JUKE-BLOG

certo che tutto sommato, non e' proprio una sciocchezza questo post, siamo sepolti di cemento armato, di palazzi, di strade, di rumori, case che sembrano scatole senza respiro... bacinzio e buona serata Maurino...

Mà nn so',ormai i miei post sono cotruiti intorno alle canzoni,alle immagini,ai pensieri che girano e si attorcigliano...E pensa che la canzone è del 1971,quante cose sono peggiorate nel frattempo?Sob...Bacio della buonanotte Cinzia :°)

passi e nn lasci neanche un salutini? notte micio

Fatto ;°)

...epperò, che c'è sempre un però, ha un suo fascino anche il cemento, quello di queste immagini è da stupore.
Non sarebbe la stessa Milano se non vedessi la sagoma sgraziata della Torre Velasca o quella tozza del Pirellone, alla stessa maniera che non potrebbero non esserci le Guglie del Duomo. Personalmente vivrei volentieri in riva ad un mare selvaggio e disabitato, ma a pochi chilometri da una grande città di cemento...

Davvero affascinante la tua descrizione di Milano,grazie...

sarà anche cemento armato, ma quelle architetture sono capolavori, né più né meno che la pietra serena di Brunelleschi o il marmo del Bernini. ad ogni epoca i suoi materiali.
per sentirmi schiacciata dal cemento armato mi bastano meno piani (ma più squallori). le nostre periferie, per esempio.

si che mi interessa! anche quello precedente veramente! solo ke Libero non mi permette né di loggarmi né di lasciar cocmmenti,. spesso! uffA! :(

Per lady,se ti capita e senza impegno ovviamente,qui puoi commentare anche senza logarti ;°)...Però anche senza logarti vedo,ciò è strano davvero :°?

Davvero?Sono dei capolavori alla stessa stregua delle antiche opere? Non lo sapevo :°) E sì,probabilmente la canzone alludeva al cemento delle periferie e non al vetro cemento dei grattacieli.

non volevo dirti che non lo sapevi. volevo dire che le immagini erano troppo belle per la canzone.

dove vivo io non è proprio così..e tu lo sai.

Eh già ;°)