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Post n°274 pubblicato il 05 Aprile 2006 da annisexanta
Foto di annisexanta

 "LE REAZIONI POLITICHE A SEGUITO DELL'ASSASSINIO DEL PICCOLO TOMMASO SONO IL TRATTO DELLA FOLLIA E DEL DEGRADO CHE HANNO ORMAI SEGNATO IL NOSTRO PAESE"

"Se addirittura menti solitamente più lucide e serene come quella di Baccini, ministro della Repubblica, arriva a proporre i lavori forzati, vietati dal nostro ordinamento e dal diritto internazionale, o come quella del Presidente della Camera Casini che sarebbe in questo caso a favore della pena di morte se non glielo impedisse il suo ritenersi cristiano, vuol dire che il tratto della follia e del degrado hanno ormai segnato il nostro Paese.”
Lo ha dichiarato Sergio D’Elia, Segretario di Nessuno tocchi Caino, l’associazione impegnata nella campagna per una moratoria delle esecuzioni capitali.
“Di fronte a un fatto così orribile, ci vuole altro che la pena di morte. L’assassino del piccolo Tommaso è di tutta una vita ciò di cui ha bisogno, una vita per comprendere e ripagare la profondità del male che ha compiuto.”
“A fatti così efferati si risponde con il diritto, con la legge, con la Costituzione, i cui richiami non servono a salvare l’assassino del piccolo Tommaso, servono innanzitutto a noi stessi, alla nostra civiltà, alla nostra umanità, perchè pongono dei limiti al nostro sacrosanto senso di giustizia, di rivalsa, di legittima difesa, limiti cioè a quello che noi potremmo fare e divenire proprio in questi casi.”
(nessunotocchicaino.it)....


TEXAS. AUMENTANO GLI OMICIDI NELLO STATO PIU' ESECUZIONISTA DEGLI USA

2 aprile 2006: nei primi tre mesi di quest’anno il numero degli omicidi commessi a Houston è aumentato del 25% rispetto al primo trimestre del 2005, rivela uno studio del giornale Houston Chronicle.
L’aumento degli omicidi si è verificato nonostante il Texas sia lo Stato che negli Usa effettua più esecuzioni capitali, contraddicendo i sostenitori della capacità deterrente della pena di morte.
In base allo studio, gli omicidi nei primi tre mesi del 2006 sono stati 90, contro i 73 del primo trimestre 2005.
Continuando di questo passo – spiega il giornale – il numero degli omicidi commessi a Houston nel 2006 sarà il più alto degli ultimi dieci anni.
Dei 326 omicidi commessi lo scorso anno, 47 (corrispondenti al 14%) sono legati alla violenza delle bande giovanili; la maggioranza degli uccisi sono soggetti maschi di età compresa tra 19 e 28 anni; nell’85% dei casi le vittime sono neri o ispanici; nell’80% degli omicidi sono state usate armi da fuoco.
Dal 1976, anno in cui negli Stati Uniti è stata riammessa la pena capitale, al 30 marzo 2006, in Texas sono state praticate 362 esecuzioni delle 1016 complessive negli Usa.
Nel 2005 il Texas ha giustiziato 19 dei 60 prigionieri messi a morte negli Usa. (Fonti: Houston Chronicle, 02/04/2006)

 
 
 
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