Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

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Menzogna autoinganno illusione - Daniel Goleman

Post n°213 pubblicato il 17 Dicembre 2006 da bluewillow
 

Titolo: Menzogna autoinganno illusione Titolo originale: Vital Lies, simple truths Autore: Daniel Goleman Traduzione: Laura Sgorbati Buosi Casa editrice: Bur pag: 329 costo: 9,20 euro

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Chi segue da un pò il mio blog, si deve essere reso conto che sto diventando una superfan di Daniel Goleman, ho infatti già recensito tre suoi libri ( elencati alla fine di questo post). Vi avverto già da ora che ho già acquistato quasi tutti gli altri e che quindi probabilmente ogni tanto troverete un articolo in proposito.
Alla mia collezione non poteva mancare "Menzogna autoinganno illusione": ho visto questo titolo in libreria e mi sono detta che sembrava scritto per me, visto che faccio abbondante uso di tutte e tre, anche se immagino di essere una delle poche persone capace di autoingannarsi, esserne consapevole e credersi lo stesso.
Il libro, come tutti quelli che ho letto finora, tratta come al solito di moltissimi argomenti. Tema fondamentale di questo titolo è la tendenza della mente a  creare quello che si potrebbero definire dei "punti ciechi" della coscienza. Fatti cioè che pur essendo apparentemente evidenti, vengono bellamente ignorati dalla propria consapevolezza.
La mente mette in atto queste strategie per  proteggersi dal dolore e dall'ansia: solo ignorando alcuni fatti o relegandoli nel limbo della coscienza, è possibile a volte affrontare la vita e la fatica che essa comporta. Questo meccanismo di "filtro" della realtà è una conseguenza del fatto che non possiamo davvero essere consapevoli di tutti gli stimoli che bombardano la nostra mente: se lo fossimo impazziremmo, saremmo come gli schizofrenici, incapaci di fissare la propria attenzione su un soggetto particolare e continuamente distratti da sempre nuovi pensieri. La nostra mente censura la realtà prima ancora che la sua percezione giunga allo stato di consapevolezza: in pratica diveniamo coscienti solo di quello che è per noi utile o accettabile da un punto di vista emotivo. Leggendo questo libro ho pensato ai filosofi greci quando dicevano  che i sensi sono ingannevoli  ed ho pensato che in effetti non avevano tutti i torti: la mente non è mai oggettiva, ma sempre selettiva nei confronti della realtà.
Un problema dell'autoinganno è che tanto più si fa ricorso a questo stratagemma, tanto più cala la capacità di esercitare attenzione alla realtà, di capire cioè cosa è reale e cosa è mera illusione. Goleman spiega  in questo modo alcune scelte disastrose fatte da politici , come ad esempio l'assalto alla "baia dei porci" di Cuba effettuato dagli americani nel 1961, nel tentativo di conquistare l'isola. I responsabili di quel progetto ignorarono fatti essenziali, come la differenza fra le forze di assalto di soli 1400 soldati americani contro 200.000 cubani, la distanza dal primo punto sicuro per  i soldati sbarcati che si trovava a 100 km dalla spiaggia, il fatto che i cubani si sentivano fedeli a Castro e mai li avrebbero aiutati, mentre il punto chiave del piano prevedeva che agli invasori si unisse una "resistenza" interna. Il risultato fu un autentico disastro per gli USA.
Sembra che da quel momento in ogni riunione che preveda importanti decisioni di stato, debba esserci sempre qualcuno che faccia la parte "dell'avvocato del diavolo", colui cioè che deve mettere in luce gli errori, "i punti ciechi"  della restante parte del gruppo, allo scopo di evitare pericolose illusioni.
Questo libro mi ha fatto capire ancora meglio perché in linea di massima sono individualista e odio far parte di gruppi: il gruppo ha un suo senso critico interno, con degli specifici "punti ciechi". Io nei gruppi mi sento sempre "l'avvocato del diavolo". Se il gruppo fa una cosa idiota, che ha il solo scopo di creare "spirito di gruppo", io non posso fare a meno di sentirmi idiota e basta, alla faccia dello spirito. Mi sembra di pugnalare la mia intelligenza. Vi assicuro che è una parte poco apprezzata, per quanto possiate avere ragione. Forse devo cercarmi gruppi in cui i miei punti ciechi e quelli degli altri coincidano!
Il libro è nel complesso molto interessante, almeno per chi ama questo genere di materia. C'è un unica parte un pò ostica, proprio all'inizio del volume, che tratta delle neurotrasmettitori e di come influenzino la percezione del dolore, ma la restante parte  è decisamente più semplice da capire. Chiaramente è probabile che io vi abbia parlato solo di ciò che emerso al mio stato di coscienza e devo avere ignorato un bel pò di cose anche più interessanti, del resto gli argomenti sono molti e si potrebbe fare un post per ogni paragrafo!


Di Daniel Goleman ho già recensito:
Intelligenza sociale
Intelligenza emotiva
Emozioni distruttive
Il sito ufficiale dell'autore è :

http://www.danielgoleman.info/

 
 
 
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- e nemmeno quello che non penso!
- perchè se il "Giornale del Grande Fratello" èuna testata giornalistica, va a finire che io sarei la CNN! (questa l'ho quasi copiata da un altro blogger!).
Se volete leggere altre definizioni simili e più divertenti (magari vi torna comodo) potete trovarle QUI

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