Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

 immagine

Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

immagine

immagine

 

 

 

immagine

 

 
Citazioni nei Blog Amici: 28
 

Tag

 

Area personale

 

Archivio messaggi

 
 << Febbraio 2008 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
        1 2 3
4 5 6 7 8 9 10
11 12 13 14 15 16 17
18 19 20 21 22 23 24
25 26 27 28 29    
 
 

FACEBOOK

 
 

Ultime visite al Blog

lcentolalacuzze3varimauroqccioloemanuele.martellaangelasccristianosavipierpaolo.picabianicvalerio.scippa23MOROprog.sergioref72alessandro.covellideangelis76
 

Chi può scrivere sul blog

Solo l'autore può pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
I commenti sono moderati dall'autore del blog, verranno verificati e pubblicati a sua discrezione.
 
 

Ultimi commenti

Volevo augurarti un buon risveglio ed una serana...
Inviato da: IOXTEFOREVER
il 13/11/2009 alle 02:46
 
E' record!
Inviato da: lolita_72gc
il 08/10/2009 alle 14:57
 
Buona Domenica!!!...*____*...Clikka QUI
Inviato da: Solo_Camo
il 27/09/2009 alle 15:13
 
Ciao! Se ti piacciono i giochi di ruolo gratis clicca...
Inviato da: LadyWitchBlood
il 08/07/2009 alle 11:25
 
saluto giuseppe da montirone grande tifoso della roma e...
Inviato da: pensoquellochetuvuoi
il 21/06/2009 alle 17:15
 
 

CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

immagine

    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi di Febbraio 2008

Convocati: torna Panucci

Post n°1354 pubblicato il 29 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

Al termine dell'allenamento di oggi Luciano Spalletti, tecnico giallorosso, ha dirmato la lista dei 20 calciatori convocati per la gara contro il Parma di domani (anticipo alle ore 18.00 - settima giornata girone di ritorno). Tra i calciatori a disposizione, torna Christian Panucci

ANTUNES Gabriel

AQUILANI Alberto
BERTAGNOLI Julio Sergio
BRIGHI Matteo
CICINHO
DE ROSSI Daniele
ESPOSITO Mauro
FERRARI Matteo
GIULY Ludovic
JUAN
MARANGON Alexander
MANCINI Alessandro
PANUCCI Christian
PERROTTA Simone
PIZARRO David
TADDEI Rodrigo
TONETTO Max
TOTTI Francesco
VUCINIC Mirko
ZOTTI Carlo

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Spalletti: "Qualcuno domani riposerà"

Post n°1353 pubblicato il 29 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

La conferenza stampa di Luciano Spalletti, tecnico giallorosso, alla vigilia di Parma-Roma. Oltre che anticipare la sfida di domani, l'allenatore della Roma torna sulla partita di mercoledì contro l'Inter

La Roma tiene un basso profilo. Mexes non si è sentito tutelato dalla società. Qual è il pensiero di Spalletti?

Tutti si sono espressi dopo la partita. Per quanto mi riguarda, si sono espressi in modo corretto, soprattutto sull'episodio di Mexes. Io devo pensare a percorrere le mie analisi, quello che fa l'arbitro va accettato e basta. La mentalità vincente vuol dire non arrendersi mai, bisogna saper sopperire ad una situazione che si è sviluppata, i cattivi pensieri non ci devono essere, dobbiamo continuare come sempre. Con l'impegno, l'applicazione, fermarsi non ci farebbe crescere. Questo è un errore che non dobbiamo commettere.

Diventerete beati così.

Non esageriamo. Abbiamo detto le cose che pensavamo, abbiamo avuto anche delle risposte, ora bisogna andare avanti.

Prima il Parma, poi il Real Madrid. Ha provato De Rossi centrale di difesa.

Il ragazzo è pronto per prendersi responsabilità, ma spero di non averne bisogno.

Come mai Sconcerti le ha fatto la domanda sul suo futuro? Spalletti vuole onorare il contratto con la Roma?
Non mettiamo troppa carne al fuoco, la mia disponibilità è totale, mi sembra anche la società. Ci sono ancora margini di miglioramento, si pò fare ancora bene.

Lei ritiene giusto continuare a fare polemiche?
Noi dobbiamo analizzare ciò che succede, poi andare avanti. Certe dichiarazioni di certi calciatori ci possono stare, noi dobbiamo migliorare per arrivare ai livelli dell'Inter. Anche se tra noi e loro tutta questa differenza non c'è. Crespo è un simulatore? Io ho solo detto che è un cascatore, è diverso.
Lei vede una squadra arresa?

Io spero che la mia squadra reagisca, come ha fatto sempre. I ragazzi ci sono rimasti male, si sono arrabbiati, però poi l'arrabbiatura si è trasformata in energia positiva.

Dieci punti di distacco. Ci credete ancora?

Le partite sono ancora tante, se noi si pensa che sia ancora possibile, dobbiamo guardare anche alla Fiorentina che sta sotto di noi.
Gli arbitri italiani sono sempre i migliori?
Porca miseria, se vuole lo metto per iscritto. Poi possono sbagliare.

Juan e Mancini sono in progresso. Panucci?

Sta meglio, ha risposto bene, ha fatto la partitina, è a posto. Juan? Bisogna valutare, a Milano non l'avrei fatto scendere in campo.

Una sua idea sul Parma?

E' una squadra con valori interessanti, lo ha fatto vedere anche a Torino, nella penultima partita, nel 4-4. Mercoledì è tornata alla vittoria. Bisogna fare attenzione.

Torniamo su Mexes. Rischia di andare sul mercato?
Che cosa gli abbiamo fatto noi a Mexes? Tutti noi abbiamo detto che la seconda ammonizione non c'era, perché deve esserci questo pericolo?

Lei ha parlato con Mexes?

Ci ho parlato dopo la partita e ieri nel mio locale. Era serenissimo, nessuno gli può imputare niente, se non l'ingenuità di tagliare il campo che ha causato la prima ammonizione. Per quanto riguarda la seconda, lui ha fatto quello che doveva, ha provato l'anticipo, non gli è riuscito e si è fermato. Lui mi ha detto di non essere offeso, dipende sempre certe notizie da dove vengono.

Dal suo punto di vista, è giusto l'atteggiamento di basso profilo della società?
Noi non andiamo a braccetto. Io in queste situazioni ho dei doveri, cioè portare l'evidenza delle cose che ci possono migliorare. E' da perdenti parlare degli arbitri, così come ha detto Ferrari. Condivido il discorso di Matteo.

Alla luce di quello che lei ha detto, lei ha chiesto alla squadra di crederci ancora?

Gliel'ho detto stamane. I valori dello sport, del calcio, parlano chiaro. La Roma è cresciuta molto, noi abbiamo evidenziato di poterci confrontare a livelli importanti con chiunque. Ci siamo confrontati con tutti, tranne nell'episodio di Manchester. Ora abbiamo trovato una consistenza di equilibrio che è importante mantenere. Noi dobbiamo ricaricare sopra questo livello.

Crede in una flessione dell'Inter?
Quello dipende da loro. Se noi facciamo le cose in modo corretto, noi portiamo a casa e ne prendiamo i vantaggi.

Come ha reagito la squadra a questa sollecitazione?

La squadra ha reagito come sempre, ha sempre ribaltato pronostici.

Domani riposa qualcuno?
Qualcuno riposerà, qualcosa si cambia.

Può giocare Esposito?
Sono valutazioni che vanno fatte a 360°.

C'è stato un chiarimento tra Aquilani e Panucci?
Mi sembra di sì. Non li ho presi e rimessi davanti come quella mattina lì, ma i comportamenti sono stati corretti. Sempre per quel progetto e quel programma che noi dobbiamo portare avanti.

Mexes verrà multato?

Io non sono d'accordo a fargliela.

La rabbia della gara di San Siro quanto può essere utile nella gara con il Real?

Deve essere portata dentro. Noi dobbiamo sapere che ora abbiamo davanti questa partita, l'aggettivo giusto trovatelo voi. Effettivamente è tutto per noi. I ragazzi faranno come sempre, si faranno trovare pronti.

Il bilancio parziale di queste nove partite?

Mi sembra siano state fatte le cose nel modo corretto, la strada intrapresa è giusta.

E' d'accordo con Totti che ha detto che Rosetti ha rovinato la partita?
Noi avevamo la possibilità per annullare intrusioni, ma quello è stato senza dubbio un episodio importante.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Campionato farsa, ma all'Inter ora và bene!

Post n°1352 pubblicato il 29 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

Francesco Totti lo chiama «aiutone». David Pizarro si sente preso in giro. Taddei parla di «ingiustizia». Modi diversi per indicare la stessa cosa: l’ennesimo “regalo” degli arbitri all’Inter capolista. Moviole alla mano, i nerazzurri hanno beneficiato delle sviste dei direttori di gara in ben 14 partite sulle 25 sinora giocate nel campionato 2007/2008. Gli errori, peraltro, sono ben distribuiti tra i vari “fischietti” italiani: una gara a testa, con l’unica eccezione di Farina, protagonista in negativo in due occasioni. C’è chi la chiama casualità. Chi, complice il precedente Calciopoli, parla di malafede. Una “porcata”, per dirla in parole povere. 

Accade nello sport, dove quello che non funziona si deve accettare. E lo si fa quasi passivamente. La protesta è inutile, perché tutto è normale, tutto è regolare. Così dicono Figc e Aia. Così non dice Sergio Campana, presidente dell’Assocalciatori: «Non posso certo sostenere che questo campionato sia gestito bene – spiega – C’è un problema arbitrale che incombe. Eppure, non è impossibile avere altre direzioni di gara come quella di Rizzoli a Torino...». Poi, su quanto accaduto al Meazza: «Le lamentele di Totti, ma anche quelle di Spalletti, sono legittime. Non voglio credere alla slealtà di Crespo, comunque è stato un fallo molto dubbio che ha cambiato la partita. La sudditanza psicologica? E’ una storia vecchia. La realtà è che a volte assistiamo ad alcune direzioni di gara che ci lasciano perplessi. E Rosetti di certo non ha brillato».

L’Inter, comunque, ringrazia e porta a casa. Chiude, forse, un campionato condito da plusvalenze e da affari internazionali che hanno fatto da sfondo al calciomercato. Il riferimento, nell’ultimo caso, è a Chivu, ieri romanista oggi interista. I Becali, suoi procuratori, furono contattati in tempi sospetti, ovvero quando non si poteva. Con Moratti, peraltro, avevano già fatto singolari affari, come quando fecero arrivare ad Appiano Gentile tal Iannis Zicu: un “favore”. Poi, c’è la Pirelli di Tronchetti Provera, ex dirigente e azionista nerazzurro, che ora sponsorizza Zanetti e compagni e che, proprio nella Romania di Chivu, la scorsa estate, ha aperto una terza fabbrica e dato vita, con la Unicredit Tiriac Bank, alla Pirelli Re Romania. Per la cronaca, alla guida del Gruppo Unicredito c’è Alessandro Profumo, tifosissimo dell’Inter. Sempre per la cronaca, durante la sessione estiva di calciomercato, Chivu, cercato da Barcellona e Real, passa dalla Roma all’Inter, ovvero alla principale avversaria per lo scudetto dei nerazzurri. Il tutto grazie ai Becali tanto vicini a Moratti. Un altro capitolo sono le plusvalenze fittizie, i giocatori “palleggiati” dall’Inter al Milan e viceversa tra il 1999 e il 2005, con valori gonfiati per dare respiro a bilanci in rosso. Operazioni contabili che, nel 2005/2006, avrebbero permesso ai nerazzuri di iscriversi al campionato con 55 milioni di plusvalenze “taroccate”. Il gup di Milano, Paola Di Lorenzo, ha recentemente archiviato il procedimento, semplicemente perché oggi il falso in bilancio non costituisce più reato. Il Procuratore federale, Stefano Palazzi, ha però deferito l’Inter, l’ex ad Ghelfi, il dt Oriali, l’ex dg Moretti e l’ex dirigente Gambaro. Non resta che aspettare. Nel frattempo, come detto, l’errore umano imperversa, almeno sui campi da calcio. E, alla faccia della casualità, l’Inter sorride sempre molto più di quanto piange.

EMPOLI-INTER 0-2 E’ la seconda giornata di campionato. E’ sabato primo settembre. Sullo 0-0 Ayroldi non concede un rigore ai toscani per una spinta in area su Saudati. E il gol del raddoppio nerazzurro, firmato Ibrahimovic, è viziato da un netto fuorigioco.
INTER-CATANIA 2-0 Il 16 settembre 2007 è Orsato a sbagliare. L’azione del vantaggio nerazzurro (gol di Crespo) è infatti viziata da un fallo di mano di Adriano.
LIVORNO-INTER 2-2 Una settimana dopo la svista di Orsato, il 23 settembre 2007, arriva l’errore di Trefoloni. Sull’1-0 per la squadra toscana, l’arbitro non concede un rigore netto ai padroni di casa. Il fallo è di Burdisso su Diamanti.
JUVENTUS-INTER 1-1 Il 4 novembre tocca a Rocchi, chiamato a dirigere il Derby d’Italia. Finisce 1-1, ma nei primi minuti di partita, sullo 0-0, Del Piero viene cinturato in area di rigore di Cordoba. E’ rigore per tutti tranne che per l’arbitro.
INTER-ATALANTA 2-1 Non uno ma ben tre gli errori di Banti, il 24 novembre. Il gol del 2-0 è irregolare: Cruz segna, ma prima spinge Carrozzieri. Negato, poi, un rigore netto all’Atalanta, per fallo di Maxwell su Ferreira Pinto. Nel finale, viene espulso Simone Inzaghi, ma il rosso è il frutto di una simulazione del portiere interista Julio Cesar, che finge di aver preso un colpo dall’attaccante avversario.
FIORENTINA-INTER 0-2 Il 2 dicembre, il giorno del primo spontaneo “terzo tempo” sui campi da calcio italiani, Farina convalida un gol irregolare. E’ quello di Jimenez, al 10’ del primo tempo. La rete è da annullare per un precedente fallo di Samuel su Pazzini.
INTER-LAZIO 3-0 Tre giorni dopo la vittoria al “Franchi”, l’Inter fa bottino pieno con la Lazio. Peccato che il risultato si sblocchi grazie a un rigore inventato: Burdisso e Stendardo si strattonano a vicenda, l’assistente De Santis segnala il penalty, l’arbitro Damato lo assegna.
INTER-TORINO 4-0 Il 9 dicembre la riedizione di quanto visto in Inter-Lazio. Il vantaggio nerazzurro arriva grazie a un rigore che non c’è, per presunto fallo di Comotto. L’arbitro della gara è Saccani.
INTER-MILAN 2-1 Neanche il derby di Milano, giocato il 23 dicembre, fila via senza sviste pro Inter. Sul punteggio di 1-0 per il Milan, infatti, Morganti nega un rigore ai rossoneri per un fallo netto di Cambiasso su Kakà.
SIENA-INTER 2-3 Il 13 gennaio 2008, doppio errore di Girardi. Sullo 0-0 viene concesso un rigore ai nerazzurri per un fallo inesistente su Cruz. Anzi, è l’argentino a commettere un’irregolarità nei confronti di Codrea. Non concesso, invece, un penalty al Siena per un fallo su Locatelli.
INTER-PARMA 3-2 E’ una delle gare che suscita maggiori polemiche. L’arbitro Gervasoni non concede un rigore al Parma per un fallo di Cordoba su Corradi. Poi, sul 2-1 per i gialloblù, dà un penalty inesistente all’Inter: Couto, nel tentativo di deviare un tiro di Ibrahimovic, tocca il pallone con la testa e forse lo sfiora con la mano, peraltro involontariamente. Il difensore viene anche espulso. Collina, designatore degli arbitri, parla di errore e punisce Gervasoni.
INTER-EMPOLI 1-0 Febbraio si apre con un nuovo clamoroso errore pro Inter, simile e allo stesso tempo ancor più grossolano di quello visto nella sfida con il Parma. Sullo 0-0 Tagliavento concede un rigore ai nerazzurri per un inesistente fallo di mano di Vannucchi. L’empolese, in realtà, colpisce il pallone con il volto. «E se ci fosse stato un intervento di mano – chiarisce Collina – sarebbe comunque stato involontario, vista la breve distanza».
CATANIA-INTER 0-2 Il 10 febbraio protagonista in negativo è di nuovo Farina, che, anche per colpa del suo assistente, convalida il gol dell’1-0 dell’Inter nonostante il netto fuorigioco di Cambiasso. Dopo i cori ironici dei tifosi catanesi, l’arbitro lascia il campo senza fare il terzo tempo.
INTER-ROMA 1-1 Dulcis in fundo, la partita tra le prime due della classe. Storia recente. Due episodi su tutti. Al 22’ del secondo tempo Rosetti grazia Burdisso, già ammonito: il suo duro intervento su Taddei merita almeno il secondo giallo. Al 38’ della ripresa l’ingiusta espulsione di Mexes, per un inesistente intervento su Crespo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Totti: "Rosetti ha rovinato tutto"

Post n°1351 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

L'Inter si può ancora riprendere, il pareggio di San Siro non è l'addio ai sogni scudetto della Roma. Francesco Totti ne è convinto, come del fatto che i giochi si faranno a marzo e che nel big match con i nerazzurri abbiano inciso non poco gli errori di valutazione di Rosetti nel finale, soprattutto l'espulsione di Mexes e il mancato rosso a Burdisso. «L'arbitro- si legge su Romanews.eu- fino a 15-20 minuti dalla fine aveva diretto bene. Peccato per l'ammonizione e l'espulsione a Mexes: non c'erano nessuna delle due e lì ha rovinato tutto. Philippe non aveva toccato Crespo, è incredibile quello che è successo. Sulla prima ammonizione non saprei dire se ci fosse o meno, qualche volta non si ammonisce per falli più duri sugli avversari. Mexes ha fatto una grande partita ed è stato espulso in una gara in cui non ha fatto nemmeno un fallo e pensare che l'arbitro l'aveva ammonito un minuto prima. Rosetti aveva arbitrato bene ma negli ultimi 15-20 minuti ha perso di vista la conduzione della gara. Burdisso andava espulso: aveva fatto 2-3 falli, il più clamoroso su Taddei. Ieri sera ho detto bene: quello ricevuto da Rosetti è un aiutono per l'Inter».

Magra consolazione il suo ritorno al gol dopo oltre un mese e mezzo di digiuno: «È stato un bel gol, ho colpito di drop. Di reti ne ho segnate tante e spettacolari, ma questa a livello di abilità e per prontezza di riflessi era difficile ed è stata veramente bella. Forse la più bella, sotto questo punto di vista». Quindi il Capitano ha spiegato il perchè del gesto delle orecchie sotto la curva interista: «Ho fatto il gesto delle orecchie perchè mi avevano insultato fino a quel momento. I tifosi sono scesi al livello del campo, praticamente, e mi hanno tirato di tutto. A San Siro ho fatto 11 gol: tanti quanti i giocatori di una squadra di calcio; è uno stadio che mi porta fortuna, mi esalta. Per me segnare undici reti a San Siro è una grande gioia e una bella soddisfazione».

E pensare che ci sono stadi dove Totti, miglior marcatore italiano in attività, non ha mai segnato: «È incredibile che io non abbia ancora segnato a Torino, contro la Juventus: questo è un obiettivo che vorrò raggiungere presto. Peccato che contro l'Inter la mia prodezza sia servita a poco». Tuttavia, la Roma ha dimostrato di essere in crescita sotto il profilo del gioco: «Abbiamo dimostrato di essere al loro livello. Abbiamo giocato meglio noi. Avevo ragione a parlare di 'aiutonè e fa bene Pizarro quando dice che siamo alla stessa altezza dell'Inter. Stavolta abbiamo giocato meglio noi, mentre all'Olimpico avevamo giocato in 10, per l'espulsione di Giuly. Il gol di Zanetti? Peccato, ci ha raggiunto proprio uno che non segna quasi mai. Poi, non ci dobbiamo scordare che a loro mancava Ibrahimovic: uno che fa paura quando ha palla tra i piedi. Fa reparto da solo in modo splendido. Balotelli? Ha 17 anni, è un 'animalè a livello fisico. Avete visto quanto è grosso? Ma è anche bravo tecnicamente, è dotato».

Roma promossa a pieni voti, comunque: «Per quanto fatto a San Siro, la mia Roma merita un otto ma noi dobbiamo vincere, altrimenti è tutto inutile. Non dobbiamo perdere terreno». L'aggancio all'Inter per il capitano è ancora fattibile: «Ora è dura ma non è finita, questo non era l'ultimo treno utile. Vediamo cosa farà l'Inter contro Napoli e Reggina. Marzo, per noi, è un mese decisivo. Le prossime 5-6 gare saranno fondamentali, da non fallire. Queste sono partite che caricano e possono anche essere fondamentali in vista di match come quello di Madrid. Speriamo sia così anche in questa occasione: che questa partita contro l'Inter sia uno stimolo per andare al Bernabeu con la giusta mentalità, quella con cui siamo venuti a Milano». Anche nella casa Blanca Totti ha già segnato più volte: «Io sono in recupero, sto meglio, molto meglio. La schiena è a posto, adesso il problema è rimasto quello al piede (destro) che ho da mesi. Purtroppo ci convivo, però nell'insieme sto tornando a buoni livelli di rendimento. Le punizioni? Non so se le tornerò a battere, dipende dalle partite e dai momenti in cui sarò a chiamato a decidere».

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Mexes: "Mia espulsione assurda"

Post n°1350 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

Dopo essersi inizialmente trincerato dietro un «i commenti sulla mia espulsione chiedeteli a Rosetti», il giorno dopo Philippe Mexes si lascia andare un pò e parla del doppio giallo rimediato in pochi minuti a San Siro, il secondo 4' prima del pareggio di Zanetti. «Non ho mai visto- si legge su Romanews.eu- un'ammonizione così assurda come la prima che ho ricevuto, perchè il gioco era fermo. Crespo, poi, non l'ho neanche toccato: non meritavo questa espulsione»

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Oltre al danno, la beffa: Cassetti out per 3 settimane

Post n°1349 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

Strascico non preventivato dell'arroventato Inter-Roma è il ko di Marco Cassetti. Nel match contro i nerazzurri, il laterale giallorosso ha riportato una lussazione alla spalla che lo terrà lontano dai campi di gioco per almeno 20 giorni. Spalletti dovrà fare a meno di lui sicuramente contro Parma, Real Madrid, Napoli e Milan, ma sper di poterlo recuperare per il derby con la Lazio del 19 marzo.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

L'arbitro salva la LADRINTER, come al solito!

Post n°1348 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

INTER-ROMA 1-1, MA ORMAI IL CAMPIONATO È UNA FARSA

A Milano dominiamo e andiamo in vantaggio col Capitano. Mancini finisce i cambi troppo presto e si ritrova in 10 quando Maxwell si fa male. Ma l'assurda espulsione di Mexes riequilibra tutto e a pochi minuti dalla fine Zanetti pareggia. Restiamo a meno 9. Spalletti: «Crespo ha ingannato tutti, Rosetti c'è cascato». Totti: «E' finita con l'aiutone, ma visto che le cose stanno così, allora non è mai iniziata»

Il campionato più falsato tra tutti i campionati onesti della storia del calcio è finito ieri, con il più ingiusto dei verdetti. L'Inter è (virtualmente) campione d'Italia avendo chiuso ieri sera a San Siro il suo tour in giro per l'Italia a raccogliere favori arbitrali riuscendo a pareggiare a due minuti dalla fine con un gol di Javier Zanetti una partita ormai strapersa contro la bellissima Roma di Spalletti, in vantaggio fino a quel momento e quindi a -6 in classifica grazie al prodigio numero 201 di Totti (di cui 201 deliziosi). Ma il pareggio non sarebbe mai arrivato se il pessimo Rosetti non avesse stabilito di far giocare gli ultimi cinque minuti di partita in parità numerica ad un'Inter stesa dagli incredibili errori del suo allenatore Mancini prima che dalla meraviglia di Totti. L'Inter inutilmente barricadera del primo tempo era stata infatti cambiata in un quarto d'ora dal tecnico in evidente stato confusionale: da una punta a tre, con evidente sbilanciamento e corposo rischio di inferiorità numerica in caso di infortunio. E infatti al 20' Maxwell si fa male da solo e la Roma, fino a quel momento capace di una gestione ordinata del gioco, diventa padrona assoluta, sfiora tre volte il gol del ko e non lascia più un pallone agli avversari. Ma Rosetti è in agguato e punisce due volte in un minuto Mexes prima perché rientra dopo un infortunio tagliando il campo (ma il gioco era fermo in quel momento) e poi per inesistente scorrettezza a Crespo. In dieci l'Inter ringalluzzisce e la Roma arretra nervosa. Doni la salva, poi Zanetti la punisce.

Che scandalo! Moggi e Giraudo erano due ladri di caramelle in confronto a questi!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Roma avvelenata: espulsione inesistente!

Post n°1347 pubblicato il 28 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

DAVID PIZARRO A ROMA CHANNEL
I tuoi compagni erano soddisfatti di questa gara. Il tuo pensiero?

Sono molto amareggiato, il risultato è stato una cosa indegna. Abbiamo dimostrato all'Inter che abbiamo qualcosa in più. Questi episodi fanno discutere, ti lasciano perplesso, io mi sento preso in giro, a noi non sta bene. Mexes non ha toccato per niente Crespo. L'espulsione non c'era. Le immagini parlano da sole. Ci tenevamo tanto a riaprire il campionato.
Ora vi sentite demoralizzati?
No, perché abbiamo ripreso a giocare da Roma. Così possiamo tornare a concentrarci meglio sui nostri obiettivi. Siamo tranquilli, abbiamo dimostrato il nostro valore.
Ora il Parma, poi il Real Madrid.
Sono due partite importanti, noi dobbiamo dare continuità alla partita di stasera.

RODRIGO TADDEI ALLE RADIO
Che grande delusione alla fine.
Dobbiamo essere contenti di questa prova, il campionato non è ancora chiuso, dobbiamo lavorare per non commettere più sbagli.
Tanta amarezza per l'espulsione.
E' stata un'ingiustizia, Phil non ha fatto nulla, ma dobbiamo accettare l'arbitro.
I nove punti dall'Inter non sono reali?
Sono reali in classifica, ma noi dobbiamo continuare su questa strada.

MIRKO VUCINIC ALLE RADIO
Grande delusione per una vittoria sfumata alla fine.
Ci fa male un gol alla fine della partita, lo hanno visto tutti che abbiamo fatto un'ottima partita. L'espulsione di Mexes? Una delle due ammonizioni non c'era.
L'ultimo treno per lo scudetto è passato?
No, perché ci sono ancora tante partite.
Che avete sbagliato?
Forse dovevamo segnare.
Roma è superiore?
Sì, sul piano del gioco sicuramente.

SPALLETTI A SKY

Partiamo dal fallo di Mexes del secondo giallo.
Ho chiesto di rivederlo perché tutti i ragazzi sono arrabbiati, Phil è arrabbiato convinto di non aver fatto fallo. Hanno ragione i ragazzi ad arrabbiarsi. Il giocatore ha avuto l'attenzione di frenare l'irruenza. E' l'episodio chiave? No, l'episodio chiave è il gol, ma Crespo è stato furbo e Rosetti ci è cascato. La prima ammonizione? Mi sembra un peccato non gravissimo, però non conosco neanche il regolamento. La sfortuna che l'arbitro abbia visto male.
Però non si deve parlare solo di quell'episodio. La Roma ha giocato bene.
Sono d'accordo che noi potevamo andare a chiuderla, abbiamo avuto le occasioni, ma c'era da fare attenzione perché loro mettendo tanti attaccanti in campo, sfruttavano la forza fisica.
Concluso il suo ciclo alla Roma?
No, questa è una situazione dove si può lavorare ancora sopra e dove ci si può migliorare.
Tornando alla partita, eravate dieci contro dieci.
E' vero, è stato bravo Zanetti a tirare quel fendente alla fine a rimettere le cose a posto per loro.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

SIETE PEGGIO DELLA JUVE!

Post n°1346 pubblicato il 27 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

MERDOSI!

I nuovi LADRI del calcio italiano ringraziano ancora l'arbitro e pareggiano grazie ad una botta di culo con un tiro del loro capitano. Un gol di Javier Zanetti a due minuti dalla fine e i soliti favori arbitrali, tengono a distanza di sicurezza la Roma, passata in vantaggio con Totti nel primo tempo, che ha preso a pallonate i merdosi interisti che erano in campo con un uomo in meno per buona parte del secondo tempo a causa di un infortunio di Maxwell, dopo che quel genio di Mancini aveva fatto tre cambi cervellotici in 10 minuti.

Quel lurido porco di Rosetti, servo di Moratti fino alla fine, si è guardato bene di buttare fuori quel maniscalco di Burdisso, che già ammonito, continuava a menare come un fabbro! L'argentino doveva esser buttato fuori per doppia ammonizione subito dopo l'uscita di Maxwell per infortunio, dopo l'ennesimo fallo da dietro e dopo che era già stato ammonito nel primo tempo.
Invece, il lurido maiale di Rosetti, buttava fuori Mexes regalandogli due ammonizioni assurde in meno di 60 secondi: la prima perchè, infortunato, Philippe tagliava il campo per avvicinarsi prima al punto da cui sarebbe dovuto entrare in campo. L'ammonizione ci stà da regolamento, ma solo se in quel momento si stava giocando. Ma in quel momento il gioco era fermo, quindi l'ammonizione non esiste, poichè Mexes ha tagliato il campo proprio per far prima a rientrare approfittando dell'interruzione del gioco. La seconda, ancora più assurda, perchè Mexes non ha neanche toccato Crespo, che subito è svenuto come ha sentio la sola presenza di Mexes alle spalle! Senza quell'espulsione, e giocando in 9 dal 60° come avrebbero dovuto giocare, questi BASTARDI di interisti non avrebbero mai pareggiato, neanche se avessimo giocato fino alle 6 del mattino!
Questa è la squadra che andrà a vincere il campionato: una lurida paccottaglia di merde che ruba più di quanto rubava la Juventus di Moggi!
Questa è la squadra che riesce perfino a farci tifare LIVERPOOL nel ritorno di Champions!
La partita della Roma è stata perfetta: Spalletti non rischia Mancini (troppo importante la sfida di Madrid tra sei giorni) e richiama Vucinic in campo. Dopo 18 minuti il solito Crespo ci fà sudare freddo girando in rovesciata (sul palo) un cross teso di Vieira. È il pericolo più grande corso dalla Roma, che si fa apprezzare per la capacità di aprirsi in contropiede ma è poco concreta fino al gol del vantaggio. Totti, 387 partite in giallorosso (staccato Losi nella classifica di ogni epoca) si dedica a un lavoro di sponda continuo. Il Capitano non è al meglio della condizione ma quando c’è da colpire, non sbaglia: al 38’ ecco il cross buono, da Tonetto, con conclusione a chiudere sul primo palo in anticipo su Chivu. Gol numero 201, a una quarantina di giorni dall’ultimo centro.
Mancini non ci capisce più un cazzo e cambia appena può: un cambio all’intervallo, altri due a mezz’ora dalla fine. Il patetico allenatore interista, gioca con 3 punte, Balotelli e Suazo ai lati di Crespo, più Pelè in mezzo. Così, dopo che  Taddei và a un passo dal 2-0, Maxwell si fà male e il cretino di Mancini è costretto a giocare in 10, con tre sostituzioni già effettuate!
La Roma però spreca almeno tre volte il colpo definitivo con Aquilani e Perrotta, liberi di inquadrare la porta grazie alla superiorità schiacciante in mezzo al campo.
Spalletti sbaglia un cambio, inserendo Giuly e non Mancini per uno stanchissimo Vucinic, e poi Rosetti diventa l'uomo decisivo per la Ladrintee, ammonendo Mexes due volte in 60 secondi senza alcun motivo di regolamento! In 10 contro 10, i bastardi partono così all'assalto finale. Crespo ci fa tremare ancora incornando un cross di Maicon con Doni che fa un miracolo deviando in angolo, poi quando tutto sembra portare alla vittoria giallorossa, ecco la botta di culo di Zanetti, un destro violento che si abbassa nell’angolo alla destra di Doni che rimette in sesto i nerazzurri nel momento più difficile della loro furtiva stagione.
SIETE PEGGIO DELLA JUVE E MERITATE DI FINIRE PEGGIO DELLA JUVE!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Spalletti: "Match verità"

Post n°1345 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

La conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore giallorosso, a Trigoria in vista di Inter-Roma, gara valevole per la venticinquesima giornata del campionato di Serie A.

E' esagerato definire questo match come della verità? Juan e Mancini ci saranno?
Match della verità si può anche dire, se ne uscisse vincente l'Inter sarebbe un problema parlare di tentativo di riagguantarla. Noi abbiamo l'imposizione di vincere la partita, solo così diventeremmo il club che ha creato disturbo all'Inter. Juan e Mancini, nonostante qualche problemino, si sono allenati abbastanza bene.
Cosa le farebbe piacere delle ultime partite?
Mi piacerebbe rivedere i risultati delle ultime partite. E' risaputo, noi se vinciamo non sappiamo rubare le partite. In caso di vittoria, significherebbe che abbiamo fatto una grande gara contro un grande avversario.
Totti con l'Inter è stato spesso decisivo. Si aspetta un ulteriore progresso?
Francesco è il calciatore per le situazioni importanti. Per i numeri che lo accompagnano, gli servono le situazioni importanti per fare ancora meglio ed avere ancora più stimoli.
La Roma ha assicurato che il club non verrà venduto.
Noi come riferimento dobbiamo avere solo la precisione che hanno nei nostri confronti. Quello che per noi diventa fondamentale è la puntualità con la quale ci pagano, questo è l'importante.
I giocatori sono convinti di vincere. Anche lei?
E' sempre possibile vincere le partite. Anche questa volta deve essere così, dobbiamo essere stimolati, dobbiamo provare a diminuire la distanza, se vogliamo tenere viva questa possibilità ci vorrebbe la distanza.
L'Inter ha qualcosa in più della Roma?
Noi dobbiamo avere qualcosa in più. Loro hanno il distacco di nove punti che li mette al riparo dai pericoli, hanno evidenziato forza, gioco e qualità. Noi dobbiamo essere più stimolati di loro, dovremo forzare la situazione.
Dove va colpita l'Inter?
Per riuscire ad avere dei vantaggi dobbiamo essere squadra, loro hanno più fisicità, nel colpo individuale ha qualche possibilità in più, ha la forza del collettivo, noi abbiamo sempre espresso il filo conduttore del gioco e della velocità. E dobbiamo farlo anche a San Siro.
A San Siro avete invertito la tendenza negativa degli anni passati.
L'Inter lo sa che noi gli abbiamo rotto le uova nel paniere negli anni scorsi, per questo loro vorranno mettere a posto anche questo numero. Mi aspetto una partita difficile, spigolosa, che vorrà prendere vantaggio da ogni situazione.
Doni contro Julio Cesar. Quanto sarà decisiva questa sfida?
Stanno facendo entrambi un buonissimo campionato. Si contenderanno anche la maglia titolare del Brasile. La difesa aiuta spesso il portiere, ma spesso anche il portiere aiuta la difesa a giocare senza ansie. Il contributo di questi due portieri si è visto.
E' la settima centrale della vostra stagione. La Roma è pronta per affrontare questo livello di sfide?
Sì, le prossime partite significano tanto, ma non bisogna dimenticare cosa abbiamo fatto in questi anni. Anche in termini di credibilità e affidabilità. Abbiamo una rosa forte, possiamo fare risultati importanti, però queste partite restano fondamentali. La nostra squadra è in condizione per disputare queste partite a un buon livello. Sia mentale che fisico.
Ci sono degli errori che si ripetono sistematicamente nella Roma. Sono cose che si mettono a posto in allenamento o sono figlie di qualche problema reale?

No, si possono mettere a posto in allenamento. La squadra nelle punizioni difende a zona per avere la squadra più ordinata sotto l'aspetto tattico. Così si rischia anche di concedere vantaggi.
La Roma a Milano fa sempre grandi prestazioni. C'è un motivo?
Anche quando abbiamo vinto abbiamo sofferto tantissimo. La differenza la fanno le condizioni fisico mentali dei calciatori, gli stimoli che si ricevono, la disponibilità ad avere un comportamento fatto di costanza, di sacrificio e di correttezza. La differenza in qualsiasi sport la fa questa qualità qui: l'attenzione. E lì essendo più stimolati siamo stati più bravi.
Queste polemiche arbitrali ha paura che si riflettano nella sfida con l'Inter?
Se si continua ad abbagliargli contro, può essere che perdano serenità. A mio avviso i tesserati dovrebbero star zitti e non parlare degli arbitri. Gli errori si sono sempre visti della classe arbitrale, c'è anche chi ne ha subito le conseguenze a livello di classifica. Bisognerebbe stare un pochettino attenti, gli arbitri nostri sono bravi perché il nostro è un campionato difficile e sono più bravi anche di quelli stranieri.
Totti sulla lettera al Corriere dello Sport ha parlato di riportini. Lei che ci lavora insieme, coglie in lui questo sentimento?
Non mi sembra che nell'ultimo periodo abbia covato rancori verso qualcuno. Mi sembra stimolato e attento per il momento che andiamo ad attraversare. Un calciatore importante come lui sarà sempre sottoposto ad osservazioni particolari. L'essenziale che lui sia tranquillo, ha la fiducia di tutti.
Lei può affermare che Totti sta facendo un grande lavoro?
Francesco si è sempre allenato con impegno, per risolvere i problemi fisici. Se ha smesso con la Nazionale è perché non ce la faceva più a mantenere ritmi alti.
Nella preparazione della gara quanto conta il distacco dall'Inter?
Quello che diventa fondamentale è avere l'autorità, la personalità di fare le cose che sappiamo fare. Dobbiamo essere convinti di giocarcela. Mancini e Juan chi recupera? Li devo valutare.
Dipendesse da lei, tra i contratti da firmare chi farebbe firmare subito?
Questa è una cosa che deve decidere la società, comunque mi servono tutti e cinque i giocatori in questione.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

A Milano con Juan e Mancini!

Post n°1344 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

Al termine della seduta mattutina, Luciano Spalletti ha diramato la lista dei convocati per Inter-Roma di domani sera. Tornano i brasiliani Juan e Mancini, assenti nell'ultima sfida di campionato contro la Fiorentina. Ancora assente Panucci. Questo l'elenco completo:

4 JUAN SILVEIRA DOS SANTOS
5 PHILIPPE MEXES
7 DAVID MARCELO CORTES PIZARRO
8 ALBERTO AQUILANI
9 MIRKO VUCINIC
10 FRANCESCO TOTTI
11 RODRIGO FERRANTE TADDEI
14 LUDOVIC GIULY
15 VITORINO GABRIEL PACHECO ANTUNES
16 DANIELE DE ROSSI
18 MAURO ESPOSITO
20 SIMONE PERROTTA
21 MATTEO FERRARI
22 MAX TONETTO
25 CARLO ZOTTI
26 ADRIAN FLORIN PIT
27 JULIO SERGIO BERTAGNOLI
30 MANCINI ALESSANDRO FAIOLHE AMANTINO
32 DONIEBER ALEXANDER MARANGON (DONI)
33 MATTEO BRIGHI
77 MARCO CASSETTI

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Fantastico Capitano!

Post n°1343 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

"La Juventus? Stessero zitti! Sequestravano gli arbitri!"

"La Juve si lamenta? E' la stessa società che chiuse gli arbitri nello stanzino". Francesco Totti, nella lettera settimanale al Corriere dello Sport, lancia messaggi molto chiari: alla Juventus che ha mandato una lettera in Federazione e in Lega Calcio per lamentarsi degli arbitraggi, e in società dove, a detta del capitano, ci sono ancora "riportini". "Cambiano gli uomini, ma la società è sempre la stessa - ammonisce Totti riferendosi alla Juventus - Il calcio è bello anche per questo, perché è composto da gente di vario tipo. In questo ultimo periodo - aggiunge - sono stati oggetto di critiche e finché la critica è tecnica l'accetto, ma quando si scende sul piano professionale non mi sta bene. Per usare termini molto cari a Spalletti, diciamo che non mi garba e Roma è una città di piena di riportini. Di questo non mi preoccupo perché mi confronto ogni giorno con i dirigenti Pradè e Conti e con Spalletti, del quale credo di avere la totale fiducia. Ma la cosa più deprimente è che ci sono persone che lo fanno di professione e sono in società. Ma ormai ci sono abituato. Nel calcio spesso c'è la corsa a proporsi per ruoli professionali, dove prima si critica l'operato della proprietà e delle società e subito dopo pur di occupare una poltrona ci si propone in maniera subdola".

Su un presunto cambio di proprietà in società: "La presenza di Sensi è una garanzia - osserva - Io in questa società sto bene, con questa maglia ci sto bene e non mi lamento, né in maniera ufficiale né nei corridoi attraverso telefonate segrete". Domani c'è Inter-Roma, la sfida che può decidere il campionato: "A Milano non è l'ultima spiaggia. E non si può sapere come finirà".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Mancini: "A Milano voglio esserci"

Post n°1342 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

«Voglio esserci, domani farò un provino in campo e se tutto sarà ok, mi metterò a disposizione di Spalletti». Così Alessandro Amantino Faiolhe, per tutti Mancini, in alcune dichiarazioni riportate da Corrieredellosport.it ha fotografato la sua situazione a quarantotto ore dalla partitissima con l'Inter che può riaprire il discorso scudetto.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Ciao Albertone nostro!

Post n°1341 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

Cinque anni oggi.

E' la notte tra il 24 e il 25 febbraio 2003, a Roma all'età di 83 anni scompare un mito del cinema italiano e un rappresentante unico della romanità come Alberto Sordi.

Un brutto male che lo affligge da tempo lo porta via.

E, come amava dire lui, Forza Roma, sempre forza Roma!

Ciao Albe'! 

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Cicinho: "Il bacio alla maglia lo sentivo veramente"

Post n°1340 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

"Roma, grazie a tutti". Ha aspettato sei mesi per festeggiare la prima rete in Italia e ieri, contro la Fiorentina di Prandelli, è arrivata. Il brasiliano Cicero Joao de Cezare, per tutti Cicinho, si gode questo momento, macchiato dal rosso in finale di partita che lo costringerà a saltare la sfida scudetto contro l'Inter: "Sono strafelice - ammette a fine partita l'esterno destro - un ambiente così non l'avevo mai incontrato. Mi hanno fatto molto piacere i complimenti della dottoressa Sensi. La società mi è stata molto vicina. Con Spalletti - aggiunge - imparo cose nuove. E non sono ancora al 100%. Il bacio alla maglia? Lo sentivo veramente".

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

A Milano si cambia ancora

Post n°1339 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

A Milano si cambia, ancora. Spalletti, che in questo periodo della stagione sta utilizzando tutta la rosa, contro l'Inter manderà in campo la migliore Roma a disposizione. Rispetto alla gara con la Fiorentina dovrebbero tornare titolari Cassetti in difesa, Pizarro in mezzo al campo e Perrotta alle spalle di Totti. Sulla fascia destra l'ex esterno del Lecce giocherà al posto di Cicinho, che oggi sarà squalificato dal Giudice Sportivo dopo l'espulsione di ieri. Difficile il recupero di Panucci. «Ha un problema alla caviglia, non si è allenato per tutta la settimana» ha detto ieri Spalletti, che al massimo potrà andare in panchina. Al centro confermata la coppia Mexes-Ferrari mentre a sinistra ci sarà ancora Tonetto. In mezzo al campo Aquilani, che ieri è andato bene al fianco di De Rossi, cederà il posto a Pizarro, in campo per una decina di minuti contro la Fiorentina. Sulla trequarti i dubbi maggiori di Spalletti. Tutto ruota intorno alle condizioni di Mancini. Il brasiliano è alle prese con un problema al collo del piede destro dopo la botta ricevuta contro il Real. Avverte ancora dolore il brasiliano, che nei giorni scorsi si è sottoposto a degli accertamenti hanno escluso fratture, ma da martedì scorso non si è mai allenato. Se non dovesse farcela sulla fascia sinistra dovrebbe essere confermato Mirko Vucinic che continua la sua tradizione positiva quando viene schierato titolare in coppia con Totti. Con la partita di ieri salgono a 7 le vittorie in altrettante partite dall'inizio della stagione: la prima volta fu proprio a Milano contro l'Inter, in Supercoppa. In mezzo dovrebbe tornare titolare Perrotta mentre a destra il ballottaggio tra Taddei e Giuly è sempre vivo con il francese leggermente favorito sul brasiliano. Davanti ci sarà Totti, che a San Siro festeggerà il record assoluto di presenze: 387.

Ieri mattina mentre i compagni erano in ritiro in attesa della gara con la Fiorentina, sul campo B di Trigoria sono scesi in campo il brasiliano Juan e Curci. Il difensore, alle prese con una contusione alla caviglia destra rimediata nella gara col Real, ha svolto un allenamento leggero con il preparatore addetto al recupero degli infortunati Luca Franceschi. Un po' di corsetta e niente più: improbabile, se non impossibile un suo recupero per la gara di mercoledì. Si sta lavorando per inserirlo nella lista dei convocati per la gara col Parma per poi averlo completamente a disposizione per il ritorno col Real del prossimo 5 marzo. Anche per il portiere, ancora alle prese con una lesione al retto femorale della gamba destra che si è procurato il 19 gennaio in Coppa Italia contro la Sampdoria, il rientro è rimandato.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Lazie, la serie B è possibile...

Post n°1338 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

«Siete insignificanti, siete insignificanti». Continua a ripetere questa frase Guido De Angelis, il telecronista (ovviamente di fede laziale) di Mediaset Premium nel momento del gol del cagliaritano Matri. E se lo dice lui c'è da fidarsi. D'altronde la formazione biancoceleste ieri a Cagliari ha dimostrato ancora una volta quale è la sua dimensione: perdere contro l'ultima della classe, per di più ridotta in dieci uomini, è impresa che può riuscire alla banda-Rossi che dopo la sbornia europea di inizio stagione (per un po' ha sperato anche di qualificarsi prima di uscire da tutte le competizioni), in campionato si ritrova a fare i conti con una classifica imbarazzante. Il confronto con la Roma è abbastanza impietoso (-25 rispetto ai giallorossi) e anche ingeneroso vista la netta differenza di valori. Meglio guardare ad obiettivi reputati più alla portata dal popolo biancoceleste. Il quarto posto ad esempio, l'ultimo utile per la Champions. Il distacco del frescolazialeavita Rocchi e compagni da Milan e Fiorentina, appaiate a quota 41, è di "soli" 15 punti, vale a dire cinque partite. Rossoneri e viola potrebbero andare in vacanza con un mese di anticipo. Anche i preliminari di Champions sono un sogno proibito, quindi, meglio concentrarsi sulla Coppa Uefa. Basta arrivare settimi no? Impresa alla portata di una squadra che lo scorso anno si è qualificata per la Champions. Sulla carta, perché anche in questo caso la classifica non sorride. Al settimo posto, l'ultimo utile per qualificarsi a meno che non ci siano strane sorprese in Coppa Italia, c'è la Sampdoria con 35 punti, 9 più rispetto alla Lazio. Va bene che i biancocelesti quando si parte da meno 9 si esaltano, ma sembra improbabile che riescano a recuperare tre partite su una squadra che esprime uno dei migliori giochi del campionato. Vabbè, i tifosi laziali si possono consolare pensando alla faraonica campagna acquisti promessa dal presidente Lotito per il prossimo anno, basta però non rilassarsi troppo. Perché tra un contratto da rinnovare, una contestazione e qualche promessa da marinaio, bisogna cominciare a guardarsi le spalle. La serie B, infatti, è dietro l'angolo. Solo quattro punti, quattro piccoli passi: la Lazio è a 26, il Parma e il Siena a 22, la Reggina penultima a 21. E mercoledì all'Olimpico arrivano proprio i calabresi, che sabato hanno battuto la Juventus. E' vero che i bianconeri sono neopromossi, ma hai visto mai...magari Makinwa ha voglia di farsi rimpiangere. Basta poco, un golletto e il sogno sarebbe ancora più vicino.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

La Juventus mette le lacrime su carta!

Post n°1337 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

Fino a due anni fa una situazione simile era impensabile. Fantasia pura, ai confini del paranormale. Nel 2008, invece, capita di tutto, persino che la Juventus reagisca al contestato arbitraggio di Dondarini sabato sera al Granillo con una lettera aperta firmata da Giovanni Cobolli Gigli e Jean-Claud Blanc, presidente e amministratore delegato della società, ai presidenti di Federcalcio e Associazione italiana arbitri. Nella missiva si evidenzia con molta durezza: «Nel corso di questo e del precedente campionato la Juventus ha sempre cercato di attenuare le tensioni nei confronti del mondo arbitrale, evitando di trascendere in polemiche animose e accettando con fair play decisioni anche controverse. Un atteggiamento che, purtroppo, alla luce dei fatti di Reggio Calabria deve essere riconsiderato». Segue un appello rivolto alle istituzioni: «La Federcalcio ha il dovere di vigilare sul rispetto delle regole e di garantire la lealtà della competizione sportiva, messa in discussione dall'inadeguatezza di parte della classe arbitrale. Alcune decisioni dei direttori di gara stanno confermando un dubbio sollevato da più parti: e cioè, che nei confronti della Juventus non vi sia un atteggiamento sereno e adeguato alla serietà con la quale la società e la squadra affrontano i propri impegni».

Cobolli Gigli e Blanc ritengono che quanto accaduto con Calciopoli non può fare della Juventus il bersaglio di eventuali ripicche. «Quel che è certo è che la Juventus non può continuare a pagare colpe per le quali ha già scontato una pena estremamente severa». Ieri, comunque, Cristiano Zanetti è stato squalificato per due giornate dopo l'espulsione rimediata a Reggio Calabria. E Gussoni ha replicato alla dirigenza bianconera. «Consiglio a chiunque di non prendere mai decisioni a caldo - ha detto al Tg1 il presidente dell'Aia - La lettera? Mi rifiuto di commentare».

Parla, invece, Ranieri: «Non voglio entrare nel merito di tutte le decisioni di Dondarini, ma è il metro di giudizio che lascia basiti. La cosa che mi ha sorpreso è che stiamo parlando di uno dei migliori arbitri, è un internazionale».

Dopo tutto quel che hanno rubato, ora perchè vengono trattati come siamo stati sempre trattati noi, rompono i coglioni! Hanno la faccia come il culo 'sti juventini! Ignorano di esser ancora in credito, diciamo di una ventina di scudetti, altro che un paio di rigori dati contro o non dati a favore!

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Losi: "Orgoglioso di Totti!"

Post n°1336 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

«Sono emozionato e anche un po' orgoglioso». Giacomino Losi è pronto a cedere a Francesco Totti lo scettro di giallorosso più presente in Serie A. Ieri il capitano lo ha affiancato, a quota 386 partite. Mercoledì a San Siro, contro l'Inter, lo supererà. «Mi ha chiamato un sacco di gente - commenta Core de Roma , in collegamento telefonico su Roma Channel - Il fatto che a raggiungermi sia stato un grandissimo giocatore, e non uno qualsiasi, mi inorgoglisce. Vuol dire che anche io ho fatto qualcosa di buono...». Ha fatto tanto Losi, che il record di romanista più presente in A lo aveva tolto tanti anni fa a Masetti: «Quelli erano altri tempi, la cosa passò quasi inosservata. Il mio dispiacere, comunque, è non essere arrivato a 400 partite. Potevo farcela, ero in condizione di poter ancora dare qualcosa a questa squadra». L'altro rammarico è per le 300 gare da capitano sfumate per pochissimo. Losi si è fermato a 299: «Anche lì mi è bruciato un pochino». I meriti, in ogni caso, restano. E resta anche un altro primato. «Se facciamo la somma dei minuti giocati Totti mi deve ancora superare», dice ridendo l'ex campione giallorosso. Poi, solo elogi. Per il capitano: «Batterà tutti i record e poi non ci sarà più niente da dire». Anche per Cicinho: «Mi fa piacere che abbia segnato». Il finale è sulla grande sfida in programma mercoledì a San Siro: «È troppo importante. Tra l'altro, la prima partita che ho giocato con la maglia giallorossa era proprio contro l'Inter. Vincemmo 3-0. Speriamo che vada così anche stavolta...».

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 

Totti: "Il record di presenze lo dedico a me stesso"

Post n°1335 pubblicato il 25 Febbraio 2008 da Urbe_immortale

Totti e Ujfalusi, ieri Capitani avversari, da luglio compagni di squadra?

386 e non sentirle, o meglio non festeggiarle, quasi per niente. Era pronta la festa per il record di presenze, tutto è stato rinviato a sabato prossimo, perché superare è più importante che raggiungere, e lo ha fatto sapere il diretto interessato. «Il record di presenze? È un regalo che faccio a me stesso, la dedica è per me - ha dichiarato Francesco Totti in zona mista dopo la vittoria sulla Fiorentina - Ora dobbiamo pensare a Milano, alla gara con l'Inter». Il campo in cui ha segnato quello che lui stesso giudica il gol più bello della sua carriera, il pallonetto a Julio Cesar del 26 ottobre 2005, dopo aver preso palla nella sua metà campo, saltando tre avversari prima di concludere un paio di metri fuori dalla lunetta dell'area. Da mercoledì sarà anche il campo in cui è diventato il romanista con più presenze in campionato, superando un record entrato nella storia, quello stabilito da Giacomino Losi nella stagione 1968-69, quella in cui Helenio Herrera decise da un giorno all'altro, senza apparente motivo, di mettere ai margini della squadra il difensore che aveva giocato più partite di Guido Masetti. La festa, che poteva essere fatta già ieri, è in programma per sabato prossimo, contro il Parma, l'avversario forse più dolce per il capitano della Roma, quello del gol del terzo scudetto, il 17 giugno del 2001, ma anche del centro numero 107, il 19 dicembre 2004, buono per superare Roberto Pruzzo e imporsi come miglior marcatore della storia della Roma.

Ma in attesa della festa con il Parma c'è la battaglia di San Siro, la gara che potrebbe rilanciare alla grande le quotazioni della Roma nella lotta scudetto. Ieri, grazie anche al suo ex amico e tutt'ora ammiratore, Antonio Cassano, che ha bissato la prodezza che lo aveva reso famoso da bambino, il gol all'Inter, questa volta con la maglia della Sampdoria, e nonostante il pareggio successivo di Crespo la corsa si è quasi riaperta: i punti di vantaggio da undici sono diventati nove, un successo a San Siro rimetterebbe tutto in discussione. E la Roma, da quando c'è Spalletti, ha dimostrato di aver superato il tabù legato allo stadio intitolato a Giuseppe Meazza. Si pensava che, per avere il capitano al meglio della condizione per la trasferta di mercoledì, Spalletti potesse tenerlo a riposo ieri, facendolo magari partire dalla panchina, invece alla fine, rispetto alla gara di martedì con il Real Madrid, sono cambiati sei titolari, ma il capitano non era tra questi. La sua condizione può migliorare solo giocando - ha dichiarato in più di un'occasione - e infatti è rimasto in campo fino alla fine, pur senza trovare la via del gol, che gli manca ormai da più di un mese, da quando, partendo dalla panchina, decise con una doppietta la gara di Coppa Italia con il Torino, regalando ai suoi una qualificazione messa seriamente a rischio dal 3-1 della gara di andata. Al nono della ripresa, quando Cicinho ha segnato il gol partita, era davanti a lui, ma si è disinteressato dell'azione, evitando così la segnalazione di fuorigioco. Per tornare a segnare di persona ci sarà tempo: col Parma servirebbe per la festa, con l'Inter per continuare a sognare lo scudetto. Ma per fortuna l'uno non escluderebbe l'altro.

 
Condividi e segnala Condividi e segnala - permalink - Segnala abuso
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963