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LA MUSICA IMMAGINATA

 

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Pink Floyd ancora...

Post n°442 pubblicato il 09 Settembre 2006 da annisexanta
 

"PIGS ON THE WING (Part One-Parte Two)"immagine

If you didn't care what happened to me

And I didn't care for you

We would zig zag our way

Through the boredom and pain

Occasionally glancing up

Through the ram

Wondering which of the buggers to biame

And watching for pigs on the wing ....

You know that I care what happens to you

And I know that you care for me immagine

So I don't feel alone

Or the weight of the stone

Now that l've found somewhere safe

To bury my lione

And any fool knows a dog needs a bome

A slielter from pigs on the wing

PORCI IN VOLO (Parte Prima)

Se non ti fossi interessata di me

E io me ne fossi fregato dite

Avremmo zìgzagato per La nostra strada

Attraversato noia e dolore

A tratti un rapido sguardo

Nella pioggia

Chiedendoci di quale bastardo è La colpa

Guardandoci dai porci volanti

PORCI IN VOLO (Parte Seconda)

Lo sai che mi occupo sempre di te

E io so che ti curi di me

E non mi sento solo

Né oppresso dalla pietra

Ora che ho un luogo sicuro

Per nascondere l'osso

E anche uno scemo sa che un cane vuole una casa

Un riparo dai porci volanti

le due "Pigs on the wings", che, con un tono che al primo ascolto può sembrare leggero, ironico, irriverente, contraddittorio, quasi fuori luogo, introducono e concludono l'album con la medesima melodia (sia della musica che della voce), come a sottolineare l'indifferenza di coloro che, pur vivendo questo mondo, preferiscono il vuoto e l'anonimato, atterriti dalle minacce del mondo, ormai in mano ai padroni....

Siamo tra "Wish you were here" e "The Wall", e si vede.
L'attenzione di Waters, che in precedenza aveva prediletto tematiche più intimiste, più poetiche, più liricamente trasfigurate, inizia ora una catabasi analitica verso gli aspetti più propriamente umani e terribilmente concreti dell'individuo, lasciandosi catturare dal sociale, dalla perversione capitalista e dal suo intrinseco ritorno ad una paleolitica concezione del più forte, coadiuvata ora dall'indifferenza e dall'ignavia dei più. Il suo estro visionario lo porta a riversare nelle musiche e nei testi la depravazione e il degrado di questo sistema, e a farlo con la finezza che contraddistingue il suo songwriting. nei testi infatti hanno voce tutti gli elementi-tipo di questa nuova società in cui i ruoli sono pochi e ben definiti: Cani, porci o pecore. Immediato il richiamo all'allegoria orwelliana. Ed infatti anche qui i porci sono sfruttatori cinici ed infelici, ma fieri e gelosi dei propri averi, le pecore sono le masse ignare ed ingenue che vengono guidate dai cani al mattatoio. A questi ultimi spetta il ruolo più crudele e perverso, quello di chi è profondamente sdegnato della realtà mondana e, nel suo odio per se stesso, pur se ne lascia permeare assecondandone in pieno la logica. Ora questa sottospecie di ecosistema disumano è completo ed è irreversibilmente avviato verso l'autodistruzione. È questo il modo di Waters di trattare argomenti concreti; la sua personalità gli impone un'interpretazione quasi onirica, iperbolica e pungente di quanto lo circonda, ed è proprio questo l'elemento di maggior fascino della sua scrittura, interpretata con magistrale originalità da Gilmour.
(
www.debaser.it)

 
 
 
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