anonimalamente - testi
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Post N° 54

Ancora giorno Capitolo decimo Eravamo tutti brilli. Io chiacchieravo con Michele. Mi raccontava delle montagne in inverno, di dove andare a sciare dalle sue parti, mentre cercava di finire il mezzo litro di vino per la partita persa a carte. Chicco non dimenticava nulla.Sentendo che parlavamo di neve e visto la stagione in avvicinamento la fidanzata di…
 

Post N° 53

Ancora giorno GIOVEDI’ Capitolo undicesimo Guardai l’orologio appeso al muro ed erano quasi le dieci del mattino. Mi passai una mano in faccia e mi sentii la puzza della serata addosso. Stavo malissimo avevo voglia di vomitare e quando decisi di alzarmi la testa iniziò a girare vorticosamente.Tolsi immediatamente i vestiti impregnati di fumo, svuotai la valigia cercandone…
 

Post N° 52

Ancora giorno Capitolo dodicesimo Mi alzai e tornai veloce in cucina, sentendola come l’azione più logica da fare. Il mio cervello era in uno stato emotivo paralizzato, non pensava, agiva per i cavoli suoi, assecondando le mie abitudini con quello che per lui era meglio fare in questa situazione.Aprii la porta della cucina, mi sedetti su una…
 

Post N° 51

Ancora giorno Capitolo tredicesimo Intanto il freddo entrava in macchina e Filippo iniziò a muoversi. Io e Carlo, senza far rumore, ci nascondemmo dietro un angolo di una casa, lasciando la porta aperta della macchina.-         Vediamo come reagisce a sapere che qualcuno li ha beccati.Ci accendemmo tutti e due una sigaretta e come al cinema ci mettemmo…
 

Post N° 50

Ancora giorno Capitolo quattordicesimo Mi guardavo in giro. Due tre pensieri mi ronzavano in testa. Tipo: “ma Carlo è venuto con me alla macchina e ha visto la Valeria con Filippo, come l’avrà presa?” “Bo’. Comunque spiegato il pessimo umore di questa mattina.” “Ma come ha fatto la Valeria a limonare con Carlo e finire a letto…
 

Post N° 49

Ancora giorno Capitolo quindicesimo Quando rialzai lo sguardo, erano tutti in cucina ed ai fornelli c’era Alberto e la sua fidanzata che avevano messo sul fuoco una pentola per la pasta e una moka per la loro colazione. Una situazione un po’ assurda. Chicco prese una tazzina poi prese la grappa e ne versò due dita dentro.-        …
 

Post N° 48

Ancora giorno Capitolo sedicesimo Verso le undici ed un po’ di birre scolate mettemmo via le carte, Michele si alzò e ci comunicò che sarebbe andato a letto, era ancora distrutto. Lo sentimmo che provava a darsi una lavata.-         Bè ragazzi. Non ve lo detto. Stamattina mi sveglio e qui per terra c’era disteso Michele che dormiva…
 

Post N° 47

Ancora giorno Capitolo diciassettesimo Qualcuno spense lo stereo dove andava un cd dei Korn. Si decise di guardare un film, ma la Valeria, che era stata zitta tutta il tempo, mi fece un gesto. Voleva parlarmi in privato. Mi alzai, dissi che volevo un po’ d’aria e lei si offrì gentilmente di accompagnarmi.-         Non ce la faccio…
 

Post N° 46

Ancora giorno Capitolo diciottesimo Lei non capiva perché ridevamo e noi concepimmo tutti assieme che non si era vista allo specchio.-         Carichetta.- Le dissi. - Ti chiamerò così d’ora in poi. -         No basta cariche, ma cosa avete fatto alle facce?-         Niente stavamo scherzando.-         Però una carichetta noi la facciamo. Dio….-         Io ci sto.-         Anch’io.-         …-         No.…
 

Post N° 45

Ancora giorno VENERDI’ Capitolo diciannovesimo Sveglio. All’improvviso. Non percepivo diverse parti del mio corpo a causa della posizione assurda in cui mi trovavo disteso e iniziava a possedermi un formicolio crescente alle mani. Guardai attorno e vidi la luce entrare dalla finestra.“Ancora giorno” pensai.Decisi di sgranchire le gambe intorpidite e andai in cucina dove trovai, con molta sorpresa,…
 

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