Creato da annisexanta il 19/11/2005

JUKE-BLOG

LA MUSICA IMMAGINATA

Messaggi del 17/12/2005

Un'idea regalo.....Ihihihihih

Post n°123 pubblicato il 17 Dicembre 2005 da annisexanta
Foto di annisexanta

Nata nel 2002 come costola di Nokia per offrire cellulari di lusso, Vertu  (clicca su vertu per il sito) arriva in Italia(nel 2004 n.d.r.). Niente negozi di telefonia ma goiellerie per cellulari che superano i 30mila euro di prezzo, complici i metalli e le pietre preziose utilizzate.

Distribuiti in esclusiva dal gruppo Binda, i cellulari Vertu offrono scocche di acciaio inossidabile, platino e oro, un servizio clienti personalizzato e particolari raffinati. Niente MMS, Bluetooth o tecnologie all'ultimo grido, perchè i cellulari Vertu puntano tutto sulla cura nell'assemblaggio e sulla ricercatezza dei materiali. Il tasto "Concierge" presente su tutti i modelli permette di parlare, 24 ore su 24 e 365 giorni l'anno, con un assistente personale.

"L'Italia è solo l'ultimo grande Paese che si aggiunge a Regno Unito, Francia, Germania, Russia, USA, Dubai, Hong Kong, Singapore, Cina e Indonesia" spiega Chris Harris, global marketing director di Vertu.

Vertu, dagli attuali 7 negozi, conta di raggiungere quota 30 entro fine anno e vendere in Italia almeno 5mila cellulari nel 2005"

Alle linee Vertu Signature (platino, oro bianco e oro giallo) e Ascent (con Liquidmetal per una linea sportiva), si affianca la nuova linea Ascent Colours, con prezzi a partire dai 4.2150 euro. Per il top di gamma della linea Signature, bisogna però essere pronti a scucire 30.150 euro.

Sotto i tasti, rubini sintetici per migliorare le prestazioni di una tastiera che conta oltre 150 componenti. Il cellulare è composto da oltre 450 pezzi, contro i 35 che in media servono per un normale telefonino.

"Vertu Ascent Colours mira ad essere il complemento delle lussuose linee e del morbido pellame caratteristico delle auto di lusso" ha spiegato il direttore creativo di Vertu, Frank Nuovo.

A Hollywood i cellulari Vertu sono già di moda tra le star e i tre colori 'rosso Ferrari', 'giallo Lamborghini' e 'Blu Bugatti' non passeranno inosservati.

 
 
 

Maledetto telefonino! (???)

Post n°122 pubblicato il 17 Dicembre 2005 da annisexanta
Foto di annisexanta

Il cellulare dà la sensazione di essere sempre efficienti, ma ha un'influenza negativa sulle relazioni personali e sulla vita familiare
STATI UNITI - Il telefonino: la tua voce, sempre e ovunque. E anche la tua disattenzione verso chi ti circonda, il tuo tempo libero rubato dal lavoro, tanti momenti rovinati da uno squillo o da un messaggino, un momento di relax andato in fumo per una chiamata che ti ha fatto perdere le staffe.
UTILE MA INVADENTE - Perché è vero che questo prezioso apparecchio portatile è ormai diventato parte integrante delle nostre vite, appendice (quasi) naturale del nostro corpo, in grado di farci sentire «sempre connessi», sempre raggiungibili, a portata di mano e d'orecchio in qualsiasi momento, ma è altresì innegabile che oramai il cellulare è diventato addirittura invadente. E uno studio pubblicato sulla rivista americana «Journal of Marriage and Family» conferma questo assunto sentenziando che il telefonino interferisce irrimediabilmente con la vita familiare, spesso mettendola addirittura in crisi. Pare infatti che negli Usa siano sempre più numerosi i mariti e le mogli che si rivolgono a psicologi e assistenti sociali per chiedere aiuto, per farsi suggerire la soluzione che permetta di gestire la vita domestica tra una telefonata e l'altra. Ma soprattutto per riuscire a separare la propria vita privata dal lavoro, un lavoro che proprio «grazie» al cellulare non ha più orari, non ha più pause, non ha giorni di festa né di riposo. Le ansie e i problemi della giornata lavorativa non riescono più a essere messi da parte, ma vengono riversati tra le mura di casa, su tutti i componenti della famiglia, che diventano sempre più insoddisfatti e stressati. Bambini compresi. Senza parlare poi di tutte le volte in cui capita di trascorrere intere mezz'ore a discutere al telefonino magari proprio mentre si è in compagnia di qualcuno che non si vede da tempo, che resta lì in silenzio, pazientemente – con un finto sorrisetto di cortesia, della serie «non c'è nessun problema, figurati, fai pure!»– pensando in realtà che «la prossima volta che mi cerchi avrò sicuramente qualcos'altro da fare».
IMPOSSIBILE SPEGNERLO – Insomma, se da un lato la telefonia mobile agevola senza dubbio la comunicazione, dall'altro invece riesce a danneggiare le relazioni personali, quelle vis-à-vis. Ma se pensate che per liberarsi del problema sarebbe sufficiente premurarsi di mettere a nanna l'apparecchio prima di entrare in casa, oppure ogni qualvolta vi sia necessità di privacy e tranquillità, vi sbagliate. Secondo una ricerca condotta dalla sociologa Noelle Chesley, della University of Wisconsin-Milwaukee, infatti, spegnere il telefonino non dà alcun beneficio, in quanto il possessore - dopo averlo spento - continua a pensarci domandandosi «e se qualcuno mi cerca?» o «sarà mica il caso che lo riaccenda?». E si ricomincia da capo.
(Corriere.it)

 
 
 
 
 

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