Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi di Novembre 2007

Un gol della Lazio che ci strappa un sorriso

Post n°986 pubblicato il 26 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Quello di Fabio Firmani di ieri pomeriggio, è stato uno dei casi rari i cui un gol della Lazio ci ha strappato un sorriso, anche se è stato il gol della vittoria della Lazio contro il Parma. Quasi sul gong. Poi tutti sotto la curva a baciare l'effigie di Gabriele Sandri, tifoso biancoceleste ucciso due settimane fa.

Proprio a Gabbo è dedicata la partita dell’Olimpico e quindi la vittoria. E proprio così la sognavano tifosi e giocatori della Lazio, che sotto la maglia avevano una t-shirt con l’immagine del giovane Sandri. Si sente nell’aria la sua presenza. Le squadre devono ancora entrare in campo, ma le immagini di Gabriele, le sue foto, la sua canzone («Meravigliosa creatura» di Gianna Nannini) e i cori riempiono tutto lo stadio. Uno striscione è posizionato sotto la curva Nord, cuore dei tifosi biancocelesti: «Lacrime, dolore, silenzio». Il settore dei laziali resta vuoto per una ventina di minuti. Rompono il silenzio i numerosi cori per Gabriele («Uno di noi») e alcuni contro le forze dell’ordine («Poliziotto pezzo di m...»), a causa del quale - sembra - la Lazio potrebbe incorrere in una squalifica del campo.

Non è finita, perché i tifosi entrati in ritardo decidono spontaneamente di abbandonare lo stadio: non ce la fanno più a stare lì, la menta vola altrove, alla maledetta domenica. Prima di eclissarsi però c’è ancora il tempo di esporre un altro striscione: «Ma Gabriele vorrebbe anche questo». Striscione ambiguo. Forse, una richiesta: la curva Nord deve essere intitolata a Gabbo.

 
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Panucci: "Vogliamo chiudere i conti"

Post n°985 pubblicato il 26 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Prima di imbarcarsi per Kiev, ha parlato anche Christian Panucci, uno dei protagonisti indiscussi di questo scorcio di stagione della Roma. «È una partita molto importante- ha detto nelle parole riportate da romanews.eu- come sarà importante l'atteggiamento con cui andremo in campo. Ci sentiamo una squadra forte. Stiamo bene, la squadra sta avendo il giusto equilibrio, partiamo per Kiev con dei buoni propositi. Non mi sento il giocatore più in forma in questo momento, sono tanti i giocatori che stanno bene. Siamo tutti a disposizione dell'allenatore. Mi aspetto di passare il turno e di andare agli ottavi di finale. Cercheremo subito di chiudere i conti. La Dinamo Kiev è una buona squadra, fa un buon calcio, anche se in Champions non sta andando benissimo. È una partita che nasconde molte insidie; passeremo dai ventotto gradi di oggi ad una temperatura polare. Speriamo soltanto che il terreno di gioco sia in buone condizioni. Il sorteggio delle qualificazioni mondiali? Io spero di andare agli Europei, i Mondiali potrei giocarli se li fanno per gli over 40. La Juventus? Sta facendo un ottimo campionato e ieri sera lo ha dimostrato. È un campionato duro, sappiamo della forza della Juventus, dell'Inter, ma anche del Milan. Noi, comunque, siamo più forti dell'anno scorso. Totti? Il questo momento non sta bene, noi lo stiamo aspettando, però Vucinic sta facendo benissimo».

 
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La Sensi all'aeroporto: "Fiduciosa nella qualificazione"

Post n°984 pubblicato il 26 Novembre 2007 da Urbe_immortale

La Roma è partita per Kiev, dove domani affronterà la Dinamo nella quinta giornata di Champions League. Il volo AP8030 dell' AirOne, decollato da Fiumicino dopo le 9, dopo circa tre ore e mezza di volo atterrerà in Ucraina. «Partiamo con grande fiducia- ha detto Rosella Sensi- sperando di fare bene e di ottenere la qualificazione. Si è tornati a parlare di scudetto? Nelle prime giornate di campionato si parlava di Roma da scudetto, poi di Roma in crisi. Quello che posso dire è che la squadra sta continuando a fare bene, anche in Europa. Le condizioni di Totti? Stiamo parlando di un giocatore determinante per la squadra- ha concluso nelle virgolette riportate da romanews.eu- Era pronto per tornare in campo, ma venerdì si è rifatto male. L'augurio è che si riprenda il prima possibile».

 
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Sudafrica 2010: Vucinic contro De Rossi

Post n°983 pubblicato il 26 Novembre 2007 da Urbe_immortale

De Rossi contro Vucinic. Per un una volta, anzi due (andata e ritorno), avversari. Già, perché l'Italia ha pescato anche il Montenegro tra gli avversari delle prossime qualificazioni ai Mondiali di Sudafrica 2010. E Mirko, della sua giovanissima nazionale, è il capitano e l'idolo dei ragazzini. Complessivamente, il sorteggio di Durban ha regalato ai campioni del mondo un sorteggio all'acqua di rose. Nel girone 8, quello azzurro, oltre al Montenegro ce la vedremo con Bulgaria, Eire, Cipro e Georgia. Avversari che Roberto Donadoni ha definito «tignosi». Commenta il Ct: «Sono tutte squadre che non hanno una grande tradizione calcistica, ma che non sono facili da affrontare. La Bulgaria è quella che, sulla carta, potrebbe contenderci la qualificazione, ma il Montenegro è ostico e anche l'Irlanda. La Georgia, poi la conosciamo».

Certo, se i nostri avversari sono tignosi, che dovrebbero dire le nazionali del girone 6? Testa di serie la Croazia, poi Inghilterra, Ucraina, Bielorussia, Kazakistan e Andorra.

Così poi gli altri gruppi:

girone 1 Portogallo, Svezia, Danimarca, Ungheria, Albania, Malta;

girone 2 Grecia, Israele, Svizzera, Moldova, Lettonia, Lussemburgo;

girone 3 Repubblica Ceca, Polonia, Irlanda del Nord, Slovacchia, Slovenia, San Marino;

girone 4 Germania, Russia, Finlandia, Galles, Azerbaigian, Liechtenstein;

girone 5 Spagna, Turchia, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Armenia, Estonia,

girone 7 Francia, Romania, Serbia, Lituania, Austria, Isole FarOer;

girone 9 Olanda, Scozia, Norvegia, Macedonia, Islanda.

 
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Totti corre, ma non calcia ancora

Post n°982 pubblicato il 26 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Francesco Totti ha un solo obiettivo nella testa, rientrare in campo il prima possibile. Fosse stato per lui avrebbe giocato già a Genova, ma lo stop di giovedì scorso lo ha costretto a cambiare un po' i suoi programmi. Quello nuovo prevede un suo ritorno in campo domenica prossima contro l'Udinese, a quaranta giorni dall'infortunio subito nella partita di andata contro lo Sporting Lisbona, lo scorso 23 ottobre. Ieri mattina Francesco si è rivisto in campo a Trigoria. Un'ora circa di lavoro, guardato a vista da Vito Scala, da Silio Musa e dal professor Andrea Scala, lo specialista del piede che sabato mattina lo aveva visitato a Villa Stuart insieme al professor Mariani. Francesco si è dedicato solamente alla corsa: qualche allungo senza toccare mai il pallone. Sente ancora dolore sul collo del piede e quindi non sarebbe stato prudente ricominciare a calciare. Il professor Scala, dopo averlo visitato a Villa Stuart, lo ha voluto controllare anche sul campo per vedere come reagisce la caviglia sotto sforzo. Stamattina Totti sarà di nuovo a Trigoria per continuare il programma di recupero verso la gara con l'Udinese. Nei prossimi giorni forzerà il ritmo e proverà di nuovo a calciare il pallone, anche grazie ad una protezione speciale che aveva già indossato giovedì scorso. Se non avvertirà dolore potrà tornare a disposizione di Spalletti per domenica, altrimenti se ne riparlerà mercoledì prossimo quando all'Olimpico si recupererà la gara con il Cagliari che non si è giocata lo scorso 11 novembre dopo la morte di Gabriele Sandri.

Se ci sono dei dubbi sul recupero di Totti per domenica prossima, Mexes, Perrotta ed Aquilani ce la dovrebbero fare senza troppi problemi. Il francese, che era stato convocato sia per la gara con il Cagliari prima della sosta sia per Genova, giovedì si sottoporrà a Tor Vergata a una risonanza spettroscopica alla testa. Dopo questo esame i medici dovrebbero dare l'ok al suo ritorno in campo. Mexes, che nell'ultima settimana ha sempre svolto allenamento completo giocando anche la partitella e non mostrando particolari problemi, ieri ha fatto solamente giri di campo nel circuito di Trigoria. In leggero miglioramento anche le condizioni di Simone Perrotta, che è fermo per un riacutizzarsi della pubalgia e che in un primo momento sembrava recuperabile per Kiev. Invece, anche in considerazione del freddo che la Roma troverà in Ucraina, si è deciso di non rischiare e di lasciarlo a lavorare a Trigoria. Ieri Simone, che dal ritorno dalla nazionale aveva fatto solo sedute fisioterapiche, ieri si è dedicato ad un differenziato in palestra. Non ancora a pieno regime è invece la condizione di Alberto Aquilani, che dopo le buone sensazioni di martedì e mercoledì scorso (dove aveva svolto tutta la seduta ad eccezione della partitella), ha lievemente rallentato negli ultimi allenamenti.

 
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Finalmente Taddei

Post n°981 pubblicato il 26 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Dal 26 settembre al 26 novembre. A due mesi esatti dal giorno del suo infortunio, uno stiramento al polpaccio durante Fiorentina-Roma, Rodrigo Taddei torna nella lista dei convocati e questa mattina si è imbarcato alle 9 a Fiumicino con il resto della squadra in direzione Kiev. Un recupero importantissimo per Spalletti, che può tornare a utilizzare un giocatore forse unico come caratteristiche tra quelli che ha a disposizione. Non è un caso infatti che il tecnico romanista da quando manca Taddei abbia dovuto in qualche modo riequilibrare l'assetto della squadra alzando sulla linea dei trequartisti Max Tonetto, che ha caratteristiche più difensive rispetto agli altri esterni, Mancini, Giuly, Esposito. Il brasiliano però domani partirà dalla panchina anche perché Spalletti, tenuto conto delle assenze che deve fronteggiare (Mexes, Perrotta, Aquilani) sembra orientato a confermare la stessa formazione che ha vinto a Marassi contro il Genoa. In porta ci sarà Doni mentre in difesa sarà confermata la coppia centrale formata da Ferrari (che sarà squalificato in campionato e salterà la gara con l'Udinese) e Juan. Sulle fasce agiranno Panucci a destra e Cassetti a sinistra; difficile che Spalletti inserisca Cicinho dal primo minuto dopo le splendide prestazioni di Christian in Nazionale e a Marassi e dell'ex difensore Lecce sabato scorso.

In mezzo al campo si è meritato la conferma Matteo Brighi, L'ex giocatore del Chievo sta conquistando giorno dopo giorno la fiducia del tecnico grazie all'impegno che mette sia in allenamento sia in partita, ogni volta che è chiamato in causa. Brighi poi garantisce equilibrio a centrocampo, recupera tanti palloni e consente a De Rossi, che gli giocherà a fianco, di sganciarsi in attacco senza doversi preoccupare troppo della fase difensiva. Più muscoli davanti alla difesa consentono anche a David Pizarro di giocare nel suo vecchio ruolo di trequartista, alle spalle dell'unica punta che sarà ancora una volta Mirko Vucinic. Il cileno contro il Genoa è stato tra i migliori in campo, e non solo perché ha fornito a Panucci l'assist per il gol vittoria. Per questo sembra difficile che Spalletti possa schierare dal primo minuto Ludovic Giuly, che invece potrebbe rivelarsi utile a partita in corso. Sulle corsie esterne giocheranno quindi Mancini, ancora spostato a destra, e Tonetto dalla parte opposta.

I CONVOCATI: Antunes, Barusso, Brighi, Cassetti, Curci, Cicinho, De Rossi, Doni, Esposito, Ferrari, Giuly, Juan, Mancini, Panucci, Pit, Pizarro, Taddei, Tonetto, Vucinic, Zotti.

 
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Panucci a Sky: "Vorrei lo scudetto"

Post n°980 pubblicato il 25 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Christian Panucci, difensore della Roma, ha raccontato a Sky il suo momento d'oro. «È un bel momento, insperato, però veramente bello». - Lo avevi sognato un gol contro la Scozia? «Lo speravo. Io non sono superstizioso, non penso mai a fare gol. Penso solo a fare bene. Onestamente lo avevo sognato, avevo detto a un mio amico: 'Pensa se faccio gol a Glasgow?'»

Il gol contro la Scozia.
"Il più importante della mia carriera. Mi ripaga dell'amarezza dell'ultimo Mondiale"
Sulla Roma.
"Da quando è arrivato Spalletti, l'idea è in tre o quattro anni di vincere lo Scudetto".
Un momento da incorniciare.
"E' un bel momento, insperato, però veramente bello".
Lo avevi sognato un gol contro la Scozia?
"Lo speravo. Io non sono superstizioso, non penso mai a fare gol. Penso solo a fare bene. Onestamente lo avevo sognato, avevo detto a un mio amico: "Pensa se faccio gol a Glasgow?"".
Cosa hai provato in quel momento?
Tante cose: rabbia, felicità, soddisfazione, è il gol più importante della mia carriera. L'ho colpita bene. Aver portato l'Italia gli Europei è una grande cosa, sono felice e sono emozionato ancora adesso che ne parlo a distanza di una settimana. E' stato un gol veramente importante.
Ti sei preso una bella rivincita in Nazionale?
"Onestamente non è che c'ero rimasto benissimo, all'ultimo Mondiale, dove non sono andato. Questo momento forse mi ripaga dell'amarezza dell'ultimo Mondiale. Credo sia stato un regalo di Dio".
Il rapporto con Roma.
"Credo di avere sempre onorato la maglia della Roma. E' chiaro che ho iniziato la stagione con qualche infortunio e qualche fastidio di troppo, però, se sto bene, mi auguro di dare il mio contributo perché per me la Roma è qualcosa di importante. Sono sette anni che sono qua e ho sempre cercato di onorare la maglia al massimo".
Lo Scudetto?
"Da quando è arrivato Spalletti l'idea è quella, in tre o quattro anni di vincere lo Scudetto. Sarebbe una chiusura talmente bella per me. Vedere felici i tifosi della Roma è un sogno che ho ancora nella mia carriera. Ancora quattro anni dovrei farli".
Come vivi la vigilia delle sfide importanti?
"Sono molto tranquillo, sono molto sereno, mi addormento presto, dormo 9-10 ore, dormo benissimo. Sono uno che dopo cena va in camera subito, ascolto un po' di musica, telefono o guardo un film. Mi rilasso. Sono uno che appena mette un film si addormenta. Non riesco a vedere un film oltre le dieci di sera".
Gli affetti della tua vita.
"Mio figlio è l'amore della mia vita, è il grande protagonista della mia vita. Mia mamma è stata la forza della famiglia, per me, per mio fratello e mio padre. Ha dato tutto per i figli, adesso per il nipotino. E' una donna straordinaria. Mio papà mi avrà chiamato per parlare di calcio solo cinque volte nella mia carriera, forse l'ultima volta l'ha fatto quando un venerdì dissi a Donadoni che ci volevo pensare e lui mi disse: "Ad un amico e alla Nazionale non puoi dire di no". Papà è un uomo straordinario. Con mio fratello ho un rapporto fantastico. Adesso lui è Direttore Sportivo del Savona, parliamo tre, quattro volte al giorno. Abbiamo un'unione molto forte però c'è molto libertà nella mia famiglia. Ognuno ha la sua libertà, ha la sua vita, il suo lavoro. Mio padre e mia madre non sanno nemmeno quanto guadagno, perché sanno stare da parte ma allo stesso tempo sono molto presenti".

 
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3 punti d'oro

Post n°979 pubblicato il 25 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Decimata dagli infortuni, su un campo fradicio, contro avversari spiritati e con un arbitro che sbaglia tutto, la Roma lotta e si prende 3 punti all'ultimo minuto. Christian inzucca, come 7 giorni fa con l'Italia. E dopo 18 anni si rivince a "Genoa". «Lo dedico ai tifosi e al presidente». Spalletti: «Un'impresa». A Kiev con Perrotta, e domenica forse c'è Totti.

La vittoria della svolta della stagione della Roma arriva nel momento più amato da ogni tifoso, al novantesimo di una partita tiratissima, condotta dalla squadra giallorossa con disinvoltura, senza dominare, ma anche senza mai rischiare (a parte un tiraccio sull'incrocio dei pali di Paro), con quell'equilibrio che piace a Spalletti e che senza Totti (e Taddei e Aquilani e Perrotta e Mexes oltre ad Andreolli e Julio Sergio) diventa persino necessario. La resistenza del Genoa è vinta all'ultimo soffio, col guerriero più irriducibile, Panucci, uno che non ha finito di scrivere pagine meravigliose nella sua carriera. Dopo Glasgow adesso Genova, vittoria ancor più importante perché il pareggio in Scozia sarebbe bastato per la qualificazione degli azzurri e invece ieri sarebbe servito a poco, solo a rinforzare i rimpianti per la mancata pressione sull'Inter, che di lì a mezz'ora sarebbe scesa in campo con l'Atalanta. Capitano e protagonista annunciato, ieri Panucci ha raccolto gli applausi della "sua" Gradinata Nord all'inizio del secondo tempo, quando s'è piazzato davanti a loro in attesa dell'altra metà della partita, e poi s'è sorbito i fischi di frustrazione alla fine, quando ha affrontato da trionfatore le interviste televisive dedicate al migliore in campo. Con la sua incornata, così simile a quella di Glasgow (con lo splendido Pizarro nelle vesti di Pirlo), la Roma mette in cassa tre punti di straordinaria importanza e si porta a casa la quinta vittoria su sette trasferte. Rendimento da grandissima squadra. Con Totti, può diventare la più grande. Ora sì.

 
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Post N° 978

Post n°978 pubblicato il 23 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Ci riaggiorniamo a domenica sera...

Altro week-end enogastronomico in Umbria con signora e amici...

Riaggiornerò il blog domenica sera...

 
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Marca: il Real vuole Mancini e De Rossi

Post n°977 pubblicato il 23 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Il Real Madrid vuol fare la spesa a Roma. Il club spagnolo starebbe da tempo seguendo due giocatori giallorossi: Amantino Mancini e Daniele De Rossi. Quasi rispondendo alle voci circolate negli ultimi giorni circa un interessamento della Roma per il centrocampista Julio Baptista, il quotidiano spagnolo 'Marca' afferma che il club di Ramon Calderon avrebbe messo in cima alla lista degli acquisti per l'anno prossimo i due centrocampisti giallorossi.

'Marca' ha voluto però specificare che le due operazioni sono "diametralmente opposte". Se per la cessione di De Rossi la Roma sembra aver posto da tempo il veto, e "per il giocatore sia pronto un contratto che lo legherà a vita alla squadra capitolina", per Mancini si tratterebbe di "un'operazione più semplice", visto che il giocatore ha un contratto in scadenza nel giugno 2009 e non sembrerebbe intenzionato a prolungarlo alle condizioni proposte dalla società giallorossa. Per chiarire meglio il caso di Mancini, il giornale spagnolo paragona la situazione attuale dell'esterno brasiliano a quella di Cristian Chivu, che la scorsa estate lasciò la Roma per passare all'Inter.  

 
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Spalletti: "Totti resta a casa, sente ancora dolore"

Post n°976 pubblicato il 23 Novembre 2007 da Urbe_immortale

La conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore della Roma, a Trigoria al centro sportivo Fulvio Bernardini, in vista della partita di domani contro il Genova, valevole per la tredicesima giornata del Campionato di Serie A, in programma alle 18.

Come sta Totti?
Questa mattina è arrivato al campo con tutti i buoni propositi, però ancora sentiva dolore, per questo rimane a casa.
Rimane a casa anche Taddei.
Ieri non si è allenato a scopo preventivo, oggi l'ha fatto quasi tutto, ma non è tranquillo e noi abbiamo bisogno di gente pronta.
Come sono stati curati i giocatori?
Sono responsabile io, tutti i miei collaboratori fanno cose che a me vanno bene. Per quanto riguarda i carichi di allenamento, quelli sono corretti e giusti. Addirittura non faccio quasi più gli allenamenti doppi. Gli infortuni ce l'hanno tutti, capitano di continuo. A noi ce ne sono capitati due o tre particolari, tipo Aquilani o Taddei, di conseguenza può succedere che hanno bisogno di qualche giorno in più. Anche domani ho il problema di mandare qualcuno in tribuna, per cui sono tranquillo.
Per Totti si è parlato di infortunio misterioso. Che cosa è realmente successo a Francesco?
I misteri ci sono se si vogliono creare. Sono successe un paio di stupidaggini che hanno determinato un paio di ricadute e gli si è riacutizzato lo stesso dolore. Per quanto riguarda le diagnosi precise, chiedetele a Brozzi. Noi abbiamo detto cose reali, se voi non credete, diventa difficile. E poi agli allenamenti assistono in tanti, non siamo solo noi a parlare così.
Si è parlato di microfrattura per Totti.
Ne ha parlato Bruno Conti. Lui probabilmente, non essendo un medico, non si è spiegato bene. Poi Silio Musa e Vito Scala hanno detto la verità. A noi dispiace di non poter disporre del nostro miglior calcatore.
Quando rientrerà allora Totti?
Questo è da valutare. Domani c'è un altro esame, continueremo a lavorarci sopra.
A Perrotta e De Rossi forse era meglio evitargli il secondo tempo della partita contro le Faer Oer?
Non voglio entrare nelle modalità di lavoro di Donadoni, certo qualcosa ce la dobbiamo ciucciare... Altre squadre sono state trattate meglio di noi? Non lo so e non lo voglio fare. Spero solo che il ct abbia un contatto diretto con i calciatori, che valuti in funzione delle situazioni a cui i ragazzi possono andare incontro. Anche Curci è tornato con un'ematoma nel fianco procurato in allenamento. Valuteremo anche lui.
Doni e Juan sono ok?
Sono tornati ma ancora devo parlarci.
Mexes ha superato l'infortunio alla testa?
Lo ha superato, ora valuteremo con serenità senza mettere a rischio la situazione del calciatore.
Possibile l'inserimento di Brighi a Genova?
E' una cosa possibile come già mi avevate domandato nella precedente conferenza. E' una soluzione che si può riadottare, tuttavia domani trarremo le soluzioni finali.
Si può dire che non esiste un caso infortunati e che sono soluzioni determinate da casualità?
Sì, si può dire così. Se poi andiamo a vedere le altre squadre, anche loro hanno situazioni analoghe da risolvere. Forse qui se ne parla di meno. Io sono a posto e non c'è nessun problema.
Da cosa dipende l'amore della tifoseria per la squadra?
Il tifoso della Roma ama a prescindere questa squadra. Loro si emozionano e spero anche per il buon comportamento da parte dei calciatori in campo.
Come si può promuovere una tifoseria sana?
Non lo so, sicuramente l'iniziativa della società di far entrare i bambini, è corretta. Bisogna farli venire allo stadio e sono sicuro che ci insegneranno tanto. E spero che questi vengano accolti in futuro a Trigoria per dare loro la possibilità di toccare con mano la realtà. Infine non mi sta più bene che i tifosi salgano sui muri per vedere gli allenamenti, almeno una volta alla settimana vogliamo aprirli al pubblico.
Un commento su quanto accaduto due settimane fa?
Di cose ne sono successe. Il calcio non deve essere solo delle televisioni, ma anche del tifoso che frequenta lo stadio. Bisogna abbattere le barriere, non chiuderle. Tutti noi siamo a disposizione affinchè le cose vadano nella direzione giusta.
Una sua opinione sul Genoa di Gasperini e su un ciclo di partite apparentemente semplici?
Tutte le partite sono difficili. Per quanto riguarda il Genoa, sta facendo molto bene. Tengono ritmi altissimi, Gasperini è un grande tecnico e ha dato un'impronta alla squadra. E poi nel loro stadio danno qualcosa di più. Da parte nostra abbiamo nel mirino obiettivi importanti. Noi dobbiamo tentare di andare a vincere tutte le partite.
Dopo le soste non andate mai bene, un caso?
Secondo me è una situazione casuale. Se non ci convinciamo di mettere più ruvidità nei comportamenti durante una partita, non si va lontanto. In questo senso a Genova spero cambi qualcosa.
A Genova può essere un'occasione importante per Esposito?
E' un'occasione per tutti, non solo per lui. Io Mauro l'ho utilizzato poco, ma è già stato importante fuori dal campo. E in futuro ci darà una mano anche in campo.
Quanto potrebbero pesare gli infortuni in futuro?
Difficilmente nel nostro campionato si può andare a migliorare giocatori come Taddei, Aquilani, Totti e altri. E qualcosa le loro assenze ti tolgono sicuramente. Noi, tuttavia, abbiamo completato la rosa proprio per sopperire a queste situazioni.
E' la quinta partita senza Totti, nelle precedenti la squadra l'aveva soddisfatta nei meccanismi?
Sì, mi ha soddisfatto. Ho visto la squadra protesa in avanti, cercando di dare continuità a quanto fatto con Francesco in campo. Inevitabilmente qualcosa cambia con Totti in campo, ma loro sanno interpretare bene le situazioni.
Quei 25 minuti giocati da Totti contro lo Sporting hanno condizionato il suo recupero?
Non lo so, può darsi che lei abbia ragione, ma questo può essere un discorso valido se si parla di un recupero nell'immediato. Probabilemente io ho sbagliato a non toglierlo prima.
Farà battere di nuovo le punizioni a tre tocchi in quella zona del campo?
Io a Totti non vado a dire come calciare le punizioni. In quella circostanza ha preso quella decisione e a me va bene.
Riuscirete a riscattare Manchester?
Nei comportamenti hanno già riscattato nella partita di andata. E poi noi con loro abbiamo già vinto nella gara di andata. Comunque daremo il massimo per arrivarci nel migliore dei modi.

 
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Convocati per Genova

Post n°975 pubblicato il 23 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Ecco la lista dei convocati per l'anticipo di sabato contro il Genoa: non c'è Totti, non c'è Aquilani, nè Taddei e Perrotta.

ANTUNES Gabriel
BARUSSO Ahmed
BRIGHI Matteo
CASSETTI Marco
CURCI Gianluca
CICINHO 
DE ROSSI  Daniele
ESPOSITO Mauro
FERRARI Matteo
GIULY Ludovic
JUAN 
MANCINI Alessandro
MARANGON  Alexander
MEXES Philippe      
PANUCCI Christian
PIT Adrian
PIZARRO  David
TONETTO Max
VUCINIC  Mirko
ZOTTI Carlo

 
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Totti out. Neanche si allena

Post n°974 pubblicato il 23 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Brutte notizie da Trigoria. Speravamo in dei progressi da parte del Capitano e invece nell'ultimo allenamento prima della trasferta di Genova non è sceso neanche in campo. Ormai è impossibile vederlo in campo a Genova.

De Rossi e Mexes, invece, sono regolarmente con il gruppo.

 
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Conti: "Più tutela da parte di Donadoni"

Post n°973 pubblicato il 23 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Non bastasse l'assenza di capitan Totti, per il prossimo weekend Spalletti dovrà rinunciare anche a Perrotta (problemi all'adduttore destro) e rischia anche di perdere De Rossi (contusione, ma forse recuperabile). I due hanno pagato a caro prezzo l'incontro contro le Far Oer, nel corso del quale sono rimasti in campo per tutti i 90 minuti. Per la sorpresa dei vertici del club capitolino, che proprio non si aspettavano una simile gestione della situazione da parte di Donadoni.

«Per noi è motivo d'orgoglio dare 4 giocatori alla Nazionale - ha spiegato un contrariato Bruno Conti, direttore tecnico giallorosso - ma non siamo stati contenti di vederne due finire la partita. Ci aspettavamo potessero uscire prima della fine, giocando magari solo un tempo. Il risultato del match era ininfluente, mentre la Roma aveva in programma l'anticipo. Se per De Rossi il problema è minimo, Perrotta non sarà disponibile. Non ci siamo mai lamentati e non lo facciamo nemmeno ora proprio per rispetto della Nazionale e di Donadoni, però in questo caso ci attendevamo più tutela da parte sua».
 

 
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Situazione pazzesca: sono tutti infortunati.

Post n°972 pubblicato il 23 Novembre 2007 da Urbe_immortale

A distanza di sedici giorni dall'ultima gara ufficiale disputata dai giallorossi (Sporting Lisbona-Roma), l'infermeria torna a riempirsi proprio alla vigilia della sfida con il Genoa, che doveva rappresentare per Spalletti l'opportunità di recuperare tutti i suoi infortunati. Una situazione che appare peggiorata anche rispetto all'ultima volta in cui il tecnico toscano ha diramato l'elenco dei convocati, ovvero in occasione di quel Roma-Cagliari poi rinviato, dove la lista degli indisponibili comprendeva i soli nomi di Totti, Aquilani e Taddei (oltre, ovviamente, Andreolli).

Uno scenario pazzesco quello sanitario della Roma: ieri sarebbe dovuto essere il giorno della verità per il Capitano, quello in cui sembrava pronto a ritornare con il gruppo a un mese esatto dall'infortunio subito nella gara di andata contro lo Sporting Lisbona; invece, c'è stato un nuovo stop. Totti si è fermato dopo quindici minuti di riscaldamento, per un problema all'altezza collo interno del piede destro. Calciando il pallone Francesco, che aveva una speciale protezione sul collo del piede infortunato, ha toccato anche il terreno ed ha avvertito un forte dolore, poi ha provato a riprendere a correre ma alla fine è stato costretto ad uscire dal campo, molto contrariato.

Ma siccome piove sempre sul bagnato, alla maxi-lista degli infortunati si è aggiunto anche un Perrotta reduce dagli impegni con la maglia azzurra. Simone, in campo sino all'ultimo minuto contro le Far Oer, ha avvertito un forte dolore all'adduttore al termine del match giocato mercoledì e ieri, di ritorno a Trigoria, non si è allenato dedicandosi solo a sedute fisioterapiche. Un problema già avuto in passato dall'ex Chievo (precisamente in un allenamento del 28 agosto scorso, che lo tenne fuori per diciannove giorni) che, essendosi riacutizzato, lo ha automaticamente escluso per Genova non volendo rischiare di perderlo anche nella prossima trasferta di Champions contro la Dynamo Kiev.

Con lui resterà a casa e non partirà per Marassi anche Aquilani, che ha ancora bisogno di tempo per recuperare dalla lesione di secondo grado del retto femorale. Eppure le sensazioni avute nelle ultime sedute avevano un po' illuso riguardo un suo eventuale ritorno, poiché il Principino martedì e mercoledì aveva lavorato a pieno con i compagni saltando solamente la partitella. Un ulteriore scatto che si pensava dovesse avvenire ieri ed invece Alberto ha fatto un passo indietro svolgendo sin dall'inizio un lavoro differenziato sotto la supervisione di Luca Franceschi. Un'operazione, durata meno di mezzora, che non lo ha visto andare oltre degli scatti e dei giri di campo, escludendolo, di fatto, da una convocazione per Marassi.

Ed in un centrocampo romanista falcidiato da acciacchi di ogni tipo, in cui non va dimenticato anche un Pizarro che ieri non ha forzato svolgendo solo differenziato, c'è qualche timore anche per un De Rossi tornato non al meglio dal match giocato a Modena. Daniele, vittima di una botta al ginocchio nei novanta minuti disputati contro i semidilettanti delle Far Oer, si è limitato alla sola fisioterapia nell'ultima seduta ed in vista del Genoa la sua condizione è da monitorare. All'allenamento odierno il compito di chiarire se il futuro capitano giallorosso sarà dell'incontro, anche se la sua voglia di esserci sembra già un importante elemento su cui contare. Chi invece sarà sicuro assente contro la formazione di Gasperini è Julio Sergio Bertagnoli. Con il terzo portiere romanista out , avendo accusato un leggero stiramento nella seduta di mercoledì, assume ancora più rilevanza la condizione in cui tornerà quest'oggi Doni dal Sud America; poiché Curci, dopo la prova non molto convincente contro il Napoli, andrebbe a difendere la porta giallorossa; mentre Carlo Zotti, sino ad ora mai convocato da Luciano Spalletti, verrebbe addirittura proiettato in panchina, tornando in quello stadio in cui aveva respirato l'ultima volta aria di campo con la maglia della Sampdoria. Tra i pali verrebbe così a crearsi una situazione non proprio ottimale, che lascia immaginare come il tecnico toscano non rinuncerà a portare con sé il portiere della nazionale brasiliana.

Nel lungo elenco sin qui stilato, non va dimenticata anche la situazione di un Philippe Mexes reduce dal trauma cranico subito a Lisbona proprio nell'impatto con Doni. Il francese sono tre sedute che si allena a pieno regime con i compagni, ma non è al meglio visto che l'ok definitivo ad un suo impiego è arrivato solo dopo il benestare dello staff sanitario.

Un placet che non arriverà sicuramente per Marco Andreolli, il quale è da quasi un mese che a causa dei suoi problemi alla schiena non si affaccia più sul terreno di gioco. Dal primo novembre ad oggi, solamente in un'occasione si è rivisto sul campo per svolgere una lieve corsetta. Un recupero il suo che appare misterioso, e che lo costringerà ancora restare a guardare a lungo.

Rodrigo Taddei invece verrà convocato per Marassi anche se, dopo i progressi di quest'inizio di settimana giunti a compimento nella partitella di mercoledì, ieri il brasiliano non è andato sino in fondo non volendo forzare in una giornata particolarmente fredda. Entrato in campo con tutto il gruppo, si è divertito in un esercizio di possesso palla ed ha poi partecipato a degli schemi offensivi contro una difesa in inferiorità numerica. Quando si è passati al lavoro sulla rapidità, con salti sugli ostacoli e slalom tra i paletti, è invece rimasto a svolgere operazioni di stretching chiudendo così la giornata, in attesa di una panchina a Marassi.

 
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Spalletti: "Per Totti non è un momento fortunato"

Post n°971 pubblicato il 22 Novembre 2007 da Urbe_immortale

"Totti non sta attraversando un momento fortunato. Domani valuteremo". Ospite del negozio "Pignatelli", presso l'Outlet di Castel Romano, il tecnico della Roma, Luciano Spalletti, ha risposto alle domande dei cronisti presenti. "Ieri Francesco si era allenato abbastanza bene - ha spiegato il tecnico - oggi stava meglio e invece in una situazione normale di allenamento ha calciato per terra. Domani valuteremo, se è stato solo un piccolo trauma o se c'è stato l'interessamento al legamento. E' normale che temiamo per le sue condizioni. E' un calciatore su cui puntiamo molto. Fa la differenza. Ha grandi i numeri che supportano la qualità della squadra". Anche Perrotta è tornato malconcio dalla Nazionale: "Non sarà della partita a Genova. Ieri si è riacutizzato il problema muscolare che aveva avuto in passato e in considerazione anche della gara di Kiev rimarrà a casa". Poi su Taddei ed Aquilani: "Taddei ha allentato un po' la presa, visto il tanto lavoro svolto negli ultimi giorni. Rientra, comunque, nel normale programma di recupero. Per Aquilani serve qualche giorno in più".  

 
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La maledizione continua: Totti si è rifatto male

Post n°970 pubblicato il 22 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Sembra una maledizione, ma è tutto vero: Francesco Totti è costretto a fermarsi di nuovo. Il capitano giallorosso, rientrato in gruppo, si è fermato dopo quindici minuti di seduta per un problema all'altezza collo interno del piede destro. La dinamica? Il numero dieci della Roma, calciando il pallone ha toccato anche il terreno ed ha avvertito un forte dolore. Poi, ha provato a riprendere a correre, ma alla fine è stato costretto ad uscire dal campo. Per Totti, si è trattato di un infortunio diverso rispetto a quello all’avampiede rimediato nella gara di Champions contro lo Sporting, pur trattandosi dello stesso piede. Domani, qualora non avvertirà dolore, effettuerà un test per valutare le sue condizioni in vista di Genova, ma assai difficilmente ci sarà.

PARLA VITO SCALA - Al termine dell’odierna conferenza stampa di Tonetto, il preparatore atletico giallorosso Vito Scala ha incontrato i giornalisti per spiegare l’accaduto e per fare anche un po’ di chiarezza anche sul precedente infortunio. "Dopo lo scontro avuto con Liedson nella gara di Champions - ha precisato Scala - Totti ha avuto due versamenti: uno osseo e uno sulla parte legamentosa dell'avampiede. Sono state utilizzate le stesse metodiche che si utilizzano per le fratture. Anche se di frattura non si è trattato. L'edema era molto profondo e la magnetoterapia era necessaria. In questo periodo, poi, è subentrata la bronchite, che ha colpito Totti da sei-sette giorni a questa parte, causandogli tosse e difficoltà di respirazione e complicando così il suo rientro. Oggi è tornato in campo per aggiungersi al gruppo e svolgere lavoro specifico. Ha calciato il pallone, prendendo anche il terreno e ha avvertito un forte dolore al collo interno del piede destro. Sente ancora dolore, ma non è una distorsione. Si è fatto male in una parte nuova. Ora sta facendo fisioterapia. Se domani il dolore sarà passato, riproverà a fare un test per Genova. Altrimenti si ripoverà per Kiev. Escludo che ci siano state fratture per lo scontro di gioco nella partita contro lo Sporting. Nessun mistero, dunque, intorno a questo infortunio. Solo un trauma contusivo molto forte, tant’è che oggi non farà accertamenti"

 
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Tonetto: "Ho sempre voluto la Roma"

Post n°969 pubblicato il 22 Novembre 2007 da Urbe_immortale

La conferenza stampa di Max Tonetto a Trigoria. Il giocatore, classe '74, ieri ha rinnovato il contratto con la Roma fino al 2010, legandosi di fatto a vita con la squadra giallorossa. Ai giornalisti ha espresso tutta la sua felicità per questo nuovo accordo: "Era quello che volevo, la Roma è il massimo".

Finalmente è arrivato il rinnovo del contratto con la Roma. Come ti senti?
Era il mio unico desiderio quello di prolungare il contratto. Anche la volontà della Roma era quella. Sono molto contento, non ho mai avuto dubbi sul rinnovo.
E' un premio alle tue ottime prestazioni con la Roma.
Penso che sia stata fatta una valutazione a 360°. E' stato giudicato il calciatore, l'uomo, ma non mi hanno regalato niente.
E' giusto ricominciare dopo tutto quello che è successo nel calcio?
Sono stati momenti molto delicati, molto difficili dopo la morte di Gabriele. Si può e si deve migliorare. Trovare una soluzione a breve non sarà semplice. E sarà spiacevole che molti tifosi dovranno restare a casa. Loro sono fondamentali per andare avanti.
Con quale proposito andate a Genova?
Ci aspetta un ciclo di partite ravvicinate molto difficili. Il Genoa è una squadra in salute, il Marassi è uno stadio caldo. Noi cercheremo di portare a casa i 3 punti. Non vogliamo perdere altri punti.
Credi che il tuo rendimento non sia come quello della scorsa stagione?
Non ci sono motivi particolari. Le stagioni non sono tutte uguali, magari quest'anno le aspettative sono superiori da parte vostra. Io sono soddisfatto di quanto fatto finora.
Il ruolo fa differenza?
Allenarsi sempre nello stesso ruolo è importante, ma io sono sempre a disposizione del mister.
Ti dà fastidio che la Roma cerchi un vice Tonetto?
Assolutamente no. E' normale che la Roma cerchi calciatori in tutti i ruoli. Se abbiamo tre terzini destri, è normale che si cerchino alternative.
Tu speri di andare all'Europeo? Ci sono quattro posti vaganti...
La speranza c'è sempre, ma non sarà così semplice. Il gruppo sembra già definito. Panucci? Se c'è riuscito lui, ci riescono tutti...
Non trovi esagerato punire un'intera tifoseria per fatti che non c'entrano con la partita di calcio?
Sono d'accordo che la misura adottata è importante, sono altrettando d'accordo che quanto accaduto col calcio non c'entri. In questo momento la decisione migliore da prendere era questa, anche se non sarà la soluzione definitiva.
Da ex doriano, come affronterai il Genoa?
Io non l'ho mai affrontato alla Samp. La rivalità a Genova si vive in maniera più pacata, non sento questa partita in modo particolare.
E' stato importante fare la pausa?
Queste settimane di pausa sono importanti dal punto di vista fisico.
Ibrahimovic rinnoverà a 11 milioni di euro netti. Che ne pensi?
Sono cifre importanti, ma è giusto che il giocatore richiede quello che vuole. Non sta a me giudicare.
Valuti queste cifre eccessive?
Se andiamo a vedere in Nba, i guadagni sono anche superiori. Moratti con i suoi soldi può fare quello che vuole.
Fino a quando vuoi giocare?
Spero che non sia il mio ultimo contratto. Dipenderà da me, se nel 2010 starò ancora bene andrò avanti altrimenti attaccherò le scarpette al chiodo.
Che momento è della tua carriera questo?
Sicuramente il più intenso. Roma ti dà di più durante la settimana.
Ti ha cercato qualche squadra?
So che ci sono stati dei contatti indiretti con il procuratore, ma io non gli ho ascoltati. Ho sempre pensato alla Roma.
Con un nuovo terzino in rosa, potresti allungare la carriera?
Non giocare 50 partite all'anno può essere un bene, ti gestiresti meglio.
Dopo la sosta la Roma fatica sempre, da cosa dipende?
E' difficile rispondere. Lo scorso anno anche ci è capitano andando a perdere contro la Reggina. Non so da cosa dipenda, magari da alcuni carichi di lavoro. Non ne ho idea.
A te manca il gol. Arriverà a Genova?
Speriamo. In carriera qualche gol l'ho fatto, spero arrivi questo benedetto gol con la Roma. Magari a Marassi.
C'è un motivo per cui hai deciso di chiudere la carriera a Roma?
In questo anno e mezzo ho avuto la possibilità di conoscere una piazza prestigiosa e di vivere in modo intenso. Sia con la squadra che con la mia famiglia. Quando ho capito che la Roma aveva le mie stesse intenzioni, si è chiuso l'accordo velocemente.
Ora ci sarà un ciclo di partite con squadre di secondo piano. Sarà più dura?
Non è solo un problema nostro. Quando incontri squadre che si chiudono, diventa più difficile creare occasioni. Speriamo di sfruttare meglio le palle inattive e le punizioni.
Un tuo giudizio su Antunes?
E' giovane. Ha dimostrato grandi qualità, ha un futuro davanti. In prospettiva è un giocatore da Roma.

 
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Platini si scusa dopo 22 anni. La Juve ancora no...

Post n°968 pubblicato il 22 Novembre 2007 da Urbe_immortale

«Il calcio è bellissimo. Malati siamo noi, non il calcio. Io che esultai all'Heysel non finirò mai di sdebitarmi». A sostenerlo è Michel Platini, oggi presidente dell'Uefa. Una dichiarazione importante, rilasciata a chiusura dell'intervista realizzata da Roberto Beccantini e pubblicata ieri da La Stampa. Parole forti, quelle di Platini, che pure allora disse «quando al circo muore il trapezista, si fanno entrare i clown». Insomma, lo spettacolo doveva continuare, nonostante tutto. Anche se solo per motivi di ordine pubblico, come si disse allora. Parole che fecero forse inorridire qualcuno, ma non erano poi così lontane dalla realtà. Platini, quel giro di campo, insieme a qualche altro compagno, lo fece effettivamente. «E' vero - dice oggi Antonio Cabrini, anche lui quella sera in quell'assurdo e surreale Juventus-Liverpool - ma più per portare un segno di vicinanza ai nostri tifosi, che per esultare per la vittoria». Si poteva evitare? «Una cosa che avremmo potuto fare - continua l'ex terzino bianconero - e che ci venne in mente solo poi, perché in quei momenti non è certo facile mantenere la lucidità, sarebbe stata portare la coppa sotto la curva e posarla lì, come un mazzo di fiori con cui onorare chi era rimasto vittima di quell'atrocità».

Trentanove i morti quella sera in quel settore Z dello stadio di Bruxelles. Trentanove tifosi rimasti schiacciati sotto il peso della curva che veniva giù. Con gli inglesi, ubriachi, che premevano, e gli italiani che si ammassavano l'uno sull'altro, senza vie di fuga. «Uno stadio vecchio, fatiscente - ricorda Zibì Boniek - e che dovrebbe ancora insegnarci molto. Anche se non vedo, qui in Italia, l'interesse a costruire stadi diversi e investire in nuove infrastrutture». Zibì ricorda ancora: «Un'esperienza terribile. In cui ci trovammo a giocare perché costretti e non perché volessimo. Basti dire che in campo c'erano già l'arbitro e la squadra del Liverpool, mentre noi eravamo ancora negli spogliatoi». Si disse che i giocatori non sapevano. «Non è vero. Tutte balle quelle secondo cui lo scoprimmo solo l'indomani. Meglio, non conoscevamo il numero esatto delle vittime, ma sapevamo certamente che era venuta giù una struttura e che c'erano stati dei morti». Una questione ancora controversa. Sergio Brio, e con lui altri compagni di allora, da Paolo Rossi a Luciano Favero e a Stefano Tacconi, dicono in coro che: «la notizia arrivata negli spogliatoi parlava di un solo morto e qualche ferito». «Anche se questo, ovviamente, non giustificava comunque eventuali festeggiamenti» ribadisce Cabrini.

«Personalmente, non mi sono mai vantato di aver vinto quella competizione - continua Zibì - Quanto alla partita, che pure è stata la mia ultima con la maglia bianconera, la giocammo per davvero. Una volta scesi in campo, del resto, non avevamo altra scelta. Anche perché se avessimo perso, ci avrebbero accusato di non aver onorato i morti, così come ci hanno rimproverato di gioire per aver vinto. Penso anche di non dovermi sdebitare con nessuno. Capisco Michel, che è un uomo intelligente e che, per il ruolo che ricopre oggi, è giusto che dica questo. Anche se dopo ventidue anni. Io posso dire di aver rinunciato, dopo due giorni, al premio partita di 100 milioni di lire di allora, che chiesi di girare ad un fondo creato per le vittime». Anche Boniek conferma che «non fu esultanza, quella, ma rabbia, che avevamo dentro. Io partii subito dopo la gara, perché l'indomani dovevo giocare in Albania, con la mia nazionale. Arrivai a Tirana alle 5 del mattino. A mezzogiorno andai in campo e vincemmo 1-0 con un mio gol. Per dire di quanto ero carico…».
«Purtroppo è vero che quella sera ci furono forse delle espressioni di gioia, che mal si inserivano in quel contesto» ripete Cabrini. Ma veramente non eravamo al corrente di cosa fosse realmente successo. Sapevamo di grossi problemi nei due settori, contigui, occupati da italiani e inglesi, ma non più di questo. Giocammo perché costretti. Ci spiegarono che sarebbe stato peggio non farlo. E ancora oggi sono convinto che quella sia stata la scelta più giusta». Una partita che, a molti, sembrò quasi "finta". E, almeno in parte, orientata dall'arbitro, lo svizzero Deina, per dare la vittoria alla Juventus: «No. Una volta in campo, fu partita vera, anche se il rigore onestamente non c'era, il fallo era fuori area. Ma l'arbitro era vicino a me, a metà campo, molto distante dall'azione, e ci sta che non abbia visto bene».

La frase di Platini ha certamente pochi precedenti. «Ricordo che già Tardelli - dice ancora Cabrini - disse qualcosa del genere un paio d'anni fa, in un'intervista televisiva. Si scusava, insomma, per quell'esultanza, aggiungendo però, anche lui, che non sapeva…». Quanto quella partita pesi ancora nel ricordo di chi la giocò lo conferma Tacconi, che quella sera parò di tutto e di più: «Basti dire che è stata la partita più importante della mia vita, forse la mia migliore in assoluto. Eppure, ancora oggi non posso raccontarla…».

 
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Tonetto rinnova. Interessa Gilberto

Post n°967 pubblicato il 22 Novembre 2007 da Urbe_immortale

Max prolunga fino al 2010. Nel mirino il laterale sinistro dell'Hertha, amico di Juan

Max Tonetto ha prolungato fino al 30 giugno 2010. L'ufficialità è arrivata ieri nel tardo pomeriggio, a Borsa rigorosamente chiusa, con un comunicato ufficiale sul sito internet della società giallorossa. Tonetto, che domenica ha compiuto 33 anni, percepirà «un compenso lordo di 1,8 milioni di euro per la stagione sportiva 2008/2009 e 2009/2010, oltre a premi individuali al raggiungimento di prefissati obiettivi sportivi», che al netto fanno 1 milione di euro più i premi. Si chiude così una vicenda, quella del rinnovo dell'ex giocatore della Sampdoria, che era cominciata in estate. In questi mesi, infatti, i contatti tra la società giallorossa e Roberto Sistici, il procuratore del giocatore, sono stati molti e si sono gettate le basi per il prolungamento che si è concretizzato ieri pomeriggio. In questo modo Tonetto, che Spalletti considera fondamentale per gli equilibri della squadra giallorossa, finirà presumibilmente la sua carriera in giallorosso considerando che alla nuova scadenza avrà quasi 36 anni. Un giusto premio per un giocatore che a Roma ha trovato quella dimensione che gli è sempre mancata durante tutta la sua carriera, vissuta per lo più in provincia.

Prolungato il contratto di Max, però, la Roma continua a cercare sul mercato un giocatore che possa essere la sua alternativa. In questa stagione infatti Spalletti sta adattando a sinistra, con ottimi risultati, Cassetti, che però non è un mancino di ruolo mentre Antunes è considerato ancora troppo acerbo. Ecco allora che per il futuro oltre al "solito" Modesto, sempre di attualità a Trigoria, a Trigoria si starebbe pensando a una vecchia conoscenza del calcio italiano, Gilberto Da Silva Melo, 31enne ex terzino dell'Inter e ora titolare nella Nazionale brasiliana e nell'Herta Berlino. Da Silva, che dopo la deludente esperienza in nerazzurro nel '99/'00 ha ricominciato da capo prima in patria e poi in Germania, si libererà a fine stagione a parametro zero. Condizione, questa, che lo fa entrare di diritto tra gli obiettivi della Roma, da sempre attenta al mercato degli svincolati, in questo caso di lusso. Dopo i primi sondaggi informali da parte giallorossa, pare che lo stesso Gilberto abbia manifestato l'interesse a vestire la maglia della Roma. Obiettivo che potrebbe raggiungere grazie ad uno speciale alleato, cioè Juan suo compagno di Seleçao. Nell'ultimo ritiro della nazionale, infatti, Gilberto ha chiesto informazioni all'ex difensore del Bayer Leverkusen, che lo ha relazionato sui suoi primi mesi nella capitale. E questo potrebbe giocare in favore della Roma.

 
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