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JUKE-BLOG

LA MUSICA IMMAGINATA

Messaggi del 27/06/2006

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Post n°372 pubblicato il 27 Giugno 2006 da annisexanta
 
Tag: u2
Foto di annisexanta

"Under a blood red sky" registrato dal vivo e uscito sotto forma di mini-Lp nel 1983 è uno dei vertici discografici degli U2, una delle pochissime band attive a partire dagli anni 80 capaci di assurgere allo status di "mito" del rock al pari delle formazioni "classiche" nate e cresciute nei decenni precedenti.

La bellissima "New year’s day", costruita intorno al sognante giro di piano suonato da The Edge, offre un altro saggio della forza vocale di Bono e della qualità compositiva della band, che riesce a equilibrare energia e leggibilità, forza e melodia, in un tutt’uno dall’impatto esplosivo.

Un testo ispirato dalla rivolta popolare in Polonia dei primi anni 80, quella capitanata dal sindacato indipendente Solidarność. In dicembre del 1981 lo stato polacco applicò la legge marziale (chiaro che a capodanno fosse tutto tranquillo...) (ondarock.it)



"New Year's Day"

All is quiet on New Year's Day.       immagine
A world in white gets underway.
I want to be with you
Be with you night and day.
Nothing changes on New Year's Day.
On New Year's Day.

I... will be with you again.
I... will be with you again.

Under a blood-red sky
A crowd has gathered in black and white
Arms entwined, the chosen few
The newspaper says, says
Say it's true, it's true...
And we can break through
Though torn in two
We can be one.

I... I will begin again
I... I will begin again.

Oh, oh. Oh, oh. Oh, oh.
Oh, maybe the time is right.
Oh, maybe tonight.
I will be with you again.
I will be with you again.

And so we are told this is the golden age
And gold is the reason for the wars we wage
Though I want to be with you
Be with you night and day
Nothing changes
On New Year's Day
On New Year's Day
On New Year's Day

 

CAPODANNO

Tutto è tranquillo a Capodanno.
Un mondo in bianco si mette in moto.
Io voglio essere con te
Essere con te giorno e notte.
Nulla cambia a Capodanno.
A Capodanno.

Io... sarò di nuovo con te.
Io... sarò di nuovo con te.

Sotto un cielo rosso sangue
Una folla si è radunata in bianco e nero
A braccia conserte, i pochi eletti
Il giornale dice, dice
Dice che è vero, è vero ...
E noi possiamo fare breccia
Anche se rotti in due
Noi possiamo essere tutt'uno.

Io... io ricomincerò
Io... io ricomincerò.

Oh, oh. Oh, oh. Oh, oh.
Oh, forse è il momento giusto.
Oh, forse questa notte.
Io sarò di nuovo con te.
Io sarò di nuovo con te.

E così ci hanno detto che questa è l'età dell'oro
E l'oro è la ragione delle guerre che facciamo
Comunque io voglio stare con te
Stare con te notte e giorno
Nulla cambia
A Capodanno
A Capodanno
A Capodanno



 
 
 

Cosa? E' del 1990?

Post n°371 pubblicato il 27 Giugno 2006 da annisexanta
 

Sarà,ma per me è lo stesso troppo...Audace immagine

"Timida molto audace"

Amato tanto così   immagine
me lo ridici
amato tanto.
Timida molto audace
la stessa diversa persona sei tu,
e per cambiare ti basta saperlo,
che non sei mai la stessa,
nemmeno a volerlo.

I simboli non sai cosa siano,
un'ortensia non è nemmeno quella.
Hai la pazienza di un'onda
compresa la tendenza
a soffermarti mai,
come fosse la fine.

Non un dito notevole,
ma dieci impercettibili soprusi,
aperti come i mari,
e come i mari chiusi.
Neri i tuoi neri sconvolti
divampati imperi irrisolti,
e matematicamente rivolti
a contenere zeri.

Impensabili però malleabili,
ballabili mammelle
abbracciate alle quali volteggi
sotto il lampadario delle stelle,
inutilmente imitatrici dei tuoi denti.

Prendi, e dagli spaventi
tanto sentimentali,
tiri le diagonali dei sospiri violenti.
Svegliata la mattina,
guardi nel posto accanto
lo sfinito e per quanto
respira o non respira.

Sai che non si è mai la propria vita,
la tua ti serve appunto per certezza,
tu vivi e lasci vivere te stessa
con un congedo, con una carezza
sicura con la mano, sicura con la mano,
con la guancia perplessa.

Sciolta come le braccia
scomparirà la neve:
per sempre se ne andrà,
e se dovrà ricadere
sarà come un armadio che si sgancia
e precipita dal cielo in tante schegge.

E tuttavia, però comunque sia,
bellezza e compagnia
non vanno bene,
non si legano insieme.
Risentirai la neve risuonare
dentro le risatine,
come un piacere
che non sai trattenere.
La neve tornerà come un pretesto
dipinta e sempre finta,
e tu la irridi,
la lusinghi e la sfidi
e la solleva il tuo sbuffo selvaggio.  


 Un giorno Lucio Battisti iniziò a farsi scrivere i testi da Pasquale Panella: ciò lo rese del tutto libero.  Battisti già con i testi di Mogol-Rapetti era estroso e originale nel comporre, essendo riuscito a trovare un suo stile mantenendo insieme una forte creatività: ogni suo LP era fatto di canzoni molto originali e caratterizzate; ma con Panella Lucio ha compiuto un salto di qualità, non si è reso più libero ma completamente libero, di creare suoni, ritmi e arrangiamenti originalissimi che resero inutilizzabile la distinzione - comunque convenzionale - tra musica leggera e arte.  Con Mogol Battisti volava altissimo ma era sempre un aereo: con Panella divenne un'astronave.   Si slegò da molti schemi e dalla forma-canzone, utilizzando la voce anche come strumento.

 Slittamenti

La poesia di Panella provoca degli slittamenti, delle sbandate come accade con quei piloti di motociclette che uscendo dalla curva derapano con la ruota posteriore, scivolano un po' ma - se hanno il coraggio di accelerare ancora - restano ben saldi in traiettoria e guadagnano velocità.   Questi continui slittamenti di senso provocano all'inizio un certo turbamento, un oblio che richiede una certa fiducia per lasciarsi andare all'effluvio. (http://web.cheapnet.it/albatro/bp.htm)

 
 
 
 
 

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