Messaggi del 14/03/2006
Post n°249 pubblicato il 14 Marzo 2006 da annisexanta
La poesia che trovate qui sotto(trovata in rete) l'ho dedicata ieri al terzo figlio di una blogger per il suo compleanno e siccome a lei è piaciuta tantissimo,ho pensato di postarla qui e condividerla con chi entrando la leggerà....Felice notte.... LA TERZA PERSONA UNA TERZA PERSONA (Ivano Malcotti) |
Post n°248 pubblicato il 14 Marzo 2006 da annisexanta
È morto domenica nella sua abitazione di Milano Massimo Della Pergola, l'inventore della schedina del totocalcio. Nato a Trieste nel 1912, Della Pergola iniziò presto la carriera da giornalista e lavorò per la Gazzetta dello sport, ma venne poi espulso dall'albo professionale nel 1938 perché ebreo. Internato in un campo di lavoro in Svizzera, Della Pergola ebbe l'idea di creare un gioco a premi legato al calcio che potesse ridare finanziamenti allo sport italiano, completamente senza risorse a causa della guerra. Tornato in Italia, fondò la Sisal assieme a Fabio Jegher e Geo Molo, dando vita al primo gioco a pronostici italiano basato sulle partite di calcio: il 5 maggio 1946 partì il primo concorso della schedina Sisal con giocata minima di 30 lire e 12 partite da indovinare con 1,X,2. Nel frattempo, l'allora direttore della Gazzetta dello sport Bruno Roghi lo nominò caporedattore responsabile del calcio. L'inizio non è dei più semplici, perché dei 5 milioni di schedine stampate, ne saranno giocate solo 34 mila. Ma il montepremi cresce domenica dopo domenica e 'giocare alla Sisal' diventa lo sport nazionale. Nel 1948, il governo decide di nazionalizzare per decreto la schedina Sisal che diventa Totocalcio e viene gestito direttamente dal Coni: Molo, Della Pergola e Jegher fanno causa al Ministero dell'Interno e ne nasce una vertenza che finirà solo sette anni dopo senza che ai tre soci del gioco venga riconosciuto nessun merito per la loro invenzione. La società Sisal continuò a gestire un altro concorso nato sempre dalla mente di Della Pergola,il Totip sulle corse dei cavalli sempre con formula con 1 X 2. Lo sport italiano deve la sua indipendenza e l'autonomia dal potere politico,soprattutto grazie a questa geniale invenzione del concorso pronostici. Inventando il totocalcio, Della Pergola ha dimostrato come le leggi del mercato, sposate ad una grande sensibilità sociale ed umana sono forse la migliore soluzione democratica in cui si può sperare. Il concorso pronostici fu un qualcosa di simile ad un miracolo di San Gennaro per molta gente e un elemento di mobilitazione dei tifosi. L'idea stessa di trasformare il gioco in sogno, ci offre l'immagine di un Della Pergola poeta.
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