Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

 immagine

Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

immagine

immagine

 

 

 

immagine

 

 
Citazioni nei Blog Amici: 28
 

Tag

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Giugno 2007 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29 30  
 
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

lcentolalacuzze3varimauroqccioloemanuele.martellaangelasccristianosavipierpaolo.picabianicvalerio.scippa23MOROprog.sergioref72alessandro.covellideangelis76
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 

Ultimi commenti

Volevo augurarti un buon risveglio ed una serana...
Inviato da: IOXTEFOREVER
il 13/11/2009 alle 02:46
 
E' record!
Inviato da: lolita_72gc
il 08/10/2009 alle 14:57
 
Buona Domenica!!!...*____*...Clikka QUI
Inviato da: Solo_Camo
il 27/09/2009 alle 15:13
 
Ciao! Se ti piacciono i giochi di ruolo gratis clicca...
Inviato da: LadyWitchBlood
il 08/07/2009 alle 11:25
 
saluto giuseppe da montirone grande tifoso della roma e...
Inviato da: pensoquellochetuvuoi
il 21/06/2009 alle 17:15
 
 

CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

immagine

    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi di Giugno 2007

Oggi giornata febbrile!

Post n°447 pubblicato il 20 Giugno 2007 da Urbe_immortale

Pizarro, Cassetti, Comotto, Ferronetti, ma anche Esposito e Modesto. Molte le trattative di cui si sta occupando Pradè.

«Per l'altra metà di Pizarro vogliamo 6,5 milioni». «Vabbè, allora dateceli voi». E' andata più o meno così la discussione ieri pomeriggio a Milano, rispettivamente, tra il consulente di mercato interista, Gabriele Oriali, e il direttore sportivo romanista, Daniele Pradè. Poi pian piano si è arrivati ad un accordo che oggi con molta probabilità verrà sancito ed eviterà di andare alle buste, con la soddisfazioni di tutti i protagonisti della vicenda.

Ai 6,5 milioni richiesti dall'Inter, c'è stata la risposta di Pradè che offriva 5 milioni tondi, ma poi, l'accordo è stato trovato a metà: la Roma riscatta la metà del Pek per 5,8 milioni di euro, ma questo denaro resterà nelle casse della società giallorossa come acconto per Chivu. Per il rumeno poi, l'Inter verserà altri 6 milioni di euro.

Soddisfatta la Roma e Spalletti, che ritengono Pizarro fondamentale, soddisfatta l'Inter che voleva Chivu per la sua difesa e che aveva già un accordo col giocatore (alla faccia del rispetto del regolamento!), soddisfatto il Pek che voleva rimanere nella Capitale. Se tutto và in porto, come dovrebe andare, per Pizarro, l'accordo per Chivu diventerà quasi immediato: 12 milioni circa, per un'operazione che sarebbe quella da tempo annunciata: Pizarro e 6 milioni alla Roma e Chivu all'Inter. Con i soldi dell'Inter la società di Trigoria si và a prendere Juan (l'incontro per le firme è slittato a martedì).

Cassetti e Comotto sono invece, Pizarro a parte, le comproprietà di maggior rilievo tra le 10 che la Roma dovrà risolvere entro questa sera. La situazione dei due esterni è cambiata e da un paio di giorni Comotto, a Torino nell'ultima stagione dopo aver svolto il ritiro precampionato a Castelrotto con Spalletti, sembra aver superato l'ex giocatore del Lecce. La situazione però non è semplice perché la Roma rischia di perdere entrambi i giocatori o di ritrovarseli entrambi in rosa. Il Torino infatti è fermamente intenzionato a riscattare la seconda metà di Comotto (che invece è sempre più attratto dalla possibilità di giocare in giallorosso prendendosi anche una rivincita personale dopo essere stato "scaricato" lo scorso anno), e nella busta dovrebbe mettere una cifra intorno al milione e mezzo di euro. Cifra che la Roma dovrà quantomeno superare (a parità di offerta il giocatore resterebbe al Toro). Non avendo però la certezza di riuscire a riscattare il torinista, la società giallorossa non può permettersi di lasciare andare a cuor leggero Marco Cassetti per non rischiare di ritrovarsi senza un esterno di riserva, un vice-Panucci. Possibile che la Roma faccia un'offerta più o meno simile per entrambi e che poi, se riuscisse a prenderli tutti e due, giri Cassetti direttamente al Torino, risolvendo ai granata il problema della sostituzione di Comotto.

Con il Lecce intanto è stato raggiunto nei giorni scorsi l'accordo per la comproprietà di Mirko Vucinic: la Roma infatti verserà 3,75 milioni di euro per acquistare la metà del cartellino del montenegrino. Per quanto riguarda le altre comproprietà, saranno rinnovate per un'altra stagione quella di Corvia col Siena e quella di Tulli con il Lecce mentre per Ferronetti si andrà alle buste con il Parma. Probabile che la Roma decida di rinunciare al giocatore, che ha un ingaggio (500.000 euro) ritenuto troppo alto, e quindi di lasciarlo in Emilia. Discorso più ampio quello col Chievo per Landolina e Scurto: l'orientamento della Roma è di lasciare per il momento i due a Verona in comproprietà. Entrambi infatti potranno essere inseriti in un secondo tempo in un eventuale trattativa per Franco Semioli. Se invece non si dovesse fare niente per l'esterno, allora Scurto sarà ceduto a titolo definitivo al Chievo mentre Landolina rimarrà in comproprietà. Infine i due '86 Simonetta e Briotti rimarranno rispettivamente ad Arezzo e Sassuolo: il primo ancora in comproprietà, il secondo a titolo definitivo perché la Roma non ha intenzione di riscattarlo.

La Roma poi è a un passo dall'acquisto di Mauro Esposito. La trattativa si sarebbe potuta già chiudere ieri se non fosse scoppiata a Cagliari la grana Suazo: è quello che ha ritardato un'operazione che, salvo clamorosi colpi di scena, si farà. Difficile (ma nemmeno impossibile) che si chiuda in giornata, visto gli impegni che la massima dirigenza romanista ha con quella interista, ma si farà. Al Cagliari andranno Curci, Galloppa e conguaglio: da definire le formule (comproprietà o prestito con riscatto) e quindi il conguaglio (si parla di tre milioni). Esposito sarà l'esterno alto chiesto da Spalletti, già l'anno scorso.

Anche per Modesto siamo in dirittura d'arrivo: per la formalizzazione dell'acquisto del laterale basso dalla Reggina è ormai solo questione di ore. E anche se non l'annuncio non dovesse arrivare oggi, ormai è praticamente fatta. Modesto arriverà nella capitale in comproprietà per circa 2,5 milioni di euro più il prestito di un altro giocatore, che ancora non è stato definito. Non Stefano Okaka, però, come invece si diceva nei giorni scorsi. Il terzino, 25 anni, firmerà un quadriennale da oltre 700mila euro a stagione. Ben più dei 420mila che prendeva a Reggio Calabria. Ieri Udinese e Napoli hanno provato a disturbare la trattativa. Un tentativo andato a vuoto, visto che oltretutto il procuratore del giocatore è Giuseppe Bozzo, lo stesso che assiste Simone Perrotta e che con la Roma mantiene ottimi rapporti. Uno degli ultimi ostacoli che la Roma ha dovuto superare era rappresentato dalle resistenze del presidente della Reggina, Lillo Foti, che non voleva perdere Modesto in via definitiva. Per questo, la formula della comproprietà ha accontentato un po' tutti.

Modesto è un terzino che arriva spesso a fondo campo, riuscendo a fornire un consistente numero di assist e riuscendo persino ad andare in gol. Sarà lui il vice-Tonetto.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Pizarro, trattativa forse sbloccata.

Post n°446 pubblicato il 20 Giugno 2007 da Urbe_immortale

Fumata grigia nell'incontro in serata a Milano fra Daniele Pradé e i dirigenti dell'Inter. Negli uffici di Rinaldo Ghelfi, amministratore delegato dell'Inter, presente Oriali, il direttore sportivo della Roma ha preteso e ottenuto di non parlare di Chivu ma solo della comproprietà di Pizarro. Probabile l'accordo nella giornata di mercoledì con il passaggio del giocatore a titolo definitivo alla Roma per una cifra di poco inferiore ai 6.5 milioni. Se ciò accadesse, la Roma e l'Inter potranno finalmente aprire una trattativa per Chivu con una base di valutazione del rumeno non inferiore ai 14 milioni ed inoltre, verrebbero smentite per l'ennesima volta, tutte le cazzate scritte in queste giorni dalla Cazzetta dello Sport che indicavano la Roma come in una posizione di assoluta schiavezza nei confronti dell'Inter!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Totti scarpa d'oro. Pantano rosicone d'oro!

Post n°445 pubblicato il 19 Giugno 2007 da Urbe_immortale

Per una volta bisogna farlo. Parlar male di chi parla male, nonostante si tratti di un pulviscolo. Di un pulviscolo moschettiere. I romani l'avranno capito: è di quello con la calottina nero pece, coi baffetti a spillo e con la mosca alla Zorro de noantri che si parla, e che in altri campi della vita avrà acquisito pure dei meriti, non diciamo di no, e che, a tratti, con alcuni che non siano della sua setta celestino pallido, sarà pure cortese dicendo buongiorno e buonasera. Le sue iniziali sono S.P., e stanno a significare Stefano Pantano, spadaccino olimpico che nella scherma ha conquistato onori a destra e a manca, ma che ora si diletta a parlar di calcio in ambito formelliano e, soprattutto, ad insultar la Roma ed il Capitano!

Da anni insulta Francesco Totti e neppure lo conosce. Lo insulta perché insulta ciò che Francesco ama e che noi amiamo: la nostra squadra, la nostra storia, i protagonisti della nostra storia e il senso stesso del nostro sentimento. Bisognerrebe esser ironici con questo tizio, ma la cosa risulta impossibile, così come risulta a lui esserlo.

Il fatto è che Pantano insulta, non sfotte; o meglio, lui crede di sfottere, ma la paralisi totale della sua anima e del suo cervello gli impedisce quella naturale fantasia da cui uno sfottò, anche il più pesante, non può prescindere.

Stefano Pantano odia e non per scherzo. Ovvio che vederlo o ascoltarlo sia cosa da evitare in modo puntiglioso. Eppure, a volte, capita che i suoi sprizzi d'acido ci vengano schizzati addosso comunque. Come, ad esempio, è accaduto domenica sera, quando durante nella trasmissione Goal di Notte di Michele Plastino e di cui è ospite fisso, l'immagine del suo livore a forma di faccia colta da ictus rosichereccio, ha fatto parlare mezza Capitale. Il suo grugno traboccante furia aveva un solo colpevole, una sola causa scatenante: Totti ce l'aveva fatta, aveva vinto la Scarpa d'oro!

Per cui, esultando, tutto il popolo romanista esclama: grazie Pantano! Sei tu il lato più gustoso che un romanista si gode dopo una vittoria della Roma o dopo un trionfo del nostro Capitano! 

Ammettiamolo! Vedere quella specie di Visconte di Bragellone in giacchetta ministeriale rosicarsi l'anima sforzandosi di non darlo a vedere (attività in cui oramai ha acquisto meriti degni di una registrazione all'albo dei rosiconi), è il massimo della goduria per ogni romanista! Lui non conosce il sorriso vero, lui è il figlio di un trauma che non sappiamo, e ci vorrebbe un vero mago della psichiatria per accudirlo al fondo dell'abisso in cui è ruzzolato e giace in preda alle convulsioni dell'isteria!

Stefano Pantano non è un tifoso. Non è un laziale. Nella sua vita non c'è altro che la Roma, la nostra Roma, come occasione di un bieco riscatto da chissà quale frustrazione. Come non bastasse, gli ultimi anni gli hanno regalato un bersaglio ancor meno ineffabile. Una creatura umana, in carne ed ossa. Si chiama Francesco Totti, immagine della Roma stessa. Figuratevelo, poverino! Solo a percepire il nome del Capitano, il suo rantolo diventa un latrato!

Sentire Pantano domenica sera in tv leggere l'elenco delle presunte seghe che negli anni avrebbero vinto la Scarpa d'oro e alle quali, dunque, il nostro Capitano si sarebbe equiparato, ci fa alzare il tiro pensando ai premi Nobel per la Letteratura. Un anno, invece che a Tolstoj, venne assegnato a Momsen, uno storico. Come la vedete? Successivamente, non l'hannno avuto Kafka, Joyce, Borges, Musil, Cechov, mentre ne sono stati insigniti scrittori di breve respiro come il greco Elitis, l'inglese Golding o l'americano Sinclair Lewis. Tuttavia, quando l'italiano Dario Fò ha saputo di averlo vinto, non crediamo che si sia preso a pugni sulle palle, e quando Ungaretti venne informato con estrema cautela che gli era stato preferito il connazionale Quasimodo, accelerò i tempi della sua senilità chiudendosi in un dolente silenzio sino alla fine.

Sta di fatto che il Nobel l'ha vinto anche Thomas Mann, e l'ha vinto anche Pirandello. Così come la scarpa d'oro l'hanno vinta anche Thierry Henry, Ronaldo, Van Basten ed Eusebio. E Francesco Totti. E non Tommasino Rocchi o Paolino Di Canio!

A Stefano Pantano, se semo visti! E stai bene così!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

E' rottura con l'Inter: perdiamo Pizarro e Chivu al Barça?

Post n°444 pubblicato il 18 Giugno 2007 da Urbe_immortale

Il ribaltone è clamoroso: adesso è Chivu a spingere per andare al Barcellona in ricostruzione dopo la delusione di ieri sera o, in alternativa, per restare alla Roma. Dell'Inter e dei tentennamenti di Moratti il romeno non ne può più. E a chi raccoglie le sue confidenze, in questi giorni di silenzio-stampa assoluto, l'ha detto chiaramente. La delusione di Cristian è riferita in particolare a quello che qualche giorno fa il massimo dirigente nerazzurro ha detto pubblicamente, in riferimento alla trattativa per l'acquisto del difensore: «Chivu? Stiamo parlando con la sua società. Certamente il calciatore ci può interessare, però bisognerà vedere se riusciremo a concludere. Noi abbiamo già giocatori di classe e in questo momento non abbiamo una necessità, quindi dobbiamo vedere che tipo di operazione è. Se è di una determinata dimensione va bene, se è diversa no». Parole interlocutorie che denunciavano l'intenzione di risparmiare qualche migliaio di euro nella trattativa più che il reale interessamento per il giocatore. E Chivu, da Resita dove si trova in vacanza da quando ha esaurito gli impegni con la sua nazionale, ha letto e assai poco gradito.

Per certo, fino a ieri sera, Moratti e Rosella Sensi non si erano ancora sentiti, ma per evitare di andare alle buste per Pizarro dovranno farlo tra oggi e domani. Adesso però, il rischio di andare alle buste con l'Inter per il cileno, e di perderlo, è concreto, anzi, concretissimo.

Ed in questo clima d'incertezza Chivu intanto si sta convincendo ad andare a Barcellona o, al limite, di restare a Roma. La sua delusione è comprensibile. In fondo, è stato per la sontuosa offerta formalizzata dai dirigenti nerazzurri ai fratelli Becali che non ha rinnovato il contratto con la Roma. E' quel che ha detto anche a Spalletti, nella telefonata di una settimana fa: «Mister, io ho un'offerta molto più ricca dall'Inter. Ma se la Roma non trova l'accordo per la mia cessione, io resto ancora per un anno. E sono anche disposto a giocare a sinistra». Quell'accordo è lontano: l'Inter finora ha temporeggiato facendo conoscere solo attraverso i giornali o nei colloqui informali tra Branca e Pradè le sue reali intenzioni, così distanti dalle richieste giallorosse: la Roma chiedeva venti milioni a prescindere dalla trattativa per la seconda metà del cartellino di Pizarro, l'Inter voleva chiudere la questione cedendo l'altra parte del cileno e magari il cartellino di Grosso o Samuel, giocatori che a Trigoria non sono neanche stati presi in considerazione.

Da qui lo sconcerto di Chivu: prima lo fanno esporre e poi tentennano nell'acquisto del cartellino, usando l'accordo con lui come arma di ricatto. E qui ha saputo inserirsi immediatamente il Barcellona, anche per l'opera di mediazione offerta da Ernesto Bronzetti. Il manager abruzzese, fatto fuori dal Real della nuova gestione Calderon-Mijatovic-Baldini, ha spostato il suo raggio d'azione in Italia col Milan e in Spagna col Barcellona, attraverso un solido rapporto con il vicepresidente blaugrana, Ferran Soriano. Bronzetti ha stabilito il contatto tra Soriano e Pradè e ha fatto recapitare alla Roma un'offerta di una quindicina di milioni, con disponibilità ad affrontare anche i discorsi sui cartellini degli esterni Silvinho (sinistro) e Belletti (destro). Col giocatore invece si sono mossi con i piedi di piombo, in un impeto di correttezza che l'Inter non ha avuto e che è stato ovviamente molto apprezzato dalla Roma. Così hanno solo sondato la sua disponibilità attraverso la mediazione di un ex calciatore romeno che col Barça ha mantenuto solidi rapporti. L'offerta, seppure inferiore a quella dell'Inter, è stata ritenuta congrua da Chivu che sarebbe felicissimo, a questo punto, di andare in Spagna e dimostrare anche a tutti i tifosi della Roma che non aveva alcun accordo già firmato con l'Inter: Soriano e Pradè dovrebbero vedersi in settimana, oggi torneranno a sentirsi al telefono. Se poi a Trigoria decidessero di non ascoltare altre offerte e di confermare il rumeno anche per l'ultimo anno di contratto, formando così una linea difensiva da favola con Panucci, Mexes, Juan e Chivu a sinistra (Cristian ha dato esplicita disponibilità in questo senso a Spalletti), lui resterà ancora un'altra stagione, ascoltando volentieri eventuali ulteriori offerte per il rinnovo, con tutta calma. A certi amici romani ha dato già appuntamento per il 10 luglio, come se davvero dovesse poi presentarsi al raduno di Trigoria.

Sarebbe un epilogo curioso. Ma tutto è ancora possibile.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Mister Scarpa d'Oro: "Ma non ero finito?"

Post n°443 pubblicato il 18 Giugno 2007 da Urbe_immortale

È festa a casa Totti. La bacheca personale del Capitano si arricchisce di un nuovo trofeo al minuto 33 di Real Madrid-Maiorca, quando Ruud van Nistelrooy abbandona il campo e le ultime speranze di strappare in volata la Scarpa d'Oro a Francesco. E, a sei anni di distanza dal terzo scudetto, domenica 17 giugno è di nuovo un giorno da ricordare: «Un anno fa di questi tempi molti mi davano per finito - ricorda Totti dalla sua abitazione romana, dove ha seguito davanti alla televisione l'ultima giornata della Liga spagnola - Ad un anno di distanza evidentemente tutte queste voci mi hanno portato fortuna. Ho vinto la Coppa del Mondo, la Coppa Italia, la classifica marcatori e la Scarpa d'Oro. Ora ho un motivo in più per ricordare con piacere il 17 giugno».

Di sassolini dalla scarpa se n'è tolti a sufficienza, adesso la Scarpa (d'Oro) è solo l'ennesimo trofeo da dedicare a chi non ha mai smesso di fare il tifo per lui: «È per la famiglia, per i miei bambini e per i tifosi. Lo dedico anche ai miei compagni, allo staff tecnico, allo staff medico, a tutti i collaboratori della Roma, che mi hanno fatto sentire sempre il loro appoggio nei momenti negativi, come ho sentito sempre vicino il presidente Sensi, al quale spero di regalare qualche altra bella emozione». L'ultima parola è per Ruud van Nistelrooy, il rivale uscito per infortunio nel giorno dello scudetto del suo Real: «Sono felice di aver vinto, ma mi dispiace per il suo infortunio. È un grande campione ed è uscito con l'onore delle armi».

Dopo i brindisi, Francesco Totti incontrerà oggi Daniele Pradé per conoscere le ultime mosse di mercato della società, con la speranza di ricevere rassicurazioni dal direttore sportivo giallorosso. Francesco ha già preparato le valigie per la Costa Azzurra, dove in compagnia di Ilary cercherà di recuperare le energie dopo una stagione felice quanto dispendiosa. Prima di partire, però, da buon capitano si vedrà con Pradé per sapere che Roma troverà al ritorno dalle vacanze. Il ds giallorosso gli spiegherà che domani firmerà Juan, che Chivu potrebbe prendere la strada di Barcellona e che la Roma resta alla porta per Quagliarella. Non avrà bisogno di spiegargli per quale motivo Suazo ha preferito l'Inter. Francesco lo ha saputo direttamente dall'honduregno, con cui ha scherzato fino a qualche ora fa in Sardegna. A Villasimius hanno anche giocato insieme a pallone, con gli assist del capitano raccolti dall'ex attaccante del Cagliari per la gioia dei fortunati che hanno potuto assistere al mix di fantasia ed esplosività di una coppia offensiva a lungo sognata dai tifosi. Il matrimonio con Suazo è saltato perché dal forziere nerazzurro hanno offerto al giocatore 10 milioni di euro in più. Lui avrebbe voluto la Roma, ma davanti ad un'offerta economica così allettante non è facile dire di no.

Tramontato anche l'affare Cicinho, Totti si aspetta almeno tre acquisti di primo livello. Dopo Juan il nome giusto potrebbe essere quello di Fabio Quagliarella, capace di sostituirlo come prima punta ma anche di poter scendere in campo da esterno. Proprio come Suazo, anche se i due hanno caratteristiche diverse. I ventisei gol in campionato che gli sono valsi la Scarpa d'Oro hanno dimostrato infatti che la Roma la prima punta ce l'ha in casa e che il fatto di poter contare su due piedi fatati non eclissa l'istinto del bomber. Per questo a Trigoria stanno cercando un giocatore duttile, in grado di ricoprire più ruoli. Lì, a finalizzare l'azione ci sarà ancora lui, Francesco Totti, trequartista, attaccante, ma anche esterno, come lo preferiva Zeman. Perché un campione può giocare ovunque. Francesco vuole il meglio per la sua squadra, pur consapevole della diversa potenza di fuoco di Milan e Inter. A Trigoria si fanno acquisti, non si fa fantamercato. Dopo le chiamate a campioni come Buffon e Figo che la scorsa estate aveva cercato di portare a Roma, Totti vuole conoscere passo dopo passo i movimenti della società e magari alzare il telefono per un "Mi farebbe piacere giocare con te" che, detto da un campione come lui, ha un valore significativo. Sfogliando qualche giornale, Francesco ha visto che il campionato italiano potrebbe arricchirsi di nuovi fuoriclasse, da Eto'o a Ronaldinho passando per Tevez. Una sfida in più, un ulteriore stimolo per dimostrare anche nella prossima stagione il suo valore. Ma per vincere ancora anche i compagni di viaggio devono essere giocatori veri. Giocatori da Roma, come Francesco Totti. Un numero dieci da Scarpa d'Oro.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

CAPITAN TOTTI SCARPA D'ORO!!!!

Post n°442 pubblicato il 17 Giugno 2007 da Urbe_immortale

Il Real Madrid perde dopo 33 minuti il suo bomber, l'uomo che con 25 gol le aveva permesso di riprendere il Barcellona e di partire in pole position prima dell'ultima di Liga.

Francesco, come tutti i romanisti, è davanti alla tv, quando al 33' Van Nistelerooy fa segno di non farcela a proseguire per un probabile stiramento agli adduttori.

L'infortunio dell'olandese consegna a Francesco Totti la Scarpa d'Oro, il trofeo che vince il miglior capocannoniere d'Europa. Il Capitano se lo aggiudica con 26 gol, uno in più di Van Nistelrooy ed è il primo romanista a conquistarlo. Non solo. Solo un altro giocatore italiano era riuscito a vincere la Scarpa d'Oro: Toni, la scorsa stagione.

Totti entra così nella Storia dalla porta principale. Non poteva festeggiare meglio, il numero dieci della Roma, la conquista per la prima volta del titolo di capocannoniere del campionato italiano!

IMMENSO CAPITANO!!!!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Il punto sul mercato della Roma

Post n°441 pubblicato il 15 Giugno 2007 da Urbe_immortale

«Sto valutando una proposta che mi ha fatto la Roma». Eugenio Corini esce allo scoperto e parla del suo futuro, a pochi giorni dalla rottura con il Palermo. Il 30 luglio compirà 37 anni, ma è ancora convinto di poter dare molto. Così ha detto addio ai rosanero, perché lì aveva cominciato a sentirsi "emarginato". E ha cominciato a guardare altrove, mirando in alto. «Sto uscendo da una situazione difficile. Rompere con il Palermo significa lasciare un ambiente al quale sono molto legato. Per questo motivo ho preso una pausa di riflessione: voglio pensare seriamente al mio futuro. Sto metabolizzando l'addio e vagliando le opportunità che mi si presentano. Poi deciderò».

Tra le offerte ricevute c'è anche quella della dirigenza giallorossa: «Con molta correttezza la Roma mi ha contattato soltanto dopo la rottura con il Palermo; più precisamente, il giorno dopo. Si tratta di una proposta che mi riempie di orgoglio, perché far parte della rosa guidata da Spalletti significherebbe tornare ai massimi livelli». Nella squadra giallorossa, comunque, Corini farebbe tanta panchina: sarebbe il quinto a centrocampo, al massimo il quarto (se Aquilani venisse utilizzato come vice Perrotta). «So benissimo che non andrei a fare il titolare - dice lui - ma avrei sempre un ruolo nell'organico di un club che avrà una ribalta nazionale e internazionale. Ci penserò molto, e farò lo stesso con tutte le altre opportunità che mi si sono presentate. Intanto, ringrazio la Roma per aver pensato a me».

Possibile, insomma, che Corini arrivi a Trigoria. E per vestire la maglia giallorossa il centrocampista 37enne sarebbe disposto anche a guadagnare meno di quanto prendeva a Palermo. «Economicamente la proposta rosanero era senza dubbio importante - ripete - ma mentalmente non me la sentivo di sposare un progetto che non comprende me con convinzione. Io credo di poter dare ancora molto e voglio dimostrarlo».

Capitolo esterno: La società giallorossa ha trovato un accordo con l'esterno del Bordeaux, Julien Faubert, che il primo agosto compirà 24 anni: contratto di quattro anni con stipendio a salire, da 800mila euro a 1,2 milioni. L'affare, però, è lungi dall'essere concluso, perché, per dar via il giocatore, il club francese chiede quasi il doppio di quanto la Roma pare disposta a sborsare. La conferma arriva da Vincenzo Morabito, procuratore di Faubert: «Se la società dei Sensi vuole Julien dovrà aumentare la sua offerta di 4 milioni e portarla almeno a 7 o 8 - dice ai microfoni di Radio Radio - In caso contrario, il ragazzo andrà altrove, perché ha altre offerte, soprattutto dall'Inghilterra».

Le intenzioni del francese, comunque, sono chiarissime: vuole partire. E per farlo è disposto anche ad arrivare allo scontro con la società e con il nuovo allenatore, Laurent Blanc, che lo ritiene incedibile. «Ora Faubert è in vacanza in Corsica - spiega sempre Morabito - ma interromperà le sue vacanze e domani (ossia oggi) andrà a Bordeaux per parlare con il presidente del club, intenzionato a mantenere la linea dura. Insomma, si profila una battaglia. Da una parte c'è la società, che vuole tenere il giocatore. Dall'altra c'è Julien, che vuole assolutamente andare via. In mezzo c'è la Roma, che è intenzionata a prendere l'esterno, ma che al contempo cerca di risparmiare un po' sul cartellino». La dirigenza giallorossa può arrivare al massimo a 4 milioni di euro, il Bordeaux ne vuole molti di più. La distanza è notevole, ma può comunque essere colmata. Certo è che a Trigoria l'affare non è considerato una priorità: si farà più avanti, se si farà.

Discorso analogo per Franco Semioli, l'esterno del Chievo che il 20 giugno compirà 27 anni. Il laterale di centrocampo non ha alcuna intenzione di giocare in serie B e, per lui, il club veronese ha ricevuto tre offerte: quelle di Roma, Fiorentina e Palermo (i rosanero sarebbero pronti a pagare il cartellino sei milioni di euro). Semioli, comunque, ha già escluso la pista siciliana: «Ha chiesto di andare a Firenze o nella Capitale - spiega il suo procuratore, Beppe Bonetto - Con la Roma ci siamo sentiti: ha voluto sapere se il giocatore è disponibile e noi abbiamo risposto di sì. In ogni caso, se ne riparlerà più in là, almeno la prossima settimana. E la trattativa non sarà semplice, perché il Chievo ha delle esigenze economiche». Il ds della società veneta, Sartori, ha già detto che non verranno neanche prese in considerazione offerte inferiori ai cinque milioni, ma ha aggiunto che nella trattativa possono entrare anche contropartite tecniche. La Roma, dunque, potrebbe offrire quattro milioni e uno o più giocatori, come Scurto e Brighi, che a Chievo hanno già giocato. L'affare Semioli, poi, è legato a doppio filo all'eventuale arrivo di Faubert. In casa giallorossa uno esclude l'altro.

Dalla Francia, nel frattempo, continuano ad arrivare voci relative a un interessamento del Lione per Mancini. Il brasiliano è infatti considerato il sostituto ideale di Malouda, in partenza per l'Inghilterra. La Roma, però, non ha mai ricevuto offerte per Amantino, né dal Lione, né dall'Inter. L'unica cosa certa, al momento, è che i dirigenti romanisti e Gilmar Veloz, procuratore di Mancini, si siederanno presto (almeno speriamo!) intorno a un tavolo, per discutere il rinnovo del contratto in scadenza nel giugno 2009.

Lunedì poi c'è l'incontro con Voeller per Juan: è lui il centrale che giocherà al fianco di Mexes la prossima stagione. Cronologicamente è la priorità della Roma, costo: 6,4 milioni di euro. Si farà.

L'altro grande appuntamento è David Pizarro: prima non perderlo, poi, semmai, averlo tutto riscattando la metà del cartellino dall'Inter. Lunedì a Roma, o al massimo martedì a Milano (il 20 ci sono le buste) Moratti e la Sensi parleranno per sbloccare la situazione (i nerazzurri che offrono pochi soldi più tutto Pizarro e Grosso, la Roma che preferirebbe tutt'altro e quasi tutto in denaro). C'è un nome che potrebbe sbloccare la trattativa. Da Milano, fonte Inter, fanno sapere che «la Roma ha chiesto Cruz», la Roma dice di no: «noi non chiediamo niente». Comprensibile, visto che da Trigoria vorrebbero sempre scindere le trattative (prima rinnoviamo Pizarro, poi parliamo di Chivu e quindi di Cruz). Se fino a qualche giorno fa negava (va di moda adesso), ieri l'agente dell'attaccante argentino, 33 anni il prossimo 10 ottobre, Jorge Cyter Piller ha detto: «Seguro, la Roma cerca Julio, lo cerca da anni ormai. Ma non credo che Julio andrà via dall'Inter». Da vedere.

Cruz è in scadenza 2008 e una promessa di un rinnovo da tempo e ancora da rispettare. All'Inter dopo l'arrivo di Suazo, gli attaccanti forti-fortissimi sono tipo una decina, Cruz è sì l'uomo che entra e segna, però stavolta dovrebbe prima scendere dalla tribuna. L'ingaggio è stato fino a quest'anno attorno ai 2 milioni di euro, dal prossimo sui 2,5: l'Inter garantirebbe anche una parte dell'ingaggio. Cruz potrebbe ovviamente fare il vice-Totti, ma potrebbe essere anche titolare in un qualsiasi altro modulo o la carta perfetta da giocare in corsa di partita. Non è giovanissimo, è in scadenza, il suo cartellino non sarebbe oneroso. Quindi: senza ancora veramente sapere se è stata la Roma a chiederlo o l'Inter ad offrirlo, pare chiaro che è un nome sul quale tutte e due le società si troverebbero d'accordo. A quel punto gli scenari sarebbero solo due: tutto Pizarro, Cruz e qualche soldo per Chivu, come vorrebbe l'Inter; la comproprietà del cileno rinnovata, Cruz e soldi (di più) come preferirebbe la Roma. L'importante è agire.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Barusso è della Roma

Post n°440 pubblicato il 14 Giugno 2007 da Urbe_immortale

La Roma acquista dal Rimini il centrocampista ghanese Ahmed Barusso. I giallorossi verseranno nelle casse romagnole 2 milioni di euro per la comproprietà del giocatore.

Proprio quando la trattativa sembrava destinata a sfumare, la Roma è riuscita a trovare l'accordo col Rimini per il passaggio del ghanese in giallorosso. Prima a Trigoria poi a Villa Pacelli (sede degli uffici della famiglia Sensi), c'é stato il lungo incontro tra i dirigenti di Roma e Rimini, alla presenza del giocatore e del suo procuratore.

Alla fine c'è stata la fumata bianca e Barusso quindi passerà così alla corte di Spalletti, per circa 2 milioni di euro per la comproprietà. In realtà ci sarebbero ancora dei particolari da sistemare, che verranno risolti nel nuovo incontro previsto per la prossima settimana. In linea di massima l'accordo é raggiunto e verrà ufficializzato verosimilmente il 2 luglio, giorno di inizio ufficiale del calciomercato. Per il giocatore è già pronto un quinquennale a 300 mila euro a stagione. Nell'ambito dell'accordo ci sarà anche il prestito del centrocampista della Primavera giallorossa Palermo.

Nella stagione in corso il possente centrocampista, 1.84 m per 75 Kg, aveva iniziato alla grande, segnando anche 2 gol in 8 partite. Poi la rottura della tibia e del perone lo hanno costretto a saltare tutto il resto della stagione. Il brutto infortunio ora è alle spalle e Barusso, che compirà 23 anni a dicembre, è stato ora acquistato della Roma.

In attesa di definire la comproprietà di Pizarro con l'Inter, Spalletti può contare su una preziosa pedina per il centrocampo giallorosso.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Barusso a Trigoria

Post n°439 pubblicato il 14 Giugno 2007 da Urbe_immortale

Ahmed Barusso, centrocampista ghanese, questa mattina è arrivato a Trigoria dove ad attenderlo c'era il direttore sportivo Daniele Pradè. Il giocatore lunedì ha sostenuto le visite mediche per la società giallorossa e oggi, o al massimo domani, dovrebbe firmare il contratto che lo legherà alla Roma.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Amichevole pre campionato con il West Ham

Post n°438 pubblicato il 14 Giugno 2007 da Urbe_immortale

E' ufficiale: la Roma giocherà un'amichevole pre-campionato a Londra, Upton Park, sabato 4 agosto alle ore 15.

Ecco il comunicato ufficiale dal sito della società inglese:

Hammers announce Roma clash

11/06/2007 12:29
West Ham United can confirm that Italian giants AS Roma will be our final visitors to Upton Park before the 2007-08 Premier League season starts in August.

The Hammers will face last season's Champions League quarter-finalists at 3pm on Saturday, August 4th in the last pre-season friendly of the summer.

Luciano Spalletti's side finished runners-up in Serie A last season behind Inter Milan and also faced the title-winners in the 2007 Coppa Italia final. Roma won the Cup 7-4 on aggregate to take the trophy for the seventh time in their history.
Roma are captained by Italy international forward and World Cup winner Francesco Totti, who has remained at the Club throughout his career. He was just 16 when he made his first appearance for the Club against Brescia in March 1993.

Tickets details to appear here on whufc.com shortly...

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

L'Inter di oggi è proprio come la Juve di ieri...

Post n°437 pubblicato il 14 Giugno 2007 da Urbe_immortale

Roma e Inter, è muro contro muro. A sentire trombe e campane si corre addirittura il rischio che per dispetto Chivu rimanga alla Roma e per vendetta poi l'Inter ricompri Pizarro alle buste. Ma a chi conviene lo scontro? Di sicuro non alla società giallorossa, in chiara posizione di debolezza nella questione Chivu (non può dare al difensore i soldi di Moratti, non può pretendere il reale valore del cartellino essendo ormai prossima la scadenza del contratto) e nella necessità tecnica di confermare Pizarro. Ma forse neanche l'Inter ha l'interesse a portare la questione fino alle estreme conseguenze. Intanto perché lasciare il romeno un anno alla Roma comporta anche il rischio di perderlo, qualora i dirigenti giallorossi riuscissero poi a convincerlo a firmare il rinnovo prima di gennaio; poi perché l'azione di disturbo con la sontuosa offerta al giocatore sarebbe vietata dai regolamenti e, cosa tutto sommato più grave, da quell'accordo non scritto che impone ai presidenti soprattutto delle migliori società massima correttezza reciproca, e quindi portarsi sulle spalle la responsabilità di aver rotto questo patto non sarebbe piacevole per uno come Moratti, che fa del comportamento lineare nella gestione un principio fondamentale; e infine perché negare Pizarro alla Roma significa, oltre ad una spesa imprevista per un giocatore che l'allenatore Mancini non ritiene utile alla causa nerazzurra, anche rimangiarsi una precisa promessa fatta un anno fa dallo stesso Moratti a Rosella Sensi, come ha ricordato lo stesso Moratti a Tonino Cagnucci in un'intervista pubblicata sul Romanista lo scorso 4 maggio: «Da quello che mi risulta - disse testualmente - c'è un accordo fra le due società perché le cose restino così come sono. Io ho sempre stima e un buon rapporto con la famiglia Sensi».

Oltretutto Rosella Sensi è vicepresidente di Lega e Moratti è tra i Consiglieri dello stesso organismo e di regola sarebbero chiamati ad affrontare con sintonia le delicate questioni che il ruolo impone loro. Ieri il presidente dell'Inter era a Roma, per l'Assemblea dell'Unione Petrolifera: «Chivu - ha detto all'uscita - è un giocatore importante e c'è stima da parte nostra. Ma bisogna valutare diverse condizioni, da quelle economiche a quelle del team, del gruppo». Alla domanda se le trattative tra le due società siano o meno in alto mare Moratti ha risposto: «L'alto mare è un'altra cosa...». In pratica ci sono schermaglie, con le rispettive esigenze prospettate magari a brutto muso, e poi ci sono le intenzioni, che per forza di cosa dovranno convergere. Ma è un fatto che il colloquio ai massimi livelli continua ad essere rimandato. Chissà fino a quando.

Ipotizzare a tutt'oggi un esito diverso da quello di Chivu all'Inter in cambio di una cifra variabile tra dieci e quindici milioni e Pizarro alla Roma con un rinnovo della comproprietà, o in cambio di una cifra variabile tra i quattro e i sei milioni, resta oggettivamente azzardato. Escluse altre, più suggestive ipotesi. Intanto perché la clausola Uefa che avrebbe potuto permettere a Chivu di liberarsi per il mercato internazionale a 6 milioni di euro è scaduta da un paio di giorni. Poi perché il Barcellona al giocatore offre grosso modo la stessa cifra offerta dalla Roma. E infine perché il Real Madrid fino a domenica - fino a quando, cioè, la Liga non eleggerà un nuovo campione - non muoverà un dito in nessuna direzione. Il giocatore è sereno e a parole dice, come ha fatto con Spalletti, di essere pronto anche ad andare in ritiro con la Roma.

Se fosse così significherebbe che Moratti ha alzato il livello dello scontro con Rosella Sensi, ancora arrabbiata anche per lo sgarbo su Suazo. Quale? Basta rileggere le parole dette ieri dal presidente del Cagliari Cellino a Radio Radio: «La Roma a febbraio mi chiese Suazo, mi andava bene anche perché mi interessavano i giocatori che la Roma ha. Gli chiesi però di non andare dal giocatore per non distrarlo in un momento importante del campionato e la Roma l'ha fatto. Nel frattempo su Suazo andati quelli dell'Inter e alla fine lui s'è convinto ad andare a Milano. La correttezza della Roma nei miei confronti può averla penalizzata».

Bei metodi sbrigativi questo Moratti, non c'è che dire. Ricordano tanto quelli di Moggi d.g. della vecchia Juventus! Ma in fondo, anche molti arbitraggi a favore dell'Inter nel campionato appena concluso, hanno tanto ricordato la Juventus nell'epopea pre-calciopoli. Ormai, più che un sospetto è una realtà: non c'è più l'arroganza ed il potero mafioso juventino e moggiano, ma c'è quello interista e morattiano.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Pit si presenta. Prime parole del neo-giallorosso

Post n°436 pubblicato il 13 Giugno 2007 da Urbe_immortale

Prime parole da romanista di Adrian Pit, esterno d'attacco romeno, acquistato dalla Roma a parametro zero. Il giocatore, lo scorso anno in serie B svizzera al Bellinzona, è intervenuto a Rete Sport, dichiarando che per lui il trasferimento alla Roma è la realizzazione di un sogno.

L'anno prossimo sarai un calciatore della Roma. E' vero?
Sì, ho fatto tutto con la Roma. Ora aspetto la conferma, speriamo sia tutto a posto.
Hai fatto le visite mediche per la Roma?
Sì, le ho fatte qualche tempo fa. Della Roma ho parlato soltanto con Daniele Pradè.
Che tipo di giocatore sei?
Sono un esterno di centrocampo, alto e agile. Non so dire di più.
Quando è arrivato il primo contatto con la Roma e chi ti ha voluto?
Questo non lo so, i dirigenti sono venuti a vedermi un paio di volte.
Il tuo nome si pronuncia “Piz”?
Sì, è vero.
Sei più un laterale offensivo che difensivo?
Sì, anche se ho fatto entrambi ruoli. Al Bellinzona ho fatto l'esterno d'attacco.
Cosa ti piace della Roma di Spalletti?
La Roma la conosco molto bene. Ho visto quasi tutte le partite in tv. Chivu? Ho sentito che ha chiesto informazioni su di me, io sono molto contento perché la Roma è una squadra come poche al mondo. Ho molto da imparare. I giallorossi si muovono bene in attacco e in difesa.
Sei amico di Chivu?
No, lo conosco di fama. Mi piacerebbe conoscerlo.
Tu hai provato per l'Ascoli?
L'anno scorso a gennaio sono stato ad Ascoli per un paio di giorni, poi, dopo, un problema di salute, mi dovetti operare e così non volli firmare per evitare brutte figure.
Di cosa ti operasti?
All'inguine, ma ora sto bene. E' tutto ok.
Cosa ti aspetti da questa nuova avventura?
Dipende anche da come lavorerò in ritiro. Se farò bene, la società mi terrà. Comunque ho già fatto un bel passo arrivando alla Roma.
Hai parlato con Spalletti?
No, non ho avuto l'opportunità di parlarci.
Arrivi a parametro zero?
Sì, il mio contratto col Bellinzona scade a fine giugno.
Potresti essere l'alternativa a Tonetto?
Io in Romania ho fatto anche l'esterno basso, deciderà il mister.
Sei mai stato in nazionale romena?
No, giocando in serie B svizzera difficile che vengono a vederti qui.
Ti piace segnare?
Non sono uno che segna molto, ma fa segnare molto. Mi piace mettermi a disposizione della squadra.
Ed ora conoscerai Totti...
Totti è unico. Vedo tanti ragazzi con le sue magliette in giro. E' un campione, non si discute. Per me è un sogno diventato realtà.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Preso il rumeno Pit

Post n°435 pubblicato il 13 Giugno 2007 da Urbe_immortale

"Pit, rumeno del Bellinzona, ha firmato per la Roma". Lo afferma Franco Zavaglia che, intervistato dalla redazione de Il Romanista, conferma l'acquisto da parte della Roma del giovane rumeno: "Pit ha già sostenuto le visite mediche e sottoscritto un contratto con i giallorossi. Arriva a parametro zero. Su di lui c'erano anche altri club, tra cui anche la Fiorentina che pesca molto nel mercato svizzero (Kuzmanovic è arrivato in gennaio dal Basilea)".

Il giocatore, che per procuratore ha Emiliano Zavaglia, in società proprio con Franco, è un esterno d'attacco: "Può fare entrambe le fasce - spiega Zavaglia -, ha qualità e dispone di un ottimo tiro. Da tre anni giocava in Svizzera col Bellinzona, ora è pronto per la Roma". Ma la società intende tenerlo o girarlo a qualche altro club? "Questo lo deciderà la Roma - conclude -, quel che è sicuro che la Roma lo ha preso"

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Per Barusso si và cauti. Spunta Bellucci.

Post n°434 pubblicato il 13 Giugno 2007 da Urbe_immortale

Barusso è ancora sub judice. Le visite mediche effettuate lunedì a Villa Stuart non hanno infatti sciolto i dubbi legati alla condizione fisica del ghanese, reduce da una frattura a tibia e perone che gli ha lasciato in eredità un chiodo indomidollare nella tibia e che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco da ottobre 2006 sino a fine stagione. Troppo per un infortunio che ha tempi di recupero molto più brevi, che si aggirano intorno al mese e mezzo. Ecco dunque spiegate le perplessità di Pier Paolo Mariani, il medico che ha visitato il giocatore del Rimini, classe '84. Da Villa Stuart, insomma, invitano a procedere con cautela; consigliano alla Roma di prendere il ghanese in prestito o, comunque, di sottoporlo a qualche test atletico. La società giallorossa, tuttavia, ostenta ottimismo. Ed è intenzionata a chiudere l'affare con il Rimini: due milioni per la comproprietà, senza alcuna contropartita tecnica. Ma si pensa anche di acquistare l'intero cartellino del centrocampista, sborsando tre milioni di euro. Certo è che Ahmed Barusso verrà spedito nel centro di riabilitazione di Cesenatico, dove già è stato curato dopo l'infortunio e dove Alberto Aquilani, recentemente, ha ritrovato la condizione fisica dopo cinque mesi di inattività. Il verdetto arriverà a breve. «Tra tre o quattro giorni putroppo ci lascerà», anticipa Walter Muratori, direttore sportivo del Rimini, ai microfoni di Radio Radio . Il suo allenatore, invece, decanta le lodi del ghanese: «È un Gattuso di colore e ha un tiro da fuori micidiale - spiega Leonardo Acori a Radio Incontro - Deve ancora lavorare molto, soprattutto sul sinistro, ma ha tutto per esplodere».

Capitolo Martinez: il terzino costaricense, arrivato a Trigoria in prestito la scorsa estate ma mai utilizzato, verrà rispedito al mittente, ovvero al Brescia. Epilogo inevitabile, vista la stagione che si è appena conclusa. Il difensore non si è mai ripreso dal problema alla cartilagine del ginocchio, nonostante cure specifiche e infinita pazienza. Per nove mesi, dunque, ha fatto parte della rosa solamente a livello teorico. Un lusso che nessuna squadra, Roma in primis, può permettersi.

Per il ruolo di vice Totti spunta anche Claudio Bellucci. Il trentaduenne attaccante romano, e romanista, è in scadenza di contratto con il Bologna ed il 30 giugno sarà libero a parametro zero. Bellucci, 19 gol nella stagione appena conclusa in B con i rossoblù, ha tutte le caratteristiche, a partire dal prezzo, per fare l'attaccante di scorta in una squadra come la Roma che anche il prossimo anno sarà impegnata su tre fronti. Un contatto tra la società ed il giocatore c'è già stato, e non ci saranno troppe difficoltà nel chiudere un accordo. La Roma, in sostanza, si sente tranquilla anche in virtù della volontà del giocatore che dopo tanti anni in giro per l'Italia (Sampdoria, Venezia, Napoli, Bologna) vuole a tutti i costi tornare a casa (è di San Basilio) per giocare con la squadra per la quale fa il tifo fin da bambino. «La cosa vera - le parole del giocatore che ieri è intervenuto ai microfoni di Radio Spazio Aperto - è che a me farebbe un piacere fuori dal normale venire a Roma perché sono romano e romanista».
Nessun problema dal punto di vista fisico perché Bellucci è integro. «Ho 32 anni ma posso dire che corro, sto bene ed anzi ho fatto della corsa il mio mestiere». Con la Roma la trattativa è ben avviata, la firma dovrebbe arrivare negli ultimi giorni del calciomercato, dopo la metà di agosto. «Contatti concreti con la Roma ci sono stati, ma con il mio procuratore. Non so quando firmerò per la Roma». Nessun problema nemmeno dal punto di vista tattico, Bellucci può giocare sia come prima punta e sia come esterno alto. Anzi, proprio nel ruolo di esterno alto potrebbe dare il meglio di se, vista la confidenza che ha con il gol. «Questo sarebbe davvero l'ultimo dei problemi, Spalletti saprebbe come utilizzarmi. Con questo Totti presentarmi da centravanti sarebbe dura, io ho giocato in questi ultimi 3 anni a sinistra. E' stato Mazzone, che devo solo ringraziare per quello che ha fatto per me, a trasformarmi in un attaccante di sinistra: la mia caratteristica è la corsa».
In giallorosso ritroverebbe Francesco Totti, con il quale ha già giocato insieme da bambino, ai tempi della Lodigiani. «Con Francesco abbiamo giocato nell'Under 21 insieme, ma anche prima alla Lodigiani. Poi lui è finito alla Roma e io alla Sampdoria». Già in passato ha rischiato di vestire la maglia della Roma. «Un paio di anni fa c'è stato qualcosa, ma il Bologna chiedeva un pò troppo». Nella capitale potrebbe tornare a cullare il sogno della maglia azzurra, che non ha mai abbandonato nonostante la discesa in serie B. «Alla Nazionale ancora ci penso, ho solo 32 anni e in una piazza grande come Roma avrei certo più visibilità. Conta anche la squadra dove giochi e l'esempio più lampante è quello di Max Tonetto, che è riuscito ad arrivare in Nazionale proprio grazie alla grande stagione in maglia giallorossa»

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Barusso primo colpo, poi Juan e forse anche Bobo Vieri.

Post n°433 pubblicato il 12 Giugno 2007 da Urbe_immortale

"Ciro" Ahmed Barusso è a un passo dalla Roma. Il centrocampista del Rimini, reduce da una frattura alla tibia subita lo scorso ottobre nella partita contro il Crotone, è sbarcato ieri nella Capitale ed ha effettuato le visite mediche per la società giallorossa a Villa Stuart con il Prof. Mariani.

Sul 23enne ghanese, molto potente fisicamente e fiore all'occhiello della squadra di Acori fin quando è stato in campo, la società giallorossa, sentito il parere dello staff medico, prenderà una decisione tra oggi e domani.

Barusso, ex Manfredonia, può arrivare nella capitale in comproprietà per una cifra fra i 2,5 e 3 milioni di euro. Nello scacchiere di Spalletti rappresenterebbe l'alternativa agli altri centrali di centrocampo, Pizarro, De Rossi e Aquilani.

Se il primo colpo sarà quindi Barusso, c'è da dire che il colombiano Martinez tornerà a Brescia, da cui però potrebbe arrivare il giovane difensore Fabiano Santacroce (classe 1986). Faty interessa a Cagliari, Atalanta e Sampdoria, che chiede anche Curci e Rosi. Su Okaka c'è la Reggina, Galloppa e Tulli dovrebbero restare rispettivamente a Siena e Lecce.

Inoltre, c'è da segnalare che tra Bobo Vieri e la Roma c'è stato qualcosa di più che un semplice contatto negli ultimi giorni. La società giallorossa sta cercando un prima punta in grado di dare peso al proprio reparto avanzato e l'attaccante, rigenerato dall'Atalanta dopo un paio d'anni non proprio felici per un brutto infortunio al ginocchio, potrebbe diventare l'asso nella manica per la squadra di Spalletti nella prossima stagione.

La Roma ha mollato le piste che portavano ad altri attaccanti di buon livello ma non certo di primissimo piano, come Riganò e Bellucci, per puntare proprio su Vieri che potrebbe arrivare a parametro zero visto che il suo contratto con il club bergamasco scade il 30 giugno prossimo.

Vieri viene considerato il giocatore ideale per un impiego part-time al fianco di Totti e lo stesso giocatore avrebbe espresso il proprio entusiasmo per questa nuova avventura in una grande società come la Roma che l'anno prossimo sarà in lotta con Inter e Milan per il titolo.

Sempre sul fronte acquisti, Andrea Lucci, agente italiano del difensore brasiliano Juan, ha invece confermato la trattativa tra la Roma e il Bayer Leverkusen: "Juan ha una clausola liberatoria, per cui si può liberare a parametro fisso. La prossima settimana ci sarà l'incontro tra me, Pradè e Rudi Voeller. Ci sono tutti i presupposti per trovare l'accordo - ha spiegato ieri ai microfoni di Radio Spazio Aperto -. Il giocatore ha anche ricevuto un'offerta dal Siviglia, ma ha dichiarato priorità all'Italia e a Roma confronto la Spagna".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

"Juan sarà della Roma"

Post n°432 pubblicato il 11 Giugno 2007 da Urbe_immortale

Alessandro Lucci, procuratore di Juan, alla redazione di Radio Spazio Aperto ha parlato del futuro del suo assistito che attualmente milita nel Bayer Leverkusen: "Questo calciatore ha una clausola liberatoria - spiega l'agente - per cui si può liberare a parametro fisso. La prossima settimana ci sarà l'incontro tra me, Pradè e Rudi Voeller".

Ci sono tutti i presupposti per trovare l'accordo.". Si parla anche di altre squadre interessate a Juan: "Il giocatore ha anche ricevuto un'offerta dal Siviglia ma ha dichiarato priorità all'Italia e a Roma confronto la Spagna. Dovrebbe essere la Capitale la sua destinazione, a meno che grandissime altre offerte da dover prendere in considerazione."  

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Juan e Modesto a un passo

Post n°431 pubblicato il 11 Giugno 2007 da Urbe_immortale

«Juan più forte di Chivu? Può dirlo solo il campo. Io so semplicemente che nella Bundesliga, oggi, non c'è un difensore pari a Juan per classe e per rendimento. E so, se proprio vogliamo fare un paragone, che stiamo parlando di uno dei più importanti giocatori del Brasile e di uno dei più importanti della Romania: la differenza, se c'è, fatela voi». Parole di Rudi Voeller, che di fatto, ha aperto una corsia preferenziale alla Roma, che punta forte, a dispetto dei comunicati ufficiali di dovere, al difensore brasiliano per sostituire Christian Chivu che ha rifiutato la scorsa settimana la proposta di rinnovo della Roma alle stesse cifre accettate dal francecse Philippe Mexes che invece ha rinnovato fino al 2011.

La Roma così, magari risparmierà pure qualcosa, rispetto a quanto avrebbero fatto il Siviglia, il Valencia, la Fiorentina e Milan, i club che in queste settimane hanno bussato alla porta del Bayer. «Sapete come siamo noi tedeschi. Precisi. Di parola. Juan ci ha dato cinque stagioni bellissime, è legato con il club fino al 2009, ma ha chiesto di vivere altre esperienze e noi non mettiamo mai le catene a un professionista serio e corretto. Sarà lui a scegliere dove andare, su questo siamo stati d'accordo subito. Sua moglie vuole più sole di quello che c'è qui. La capisco. Mia moglie Sabrina, che è romana, mi dice la stessa cosa quasi ogni giorno, anche se in Germania si è integrata benissimo. Però la mia situazione è diversa: a Leverkusen faccio il direttore sportivo, sono stimatissimo, ho trovato una dimensione ideale dopo qualche esperienza da allenatore, vivo e faccio vivere alla grande la mia famiglia. La città non è Tahiti, ma il sole lo andiamo a prendere in vacanza. Quella di Juan è un'altra storia. Lui, innanzitutto, è brasiliano, non tedesco. E il suo contratto prevede una clausola di rescissione: chi la esercita se lo porta a casa. E fa un grande affare. La Roma vuole Juan, credo proprio non sia un mistero. E credo sia chiaro che anche Juan vuole la Roma. Diversamente, non ci avrebbe chiesto di prendere tempo con il Siviglia, che lo avrebbe acquistato subito. Gli spagnoli aspettavano una risposta nelle prossime ore, gli abbiamo comunicato che il giocatore è lusingato dalla loro offerta, ma che vuole valutarne altre. Juan costa praticamente il triplo di quanto è costato al Bayer cinque anni fa. Lo pagammo 3,2 milioni di dollari, la rescissione è fissata a 8,5 milioni di euro: li vale tutti, ve lo garantisco. Difficilmente m'è capitato di vedere un difensore così. Parola di vecchio centravanti! Sconti non ne facciamo, ma magari si potrà recuperare qualcosa a livello fiscale. Comunque, dipenderà anche dal giocatore, con il quale il Bayer ha un rapporto splendido: se proprio insiste per una destinazione rispetto a un'altra, discuteremo con la società scelta e vedremo di metterci d'accordo».

Ed insieme a Juan, la Roma sta lavorando anche su Francesco Modesto: l'accordo con la Reggina sarebbe stato praticamente raggiunto sulla base di 2,5 milioni di euro più il prestito di un giovane: maggiori indiziati ad andare sullo Stretto Okaka o Rosi.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Post n°430 pubblicato il 01 Giugno 2007 da Urbe_immortale

Blog in Vacanza...

...arrivederci a lunedì 11 giugno

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Doni: "In Nazionale grazie alla Roma!"

Post n°429 pubblicato il 01 Giugno 2007 da Urbe_immortale

Una prima da brividi. Alexander Doni stasera sarà nel tempio del calcio, a Wembley, con la nazionale brasiliana. La sua prima convocazione nella Seleçao, difficile chiedere di meglio. Peccato che il ct Carlos Dunga, dopo aver aspettato a lungo prima di chiamarlo, sembra aver deciso di preferirgli Helton, del Porto. Si dovrà accomodare in panchina. Un modo per prendere confidenza con la nazionale verdeoro con la quale disputerà la Coppa America. In quella occasione il Brasile sarà privo di tutti i migliori, non oggi. Per il ritorno dei leoni d'Inghilterra nello stadio del titolo mondiale del '66 hanno risposto presente anche i vari Kakà, Ronaldinho e Robinho. Uno spettacolo in campo e fuori con il pubblico delle grandi occasioni che tornerà ad affollare Wembley dopo l'inaugurazione fatta con gli azzurrini dell'Under 21 e dopo la finale di Fa Cup tra Manchester United e Chelsea.

Ma oggi è un'altro giorno, è il giorno di Doni in verdeoro. Il portiere giallorosso nelle ore che hanno preceduto il match si è detto felice dell'ambiente che ha trovato, anche meglio di quanto potesse immaginare. Ma anche in questo momento di inebrianti novità non ha dimenticato la Roma: «Ho lavorato molto in questi due anni in Italia, per fortuna il riconoscimento è arrivato con la convocazione». Una maturazione alla quale i tifosi giallorossi hanno potuto assistere giorno dopo giorno, partita dopo partita, fino a fare di lui un punto fermo e uno dei migliori portieri del campionato. «In Italia credo di aver imparato ad essere più professionale, a lavorare con maggiore serietà». Merito di Spalletti e del suo staff che hanno trasformato un giocatore con delle potenzialità in un "nazionale". E quella dei portieri brasiliani, per anni ricordati solo per "papere" incredibili come quelle di Valdir Peres al Mundial del 1982, sembra essere diventata una moda. «Oggi tutta Europa e tutto il mondo ci cerca - ha detto Doni - merito del buon lavoro fatto dai primi che sono stati ingaggiati (vedi Taffarel, ndr), loro hanno aperto la strada». Ora quella la sta percorrendo lui, una strada che porta dritta a Wembley.

Alle 16 locali, le 20 in Inghilterra, le 21 qui nel nostro paese, il Brasile si fermerà a guardare la Seleçao. Una parata di campioni, con Doni lì ad aspettare in panchina con la speranza che Dunga gli possa concedere almeno una manciata di meritatissimi minuti in campo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Samuel vorrebbe tornare. Spunta Gonzalez

Post n°428 pubblicato il 01 Giugno 2007 da Urbe_immortale

Si continua a lavorare sull'asse Roma-Milano. Ufficialmente tra l'Inter e la società giallorossa non ci sono contatti, ma nel frattempo si studiano le strategie per il giorno in cui ci si metterà seduti intorno ad un tavolo. E questo non accadrà prima della metà della prossima settimana. La Roma infatti prima di parlare con l'Inter vuole avere ben chiara la posizione di Cristian Chivu: mercoledì prossimo in questo senso sarà una giornata decisiva. A Timisoara infatti Daniele Pradè si incontrerà con i fratelli Becali, procuratori del romeno, a cui farà la stessa proposta economica fatta qualche giorno fa a Mexes: e cioè 2.5 milioni a stagione che con i premi potrebbero diventare 3.5. L'Inter però ha offerto al rumeno 4,5 milioni l'anno netti più i premi doppi rispetto al resto della rosa nerazzurra.

Se Chivu accetterà l'offerta allora la Roma si presenterà all'incontro con i dirigenti nerazzurri forte delle proprie posizioni e consapevole di poter rifiutare le offerte dell'Inter, che comunque un tentativo per Chivu, per Mancini (anche se dopo la conferma di Figo le quotazioni di Amantino sono in ribasso) e anche per De Rossi (che la Roma considera assolutamente incedibile), lo farà. In questo caso la trattativa riguarderebbe solo Pizarro, che potrebbe essere riscattato dai giallorossi oppure rimanere un altro anno nella capitale in comproprietà, soluzione questa che il cileno non gradisce per niente.

Se invece Chivu non dovesse accettare la proposta giallorossa, allora rientrerebbero in ballo più soluzioni. L'Inter infatti proverebbe ad accorpare le due trattative, cercando di inserire la seconda metà di Pizarro nell'offerta che Branca e Oriali faranno per Chivu. Offerta che sarebbe "irrobustita" dalla presenza di Walter Samuel. "The Wall" ha già fatto sapere tramite fonti a lui molto vicine, che la Roma è l'unica squadra per la quale accetterebbe di andare via da Milano. Il problema però è l'ingaggio perché l'argentino guadagna 4.2 milioni di euro netti a stagione ed ha il contratto in scadenza nel 2009: circa 16 milioni di euro lordi, una cifra nettamente al di fuori del budget a disposizione della Roma. L'Inter però potrebbe arrivare in aiuto dei giallorossi, pagando poco più della metà (2.2 milioni netti) dell'ingaggio dell'argentino e lasciando alla Roma "solo" 2 milioni netti.

Un altro nome che potrebbe essere inserito nella trattativa è quello di Mariano Gonzalez. L'argentino è di proprietà del Palermo ma l'Inter potrebbe riscattarlo per poi girarlo alla Roma. Gonzalez, che piace a Spalletti che ne è rimasto impressionato dopo averlo visto all'opera nella finale di ritorno di Coppa Italia, è un esterno più simile per caratteristiche a Taddei che a Mancini, e può giocare su entrambe le fasce. Particolare da non sottovalutare e che potrebbe facilitare la trattativa, ha lo stesso procuratore di Pizarro, e cioè Fernando Hidalgo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963