Creato da annisexanta il 19/11/2005

JUKE-BLOG

LA MUSICA IMMAGINATA

Messaggi del 22/04/2006

60 ma non li....

Post n°290 pubblicato il 22 Aprile 2006 da annisexanta
Foto di annisexanta

...Dimostra...

E’ stato sogno erotico indossabile giusto dalle spogliarelliste, ora è il costume delle ragazze che semplicemente vogliono “prendere il sole” : il costume a due pezzi, noto ormai in tutto il mondo come bikini, compie quest’anno sessant’anni, ed è ancora pienamente sulla cresta dell’onda.

Inventato da un ingegnere parigino nel 1946, tale Louis Reard (che lo diede alla luce, per la precisione, il 5 di luglio)  il due pezzi prese il nome di Bikini per quelli che l’ingegnere preconizzava come gli effetti esplosivi dell’indumento: Bikini è infatti un atollo nelle Isole Marshall, nel quale negli stessi anni gli Stati Uniti conducevano test nucleari. 

Il modello di Reard non era però che un Atome ancora più piccolo: dove per Atome si intende il modello di costume da bagno che due mesi prima era stato commercializzato come il più piccolo del mondo. Un primato durato molto poco, soppiantato dall’invenzione di Reard, che aveva inventato un modello così nuovo e così provocante che all’inizio nessuno voleva indossarlo. Tant’è che l’unica modella all’inizio è stata Micheline Bernardini, spogliarellista del Casino de Paris.

Ci vollero parecchi anni perché il bikini diventasse un indumento accettato socialmente: e una bella spallata la diede il bikini di Brigitte Bardot nel film “E Dio creò la donna” dell'allora suo compagno Roger Vadim: fu dopo quel film che si creò un mercato per quell’indumento oltre che in Europa anche nei più puritani Stati uniti. Da allora, la sua fortuna fu segnata dalle apparizioni cinematografiche: indimenticabili, in particolare, il bikini di Ursula Andress prima Bond Girl della storia nel 1962 con "007: licenza di uccidere" a fianco di Sean Connery, che ha spopolato negli anni sessanta, ha avuto l’onore di un remake (Halle Berry nel  film di James Bond da lei interpretato nel 2002 "007- La morte può attendere"  ne indossava infatti una perfetta copia) ed è stato venduto all’asta per 58mila euro da Chiristie's l'anno scorso. Ma va ricordato anche il modello "da sioux" di Bo Derek,  che nel 1979 la rese famosissima con il film “10”.

Per carica provocatoria ora il due pezzi è stato soppiantato dai monokini e dai tanga, che “rinunciano” al pezzo che copre il seno: il bikini così è diventato così il costume più pratico  - e non più scandaloso - da portare al mare, consegnandogli una vita lunghissima nel guardaroba femminile.

 
 
 

Dalla tecnologia...

Post n°289 pubblicato il 22 Aprile 2006 da annisexanta
Foto di annisexanta

 ...cose strane in casa

La rete sforna le classifiche più strane e assurde, e chi frequenta abitualmente il web sa bene che i blog sono una fonte preziosa e inesauribile. L'ultima cyber top-ten la troviamo infatti all'indirizzo di Techoblog le cui pagine sono dedicate alle ultime novità in fatto di gadget e tecnologia in generale - che generosamente offre ai suoi lettori un divertente e illuminante elenco dei 10 gadget più strani pensati e realizzati per la casa.

IN VETTA ALLA CLASSIFICA - E così, in prima posizione possiamo ammirare il Japanese Air-Shower System, una specie di doccia d'aria che con un soffio (anzi, 12 soffi, per la precisione) libera corpo e vestiti da polvere e pollini, riducendo così il rischio di reazioni allergiche nei soggetti predisposti. Secondo classificato un oggetto che piacerà molto a chi non ama passare le ore in piedi, alle prese con biancheria e ferro da stiro: la macchina-armadietto che lava, asciuga e – appunto – stira.
Ideato da tale Oliver Blackwell, il WashDryIron riesce invece a gestire fino a 16 capi di abbigliamento alla volta: impareggiabile. Il bronzo tocca invece all'originalissimo e inimitabile tavolino hard-disk: realizzato con un vecchio disco fisso, classe 1970,(nella foto) grande – appunto – come un tavolino da caffè rotondo, misura 66 centimetri di diametro, poggia su un cilindro di alluminio e pesa 29 chili.

TEMPO DI RIPOSARE – E che dire della poltrona gonfiabile massaggiante? Comoda, trasportabile ovunque, rilassante ed economica: in vendita a soli 143 dollari. Dispone di un telecomando che permette di gestire nove funzioni, il timer e i livelli di intensità dei massaggi. E se stando comodamente spaparanzati sulla poltrona massaggiante non riuscite a leggere l'ora sulle lancette dell'orologio appeso alla parete, il Pong Clock fa proprio al caso vostro: un orologio da muro elettronico dalle cifre belle grandi e luminose, con le stesse sembianze del papà di tutti i videogiochi, Pong. Con tanto di partita Pong «automatica» incorporata, che si attiva allo scoccare di ogni mezzanotte.

POLLICE ELETTRONICO – Apparentemente meno tecnologica è la «e-plant», una vera e propria piantina digitale, o meglio, un fagiolino sulle cui foglie sono impressi la chiocciolina «@» e una riga di codice binario «01001011». Dedicato a chi ha il pollice verde e vuole dare un tocco di originalità alla propria serra domestica.

 

(Corriere.it)

 
 
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963