine di giornali di quel tempo, ma è l'amore del Signore Gesù che vuole salvarci e che aspetta che scopriamo chi siamo! Per questo è arrivato fino a noi tramite quei messaggeri che hanno dato la loro vita affinché noi ricevessimo questo specchio. Grazie Signore Gesù.
 
 
 

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San Michele Arcangelo

San Michele Arcangelo, donaci la forza per tenere lontano le insidie del maligno. Ricaccia negli inferi gli spiriti malvagi e custodisci con la tua potenza i figli di Dio. Amen.

 

Sacro Cuore di Gesù

Sacro Cuore di Gesù purificaci da ogni macchia di peccato e donaci salute e salvezza.

Amen.

 

San Pio

O San Pio da Pietrelcina, intercedi per noi presso Gesù affinché ci siano concesse le grazie materiali e spirituali necessarie per ottenere la salvezza eterna di ognuno di noi, cosicché possiamo rendere gloria a Dio come Lui vuole, con cuore, anima e mente. Amen.

 

 

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O Sant'Antonio, che hai preferito abbandonare la dottrina per vivere nella semplicità, sul tuo esempio, aiutaci a vivere come umili cristiani pieni di sante virtù, la cui grande ricchezza sta nell'essere con Cristo, Salvatore del mondo. Amen.

 

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