Creato da bluewillow il 31/03/2006

L'angolo di Jane

Tutto su Jane Austen e sui libri che mi piacciono!

L'ANGOLO DI JANE

Benvenuti nel mio blog!

Questo spazio è dedicato a recensioni di libri e film, ai miei racconti,  a riflessioni personali di varia natura e soprattutto a Jane Austen, una delle mie scrittrici preferite.

Sono una stella del firmamento
che osserva il mondo, disprezza il mondo
e si consuma nella propria luce.
Sono il mare che di notte si infuria,
il mare che si lamenta, pesante di vittime
che ad antichi peccati, nuovi ne accumula.
Sono bandito dal vostro mondo
cresciuto nell'orgoglio e dall'orgoglio tradito,
sono il re senza terra.
Sono la passione muta
in casa senza camino, in guerra senza spada
e ammalato sono della propria forza.

(Hermann Hesse)

 


 

 

JANE AUSTEN -RITRATTO

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Prince of Persia. Le sabbie del tempo - Film in dvd

prince of persia. le sabbie del tempo - locandina"Prince of Persia" è il nome di una fortunata serie di videogiochi, ambientati nell'oriente medioevale, realizzata per diverse piattaforme a partire dall'ormai lontano 1989.
Sulla scia del successo degli ultimi titoli per Playstation 2, la Walt Disney Pictures ha deciso di realizzarne una versione cinematografica per la regia di Mike Newell, ispirata proprio ad uno dei capitoli più famosi "Prince of Persia. Le sabbie del tempo".
L'ispirazione però si è limitata soprattutto al titolo e all'ambientazione grafica, con paesaggi e palazzi molto simili a quelli per PS2,  mentre nomi dei personaggi e storia sono completamente differenti da quelli originali dell'omonimo videogioco.
Come era quasi ovvio aspettarsi da un film prodotto dalla Disney,  la sceneggiatura è pensata per un pubblico molto giovane ed è quindi stata epurata da molti dei tratti caratteristici del gioco: niente zombie e zombesse discinte da affettare a colpi di spada nei sotterranei di palazzo, né tantomeno scene di omicidi sanguinosi, con tanto di urla terrorizzanti.
A rimanere invece, in ricordo del titolo originale, ci sono le celebri acrobazie del "Principe di Persia", indispensabili da apprendere nel videogioco per compiere missioni e raggiungere luoghi altrimenti inaccessibili: dalle rotazioni su sbarre appese ai muri, alle corse su pareti verticali, fino a salti che sfidano ogni legge di gravità, il giovane protagonista si diletta spesso e volentieri ad eseguire abili ed impossibili volteggi.
La storia è pensata volutamente come una favola piuttosto ingenua, lontanissima da qualunque pretesa di realismo ,che lascia però le porte aperte a diverse trovate umoristiche.
Nella versione disneyana il " Prince of Persia" non è di stirpe reale, ma è un orfanello allevato come un figlio dal re Sharaman, chiamato Dastan (Jack "Donnie Darko" Gyllenhaal).
Una volta cresciuto (e divenuto un gran bel pezzo di figliolo), Dastan darà prova del proprio valore aiutando i fratelli adottivi ad espugnare la città di Alamut, accusata di nascondere armi contro la Persia, e catturando la bella e fascinosa (e totalmente inespressiva) principessa che la governa, Tamina (Gemma Arterton).
Le cose non sono però come sembrano: in realtà ad Alamut, al contrario di quanto sostiene lo zio di Dastan, Nizam (Ben Kingsley), non ci sono armi di distruzione di massa contro i persiani (non so perché questo mi ricorda qualcosa...), mentre c'è un favoloso pugnale di cui, per puro caso, finisce per entrare in possesso proprio Dastan.
Nel momento dei maggiori festeggiamenti per la vittoria, Dastan offre in dono al re suo padre un mantello alamutiano, che ha a sua volta ricevuto dal fratello: in realtà l'abito è avvelenato e ucciderà il sovrano. Dastan è accusato di tradimento e, nel parapiglia generale, fuggirà dal castello portando con sé pugnale e principessa.
Una volta fuggiasco, il magico potere del pugnale, in grado di riavvolgere il tempo facendo scorrere una sabbia magica, verrà rivelato per caso a Dastan da un simpatico tentativo di omicidio da parte di Tamina, che vuole impossessarsi nuovamente delle sue usurpate proprietà.
Ovviamente, come chiunque si aspetterebbe da un simile episodio, fra i due comincia a sbocciare l'amore: del resto, come si dice in Persia, quel che non ti uccide, ti rende più incline al romanticismo!
Tamina rivela a Dastan che tutta la guerra ad Alamut è stata scatenata per impossessarsi del petrol..no, scusate, delle sabbie del tempo che, se liberate impunemente, potrebbero distruggere l'intera umanità.
Tutto il resto del film consisterà nel tentare di fermare la misteriosa mente malvagia che si nasconde dietro la guerra agli alamutiani e l'omicidio del re, per far trionfare la giustizia e salvare il mondo.
A dispetto di una trama certamente non molto sottile, il film si lascia guardare, se preso per quello che è realmente: una pellicola tratta da un videogioco, la cui storia non è mai stata particolarmente profonda, ma basata soprattutto sull'azione. Azione e gag umoristiche sono infatti gli ingredienti fondamentali, più ovviamente  l'ingrediente"principessa Disney" di turno, pedaggio da pagare alla casa di produzione che sforna principesse con più facilità di certi venditori di titoli nobiliari falsi.
Un film leggero, leggerissimo , sicuramente molto più facile da apprezzare se si è giovani (o giovani dentro!). Io, che conoscevo già il videogioco, tutto sommato l'ho trovato divertente


 

Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
charlize77 il 30/09/10 alle 09:26 via WEB
Come già detto qualche post sotto, decisamente questo non è il mio genere e mi è bastato, quando uscì in sala, vederne il trailer per capire che trattasi di boiata e a quel punto se devo passare due ore davanti alla tv mi scelgo un film che può essere, almeno sulla carta, più interessante. Ad es. con questa premessa ho visto un paio di sett fa "La solitudine dei numeri primi". Premettendo che l'opera di Giordano la trovo principlamente un'ottimo lavoro di marketing (e da questo punto di vista... chapeau), ma un mediocre libro, ero comunque incuriosita dal film perchè avevo visto "Private" di Costanzo che l'avevo trovato davvero interessante. L'idea di proporre la, a tratti barbosa e scontata, storia di Mattia e Alice in chiave pseudo horror era accativante. Il risultato meno! Ma sono certa che tu l'abbia visto, che ne pensi?
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Charlize77 il 30/09/10 alle 09:29 via WEB
"che l'avevo trovato" non si può leggere... Scusate, ma quando si scrive fra una telefonata e l'altra a volte si inzia con un'idea di frase e poi si finisce con un'altra, con errori grammaticali imbarazzanti.
 
 
bluewillow
bluewillow il 30/09/10 alle 10:12 via WEB
Non è una boiata, secondo me. Nel suo genere è fatto bene, ci sono diverse gag umoristiche ben riuscite. Non è un film che si prende sul serio, è una "favola" con molte scene d'azione. E' un film pensato per bambini, ma tutto sommato non è così malvagio. Forse il trailer non lascia trapelare la vena umoristica, ma credo sia proprio questo il punto di forza della pellicola. Di sicuro è molto più apprezzabile se si conosce anche il videogico da cui è tratto. Le circa due ore del film non mi hanno per niente annoiata e mi hanno fatto sorridere, quindi per me non è certo una brutta pellicola. Di sicuro non è un capolavoro indimenticabile della cinematografia mondiale, ma un film leggero e non impegnato ogni tanto si può anche guardare.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
charlize77 il 30/09/10 alle 11:06 via WEB
Certo certo, ci stanno i film leggeri ci mancherebbe, diciamo che questo genere proprio non riesco a guardarlo nemmeno in leggerezza causa incompatibilità di interesse verso tale prodotto cinematografico, se voglio un film leggero magari mi butto sul Hugh Grant del momento, su film tipo "La verità è che non gli piaci abbastanza", "L'amore non va in vacanza", cavolate così, valore cinematografico a zero, ma va beh ogni tanto ci stanno. "Prince of Persia" pensa che ce l'ho in formato dvx credo dalla primavera scorsa, l'ho avuto che era uscito non molto prima nelle sale, insieme a un'altra trentina di titoli dello stesso periodo, ma è rimasto lì. L'aveva iniziato a guardare il mio moroso ma s'era addormentato e non m'era parso entusiasta per nulla. Forse gli era piaciuto un ciccino di più "Percy Jones" (si scrive così?), altro film di quel gruppo di dvx che mi sono rifiutata di vedere. Intuisco che non hai visto "La solitudine...". Peccato ero curiosissima su un tuo parere.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Charlize77 il 30/09/10 alle 11:07 via WEB
Ah dimanticavo di chiedere, hai recensito il libro di Giordano nel tuo blog?
 
 
bluewillow
bluewillow il 30/09/10 alle 11:36 via WEB
Forse era "Percy Jackson" :). Non ho recensito il libro di Giordano.
 
   
Utente non iscritto alla Community di Libero
charlize77 il 30/09/10 alle 11:43 via WEB
Oh mamma hai ragione, sì sì è quello, che poi ha come sottotitolo "..e gli dei dell'Olimpo". Percy jones è un musicista :-))). Ma l'hai letto Giordano? Piaciuto?
 
     
bluewillow
bluewillow il 30/09/10 alle 12:09 via WEB
Non ho letto tutto il libro. Ho letto solo il primo capitolo quando uscì sul sito mondadori: non mi piaceva lo stile di scrittura, in un italiano per me francamente sciatto.Forse era una cosa voluta (per simulare un linguaggio adolescenziale), forse no, ma sinceramente le cose scritte a quella maniera non mi fanno venire voglia di leggere oltre e di libri italiani sulla adolescenza ne ho letti anche troppi :)
 
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