Creato da lapassante0 il 11/02/2008

Chiaraviola

"Ci sono persone che lottano tutta la vita è di loro che non si può fare a meno" B. Brecht

 

Ultimi Commenti

Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 24/10/08 alle 09:36 via WEB
Io credo che sì, si possa intuire molto di una persona dal modo in cui si esprime attraverso la scrittura ma ci sono ancora altrettante sfumature da cogliere che delle parole messe bene in fila non potranno mai rivelarti di chi è al di là di un monitor o di un foglio di carta qualsiasi. Ad esempio, si possono esporre concetti e idee che mostrano una certa maturità, cultura, intelligenza, profondità, ma ciò non sta comunque ad indicare una Maturità di altro tipo: quella del sapersi poi di fatto relazionare con gli altri - ad ogni tipo di livello sia - in modo "sano" e costruttivo. Si può essere anche persone estremamente mature o intelligenti dal punto di vista strettamente teorico ma scadere drasticamente nell'ambito delle relazioni - reali - perchè sprovvisti di una "intelligenza emotiva". E cos'è che più conta allora se poi non si riesce a mettere in pratica davvero ciò che si pensa o esprime? L'intelligenza? La cultura? Il saper essere abile con le parole tanto da sedurre gli altri? O ciò che più conta in fine è la CONCRETEZZA, i fatti. Chiara, mi ha fatto piacere quanto hai scritto, ma so che sai che bisogna saper guardare sempre oltre. E logicamente ci tengo a dirti che se ti parlo così, o ho parlato in un certo modo dei social network in generale, è perchè in passato anch'io sono stata tra coloro che ne fanno un abuso. E tanti e tanti si riescono ad incantare con le chiacchere, ma poi... Grazie di avermi dato la possibilità di "dialogare" con te, e in un modo tanto costruttivo, almeno per me. Davvero. Buona giornata. Sara
 
lapassante0
lapassante0 il 23/10/08 alle 20:52 via WEB
Piacere mio Sara... le parole che ho messo sul post di Eleonora Fiorani sembrano quelle che esprimono meglio quale sarebbe l'uso migliore di queste tecnologie. "penso che quello che sta capitando è che stiamo cercando di fare a noi stessi quello che abbiamo fatto alla Natura, vogliamo dimenticarci la nostra dimensione originaria, remota, e questo mi fa molta paura, mi spaventa molto. Vogliamo cercare di adeguare i ritmi umani, biologici, del corpo, che hanno i loro tempi, ai ritmi dell’artificiale, mentre sarebbe giusto vivere anche, ma non solo, la dimensione artificiale e tecnologica. Noi pensiamo di manipolare le macchine, ma in realtà anche le macchine manipolano noi, agiscono su di noi; non è mai un rapporto unilaterale, ma di scambio." Comunque concordo con te la preoccupazione della mancanza di comunicazione sociale... i ragazzi sono sempre più chiusi nelle loro camere ipertecnologizzate, fanno ricerca su internet e non vanno più nelle biblioteche, si impigriscono mentalmente e conoscono meno dei ragazzi delle generazioni precedenti lo spirito di sacrificio e l'impegno. Perfino i giornalisti italiani scrivono gli articoli basandosi su informazioni recuperate su google e con telefonate superficiali e troppo brevi... Io penso che oggi come oggi fare ricerca non è facile e sapere cercare bene è la stessa cosa sia in biblioteca che su internet. Io ho una dote abbastanza rara, riconosco abbastanza velocemente il tipo di persona che ho a che fare dal modo di scrivere... si capisce tantissimo! Poi ovviamente non basta... ma è già un indizio importante. Tu per esempio scrivi molto bene e ti esprimi con una chiarezza invidiabile. A presto e grazie ancora. C.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 23/10/08 alle 15:36 via WEB
Mi chiamo Sara. Piacere. Sono capitata qui per caso, non credo di conoscerti. Concordo con te quando dici che si può fare un uso appropriato di questi social network "agganciando" persone che poi si è capaci di incontrare e con cui ci si può confrontare nel quotidiano prima che la virtualità - la fantasia - prenda il sopravvento. Vi sono molti di questi pseudo rapporti che di fatto non si concretizzano mai proprio perchè la vitualità nel tempo ha sostituito la realtà e si teme di conseguenza e a lungo andare il sano approccio diretto con la persona. Ecco, io critico coloro che hanno fatto della realtà virtuale la loro unica realtà e non sono più capaci di scindere le cose. Per il resto credo che la maturità, l'intelligenza, le capacità di relazionarci con i nostri pari basata su una sufficiente stima di se stessi, devono far da timone alla nostra vita sociale e alle future relazioni da intraprendere. Grazie a te di avermi risposto Chiara. Sara
 
lapassante0
lapassante0 il 23/10/08 alle 13:14 via WEB
Grazie per avere scritto il commento, molto interessante, su cui mi soffermerei ore a discutere... è indubbio che ciò che scrivi è vero ed è l'amara verità, aggiungerei. Purtroppo diventare DIPENDENTI da questi strumenti tecnologici è una seria possibilità e può colpire persone anche solitamente diffidenti e abituati a non abusare troppo delle cose. In particolare l'uso del pc è diventato di fenomeno mondiale, ormai tutti lavoriamo con il pc sotto gli occhi ed è molto raro che siano in pochi a non averlo ancora imparato ad usarlo. Io stessa sono una persona abbastanza timida, e raramente nella vita normale riesco ad avere la spontaneità che mi capita di avere qui nel virtuale, dove riesco ad avere il pieno controllo delle cose a 360 gradi... nel quotidiano le cose appaiono più sfuggenti, difficili, superficiali... nello stesso tempo concordo con te nell'usare con cautela la parola AMICIZIA... ovvio che la vera amicizia è quella costruita in molti anni, io stessa penso di averne pochissimi.. quasi li conto con le dita delle mie mani. Ma su internet ne ho conosciuti tanti altri che magari ho visto solo 3-4 volte, ma che ugualmente riesco ad avere un rapporto sincero e schietto... e la molla è stato proprio quello dell'incontrarci successivamente di persona.. lì scatta immediata la fiducia, per poi tornare a cercarsi nel virtuale per scambiarsi, parole, immagini, emozioni.. questo secondo me è il bello di facebook. Un esempio l'ho vissuto in prima persona: una mia vecchia compagna di università ha fondato un gruppo di ex allievi di un laboratorio di progettazione del 1998, ci siamo ritrovati tutti lì a scambiarci immagini, commenti e discussioni... e alla fine si è aggiunto anche il nostro professore di allora! Molto emozionante e a tratti commovente e divertentissimo... così divertente che stiamo organizzando una bella scampagnata tutti insieme per andare a trovare il Professore. Ecco questo è l'esempio migliore per cercare di capire come utilizzare al meglio questi strumenti informatici senza esserne troppo dipendenti. Anche solo rispondere al tuo commento mi aiuta ad essere migliore e ti ringrazio per essere passato di qui. A presto. Chiara p.s.- non ci conosciamo vero? perchè sul commento non ti sei firmato e mi piacerebbe sapere almeno il tuo nome... grazie.
 
cateviola
cateviola il 23/10/08 alle 11:41 via WEB
bellissimo questo post! E va bene, non è andata come si sperava, ma almeno per te resterà un ricordo indelebile di questa trasferta europea! Saluta il grande babbo :)
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 23/10/08 alle 10:31 via WEB
Non ho letto tutto il tuo post, ma credo ciò che basta a scrivere ciò che penso. Il problema non è Facebook, splinder, myspace.. è l'uso che la gente ne fa. E' come - scrivi tu - ne diventa DIPENDENTE, quasi non si rendesse più conto in effetti che la realtà non è lì dentro, ma fuori da loro e intorno a loro. C'è chi comincia a confondere le due cose, questo è gravissimo. Ho saputo di persone iscritte a Facebook, in particolare, che fanno vanto di avere ben 80-90 oltre 100 AMICIZIE. Ma davvero si può credere che quelle siano AMICIZIE? Persone che magari non vedrai mai, non guarderai mai negli occhi, non ci prenderai mai un caffè... è possibile definirle: AMICIZIE?!! Il problema è che ci si crede davvero, con una conseguente perdita di valori nei rapporti umani e sociali. Sembra che qui sia tutto un fatto di numeri. Più amici hai e più accettato e ben inserito "socialmente" sei e solo questo conta. Non la qualità dei rapporti, ma la quantità ( tanti e superficiali, nel fondo ). Inoltre, chiediti perchè parlare con uno sconosciuto raccontando un'intera vita risulta più facile che con gente che già conosci perchè ne temi il giudizio. La verità: perchè ci si sente estremamente SOLI. E nemmeno con chi ci è amico da una vita - ma sul serio -si riesce a parlare onestamente di noi, quindi bisogna sfogarsi col primo anonimo che passa e che ci tende una mano viruale. DIPENDENZA è una brutta parola, tanto più leggerla qui, o altrove come mi è capitato, riferita a un social network di fantomatiche persone che nel tuo quotidiano non vivrai mai - forse - ma che ti tengono compagnia riempinedo la solitudine e il vuoto che si sente. Perchè la realtà è questa.
 
Nuta
Nuta il 23/10/08 alle 09:17 via WEB
bellissimo... brava! Aspetto comunque l'altro post, perché mi interessano molto le tue considerazioni che mi hai già accennato
 
Nuta
Nuta il 16/10/08 alle 23:09 via WEB
non è diffidenza, è che non fanno per me. Ognuno è diverso. Io non riesco a stare troppo su libero o su qualsiasi altro territorio virtuale. Lo stesso effetto, con le dovute differenze, che mi fa la televisione. Per questo non sono la persona adatta a lasciare un giudizio sull'argomento
 
ilike06
ilike06 il 15/10/08 alle 08:17 via WEB
ti lascio un saluto :)
 
bruno14to
bruno14to il 14/10/08 alle 23:57 via WEB
Ciao, è stata una serata magica come ormai raramente capita al calcio del business a tutti i costi. Notte, Bruno
 
 
 

AREA PERSONALE

 

I MIEI PROGETTI

Trust me I'm an architect
(Renzo Piano)
Questi sono i miei progetti, l'architettura è il mio lavoro nonostante non abbia mai scelto di farlo...
 

AMO FIRENZE

La ragione l'è dei bischeri

Il fiorentino ama la rissa (verbale) , il dissenso aperto, la battuta pronta e diffida di chi gli dà facilmente ragione, perché ci tiene ad averla, ma quando si sente dire "L'ha ragione, l'ha ragione..." sospetta che lo si prenda in giro (per bischero) e che uno gli dia ragione per poter continuare a fare quello che gli pare.

In passato era ben vivo il gusto per le allusioni, la battuta con o senza doppio senso da cogliere al volo o dimenticare per sempre. Perché una battuta spiegata è un disastro. (Caterina)

Io con Caterina, la mia sorellina di cuore...

I Fiorentini sono dei passionali trattenuti e la fiorentinità è loro scudo. Prendono in giro gli altri soprattutto quando fanno cose che farebbero anche loro, in un festival perverso di autoironia. Questo scudo li rende spesso un po' chiusi, un po' orsi, tanto sono diffidenti, sospettosi, sempre pronti a pensare che gli altri li vogliano fregare. Ma è anche la loro salvezza: Firenze difficilmente si plasma, difficilmente si piega. Il loro terreno non è fertile per chi vuole piazzare le tende delle limitazioni alla libertà, e di questo i Fiorentini ne saranno sempre tremendamente orgogliosi e fieri! (Sandro)

I miei amici con i quali condivido la mia passione viola... Sandro, Caterina, Cristian, Simone e Salvatore, intelligenza e cuore: persone splendide.

 

E LA FIORENTINA

E’ tutto peggiorato nel mondo, non solo nel calcio, e allora bisogna partire da se stessi: in Italia si amano i riti, anche quelli falsi, evidenti, ridicoli… il calcio è un po’ tutto questo. Non so se siamo tifosi idioti, ma so che siamo veramente innamorati e che allo stadio andremo ancora. E sia chiaro:  non vogliamo regali, anche perché sappiamo che così è più bello vincere e non ce ne frega niente se siamo gli unici a farlo (o forse qui mi illudo?). Siamo rimasti solo noi? E allora diamo il meglio di noi stessi, non ci pentiremo, ma soprattutto teniamoci ben stretta la nostra diversità.

... penso all’urlo collettivo di Firenze, a quel modo di gridare al mondo la propria voglia di esserci.
Non esistono tifoserie capaci di esplodere d’amore infinito come i fiorentini. Una parte dell’Italia se ne è accorta, ma sinceramente non ci interessa… in fondo quelli che ora ci fanno i complimenti, sono gli stessi che hanno cercato di distruggerci… ipocriti…
Ci guardiamo in faccia e ci accorgiamo di avere negli occhi una luce nuova, intensa, brillante…quella luce è la Fiorentina. Hanno provato a portarcela via, non ci sono riusciti. E sapete perché? Immaginate di chiudere gli occhi, di riaprirli e accorgersi di vivere un sogno vero. Un sogno chiamato Fiorentina. Squilla il telefono, è un’amica, non tifosa, ma evidentemente contagiata…”Chiara, sono strafelice per te…un amore sincero non muore mai”.

 

BOICOTTIAMO PECHINO 2008

 

 

ARCHIVIO MESSAGGI

 
 << Settembre 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
            1
2 3 4 5 6 7 8
9 10 11 12 13 14 15
16 17 18 19 20 21 22
23 24 25 26 27 28 29
30            
 
 

CERCA IN QUESTO BLOG

  Trova
 

FACEBOOK

 
 
Citazioni nei Blog Amici: 10
 

ULTIME VISITE AL BLOG

eugeniodelaneydiletta.castellicromosomoMaurizio.Fratimatteogallag.bigiottiMarcyfantar19692brubellkanuckeatcafedanielepozzi92lo_snorkiKrisstinaREBECCHINI
 

ULTIMI COMMENTI

CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti possono pubblicare commenti.
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

194: NON TOCCARLA

Mettici la pancia: www.nontoccarla.it Un movimento di uomini e donne che vogliono esprimere una volontà semplice: 194, non toccarla. 

 

Essenso figlia privilegiata di due ex sessantottini il mio cuore è inevitabilmente ROSSO... Posso vantarmi di essere sempre rimasta fedele alle mie idee, anche se i tempi cambiano e la politica di oggi non è granchè. VORREI PIUTTOSTO AVERE LA STESSA DIGNITA' E FORZA MORALE DI QUESTI GRANDI UOMINI E DONNE, ALCUNI DI LORO VERI MARTIRI... SALVADOR ALLENDE, ERNESTO CHE GUEVARA, FIDEL CASTRO, JOSE' ZAPATERO, ENZO BIAGI, NILDE IOTTI, ENRICO BERLINGUER, PALMIRO TOGLIATTI, ALDO MORO. NELL'ATTUALITA', OLTRE A WALTER VELTRONI E ZAPATERO, ABBIAMO ROBERTO SAVIANO, UN RAGAZZO ECCEZIONALE E SONO ORGOGLIOSA CHE CI SIA UN ITALIANO, COETANEO CAPACE DI RIMANERE COSI' INTEGRO, LUCIDO, INTELLIGENTE E FORTE... LA SUA TRAGICITA' MI RICORDA PER CERTI VERSI QUELLA DI PASOLINI, LA SUA COERENZA INTELLETTUALE E' LA STESSA DI ENZO BIAGI, LA SUA PASSIONE PARI A QUELLA DI INDRO MONTANELLI... FINCHE' SCRIVERANNO PERSONE COME LUI, POTREMO ANCORA AVERE SPERANZA IN QUESTO MONDO.

«Le verità che contano, i grandi principi, alla fine, restano sempre due o tre. Sono quelli che ti ha insegnato tua madre da bambino.» Enzo Biagi

"Le idee di sinistra una volta capite, le hai capite per sempre" (mia madre)

 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963