Creato da annisexanta il 19/11/2005

JUKE-BLOG

LA MUSICA IMMAGINATA

Messaggi del 24/12/2005

La poesia???Che Pizza!!!

Post n°133 pubblicato il 24 Dicembre 2005 da annisexanta
Foto di annisexanta

L'in-sfinito....

Sempre caro mi fu quest'ermo forno,
e questa cucina, che da tanta parte
dell'ultimo fornello il guardo esclude.
Ma impastando e tirando, interminate
pizze di là da quella, e sovrumani
sapori, e sofficissima pasta
io col pensier mi fingo; ove per poco
il pomodor non si spaura. E come il sale
odo stormir tra queste di basilico foglie, io quello
infinito profumo e questa voce
vo comparando: e mi sovvien lo calzone,
e le 4 stagioni, e la Margherita
e la Bufalina, e il sapor di lei. Così tra questa
immensità s'annega il pomodor mio:
e il naufragar m'è dolce in questo gusto infinito

 
 
 

Post n°132 pubblicato il 24 Dicembre 2005 da annisexanta

TUTTI SOFFRONO (REM) -traduzione di Everybody hurts....

Quando il giorno e lungo e la notte,la notte e solo tua,
Quando sei sicuro che ne hai avuto abbastanza di questa vita,resisti
Non lasciarti andare,tutti piangono e tutti soffrono a volte
A volte tutto è sbagliato.ora è tempo di cantare insieme
Quando il tuo giorno è notte,solo(resisti,resisti)
Se ti senti come se stessi andando via(resisti,resisti)
quando pensi di averne avuto abbastanza di questa vita,resisti
Tutti soffrono.trova consolazione nei tuoi amici
Tutti soffrono.non rovesciare la tua mano.oh no.non rovesciare la tua mano
Se senti di essere solo,no,no,no,non sei solo
Se sei solo in questa vita,I giorni e le notti sono lunghe.
Quando pensi di averne avuto abbastanza di questa vita da resistere
Beh,tutti soffrono a volte.

Tutti piangono.e tutti soffrono a volte.
E tutti soffrono a volte.allora,resisti,resisti
Resisti.resisti.resisti.resisti.resisti
(tutti soffrono,non sei solo

 
 
 

Dolcissima Anna...... :-)

Post n°131 pubblicato il 24 Dicembre 2005 da annisexanta
Foto di annisexanta

Venerdì 24 dicembre 1943

Carissima Kitty,

come ti ho già scritto più volte, qui tutti abbiamo problemi di umore e, soprattutto per quanto mi riguarda, temo che questo tormento negli ultimi tempi sia molto peggiorato. Himmelhoch jauchzend, zu Tode betrüht 1 , mi sembra un verso che si adatta bene. Sono "himmelhoch  jauchzend" quando penso a come ce la caviamo bene qui e mi paragono ad altri bambini ebrei e " zu Tode betrüht " per esempio dopo che è stata qui la signora Kleiman e ha raccontato di Jopie che gioca a hochey, fa canottaggio, va al teatro e prende il tè con gli amici.
Non penso di essere gelosa di Jopie, ma avverto il forte desiderio di divertirmi una volta anch'io, e di ridere fino a farmi venire il mal di pancia. Soprattutto adesso in inverno, nei giorni di vacanza di Natale e Capodanno, ce ne stiamo qui come poveri emarginati. Però non dovrei scrivere queste cose, perché rischio di sembrare ingrata, ma non posso neppure tenermi tutto dentro, e richiamo le parole con cui ho incominciato: "la carta è paziente".
Quando qualcuno arriva da fuori coi vestiti intrisi di vento e il viso fresco vorrei cacciare la testa sotto le coperte per non pensarci. Quando ci sarà concesso di tornare a respirare aria fresca? E visto che non posso nascondermi sotto le coperte, ma devo invece restare salda, i pensieri vengono, non una, ma molte, innumerevoli volte.
Credmi, quando te ne stai rinchiuso per un anno e mezzo, a volte sei proprio stufo. Lasciamo perdere un momento la giustizia e l'ingratitudine: i sentimenti non si possono mettere da parte. Andare in bicicletta, ballare, fischiettare, osservare il mondo, sentirmi giovane, sapere di essere libera, ecco che cosa vorrei, eppure non posso darlo a vedere, perché pensa un po' se tutti e otto cominciassimo a lamentarci e diventassimo insofferenti, dove andremmo a finire? A volte penso: qualcuno qui dentro mi capirà? Saprà vedere al di là dell'ingratitudine, dell'essere ebrei o meno, e considerarmi solo per la ragazzina che sono, che ha tanto bisogno di divertirsi? Non lo so e non potrei nemmeno parlarne con qualcuno, perché sono sicura che mi metterei a piangere. Il pianto alleggerisce, quando si ha una persona a cui piangere sulla spalla. ...Ma ora basta. Prima ero " zu Tode betrüht ",
ma scrivendo mi è un po' passato!

Tua Anne....(
Dal diario di Anne Frank)

 
 
 
 
 

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