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CIAO GABBO... ONORE!
"Si può morire così, per giunta dormendo? Qualcuno ci deve dire perché. Se parliamo di perdono dobbiamo parlare di giustizia e questa è una morte che chiede giustizia. Ci sarà una giustizia divina sulla quale nessuno può permettersi di parlare, ma ci deve essere anche una giustizia umana, che non sia una vendetta ma che aiuti per quanto possibile a placare gli animi di tanti di noi".
Dall'omelia pronunciata da Don Paolo Tammi durante il funerale di Gabriele Sandri.
In memoria di Gabbo, fratello di questa Urbe Immortale... al di là dei colori
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Viene dopo tante finte battaglie, il giorno in cui c'è da fare sul serio, e si ristabiliscono di colpo le gerarchie naturali:
avanti gli ultimi, i dimenticati, i malvisti, i derisi. Essi ebbero la fortuna di non fare carriera, anzi di non volerla fare, di non smarrire le proprie virtù nel frastuono degli elogi mentiti e dei battimani convenzionali.
Essi ebbero la fortuna di assaporare amarezze sane, ire sane, conoscere lunghi silenzi, sacrifici ostinati e senza lacrime, solitudini di pietra, amicizie non sottoposte all'utile e non imperniate sull'intrigo.
Berto Ricci
KAISERSLAUTERN, 26 GIUGNO 2006:
Lettera della squadra al Presidente Sensi
Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.
Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.
Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno
Serie A: 18^ Giornata:
Chievo-Inter
Atalanta-Napoli
Bari-Udinese
Cagliari-Roma
Catania-Bologna
Lazio-Livorno
Parma-Juventus
Sampdoria-Palermo
Siena-Fiorentina
Milan-Genoa
Classifica:
- Inter 39
- Milan* 31
- Juventus 30
- Roma 28
- Parma 28
- Napoli 27
- Palermo 26
- Sampdoria 25
- Bari* 24
- Chievo 24
- Fiorentina* 24
- Genoa* 24
- Cagliari* 23
- Udinese* 18
- Livorno 18
- Bologna* 16
16
- Atalanta* 13
- Catania 12
- Siena 12
* una partita in meno
Marcatori Giallorossi in Campionato
9 reti: Totti.
4 reti: De Rossi.
3 reti: Vucinic.
2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.
1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.
Giudice Sportivo
Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:
€ 77.000,00
Squalificati per la prossima gara di campionato:
Espulsi nell'ultima partita:
5 ammonizioni.
De Rossi.
4 ammonizioni:
Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.
3 ammonizioni (in diffida):
Totti.
2 ammonizioni:
Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.
1 ammonizione:
Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.
Prossime gare AS Roma
6 gennaio, 18^ giornata:
-
9 gennaio, 19^ giornata:
-
12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:
-
Europa League
Sedicesimi di Finale:
Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)
Marcatori giallorossi in Europa League:
11 reti: Totti.
3 reti: Menez, Okaka, Cerci.
2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.
1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.
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Messaggi di Febbraio 2008
Il centrocampista è soddisfatto del successo di oggi. "Io, De Rossi e Pizarro abbiamo dimostrato che possiamo giocare insieme".
Questo il commento di Alberto Aquilani al termine di Roma-Fiorentina: “Abbiamo recuperato due dei punti persi domenica scorsa. Stiamo bene, c'è un po' di stanchezza, ma anche io mi sento in crescita. Ora dobbiamo continuare così e cercare di vincere più partite possibili. Oggi abbiamo fatto fatica, ma avevamo davanti una grande squadra. Io in campo con De Rossi e Pizarro? Penso che possiamo coesistere. Oggi serviva sacrificio da parte di tutti, è la mentalità giusta”.
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La Roma batte la Fiorentina, si avvicina all'Inter e Doni mantiene l'imbattibilità interna, che in campionato dura dal 2 dicembre, giorno di Roma-Udinese 2-1. Ma il portiere pensa allo scudetto: "Andiamo a Milano per vincere, per fare una grande partita. E' quello che ci resta. Andare lì e vincere" dice il portiere brasiliano a Sky.
Per lui sarà uno scontro diretto con Julio Cesar: "Lui è un grande portiere - dice - siamo amici e in Nazionale siamo in camera insieme. Per me non ci sono problemi, lui sta facendo bene e io pure. Deciderà Dunga".
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La Roma torna in corsa per lo scudetto? "Se ne parlerà in settimana - dice Spalletti - Io so solo che la Roma finora ha fatto un campionato bellissimo. Se è nove punti avanti è segno che è stata fortissima. Non pensavo di avere tutta questa differenza e non credevo che loro non riuscissero a creare questo divario". L'Inter, comunque, non brilla. "Ora c'è un accumulo di stanchezza, anche nervosa, a causa degli impegni ravvicinati, per noi e per loro" dice Spalletti, prima di chiudere così: "Dovremo provare a giocare la palla in velocità, gestirla e creare presupposti che ci consentano di usare le nostre caratteristiche. La partita di San Siro sarà quella che determinerà tutto. Sarà una gara fondamentale, dal risultato che verrà fuori si capirà cosa potremo fare in vista del raggiungimento dell'obiettivo finale anche se il loro margine è ancora ampio. Purtroppo abbiamo buttato via un'occasione importante con la Juventus". Rispetto alla gara contro la Fiorentina, il tecnico ammette che "non è facile giocare a distanza di tre giorni."
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Meno brillante di altre volte, la squadra di Spalletti trova il vantaggio non con un'abituale bocca di fuoco, ma con Cicinho. E poi si limita ad amministrare il risultato, godendosi anche un Vucinic tonico.
Dopo tanta attesa, ecco Cicinho: l'acquisto più costoso dell'ultimo mercato della Roma comincia a ripagare il grande investimento. Ed ecco Vucinic, devastante nei suoi spunti della ripresa.
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Al termine dell'allenamento odierno Luciano Spalletti, tecnico giallorosso, ha stilato la lista dei calciatori convocati per Roma-Fiorentina di domani, valevole per la ventiquattresima giornata del campionato. Assenti Juan, Mancini, Panucci e Curci.
ANTUNES Gabriel
AQUILANI Alberto
BERTAGNOLI J.Sergio
BRIGHI Matteo
CASSETTI Marco
CICINHO
DE ROSSI Daniele
DONI
ESPOSITO Mauro
FERRARI Matteo
GIULY Ludovic
MEXES Philippe
PERROTTA Simone
PIT Adrian
PIZARRO David
TADDEI Rodrigo
TONETTO Max
TOTTI Francesco
VUCINIC Mirko
ZOTTI Carlo
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Le parole di Luciano Spalletti in conferenza stampa dopo la vittoria contro il Real Madrid e in vista di Roma-Fiorentina di domani: "La caratteristica di questa squadra - le parole del tecnico giallorosso - è quella di essersi sempre rialzata dopo una sconfitta. Così è arrivata la vittoria con il Real Madrid"
Un bel risultato contro il Real Madrid dopo una brutta sconfitta con la Juventus.
Penso che l'abbia già fatto vedere. La caratteristica di questa squadra è quella di essersi sempre rialzata dopo una sconfitta. Così è arrivata la vittoria con il Real Madrid.
La vittoria con il Real che significa?
Le partite sono tante e la stanchezza può essere sia fisica che mentale. Di conseguenza la cosa da ripristinare è più la testa che il fisico, anche se un po' di stanchezza c'è sempre.
Doni che ha avuto?
Ha una lieve infiammazione, abbiamo preferito lasciarlo a riposo. Comunque ci sarà.
Totti come sta?
E' in netta crescita, per quanto riguarda l'ultimo periodo passato. Ci ridarà tutta quell'efficacia e quella velocità che ci ha sempre messo al massimo della disponibilità.
La Juventus vi preoccupa?
E' un'insidia, va affrontata tenendo in considerazione la bontà del lavoro fatto fino ad ora dai bianconeri. Ci sarà da fare risultati, loro per tradizione e per la forza del collettivo, si faranno ritrovare sempre al massimo. Ci sarà da ragionare, dovremo essere al massimo per il resto del campionato per stargli davanti. Le nostre possibilità sono di arrivare davanti alla Juventus.
L'avversaria numero uno diventa la Juventus?
Se qualcuno mi fa notare la differenza tra rincorrere l'Inter o difendere la seconda posizione... Bisogna sempre vincere, mettere stimoli, sacrificio, deve essere sempre così.
Un'altra chance per Vucinic. Come lo vedi?
Lo vedo benissimo, sta benissimo ed è un giocatore che apprezzo molto.
Come vede la Fiorentina?
Sta facendo un bellissimo torneo, ha fatto tanti punti, sta facendo strada in Coppa Uefa, ha una rosa che gli permette di sostituire tanti calciatori, è una delle squadre che gioca il calcio tra i più interessanti. E' un avversario insidioso, come poi testimoniano le sfide passate con i viola.
La Roma ha fatto bene con Tonetto e Cassetti sulla stessa fascia. E' riproponibile?
Domani no.
Come sta Taddei?
Ha recuperato, ha fatto bene negli allenamenti, lo vedo in netta crescita.
Domani potrebbe avere una chance Cicinho. Come mai ha trovato così poco spazio?
Ha trovato poco spazio perché ha davanti altri calciatori che hanno fatto molto bene, i numeri dicono questo. Lui è stato penalizzato un po' di più, ma noi siamo molto contenti del suo comportamento e del suo rendimento.
Mancini in passato si era immaginato nella Roma con Mutu e Totti. Possibile?
Mancini deve pensare a fare il calciatore, a saltare l'uomo sulla fascia, e non fare la formazione. Ci pensa Pradè a fare la formazione. Mutu? Io penso ai miei.
Può essere Mutu quello che vi metterà in difficoltà?
E' un buon calciatore, un avversario temibile così come Pazzini, Semioli che abbiamo rincorso in estate, e tutta la rosa della Fiorentina.
E' un vantaggio o uno svantaggio giocare con il risultato acquisito della Juventus?
Bisogna essere forti di testa, avere la considerazione della nostra forza e basta.
Come mai Panucci non è stato convocato?
Ha problemi fisici. L'entità dell'infortunio? Parlatene con Brozzi.
Non mi sembra abbia detto qualcosa il dottore su Mancini.
Non si è allenato negli ultimi due giorni. Ripeto, ha problemi fisici.
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Fiorentina, Inter, Parma e Real Madrid: sono queste le prossime quattro squadre che la Roma dovrà affrontare nel giro di dieci giorni. Un tour de force che, oltre ad andare a fiaccare le energie mentali dei giallorossi, rischia di ripercuotersi anche su una condizione fisica che al momento sta offrendo più bassi che alti. Una situazione che, unita allo sviluppo degli ultimi allenamenti, sembra mostrare come l'orientamento di Luciano Spalletti per le prossime gare sia quello di cambiare alcuni pezzi dello scacchiere, sia in vista del match con i viola che in prospettiva futura. Dal 17 febbraio, il tecnico toscano, sta dividendo il gruppo in due tronconi, permettendo a chi ha giocato di meno di approfondire la parte tattica ed a chi è solitamente impiegato in campo di concentrarsi su quella atletica. Così è avvenuto anche ieri, con i reduci dalla sfida con le merengues a svolgere del lavoro di forza in palestra ed il resto della squadra ad eseguire delle operazioni sulla tattica poi sfociate in una partitella con le sponde, dove il gruppo si è definitivamente riunito. Una sfida in famiglia a cui ha preso parte anche Francesco Totti, andato pure a bersaglio su calcio di rigore, che proprio mentre stava giocando insieme ai compagni si è trovato a fare i conti con un piccolo imprevisto, questa volta non legato alla schiena o al piede, ma al gomito destro. Una botta fastidiosa che ha richiesto l'intervento del massaggiatore, ma che non ha compromesso il resto della seduta svolta dal Capitano, poiché ha poi ripreso ad allenarsi, sino al termine, con il resto della squadra. La presenza del numero 10 al centro dell'attacco giallorosso che sfiderà la Fiorentina, non appare perciò in dubbio.
Troppi sono i motivi per cui Francesco non vuole perdersi questa partita: deve aiutare la Roma a tornare alla vittoria in campionato per tenere dietro la Juve, bisogna superare quota 200 gol con la maglia giallorossa, ci sono da raggiungere le 386 presenze di Losi ed infine c'è un'assenza importante da non far rimpiangere, quella di Mancini. Il brasiliano, squalificato avendo rimediato un giallo sotto diffida contro i bianconeri, è il secondo miglior marcatore stagionale tra i romanisti (dopo Totti), una prolificità tornata in risalto proprio negli ultimi mesi. Così, con Amantino out, la corsia offensiva di sinistra dovrebbe essere di competenza di Mirko Vucinic, che non gioca una gara da titolare dal 23 gennaio, ovvero da quel Sampdoria-Roma di Coppa Italia dove ha siglato anche la sua ultima rete in giallorosso. Questa potrebbe perciò essere una preziosa opportunità per il montenegrino, che comunque dovrà guardarsi da Ludovic Giuly, il quale, potrebbe tornare in ballo sulla trequarti sinistra, così come al centro dove Simone Perrotta appare in vantaggio. A destra, invece, sembra scontato il ritorno dal primo minuto di Taddei dopo la panchina con il Real.
E proprio la buona prova contro gli spagnoli potrebbe far pendere la bilancia, in mediana, verso Alberto Aquilani, che andrebbe a comporre una coppia tutta romana con De Rossi. In difesa, indisponibile Juan, il quartetto dovrebbe essere composto da Mexes e Ferrari al centro, con Cassetti e Tonetto sugli esterni.
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L'Inter ormai è andata. Anche se qualcuno in casa Roma crede ancora nell'aggancio e i nerazzurri sembrano dare qualche segno di flessione (come ha dimostrato la sconfitta in Champions), undici punti da recuperare sono veramente troppi. Il primo ad alzare bandiera bianca dopo il ko contro la Juve è stato Tonetto. Sarà la sindrome della fascia sinistra (di difesa) ma Cassetti, che spesso gioca in quella posizione, la pensa allo stesso modo. «Le circostanze - dice il giocatore al Match Program As Roma che domenica verrà distribuito allo stadio - attuali ci costringono a guardarci di più alle spalle- dice il difensore giallorosso- dato che i bianconeri sono lì a un passo e non hanno nemmeno la Champions da giocare». Contro la Fiorentina bisognerà vincere a tutti i costi per sperare di aumentare il vantaggio (ora di un solo punto) sui bianconeri, che minacciano il secondo posto della squadra di Spalletti. Rigenerata dalla vittoria in Champions sul Real Madrid: «Il risultato di martedì è ancora più importante perchè abbiamo ribaltato l'iniziale svantaggio, dimostrando una bella forza di reazione e una grande compattezza di gruppo». Ingredienti necessari anche per superare la squadra di Prandelli. «Loro giocano un ottimo calcio e hanno dato filo da torcere a tutti i club sinora affrontati, in Italia ed in Europa. Mutu sta dimostrando quest'anno una volta di più che è un grandissimo giocatore e i toscani hanno poi una rosa con molti giovani di ottima qualità, su cui il club sta costruendo un progetto valido e importante». La Roma solitamente soffre avversari che arrivano all'Olimpico per chiudersi ma Cassetti è convinto che questo non accadrà domenica: «Loro non verranno a chiudersi a riccio come hanno fatto altre squadre- conclude- e questo penso che di sicuro garantirà una partita dai tratti spettacolari».
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Totti, domenica, sarà a disposizione. Non può e non vuole mancare all’appuntamento con la storia, perché proprio la gara contro la Fiorentina gli permetterà di agganciare Giacomino Losi in testa alla classifica dei giocatori che hanno collezionato più presenze con la maglia della Roma in Serie A: 386. I problemi fisici, d’altronde, sembrano lentamente attenuarsi. Ieri il Capitano non ha dato più di stomaco. Restano gli acciacchi, dalla schiena al piede, che stanno limitando il contributo con cui Francesco è solito ripagare squadra e tifosi. L’unica strada percorribile è quella di convivere con questi fastidi e il numero 10 romanista sta proprio cercando di seguire questa direzione, dando tutto in campo e in allenamento. Come sempre, più di prima. Il convincente secondo tempo con il Real ne è una prova, così come l’ultima seduta svolta da Totti. Ieri, infatti, il Capitano ha lavorato con gli altri compagni (Cassetti, Mexes e Giuly prima, Pizarro, De Rossi e Perrotta poi) scesi in campo dal primo minuto contro le merengues. Per lui qualche giro del circuito di Trigoria, alcune ripetute e anche conclusioni a rete. Un lavoro atletico legato a quello tecnico, in cui Totti ha mostrato di esserci sia nella condizione che nel morale. Segnali inequivocabili di come il dieci, a meno di scelte differenti da parte di Luciano Spalletti, dovrebbe ancora essere al suo posto contro i viola. O comunque, in grado di scendere in campo. Magari non per tutta la partita, ma con una prestazione part-time come già avvenuto nell’ultimo mese contro Palermo, Reggina (in campionato) e Sampdoria (nel ritorno di Coppa Italia).
Non bastassero questi elementi, va considerato il fatto che contro la Fiorentina la Roma dovrà già fare a meno di Mancini, squalificato. Un’assenza pesante, quella del secondo miglior marcatore stagionale dei giallorossi (con 11 reti), che dovrebbe portare Spalletti a non privarsi del Capitano, ovvero del giocatore che, nonostante le assenze per i vari infortuni, è il più prolifico tra i romanisti (con 10 centri in campionato, 2 in Coppa Italia ed 1 in Champions) in questo 2007/08. Tredici marcature che hanno portato Francesco a raggiungere, nel 4-0 al Torino, i duecento gol con la maglia con cui è nato cresciuto e diventato un fuoriclasse. Un’emozione, quella del gol, che da quel 16 gennaio, quindi da più di un mese, Totti non ha più provato. E che potrebbe riassaporare domenica, contro i viola. Oltre Totti gli altri.
Capitolo Mancini. Già detto della squalifica, frutto dell’ammonizione rimediata a Torino contro la Juve, c’è da registrare anche un problema fisico. Amantino ha infatti preso un brutto colpo al collo del piede destro contro il Real Madrid, ad opera di Mahamadou Diarra. In questi giorni, il brasiliano sta usando le stampelle per evitare di poggiare il piede. Per lui, quindi, soltanto fisioterapia. Stesso trattamento, ieri, per Panucci e Juan, colpito martedì sera da Sergio Ramos proprio dove già si era infortunato. Risultato: nuovo stop e ritorno previsto per la gara di mercoledì 5 marzo al Bernabeu, dove del centrale della Seleçao ci sarà sicuramente bisogno.
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Tra qualche giorno ci potrebbe essere l'incontro decisivo tra Gilmar Veloz e la dirigenza della Roma, per discutere del rinnovo di contratto di Mancini. L'agente del giocatore brasiliano ha rilasciato le seguenti dichiarazioni al quotidiano spagnolo As: "Non abbiamo fretta. Arriverò a Roma la prossima settimana".
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«Non ci sono più margini per il rinnovo, a giugno andrò via, ma fino all'ultima partita darò il massimo per la Roma». L'unica cosa che tiene a voler precisare è che «non ho preso accordi con nessuno ma ripeto, con la Roma non c'è più margine di trattativa». Parole decise, quelle pronunciate martedì sera da Matteo Ferrari al termine della gara col Real Madrid, che non lasciano spazio a ulteriori margini di trattativa con la Roma. Nonostante le smentite di rito, però, il destino del difensore giallorosso sembra già segnato. A fine stagione andrà al Milan, che ha bisogno di ringiovanire la rosa e di rimpiazzare Cafu e Maldini. Mentre la società e Spalletti hanno comunque piena fiducia nella professionalità del giocatore, i tifosi giallorossi, che non lo hanno mai amato troppo, al momento del suo ingresso in campo col Real lo hanno accolto con una bordata di fischi. «I fischi? Ormai ci sono abituato, poi dopo che si è scritto che sono già del Milan me li aspettavo». Con la società rossonera l'accordo c'è e probabilmente sarà reso ufficiale entro la fine di febbraio. Il regolamento consente a Ferrari, che ha il contratto in scadenza il prossimo 30 giugno, di firmare con i rossoneri. Il difensore guadagnerà una cifra intorno ai 2.5 milioni di euro netti l'anno per quattro stagioni, circa un milione netto in più all'anno rispetto a quanto gli ha offerto la Roma nell'ultimo incontro che c'è stato a fine gennaio. Troppo poco per convincerlo a rimanere.
Considerazione personale: E STI CAZZI? Se a uno come Matteo Ferrari la Roma dovrebbe dare 2 milioni e mezzo di euro netti all'anno, (no dico, 2,5 milioni!!!), quanto dovrebbe dare ad Amantino Mancini, a Doni o ad Aquilani? Ed a De Rossi? Che vada a fare in culo a Milano Ferrari, ed anche di corsa, tanto quel che vale in campo lo fà vedere spesso! Difensori del suo calibro ce ne sono a pacchi nel campionato italiano, e se la Roma, come sembra, prende Ujfalusi dalla Fiorentina, a parametro 0, ha già messo a posto la sostituzione di questa mezza sega presuntuosa di Ferrari, e dando al difensore ora viola, meno della metà di quello che chiede lui per rimanere alla Roma!
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Cicinho non vuole lasciare Roma, dove tra l'altro ha preso casa, e la Roma. A dirlo, in una intervista a calciomercato.it, è stato il suo agente, Ricardo Sarti. «Cicinho è un giocatore della Roma ed è ben felice di essere qui», ha sottolineato il procuratore del brasiliano. «Non abbiamo non solo mai parlato con altre società, ma neanche abbiamo mai sentito nulla, nemmeno come illazioni. In maniera assoluta e categorica: nessun dirigente, nessuna squadra, niente di niente».
Però anche ieri sera Cicinho era in panchina... «Questa è un'altra domanda: ieri la Roma ha ottenuto una bellissima vittoria proprio contro la ex-squadra di 'Cicerò, e lui è stato il primo ad esserne felice e a rallegrarsi con i compagni. Poi, alla domanda se avrebbe voluto giocare rispondo chiaramente che tutti vorrebbero giocare, ma questa è un'ovvietà». «A me alla fine comunque non è sembrato arrabbiato- ha aggiunto- Era sereno e soprattutto soddisfatto per il risultato, anche se conosce bene il Real e sa che al Bernabeu ci sarà da soffrire».
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Solo un forte trauma contusivo. È questa la diagnosi emersa dagli accertamenti a cui si è sottoposto nella tarda serata di ieri il difensore brasiliano delle Roma Juan. Il calciatore giallorosso era stato costretto a lasciare anzitempo il terreno di gioco, durante la partita Roma-Real Madrid valida per gli ottavi di Champions League, in seguito a un duro contrasto avuto con il difensore delle merengues Sergio Ramos (ammonito per l'intervento falloso). Difficile ipotizzare i tempi di recupero. Probabile che il brasiliano salti i prossimi impegni di campionato con Fiorentina, Inter e Parma, per rientrare nel ritorno di Champions a Madrid.
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A fine partita Francesco Totti a fatica riusciva a camminare. E' sceso in campo con un principio di influenza, ha giocato per novanta minuti, a fine partita era felice per la sofferta vittoria contro il Real Madrid: "E' stata una vittoria bellissima e meritata - ha spiegato - Io, purtroppo, sono andato in campo con un po' di febbre, nel corso dei novanta minuti mi sono sentito sempre peggio, negli spogliatoi ho anche vomitato, prima della partita e alla fine durante il controllo antidoping. Per fortuna c'è questa vittoria che ci ripaga di tutto, anche se siamo i primi a sapere che tra due settimane al Bernabeu ci sarà da soffrire".
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Stamattina si opererà di nuovo al ginocchio, ma ieri sera non poteva mancare all’appuntamento. La barba di sempre, Damiano Tommasi sorride ed esulta compostamente al termine della gara: «Ho visto una Roma un po’ contratta all’inizio. Mi ha dato come l’impressione di aver paura di non farcela. Nella ripresa, invece, con il Real che è calato ed ha concesso parecchio, la squadra mi è parsa più convinta».
Non si illude più di tanto, però, l’ex “anima candida” dei giallorossi: «Le percentuali restano per me 50 e 50. Al Bernabeu, parecchi giocatori del Madrid cambiano». Eppure proprio lui, la soddisfazione di battere i galacticos sul loro campo se l’è già tolta. Prima con la Roma e poi, l’anno scorso, con il suo Levante: «E così. Ma non è facile, credimi. La Roma parte comunque da un risultato positivo e, se gioca come sa, può farcela…». Fuori della Tribuna Monte Mario anche l’avvocato Antonio Conte, visibilmente provato: «Un’emozione straordinaria. Devo ancora riprendermi. So però che ce la giocheremo, fino alla fine».
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Cicinho ieri sera sperava di giocare contro la sua ex squadra. Non è stato così, stavolta il brasiliano c'è rimasto parecchio male. Ha capito che in questa Roma non c'è spazio per lui. Ha chiesto alla società di essere ceduto. A fine stagione si vedrà, non è affatto escluso che venga accontentato.
Personalmente, ritengo che Spalletti stia facendo un grandissimo errore nel bruciare questo giocatore, che è un laterale destro fortissimo, tra i più forti in circolazione, e perderlo sarebbe gravissimo.
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Il tecnico: "I miei ragazzi hanno evidenziato maturità, dopo il gol preso a freddo avremmo rischiato molto se avessimo attaccato a testa bassa. Abbiamo aspettato e siamo stati premiati. Una bellissima partita, ben giocata da tutte e due le squadre, ma noi abbiamo meritato". L'amministratore delegato: "E' stata una partita difficile, giocata con il cuore, con personalità. E' stata grande emozione, giocare con il Real non è mai facile, avere saputo reagire ci dà ancora più forza per il ritorno"
Luciano Spalletti sorride: "I miei ragazzi hanno evidenziato maturità, dopo il gol preso a freddo avremmo rischiato molto se avessimo attaccato a testa bassa. Abbiamo aspettato e siamo stati premiati. Una bellissima partita, ben giocata da tutte e due le squadre, ma noi abbiamo meritato. Loro hanno delle intuizioni di gioco, ma noi siamo stati bravi nelle ripartenze. Io sono contento di questo risultato".
L'amministratore delegato della Roma, Rosella Sensi, è al settimo cielo: "E' stata una partita difficile, giocata con il cuore, con personalità. E' stata grande emozione, giocare con il Real non è mai facile, avere saputo reagire ci dà ancora più forza per il ritorno. Credo che il pubblico sia stato fondamentale per essere stato così vicino alla squadra. Lo è sempre, ma stavolta è sttao fondamentale. Al Bernabeu non sarà facile, ma restiamo con i piedi per terra, sappiamo di essere forti. Non avevo dubbi sulla professionalità dei nostri ragazzi: si vede sempre. Il gol di Mancini? Bellissimo, come pure quello di Pizarro, i complimenti vanno a fatti a tutti, pure a quelli che ti mettono in condizione di segnare. Un pronostico per il ritorno? Non si possono fare previsioni, nemmeno in caso di sconfitta l'avrei fatto".
Daniele De Rossi è stato uno dei migliori: "Non eravamo intimiditi, non era facile con il Real, giocano alla grande. Non è facile prendere le misure, sono andati subito in vantaggio fortunosamente, ma noi siamo stati grandi. Abbiamo raggiunto una vittoria intelligente, imparando dal passato. Siamo maturati, il risultato è lo stesso dell'andata con il Manchester United. Servirà avere grande concentrazione quando andremo al Bernabeu. Chi ha fatto la differenza? I giocatori".
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Il francese si gode il successo: “Il Real è in generale una squadra pericolosa, l'abbiamo gestita bene. Era davvero una partita molto delicata, molto difficile, sono molto contento per la gente, non era facile reagire dopo il vantaggio del Real. Tutta la Roma ha fatto una grande partita".
Philippe Mexes: “Il Real è in generale una squadra pericolosa, l'abbiamo gestita bene. Era davvero una partita molto delicata, molto difficile, sono molto contento per la gente, non era facile reagire dopo il vantaggio del Real. Tutta la Roma ha fatto una grande partita. Loro sono dei campioni, era difficile. Mi dispiace per la sconfitta dell'Inter, è una squadra italiana, non c'è competizione. Sabato a Torino eravamo un po' fuori della partita, parlavamo sempre del Real Madrid e non pensavamo alla partita con la Juve, che infatti abbiamo sbagliato. Adesso andremo a Madrid con questa stessa voglia di stasera, con questa determinazione. Giocare contro i campioni del Real cosa significa? Si dà il massimo, provando a fare bene”.
Amantino Mancini: “Quello che è successo a Manchester non ricapiterà, faremo una grandissima partita anche a Madrid".
Ludovic Giuly: “Siamo stati sfortunati in occasione del gol del Real Madrid, hanno avuto una sola occasione. Il pubblico? E' sempre importante per noi. Sono molto contento, anche se a Madrid sarà durissima. Al Real ci penseremo dopo la partita di domenica con la Fiorentina”.
Marco Cassetti: "Abbiamo fatto molto meglio di sabato, forse la Champions ti dà qualcosa in più. Dovevamo vincere, senza subire gol sarebbe stato meglio, ma abbiamo avuto la forza di ribaltare il risultato. E' stato molto importante il lavoro di De Rossi, che aiuta centralmente il reparto difensivo. Daniele è un grandissimo giocatore, non lo scopro certo io. Questa vitttoria ci dà morale per il futuro, aver battuto il Real Madrid non è cosa da poco".
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Pizarro e Mancini guidano una fantastica rimonta e la Roma batte il Real 2-1! L'Inter invece si conferma proprio come la Juve dell'era Moggi: come mette il muso fuori dai confini nazionali, senza aiuti arbitrali, prende pizze in faccia a destra e a manca!
Una Roma gagliarda, come non ce la ricordavamo più, batte in rimonta il Real Madrid nell'andata degli ottavi di Champions. Prendiamo, per una volta, il bicchiere mezzo pieno. La Roma non brillantissima di questo scorcio di stagione è bastata per piegare un Real Madrid padrone del gioco ma poco concreto. Lo fa con le unghie, con il carattere, con l’orgoglio in un Olimpico gelato per la temperatura ma incandescente per il tifo giallorosso. Lo fa dopo un primo tempo passato in trincea, a tenere duro aspettando tempi migliori. Arrivati nella ripresa. E capitalizzati. Il bel gioco non c’è stato? Pazienza. Del resto la Roma era da sempre accusata di essere bella e mai cinica. Stavolta lo è stata. E considerato che le gambe in questo periodo per i giallorossi non girano al massimo, e le ultime prestazioni in campionato ne sono state specchio fedele, deve andare benissimo così. Perchè per la prestazione odierna era il massimo risultato sperabile, e perchè tra 15 giorni a Madrid potrà aspettare il Real e ripartire in contropiede. Magari con una condizione atletica migliore. Di sicuro con qualche certezza in più: a un passo dal baratro ha saputo tornare in strada. Non ci sarà un altro Manchester, a Madrid stavolta andrà per giocarsela fino al 90’.
Finisce 2-1 quindi l'andata degli ottavi di finale, e discorso qualificazione rimandato all'infuocato ritorno nel catino del Bernabeu. Decisivo l'uomo più in forma dei giallorossi da un mese a questa parte, Alessandro Mancini; suo il gol vittoria ad inizio ripresa che regala più di una chance alla squadra di Spalletti in vista del ritorno in Spagna.
La sfida annunciata tra Totti e Raul si è in fondo risolta in parità, perché se il capitano merengue ha avuto il merito di sbloccare il risultato a inizio partita, il numero dieci giallorosso dopo un avvio sottotono è cresciuto alla distanza, servendo l'assist al bacio che ha lanciato Mancini verso la porta di Casillas. Complessivamente superiore la squadra di Schuster alla squadra capitolina, quasi sempre costretta a rincorrere le brucianti accelerazioni di Robben, le micidiali incursioni di Guti e la straordinaria pericolosità sottoporta di Raul e Van Nistelrooy. La Roma ha avuto il merito di non crollare dopo il gol a freddo di Raul, agguantando il pari con un destro di Pizarro deviato involontariamente da Heinze alle spalle di Casillas. Le merengues si insediano nella metà campo giallorossa e in un paio di occasioni sfiorano il gol con Robben e il solito Van Nistelrooy.Nel momento migliore dei bianchi arriva il gol della Roma: Totti offre un numero degno del suo repertorio, si libera sulla trequarti e serve Mancini in un corridoio libero. Il brasiliano scarta Casillas e di destro deposita in rete a porta vuota. L'ultima mezz'ora è un andirivieni di attacchi madridisti; si schianta sul palo una girata al volo di Van Nistelrooy, la Roma punge in un paio di ripartenze ma il risultato non cambia. Ancora non è la vera Roma, ma il tempo per riacquisire forma e gioco stavolta c'è. Madrid è lontana 15 giorni ancora...
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Daniele De Rossi ha la febbre alta e la sua presenza per questa sera è in dubbio. Stamattina la temperatura del centrocampista è scesa, ma i medici decideranno solo stasera. Intanto fa sapere che lui non vuole mancare: «E' una partita a cui tutti noi teniamo moltissimo - le parole del centrocampista giallorosso al Corriere dello Sport - Il Real è forse la squadra più importante del mondo, ma questo non vuole dire che la Roma sia battuta in partenza. Anzi, se la Roma farà la Roma nelle due partite degli ottavi, io sono convinto che possiamo qualificarci. Dopo la delusione di sabato scorso a Torino, abbiamo grande rabbia e voglia di vincere. Abbiamo grande rispetto del Real e della sua storia, ma la Roma vera può farcela. Puntiamo sul nostro gioco e sulla forza che potranno darci i nostri tifosi».
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Inviato da: IOXTEFOREVER
il 13/11/2009 alle 02:46
Inviato da: lolita_72gc
il 08/10/2009 alle 14:57
Inviato da: Solo_Camo
il 27/09/2009 alle 15:13
Inviato da: LadyWitchBlood
il 08/07/2009 alle 11:25
Inviato da: pensoquellochetuvuoi
il 21/06/2009 alle 17:15