Creato da annisexanta il 19/11/2005

JUKE-BLOG

LA MUSICA IMMAGINATA

Messaggi del 26/11/2005

Ma nn era di Pitagora?

Post n°39 pubblicato il 26 Novembre 2005 da annisexanta

"Teorema" di Marco Ferradini

Prendi una donna, dille che l'ami
scrivile canzoni d'amore
mandale rose, poesie
dalle anche spremute di cuore;
falla sempre sentire importante,
dalle il meglio, del meglio che hai
cerca di essere un tenero amante,
si sempre presente,
risolvile i guai.

E sta sicuro che ti lascerà
chi è troppo amato amore non dà,
e sta sicuro che ti lascerà
chi meno ama è il più forte si sa.

Prendi una donna, trattala male,
lascia che ti aspetti per ore,
non farti vivo e quando la chiami
fallo come fosse un favore
fa sentire che è poco importante,
dose bene amore e crudeltà,
cerca di essere un tenero amante
ma fuori dal letto nessuna pietà.

E allora si vedrai che t'amerà
chi è meno amato più amore ti dà,
e allora si vedrai che t'amerà
chi meno ama è il più forte si sa.

No caro amico,
non sono d'accordo,
parli da uomo ferito
pezzo di pane… lei se n'è andata
e tu non hai resistito…
Non esistono leggi in amore,
basta essere quello che sei,
lascia aperta la porta del cuore
vedrai che una donna è già in cerca di te.

Senza l'amore un uomo che cos'è
su questo sarai d'accordo con me,
senza l'amore un uomo che cos'è
e questa è l'unica legge che c'è.

 
 
 

Che bel mondo!!!!!

Post n°38 pubblicato il 26 Novembre 2005 da annisexanta
Foto di annisexanta

"Il mondo di frutta candita" (G.Morandi 1975)

Quante fisarmoniche ho suonato io
sopra i marciapiedi di una strada

quante biciclette ho scordato io

sopra i marciapiedi di una strada



Ma non ho mai visto un fiore rosa io

sopra i marciapiedi di una strada

forse avrai vent’anni amore mio

apri le tue braccia voglio entrare anch’io



Nel tuo mondo

nel tuo mondo

nel tuo mondo di frutta candita

di disegni colorati a matita

sopra gli occhi sopra i tuoi calzoni

di leggere sensazioni

tra il profumo dolce dell’amore

e due labbra quasi amare

fammi entrare

fammi entrare nel tuo mondo

di libellule appena volate

dalle ciglia di azzurro ombreggiate

dalle chiare e ridenti giornate

nel tuo mondo di luci accese

di cappelli a larghe tese

fammi entrare



Ma non ho mai visto un fiore rosa io

sopra i marciapiedi di una strada

forse avrai vent’anni amore mio

apri le tue braccia voglio entrare anch’io



Nel tuo mondo

nel tuo mondo

nel tuo mondo di frutta candita

di disegni colorati a matita

sopra gli occhi sopra i tuoi calzoni

di leggere sensazioni

tra il profumo dolce dell’amore

e due labbra quasi amare

fammi entrare

fammi entrare nel tuo mondo

di libellule appena volate

dalle ciglia di azzurro ombreggiate

dalle chiare e ridenti giornate

nel tuo mondo di luci accese

di cappelli a larghe tese

fammi entrare.


 
 
 

Una Pol(lo)veriera?

Post n°37 pubblicato il 26 Novembre 2005 da annisexanta

Si continua a parlare (ma soprattutto straparlare) sui giornali dei possibili rischi connessi a una eventuale diffusione della cosiddetta "influenza aviaria", una malattia che solitamente interessa gli uccelli, sia selvatici, sia di allevamento (tra cui i polli).

In un primo momento hanno destato un'ovvia preoccupazione le ripetute previsioni allarmistiche, secondo le quali sarebbe stato da ritenere addirittura sicuro che l'influenza aviaria si trasformerà in una devastante epidemia, che colpirà tutto il mondo occidentale, provocando milioni di casi di malati e migliaia di morti.

Di fronte a queste notizie, di fondamento più che incerto, abbiamo assistito dapprima a un aumento dei vaccini contro l'influenza di stagione (che con l'aviaria non c'entra niente); poi a un assalto ai farmaci antivirali (la cui utilità nell'influenza aviaria non è neppure certa); quindi al crollo di consumo di carne di pollo, infine a sospetti anche sulle uova.

Gli interventi, anche pertinenti, delle autorità sanitarie sono spesso stati stravolti sulla stampa, provocando un'autentica epidemia, questo sì, ma di disinformazione.

Ad oggi il panico riguardante la probabilità di una epidemia devastante sembra fortunatamente in forte calo, come è logico, visto che i casi di influenza aviaria negli uomini continuano a contarsi in poche decine, tutti confinati nelle zone orientali del mondo e - a quanto se ne sa - sempre in contesti di forte promiscuità tra uomini e animali (si sono ammalati, tra l'altro non sempre con esito mortale, soprattutto lavoratori negli allevamenti, per esempio chi uccide i polli, chi li spiuma e così via).

Mentre il temuto contagio da uomo a uomo - necessario per l'instaurarsi di una epidemia - non risulta ancora mai essersi verificato.

Resta comunque l'incertezza dei consumatori, di cui molti con ogni evidenza non si fidano più di consumare carne di pollo.

Peccato, perché a quanto se ne sa oggi e a quanto confermano tutte le fonti più autorevoli in materia:

1) la presenza del virus dell'influenza aviaria non è stata segnalata in nessun caso su pollame commercializzato in Europa;

2) non c'è a oggi nessun dato che suggerisca che un eventuale virus dell'influenza aviaria possa trasmettersi all'uomo attraverso il consumo di carne di pollo o uova.

 L'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare) ha dichiarato che non c'è bisogno, in rapporto all'influenza aviaria, di alcuna ulteriore precauzione oltre a quelle che da sempre esistono e che anche Altroconsumo da sempre consiglia: consumare la carne di pollo e le uova ben cotte. Non per problemi (molto poco realistici, al momento) di influenza aviaria. Ma per evitare la Salmonella, un rischio sempre presente se si consumano carne di pollo o uova crude.

Che cosa fare, dunque, oggi?

Ecco cosa vi consigliamo, basandoci su quanto è certo al momento.

  • Limitare il vaccino contro l'influenza di stagione alle categorie a rischio: anziani sopra i 65 anni, persone (anche bambini) con malattie croniche o con il sistema immunitario indebolito; persone professionalmente esposte al contagio del virus dell'influenza stagionale (per esempio medici) o al virus dell'influenza aviaria (per esempio gli addetti al controllo veterinario o chi lavora in allevamenti di polli).
  • Non si possono dare valutazioni precise su un punto simile, ma non ci sembra ad oggi sensato fare scorte di alcun farmaco. Tra l'altro le vittime di un'eventuale epidemia sarebbero curate in ospedale e non a casa loro (se il virus iniziasse a diffondersi da uomo a uomo e se il contagio non fosse contenuto con i tradizionali sistemi di controllo, la cui efficacia è stata dimostrata negli anni scorsi dal valido contenimento della Sars).
  • Consumare tranquillamente carne di pollo e uova, seguendo le precauzioni che da sempre consigliamo per difendersi dalla Salmonella, ma che sarebbero utili anche nella ad oggi improbabile ipotesi che il pollo possa essere contaminato dal virus dell'influenza aviaria:
    - cuocere bene il pollo, controllando che siano ben cotte anche le parti aderenti alle ossa;
    - non consumare uova crude, cuocere bene la frittata e le uova strapazzate;
    - in frigorifero, non mettere a contatto carne di pollo cruda né uova con alimenti destinati al consumo senza cottura;
    - dopo avere toccato carne cruda o uova, lavarsi bene le mani con acqua calda e sapone e lavare con acqua calda e sapone tutti gli oggetti venuti a contatto con la carne (tagliere, coltello
    …).

 
 
 

Post N° 36

Post n°36 pubblicato il 26 Novembre 2005 da annisexanta

LE PERSIANE INUTILI
(sull'aria de Le persone inutili di Paolo Vallesi) di Stefano Nosei


Senti quanta umidità
dietro lei si lascerà muffe puzzolenti.
Non c'è più tempo da perdere
prima o poi li cambierai questi serramenti.

Uomini in balia del sole e della sciatalgia
che non li abbandona mai
Ugo che è Pagliai ne ha già cambiati venti.

Sono le persiane inutili
tapparelle con gli spifferi
traballanti sugli stipiti
che non si riparan più,
rovinando i corridoi.

Sono le persiane inutili
quelle marce, le più fradicie
e non vinceranno mai né medaglie né trofei
ma si sbattono ogni giorno
molto più di noi.

 
 
 

Post N° 35

Post n°35 pubblicato il 26 Novembre 2005 da annisexanta
Foto di annisexanta

AGNESE IL SANGIOVESE
(sull'aria di Agnese di Ivan Graziani) di Stefano Nosei

Spaghetti alla chitarra,
li preferisci al dente,
ma fermo o frizzantino
il vino è indifferente:
nel chiosco per la strada,
persino dentro al letto,
tu pensi a sorseggiare!

Io dietro a quel bancone
dove ti ho conosciuto,
no, non ci ho fatto caso,
bevevi con l'imbuto,
Agnese mi parlavi,
dicevi che ero bello,
volevi solo me,
ero il tuo bel Brunello.

E poi mi raccontavi
che era un incidente,
un momento di sconforto,
un poco di malinconia,
che ero molto amabile,
dal gusto molto intenso,
io non capivo ancora

Se era Malvasia
o se ero prigioniero
di questo Pinot nero
o di una colica biliare
e continuavo a bere
i tuoi liquori inquinati
e dopo pochi giorni
ci hanno ricoverati.

Aggiungi un po' di sale,
la pasta è quasi al dente,
cenare senza vino
è un vampiro senza dente,
Agnese m'assicura:
mangia solo cioccolata
ma quella della dieta
io non l'ho mai bevuta.

Agnese il sangiovese
lo ciucci già da un mese
vediamo se stasera
ti attacchi a 'sto Barbera,
Agnese con che faccia
mi chiedi la Vernaccia,
io non te ne do più...
io non ne posso più.

 
 
 

Begli amici ;-)

Post n°34 pubblicato il 26 Novembre 2005 da annisexanta

 [Sull'aria di 'Ci vorrebbe un amico' di Venditti] (di Stefano Nosei)

Vivere con te /

e' noia garantita/

un giorno hai il telefilm/

un altro hai la partita/

Ma se penso che l'amore e' fatto/

pure d'emozione/

allora caro mio/

ho qui la soluzione/

Ora chiamo un tuo amico/

e lo invito ad uscire/

ora chiamo un tuo amico/

per un cinema o per ballare/

Ora chiamo un tuo amico/

visto che tu sei stanco/

ora chiamo un tuo amico/

o Maurizio oppure Franco.

 
 
 

Uomini,(e donne) o chatleader?

Post n°33 pubblicato il 26 Novembre 2005 da annisexanta

Rudyard Kipling

                           "SE"

Se riesci a non perdere la testa quando tutti intorno a te
la perdono, e te ne fanno una colpa,
se riesci a crede in te stesso quando nessuno lo fa,
ma anche a tener conto del loro dubbio;
se riesci ad aspettare senza stancarti di aspettare,
o ad essere calunniato, senza mentire,
o ad essere odiato, senza lasciarti prendere dall’odio,
e tuttavia a non sembrare troppo buono, o troppo saggio;
se riesci a sognare e non fare del sogno il tuo padrone;
se riesci a pensare e non fare del tuo pensiero il tuo scopo;
se riesci ad affrontare il Trionfo e la Rovina
e trattare quei due impostori allo stesso modo;
se riesci a sopportare di udire la Verità da te detta
distorta da furfanti per abbindolare gli ingenui,
o a contemplare le cose cui hai dedicato la vita, distrutte,
e fermarti per ricostruirle con arnesi logori;
se riesci a fare un mucchio di tutte le tue vittorie
e rischiarle in un colpo a testa e croce,
e perdere, e ricominciare dall’inizio,
senza mai lasciarti scappare un sospiro sulla perdita;
se riesci a forzare il tuo cuore, i nervi e i muscoli
e costringerli a servire il tuo scopo quando sono da tempo sfiniti,
e a tener duro quando in te non resta altro
che la Volontà, che ingiunge: ”Tenete duro!”,
se riesci a parlare con la folla e conservare la virtù,
o a camminare coi re senza perdere il buon senso,
se non riesce a ferirti il nemico come l’amico più caro,
se tutti contano per te, ma nessuno troppo;
se riesci a riempire l’impercepibile minuto
con sessanta inestimabili secondi di Vita,
tua è la Terra, e tutto ciò che vi è in essa,
e – quel che è più importante – sarai un Uomo, figlio mio!.....
O anche un Chatleader direi ;-)

 
 
 

Un punto a favore della chat ;-)

Post n°32 pubblicato il 26 Novembre 2005 da annisexanta
Foto di annisexanta

L’antipatia dipende dal viso
Naso a punta occhi obliqui: si è insopportabili dalla nascita o per atteggiamento
MILANO - Antipatici si nasce: questione di tratti somatici (naso aguzzo e occhi un po’ obliqui pare non trasmettano simpatia). Ma antipatici soprattutto si diventa: questione di posa (nei confronti del mondo, s’intende: visto dall’alto o da lontano sembra possa aiutare snob e timidi a sentirsi meglio). E Loredana Lecciso? Antipatica per Dna o per scelta? Impossibile dirlo. Certo è che «l’aspirante show-girl dall’esibito matrimonio con Al Bano» è stata eletta dal popolo italiano (uomini e donne, under e over quaranta indistintamente) la più antipatica del reame.
Al suo fianco il ministro dell’Istruzione Letizia Moratti (un gradino sotto di lei) e il direttore del Tg4 Emilio Fede (due scalini più in basso). Quindi, nel clan dei magnifici dieci più invisi, l’avvocato Carlo Taormina e Maurizio Costanzo, Maria De Filippi e Vittorio Sgarbi, il ministro Giulio Tremonti e, testa a testa, Silvio Berlusconi e Romano Prodi. Dna o scelta? In ogni caso questione di pelle. Almeno per i seicento italiani che hanno risposto al sondaggio pubblicato sul numero di Ok - La salute prima di tutto in edicola. «Scusi, mi dica, se pensa a una persona antipatica chi le viene in mente? Così, sui due piedi...», è stato chiesto dalla società di ricerche di mercato Lexis a uomini e donne tra i 18 e i 70 anni di età. Uno, dieci, seicento nomi. La lista ottenuta è stata sottoposta di nuovo a tutti gli intervistati che hanno espresso un voto in materia di antipatia da uno a dieci. E insieme hanno spiegato quello che rende i loro prescelti tanto fastidiosi: «il modo di porsi», ha detto il 34,5 per cento dei «sondaggiati»; «l’arroganza», il 21 per cento; «l’essere bugiardi», l’11,5. Partiamo dai i più antipatici secondo categorie. Non c’è molta scelta: per tutti o sono politici o sono giornalisti.
E i più fastidiosi in assoluto per le donne? Loredana Lecciso, seguita da Carlo Taormina ed Emilio Fede. Per gli uomini? Sempre la Lecciso, in compagnia, questa volta, di altre due signore: Maria De Filippi e Letizia Moratti. La coppia Lecciso-Moratti figura anche nelle prime tre posizioni della classifica elaborata dagli «under 40», in mezzo (seconda posizione) Maurizio Costanzo. Lecciso-Taormina-De Filippi è invece la triade indicata dagli «over 40». Qui e là, in ordine sparso nelle diverse graduatorie, Flavio Briatore e Anna La Rosa, Massimo D’Alema e Irene Pivetti, Bruno Vespa e Lucia Annunziata. E ancora: Oriana Fallaci e Giuliano Ferrara, Gad Lerner e Maurizio Belpietro, Luciano Violante e Paolo Crepet. Tanto antipatici ma insieme tanto famosi. Non senza un perché: «Gli antipatici di successo spesso sono quelli che non permettono il contraddittorio», spiega dalle pagine di Ok - La salute prima di tutto lo psichiatra Luigi De Maio. «I più semplici sono sedotti dalla loro sicurezza, però si sentono anche tenuti a distanza. E’ un amore tormentato, come quello di un bambino verso il genitore severo».
C’è poi chi storce il naso perché nel vip di turno (come in qualsiasi persona) riconosce semplicemente una caratteristica che in se stesso non ama, chi perché ubbidisce alle leggi della biochimica (questione di pelle!). E chi ancora perché è rimasto deluso. Ma quando un antipatico è un antipatico assoluto (nel senso che così lo vede la maggior parte delle persone) la domanda che si impone è: «ci fa o ci è?», vuole essere snobisticamente antipatico o lo è perché non sa comunicare? Verrebbe da dire che nel caso dell’antipatico-famoso l’handicap comunicativo passa in secondo piano. Attenzione, però. Per tutti parla anche il proprio Dna: l’antipatia sta scritta in faccia. Parola del psicolinguista Gianandrea Abbate. Che spiega: «Nessuna caratteristica da sola condanna un volto, ma se più variabili si combinano, ecco, quel volto non sprizza simpatia». Un esempio: «La spigolosità crea disagio nell’interlocutore Ma sia chiaro: su tutto vince il carattere.
(corriere.it-25/11/2005)

 
 
 

Stanotte pernottiamo all'Hotel California? ;-)

Post n°31 pubblicato il 26 Novembre 2005 da annisexanta

"Hotel California" (Eagle-1976)-Traduzione

Su un'autostrada buia e deserta, con il vento fresco tra i capelli
un caldo profumo di colitas, si solleva nell'aria
più avanti in lontananza, vidi una luce scintillante
la mia testa divenne pesante e la mia vista si indebolì
dovetti fermarmi per la notte

Lei stava sulla soglia
ed io udii il campanello d'allarme
mentre pensavo tra me
'potrebbe essere il paradiso o potrebbe essere l'inferno'
poi lei accese la candela e mi mostrò la strada
si udivano delle voci nei corridoi
e credevo che dicessero....

Benvenuto all'Hotel California
un posto così amabile
un volto così amabile
ci sono tante camere all'Hotel California
in ogni momento dell'anno puoi trovarne una

La sua mente è perversa, ha le curvature di una Mercedes
ha tanti bei ragazzi che chiama amici
danzano nel cortile, sudati per la dolce estate
alcuni danzano per ricordare, altri per dimenticare

Chiamai il Capitano,
'Per favore, mi porti del vino',
lui disse 'non abbiamo quel tipo di bevanda dal 1969'
ed ancora quelle voci si facevano udire da lontano
ti svegliavano nel mezzo della notte
solo per sentirle sussurrare...


Benvenuto all'Hotel California
un posto così amabile
un volto così amabile
si stanno divertendo molto all'Hotel California
che bella sorpresa, ti porge le sue scuse

Specchi sul soffitto
champagne rosato sul ghiaccio
e lei disse
'Noi siamo tutti prigionieri del nostro nuovo congegno'
e nella camera del padrone
si sono raccolti per il banchetto
lo trafiggono con i loro coltelli in acciaio
ma non possono uccidere la bestia

L'ultima cosa che ricordo
è che stavo correndo verso la porta
cercai il passaggio che mi riportasse
indietro nel posto in cui ero prima
'Rilassati' disse l'uomo della notte
noi siamo programmati per ricevere
tu puoi lasciare l'albergo quando vuoi,
ma non potrai mai abbandonarci

 
 
 
 
 

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