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I soldi non fanno la felicità,figuriamoci la povertà.....Eppure.

Post n°44 pubblicato il 28 Novembre 2005 da annisexanta
Foto di annisexanta

SEUL (Reuters) - Lee Yoon-hyung, una delle eredi della ricca famiglia che controlla il gruppo sudcoreano Samsung, si è suicidata all'età di 26 anni. Lo ha annunciato oggi un portavoce della società.

Come gran parte delle cose che riguardano la riservata famiglia che controlla vasti settori del business del paese asiatico, la vera storia della sua morte, con più di un tocco di mistero, ha colpito la Corea del Sud.

La settimana scorsa, sulle prime pagine dei quotidiani la morte di Lee, la figlia più giovane del presidente del Samsung Group Lee Kun-hee, era stata attribuita a un incidente stradale avvenuto a New York, dove la ragazza frequentava una scuola di specializzazione.

Ma oggi i giornali, che citano i verbali della polizia e dei medici legali, scrivono che Lee si è impiccata con un cavo elettrico nel suo appartamente newyorkese.

Il portavoce di Samsung Yim Jun-seok ha cofermato che Lee si è suicidata.

"In un primo momento, quando la vicenda è scoppiata, non avevamo informazioni sufficienti", ha detto il portavoce parlando al telefono.

Dopo aver appreso la vera causa della morte della giovane, i funzionari della società non hanno però corretto i loro resoconti per rispetto verso la famiglia e per la natura personale dell'episodio, ha aggiunto Yim Jun-seok.

"E' stato un incidente tragico e la famiglia ne ha già abbastanza sofferto".

Lee Yoon-hyung era diventata popolare in Corea del Sud grazie al sito web personale, "Pretty Yoon-hyung", in cui raccontava com'era essere la figlia di una famiglia che controlla la principale azienda del paese.

Lee condivideva col padre la passione per le auto veloci e stava studiando arte, allo scopo di andare poi a contribuire alla fondazione culturale della Samsung, ha scritto la stampa locale.

I giornali ipotizzano che Lee, che studiava alla New York University, potrebbe essere stata vittima della depressione.

Il suicidio cade in un periodo difficile per la famiglia che controlla Samsung, che ha registrato vendite per 135mila miliardi di won nel 2004, una cifra che rappresenta oltre un sesto del Pil sudcoreano.


 
 
 
 
 

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