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Fulla e Barbie bambole.....

Post n°227 pubblicato il 25 Febbraio 2006 da annisexanta
 
Tag: le orme
Foto di annisexanta

.....isl'amiche?

Qui una canzone in tema(più o meno).

Per la prima volta Fulla ha battuto Barbie: in Egitto le vendite della bambola islamica, la ragazzina con il velo pensata per le bambine mediorientali, ha superato nelle vendite la sorella maggiore bionda e con gli occhi azzurri. La New Boy Toys, che l’ha lanciata sul mercato nel novembre del 2004, ne ha dovute creare oltre un milione e mezzo per quest’anno, data l’alta richiesta di questa bambola che in Medio Oriente costa 16 dollari e che, a differenza di Barbie, non ha un Ken, dal momento che la donna nel mondo islamico può solo avere un marito, e il muscoloso compagno di Barbie è sempre stato nella cultura occidentale più un amico o un fidanzato della bella bambola bionda. Fulla ha grandi occhi scuri e capelli lunghi e neri. A seconda del Paese in cui viene commercializzata i vestiti, venduti a parte come accessori, sono diversi: quella base è un tipico abito orientale con un hiybab, il velo islamico che le copre i capelli e il collo. In Siria e Libano i vestiti di Fulla sono più tendenti al chiaro, persino al bianco. Tra gli accessori di Fulla, che prende il nome da un raro fiore che nasce solo in Medio Oriente, c’è anche un tappetino rosa per le preghiere da rivolgere in direzione della Mecca. Le bambine islamiche ne vanno pazze, e non c’è strada di Damasco o del Cairo dove non si veda qualche piccola musulmana con la sua Fulla in mano. A parte il tappetino, Fulla ha altri gadget molto lontani però da quelli tipici della ormai quarantaseienne e ‘ritoccata’ Barbie. Le attività di Fulla sono infatti principalmente l’andare a trovare le amiche, cucinare e pregare. In meno di due anni dal lancio è diventata però un marchio di grido per le ragazzine: ci sono i cereali Fulla, la bici Fulla e infine le caramelle, così come il logo Barbie era stato un boom per le ragazzine occidentali. In tutto 150 prodotti, compreso un “set da preghiera”, tutto rosa, come quello di Fulla. I negozianti spiegano che il grande successo di Fulla è dovuto al fatto che si tratta di una bambola che piace ai padri che la devono acquistare per le loro figlie e, indossando il velo, aiuta le bambine al difficile passaggio all’adolescenza, quando devono iniziare ad indossarlo come le madri. Sui canali tv dei Paesi islamici la pubblicità di Fulla è una delle più frequenti: la bambola viene inquadrata mentre recita le preghiere, legge e cucina torte per le amiche. Ma la New Boys Toys ha pensato di rendere le attività di Fulla un po’ meno monotone e ha annunciato l’imminente uscita di una “Fulla dottoressa” e di una “Fulla maestra”. Ora è solo in versione cantante e “da passeggio”, con una borsa in cui le bambine possono conservare i suoi vestiti, sempre coprenti, naturalmente. Per ora la Barbie islamica ha solo due amiche: Yasmeen e Nada, ma presto sarà affiancata anche da una sorellina e da un fratellino. I dirigenti della New Boys Toys raccontano che erano state disegnate dieci diverse versioni di bambola prima di arrivare a quella definitiva. ”Fulla è una di noi, Barbie è ancora una straniera”, ha recentemente spiegato uno dei responsabili di un negozio di giocattoli di Damasco, Mohammed al-Sabbagh, alla stampa americana: “Fulla è mia sorella, mia moglie, mia madre. Viene dalla stessa cultura. Barbie ha un fidanzato e il bikini, non è lo stile del Medio Oriente”.Sulla scia di Fulla anche altre aziende stanno lanciando sul mercato bambole adatte ai gusti dei musulmani, anche se meno istituzionali, come Leila, bambola schiava in un harem, Sara, dall’Iran con il chador, e Razanne, per i musulmani degli Stati Uniti e della Gran Bretagna.

 
 
 
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