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CIAO GABBO... ONORE!
"Si può morire così, per giunta dormendo? Qualcuno ci deve dire perché. Se parliamo di perdono dobbiamo parlare di giustizia e questa è una morte che chiede giustizia. Ci sarà una giustizia divina sulla quale nessuno può permettersi di parlare, ma ci deve essere anche una giustizia umana, che non sia una vendetta ma che aiuti per quanto possibile a placare gli animi di tanti di noi".
Dall'omelia pronunciata da Don Paolo Tammi durante il funerale di Gabriele Sandri.
In memoria di Gabbo, fratello di questa Urbe Immortale... al di là dei colori
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Viene dopo tante finte battaglie, il giorno in cui c'è da fare sul serio, e si ristabiliscono di colpo le gerarchie naturali:
avanti gli ultimi, i dimenticati, i malvisti, i derisi. Essi ebbero la fortuna di non fare carriera, anzi di non volerla fare, di non smarrire le proprie virtù nel frastuono degli elogi mentiti e dei battimani convenzionali.
Essi ebbero la fortuna di assaporare amarezze sane, ire sane, conoscere lunghi silenzi, sacrifici ostinati e senza lacrime, solitudini di pietra, amicizie non sottoposte all'utile e non imperniate sull'intrigo.
Berto Ricci
KAISERSLAUTERN, 26 GIUGNO 2006:
Lettera della squadra al Presidente Sensi
Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.
Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.
Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno
Serie A: 18^ Giornata:
Chievo-Inter
Atalanta-Napoli
Bari-Udinese
Cagliari-Roma
Catania-Bologna
Lazio-Livorno
Parma-Juventus
Sampdoria-Palermo
Siena-Fiorentina
Milan-Genoa
Classifica:
- Inter 39
- Milan* 31
- Juventus 30
- Roma 28
- Parma 28
- Napoli 27
- Palermo 26
- Sampdoria 25
- Bari* 24
- Chievo 24
- Fiorentina* 24
- Genoa* 24
- Cagliari* 23
- Udinese* 18
- Livorno 18
- Bologna* 16
16
- Atalanta* 13
- Catania 12
- Siena 12
* una partita in meno
Marcatori Giallorossi in Campionato
9 reti: Totti.
4 reti: De Rossi.
3 reti: Vucinic.
2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.
1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.
Giudice Sportivo
Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:
€ 77.000,00
Squalificati per la prossima gara di campionato:
Espulsi nell'ultima partita:
5 ammonizioni.
De Rossi.
4 ammonizioni:
Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.
3 ammonizioni (in diffida):
Totti.
2 ammonizioni:
Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.
1 ammonizione:
Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.
Prossime gare AS Roma
6 gennaio, 18^ giornata:
-
9 gennaio, 19^ giornata:
-
12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:
-
Europa League
Sedicesimi di Finale:
Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)
Marcatori giallorossi in Europa League:
11 reti: Totti.
3 reti: Menez, Okaka, Cerci.
2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.
1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.
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Ultimi commenti
Messaggi di Marzo 2008
La conferenza stampa di Luciano Spalletti, allenatore della Roma, e Daniele De Rossi, centrocampista giallorosso a Trigoria in vista di Roma-Manchester United.
LUCIANO SPALLETTI
Quanto perde la Roma senza Totti?
Perde tutto quello che ha fatto questo giocatore con questa maglia. La squadra, però, saprà assumersi le responsabilità, come ha fatto sempre in passato.
La qualificazione si decide all'Olimpico al 90%?
Il 90% è esagerato. In molti ricordono il 7-1 e non l'1-0 di questa stagione. Di conseguenza noi ci rendiamo conto dell'importanza della partita di andata, ma ci rendiamo conto che possiamo fare risultato in qualsiasi campo.
Che Roma vuole vedere?
Loro hanno una squadra fortissima, con caratteristiche riconoscibili. Sono bravi a ribaltare l'azione, a sfruttare la velocità, sanno fare la differenza sulle palle inattive.
La Roma di oggi è più forte di quella del 7-1?
E' una Roma più matura, più forte, siamo cresciuti, possiamo fare risultato e passare il turno.
Il Manchester è la squadra più forte del mondo?
Sono d'accordo che il Manchester sia sulla carta forse la più forte al mondo. I giocatori se li scelgono bene, hanno possibilità di andare a prendere grandi calciatori con tanta disponibilità economica. Inoltre, i loro attaccanti si sacrificano tanto.
Van der Sar è un punto debole? Può essere scelto Aquilani?
La formazione la dico domani.
Cosa vorrebbe rivedere e cosa no della sfida dell'anno scorso?
La ricerca è sempre stata ottima, nonostante poi sia accaduto quel 7-1. Per il resto, noi abbiamo fatto quello che dovevamo e le altre sfide giocate contro di loro le avremmo dovute vincere.
La forza della Roma arriva dalla panchina?
Lo abbiamo sempre detto. Tutti questi risultati arrivano dalle scelte della società.
Se lo sarebbe aspettato di arrivare così lontano con la Roma?
Il merito è sempre dei ragazzi che alleno alla Roma. Le intenzioni sono sempre quelle di fare ancora meglio di quanto fatto finora. Sto sul giornaletto della Champions? Me lo porterò a casa come ricordo.
Ha paura per eventuali tafferugli fuori lo stadio?
Più che paura ho tanta fiducia nei nostri tifosi. Di conseguenza si adoperino tutti per evidenziare i valori di questo sport che devono essere affermati a livello universale.
Ferguson ha detto che senza Totti loro possono vincere più facilmente.
A noi dispiace che manchi Francesco, ma una squadra deve saper sopperire a qualsiasi assenza. Il Collettivo ci ha portato a fare questi grandi risultati.
Quanto è importante non cercare di vendicare il risultato dello scorso anno?
Noi vogliamo fare la nostra partita, mettendo in evidenza le nostre caratteristiche.
Mexes preferirebbe vincere lo scudetto e non la Champions.
Io voglio tentare di qualificarmi e basta, al resto penseremo poi.
Le piacerebbe punire l'arroganza inglese?
Noi dobbiamo pensare a noi stessi, ognuno dice quello che vuole, in base a quelle che sono le nostre conoscenze, le nostre convinzioni. A noi basta andare a giocarci la partita.
Come si ferma Cristiano Ronaldo?
Cristiano Ronaldo è difficile fermarlo. E' fortissimo da un punto di vista della velocità e della tecnica, uno dei migliori al mondo. Ma siamo riusciti a vincere lo scorso anno, noi si va a giocare la partita con il collettivo e le nostre individualità. Non andremo a fare le comparse, poi si vedrà come andrà a finire.
Vucinic è pronto per una sfida del genere?
Siamo pronti tutti. Mirko ci ha fatto vincere delle partite, è uno che si mette al servizio della squadra con la sua corsa e la sua resistenza. Siamo tranquilli, sicuri che Vucinic ci darà un contributo.
Le piacerebbe imitare Ferguson alla Roma?
Credo che in Italia sia impossibile ripetere una cosa del genere. Non siamo pronti culturalmente. E' chiaro che questo va fatto con una società attenta, che sta crescendo sotto tutti i punti di vista.
I pro e i contro dell'entusiasmo vissuto a Trigoria?
Quando si riceve l'abbraccio sono tutti pro. Poi c'è qualcosa che bisogna ulteriormente mettere a posto. Tipo i cori fatti a Esposito nell'aereo di ritorno a Cagliari, così come i fischi rivolti ieri a Ferrari. Siamo un gruppo, quando sbaglia uno tutti sono pronti a prendersi le colpe. Con Matteo Ferrari abbiamo fatto grandissimi risultati, è un ragazzo eccezionale. Esposito è uno serio, che ha comportamenti sempre corretti. Non mi piace si facciano queste differenze.
Il punto debole del Manchester è avere un ruolino di risultati diverso in trasferta?
Dobbiamo tentare di fare qualcosa di più, verrà fatto proprio per questi dettagli. Ma per le caratteristiche che hanno loro, è più pericolosa in trasferta. Ma noi possiamo passare il turno.
Può essere questa la gara più importante della sua carriera?
Sicuramente sì se si va a considerare il blasone delle squadre in campo. Ognuno di noi nel nostro piccolo ha vissuto situazioni importanti
Ha preparato qualcosa di particolare per Ferguson?
Ho già dato, sotto l'aspetto del risultato e del vino che gli ho regalato lo scorso anno.
DANIELE DE ROSSI
Hai qualche linea di febbre. Come ti senti?
Se sono in conferenza, è perché è una cosa lieve. Sarò in campo
Che avversario è il Manchester?
E' un avversario con tanti giocatori forti. Dovremo stare attenti, come dovranno stare attenti loro.
Senti il peso sulle spalle da romano in campo senza Totti?
La bellezza di questa Roma è che tutti sono importanti e tutti danno un contributo. E' vero che ci sono romani e romanisti, ma non siamo di più degli altri.
C'è una cosa che ti fa paura del Manchester?
Ha tre o quattro giocatori offensivi che fanno paura. Sono giovanissimi e fortissimi.
All'Old Trafford hai fatto uno dei gol più belli della tua carriera, ma è passato inosservato.
E' normale, il clamore di quel risultato ha cancellato tutto, anche le altre partite giocate in Champions League.
Quali possono essere i punti deboli del Manchester?
E' una squadra molto forte, imbattibile non è, squadre battibile non esistono. Noi l'abbiamo battuta già una volta. Purtroppo li prendiamo nel momento loro più facile.
Mexes preferirebbe vincere lo scudetto e non la Champions.
Scegliere sarebbe impossibile, abbiamo la fortuna di giocare fino in fondo.
E' frustrante ora per l'Inter sentire la pressione dell'Inter?
Sicuramente per loro è una situazione nuova e fastidiosa, mai avevano avuto questi distacchi in classifica, naturalmente sono ancora loro i favoriti per lo scudetto.
Rooney ha dichiarato che la Roma gli porta bene.
Lui è uno dei primi tre giocatori al mondo, a me piace molto. Vedremo quello che succederà, noi abbiamo questo piccolo conto aperto per la sfida dello scorso anno. E' tutto un pochino distorto per i sette gol presi lo scorso anno.
Ronaldo lo scorso anno non è stato molto carino nei vostri confronti dopo le parole scritte sul suo libro.
Nessuno lo ha implorato, né io, né i miei compagni. Va rispettato il suo essere giocoliere col pallone, sia sull'1-0 che sul 7-1. Queste sono trovate pubblicitarie per la vendita di un libro. Se è così come ha detto lui, si sarà preso le sue responsabilità, ma non si ricorda bene.
Vuoi fare un appello affinché non ci siano problemi fuori lo stadio?
Se togliessero la finale di Champions a Roma sarebbe il male minore, la cosa grave è quando accadono certi episodi fuori lo stadio. Più di incitare alla calma e alla serenità, possiamo fare ben poco. Mica possiamo dire "non date le coltellate", quello lo si deve sentire da dentro.
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"L'obiettivo è recuperare Totti per Manchester United-Roma". Sono le parole di Vito Scala, preparatore atletico della Roma e del Capitano giallorosso, a Centro Suono Sport, dopo l'infortunio occorso al nostro numero dieci a Cagliari.
Come sta Totti?
Francesco si è fatto male nella partita con il Cagliari, ha ritenuto di non uscire perché credeva di gestire il fastidio, ma se lo avesse fatto non sarebbe cambiato nulla. Ieri mattina abbiamo fatto degli accertamenti che hanno evidenziato una lesione di primo grado che non ci preoccupa più di tanto. Bisogna procedere giorno dopo giorno. Francesco è già al lavoro, il nostro obiettivo è farlo giocare al ritorno con il Manchester.
Ci sono possibilità di vederlo all'Old Trafford?
Io me lo auguro, quella sarà una partita fondamentale per la Roma.
Il ginocchio come sta?
Francesco al ginocchio ha un trauma contusivo, lui ha una sopportazione del dolore molto alta rispetto agli altri. Riesce a giocare sempre in tutti i modi, poi lui è un generoso. Gioca sempre, quando vede un campo di calcio non capisce più niente.
Avete mai ipotizzato di togliere la placca alla caviglia?
No, non ne abbiamo mai parlato. Oltre la placca, Francesco ha due viti nella caviglia. Rimuovere la placca è semplicissimo, un po' meno è rimuovere le due viti. Se non gli da' problemi, perché andarci a complicare la vita?
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"Nel ritiro della Nazionale ho parlato con Evra: nemmeno loro sono tranquilli. Il Manchester sa benissimo di quanto siamo cresciuti in un anno". Nel giorno del suo ventiseiesimo compleanno, Philippe Mexes, in un'intervista al Corriere dello Sport, racconta il suo momento e quello della Roma. Dalla Champions al campionato fino alla Nazionale. Domani all' Olimpico sarà ancora Roma-Manchester United, come dodici mesi fa: "Loro sono forti - dice Mexes - ma come qualsiasi squadra hanno i loro punti deboli. La Champions è il sogno di ogni giocatore". Nonostante il mezzo passo falso di Cagliari, la lotta tricolore è ancora aperta: "Chivu dice che non ce la faremo? Certe affermazioni nascondono i timori. Alcuni episodi ci hanno penalizzato, vedremo chi farà festa". Mexes è finito sul taccuino di tutti i grandi club europei, ma la volontà del francese è chiara: "La decisione di legarmi a questo club è stata la più importante della mia vita. Mi lusinga l'interesse di altre società ma in questo ambiente sono felice". Tra due mesi ci sono gli Europei, e Phil non sembra rientrare nell'undici base di Domenech: "La squadra per l' Europeo è ormai decisa, ma per me è già un onore far parte del gruppo che andrà in Austria e Svizzera".
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Francesco è di umore nero dopo l'infortunio, ma non molla e rilancia: "Che peccato, a Manchester conto di esserci". Il Capitano, che con il Cagliari ha rimediato una lesione muscolare della loggia e dei flessori della coscia sinistra, vuole provare a recuperare in tempo per il ritorno dei quarti, il 9 aprile all'Old Trafford. La Roma ha diffuso in mattinata questo comunicato: "Al termine dell'incontro disputato ieri, il calciatore Francesco Totti ha lamentato dolore al flessore della coscia sinistra. Nella mattinata di oggi (domenica 30 marzo 2008) è stato sottoposto a esami strumentali che hanno evidenziato una lesione muscolare della loggia dei flessori della coscia sinistra. Il calciatore dovrà sottoporsi a periodo di riposo con monitaraggio della situazione nei prossimi giorni". Di sicuro, Totti salterà l'andata dei quarti di Champions e il Genoa sabato. Ma all'Old Trafford potrebbe anche esserci.
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Prima indiscrezioni sulla morte di Matteo Bagnaresi, 28anni, il tifoso del Parma travolto e ucciso in un tragico incidente da un pullman di tifosi juventini in un area di servizio. Il ragazzo tornava a vedere la squadra emiliana dopo tre anni di diffida. Bagnaresi era un tifoso dei "Boys". Laureato in tecniche della Prevenzione sui luoghi di lavoro, lavorava per una cooperativa e viveva nella città emiliana con i genitori. Aveva un blog antifascista dove, di suo pugno, c'erano diverse minacce a tifosi reggiani.
"L'autista cercava di portarci via da questa situazione". Il tifoso racconta i momenti di paura che hanno preceduto l'incidente: Pensavamo: andiamo via che qui ci ammazzano. Ci lanciavano bottiglie, spranghe". Poi, la tragedia: "Un ragazzo ha tagliato la strada al pullmann, l'autista se lo è trovato davanti, non poteva in alcun modo evitarlo. A distanza di 500 600 metri ci siamo accorti e fermati - prosegue il ragazzo - ci siamo messi le mani nei capelli tutti: l 'autista era sotto schoch".
Secondo la testimonianza del ragazzo però anche dopo l'incedente i tifosi del Parma hanno continuao l'aggressione: "Continuavano ad insultarci. Loro avevano premeditato tutto - sostiene il giovane - Era n aggressione premeditata, ci continuavano a minacciava re dicendoci "vi ammazziamo".
"Noi non abbiamo reagito - aggiunge il tifoso della Juventus - Loro eranto tantissimi, più di trenta, noi eravamo pochi, dieci o dodici persone, perchè molti erano ancora nell'Autogrill, infatti qualcuno non è riuscito a risalire ed è rimasto a terra. Il nostro è un pullmann tranquillissimo - prosegue - loro erano scalmanati: uno di noi ha un taglio sul braccio, uno ha preso una sprangata sul collo. Menomale che abbiamo capito la gravità delle loro intenzioni e abbiamo fatto in tempo a scappare".
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Matteo Bagnaresi, un supporter gialloblù di 27 anni, perde la vita travolto in un'area di servizio tra Alessandria e Asti da un pullmino di tifosi bianconeri, mentre fra i due gruppi stava salendo la tensione. I cancelli dell'Olimpico sono stati chiusi: la gara forse rinviata a mercoledì 16 aprile.
Dodicesima giornata d'andata: la morte di Gabriele Sandri, giovane tifoso laziale, ucciso in un autogrill da un colpo di pistola sparato da un poliziotto. Quella domenica non vennero disputate Inter-Lazio, Roma-Cagliari e Atalanta-Milan. Dodicesima giornata di ritorno: muore un tifoso ventisettenne del Parma, Matteo Bagnaresi, travolto in autogrill da un pulmino di tifosi juventini, Juve-Parma viene rinviata. Su tutti gli altri campi è stato osservato un minuto di silenzio prima del fischio d'inizio in segno di lutto.
La decisione è stata presa dopo la morte di un tifoso del Parma, travolto e ucciso da un pulmino nell'area di servizio Crocetta Nord, situata sulla A1 fra Alessandria e Asti in direzione Torino intorno alle 12.30. Secondo una prima ricostruzione, alla stazione di servizio si sarebbero incrociati un pullman di tifosi del Parma e un pullmino a 9 posti con i tifosi della Juve. Non è chiara la dinamica dei fatti: secondo alcuni il furgone con i tifosi bianconeri sarebbe stato aggredito, secondo altri invece sarebbero stati gli juventini a provocare i parmigiani mentre stavano pranzando, fatto sta che, in un clima di crescente tensione, l'autista del pullmino bianconero sarebbe improvvisamente ripartito investendo il tifoso ventottenne del Parma. Pare che l'autista del pullmino, ora sotto interrogatorio, sia stato fermato a pochi chilometri di distanza dall'area di sosta e abbia dichiarato di non essersi reso conto di aver travolto una persona. Hanno raggiunto il luogo del tragico incidente il medico legale, il questore di Asti ed i genitori dello sfortunato tifoso, appartenente al gruppo dei "Boys".
È stata una decisione comune, quella di sospendere la partita. Lo hanno confermato i presidenti di Juventus e Parma, Cobolli Gigli e Ghirardi: "Era logico non giocare questa partita, per senso di responsabilità e rispetto nei confronti dei familiari", ha detto Cobolli nella conferenza stampa organizzata allo stadio. "Siamo stati subito d'accordo e ringraziamo la Juventus per la disponibilità", ha aggiunto il collega Ghirardi. Entrambi concordano sulla tesi che si tratti di pura fatalità, anche se Cobolli ha invitato ad aspettare la ricostruzione delle forze dell'ordine.
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La Roma dovrà affrontare il Manchester United senza il suo capitano Francesco Totti. L'incredibile notizia è rimbalzata direttamente da Trigoria, dove la squadra ha sostenuto l'allenamento di scarico dopo il pareggio ottenuto ieri in campionato contro il Cagliari. Il club giallorosso ha affidato ad un comunicato la notizia del forfait del campione del mondo.
"Al termine dell`incontro disputato ieri, il calciatore Francesco Totti ha lamentato dolore al flessore della coscia sinistra - si legge nella nota diffusa sul sito internet dell'AS Roma -. Nella mattinata di oggi è stato sottoposto a esami strumentali che hanno evidenziato una lesione muscolare della loggia dei flessori della coscia sinistra. Il calciatore dovrà sottoporsi a periodo di riposo con monitaraggio della situazione nei prossimi giorni."
E' dunque scontato che il numero 10 della Roma non sarà della partita martedì 1 aprile, quando per l'andata dei quarti di finale di Champions League gli uomini di Spalletti ospiteranno il Manchester United. I giallorossi dovranno dunque fare a meno del loro leader carismatico (e non solo, come dimostra il gol siglato ieri al Sant'Elia) nella partita più attesa e sentita dell'anno. La strada dunque è già in salita, anche se, proprio nelle difficoltà, la Roma ha sempre trovato lo spunto vincente per stupire il mondo.
Francesco salterà l'andata dei quarti con il Manchester United e la gara di sabato con il Genoa; qualche minima possibilità di vederlo in campo nel ritorno dell'Old Trafford.
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Finisce 1-1 Lazio-Inter, anticipo della trentunesima giornata del campionato di Serie A. Un pareggio che lascia inalterato il distacco di quattro punti tra i nerazzurri e la Roma. Partita vera, giocata su buoni ritmi da entrambe le squadre, nonostante le illazioni della vigilia. A passare in vantaggio per prima è stata l'Inter all'11' del primo tempo con Crespo che, raccogliendo in area un pallone servito dalla destra, batte freddamente un incolpevole Ballotta. Nella ripresa, al 14', arriva il pareggio di Rocchi che solo davanti a Julio Cesar insacca di piatto. I ragazzi di Delio Rossi, non ancora sazi, si proiettano ancora in attacco e provano il colpo del ko, ma solo due traverse di Behrami al 18' e di Dabo al 38' impediscono ai biancazzurri di esultare una seconda volta. Finisce 1-1, la Roma può sorridere, è ancora tutto aperto.
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Le parole di David Pizarro, centrocampista della Roma, a Roma Channel: "Un inizio non da Roma, ma poi la partita l'abbiamo fatta noi. Purtroppo non abbiamo concretizzato, siamo molto amareggiati, perché oggi dovevamo vincere. I primi 15 minuti siamo andati in difficoltà, ma poi non c'è stata più partita. Con il Manchester sarà una grande sfida, non vediamo l'ora di vendicare il risultato dell'anno scorso".
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Le parole di Philippe Mexes, difensore della Roma, a Roma Channel: "Tanto rammarico. Abbiamo giocato bene, a parte i primi 15 minuti. Abbiamo provato fino alla fine a vincere, ma non siamo riusciti a fare gol. Secondo me comunque una bella Roma. Non siamo riusciti a gestire la gara nella prima parte, ma secondo me non si può imputare nulla a nessuno. Forza, coraggio e andiamo avanti così. L'autogol di Ferrari? E' stato solo sfortunato".
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Le parole di Alberto Aquilani, centrocampista della Roma, a Roma Channel: "E' andata male, abbiamo creato tanto, ma non siamo riusciti a fare gol. C'è tanto rammarico. Andiamo avanti perchè non è finita. Il colpo di tacco è stato istintivo, pensavo fosse la cosa più giusta, ma non sono stato fortunato. Loro sono partiti molto forte, ma dopo li abbiamo schiacciati nella loro metà campo".
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Le parole di Luciano Spalletti, allenatore della Roma, a Sky, al termine di Cagliari-Roma: "Conta che i ragazzi hanno fatto una grande prestazione, a mio avviso meritavano di più. Non gli si può dire niente, peccato non aver portato a casa i tre punti. Ci sono queste partite che nascono in questa maniera, ci siamo fatti gol da soli, poi ci ha girato tutto contro, bisogna accontentarsi del pareggio"
Quanto è forte il rammarico per i gol sbagliati?
Conta che i ragazzi hanno fatto una grande prestazione, a mio avviso meritavano di più. Non gli si può dire niente, peccato non aver portato a casa i tre punti. Ci sono queste partite che nascono in questa maniera, ci siamo fatti gol da soli, poi ci ha girato tutto contro, bisogna accontentarsi del pareggio.
E' mancata cattiveria?
Quando succedono questi risultati, non manca assolutamente niente. Le nostre caratteristiche sono queste, un risultato di questo tipo va accettato, convinti di aver fatto il massimo.
Come sta Totti?
Ha finito la partita, sta abbastanza bene, però questo ginocchio un po' l'ha limitato. Francesco ha fatto quello che doveva fare.
Il Manchester United ha vinto 4-0. Impressioni?
Cristiano Ronaldo ha fatto un grande gol, Aquilani ha provato lo stesso colpo, ma è stato sfortunato. Sono questi i dettagli che fanno la differenza. Se Alberto avesse spostato la palla di poco, sarebbe entrata. Ma io sono tranquillissimo, sto benissimo, assolutamente non preoccupato.
Totti e Cristiano Ronaldo?
Sono due grandi giocatori.
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La Roma getta ancora una volta al vento punti preziosi, pareggiando 1-1 a Cagliari nel primo posticipo della trentunesima giornata. Troppe le occasioni sprecate al Sant'Elia. Se è il palo a dire di no a Mancini, i giallorossi devono fare i conti con uno strepitoso Storari che neutralizza tutte le palle-gol dei romanisti. Soprattutto il salvataggio sulla linea di porta sul colpo di testa di Totti che già si preparava a esultare. Il capitano ispira e segna. Suo, infatti, il gol su punizione al 45' del primo tempo, dopo l'autorete di Ferrari al 3' di gioco.
Squalificati Perrotta, De Rossi e Vucinic, Spalletti ha poche alternative da proporre, anche se fa rifiatare in panchina Panucci e Aquilani. L'idea è buona: Pizarro scala davanti alla difesa al fianco di Brighi, mentre alle spalle di Totti piazza fra Mancini e Taddei il francese Giuly. Tutto confermato invece per il Cagliari che oltre a ritrovare tre punti pesantissimi con l'annullamento della penalizzazione, ha tutta l'intenzione di confermare il suo formidabile trend che gli ha fatto compiere una rimonta straordinaria in coda alla classifica.
La partenza dei sardi è perfettamente in linea con il suo momento d'oro. Dopo una manciata di secondi Fini sperca davanti a Doni e al 3' il Cagliari passa addirittura in vantaggio, grazie però a una bambola colossale della Roma che si fa male da sola. A gonfiare la rete è Ferrari che devia involontariemente nella propria porta. Il pressing in contropiede dei sardi funziona e fino al 9' la Roma è costretta a difendersi con affanno. La linea di confine è un pallonetto di Foggia che oltrepassa la traversa. Il secondo squillo del Cagliari sveglia i giallorossi. Alla squadra di Spalletti va il merito di placare il ritmo del Cagliari facendo girare di più la palla, aggirando l'ostacolo con le improvvise penetrazioni degli esterni, poi con gli inserimenti centrali di Giuly e Pizarro.
La Roma colleziona un numero incredibili di occasioni. Prima Giuly si fa deviare in corner da Storari un tiro angolato. Mancini, invece, spreca clamorosamente con la porta spalancata e successivamente colpisce il palo. I rossoblù si affidano alle verticalizzazioni e a rare ripartenze, in cui manca il raddoppio con Canini. Intanto Storari si guadagna la pagnotta dicendo ancora di no a Giuly e ringrazia Ferrari che di testa colpisce male. Ma nulla può l'ex portiere del Messina sulla punizione di Totti che probabilmente non vede nemmeno partire: palla nell'ultimo straccio di angolo per il meritato pareggio giallorosso.
Inizia la ripresa e la Roma parte forte, mantenendo un profilo alto. Il Cagliari costruisce un muro attorno a Storari, pronto però a compiere il suo dovere sui tentativi dei giallorossi. Il Cagliari dal canto suo si difende con attenzione limitando il suo raggio di azione al contropiede, anche se in maniera meno frequente rispetto al primo tempo. Nella Roma Tonetto lascia il posto a Cassetti. Negli intenti di Spalletti c'è la richiesta di una maggiore pressione sulla fascia sinistra, ma bisogna attendere l'ingresso di Aquilani (fuori Brighi) per rivedere i giallorossi vicini al gol: un colpo di testa in tuffo che esce a lato di poco.
Nel valzer delle sostituzioni a incidere di più è Aquilani che regala una rabona dopo un tocco perfetto di Totti, ma l'istinto di Storari prevale sulla classe del romanista. Entra anche l'ex Esposito per Taddei. Sostituzione che non ammorbidisce l'atteggiamento della Roma, fermata ancora una volta da Storari: questa volta spazzando con il piede sulla linea di porta sul colpo di testa di Totti. E' l'ultimo fatto rilevante della partita. Il fischio finale di Saccani ha l'acre sapore dell'ennesimo rimpianto per i giallorossi, che ancora una volta hanno sprecato l'occasione di accorciare le distanze dai Ladroni, che ormai son sempre più cotti.
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La rincorsa scudetto all'Inter e l'andata dei quarti di finale di Champions League contro il Manchester United. La Roma è 'strettà tra il campionato e l'Europa. «Vorrei vincere entrambe le cose- ha detto il portiere giallorosso Doni al sito della Uefa- Ma devo dire che la Champions League è davvero speciale, più importante del campionato. Il torneo per club più importante del mondo». Il primo impegno, però, è quello di campionato: Roma a Cagliari, Inter all'Olimpico contro la Lazio. Nerazzurri avanti 4 punti, con Mancini che dice «sicuramente finiremo in testa alla classifica». La Roma, da parte sua, ci crede. E non poco. «C'è stato un momento in cui i punti di distacco erano undici e l'Inter giocava benissimo. Il discorso sembrava chiuso. Poi l'Inter è uscita dalla Champions League e attualmente attraversa un momento negativo. Abbiamo ridotto le distanze e stiamo giocando molto bene. Credo che la lotta sarà aperta fino all'ultimo. In cosa l'Inter è superiore alla Roma? L'Inter ha ricambi per ogni ruolo- ha spiegato ancora Doni- Può schierare due formazioni titolari di altissimo livello. L'altro giorno Figo era in panchina. E Adriano è andato in prestito in Brasile... Possono permettersi queste cose. Noi no». Alla Roma per spezzare in Italia il dominio nerazzurro «non manca niente in termini di talenti e strutture, ma le serve un gruppo più ampio. Ma ci stiamo arrivando. Lo scorso anno se avevamo un infortunato, in panchina andava un Primavera. Quest'anno non succede». Qualcosa però ancora manca. Non in attacco, però. «Penso per esempio che non ci serva un centravanti. L'allenatore ha scelto di giocare con Totti unica punta e finora ha funzionato benissimo. Siamo così abituati a questo modulo che non sentiamo la mancanza di un centravanti. Se ne avessimo uno, non toccherebbe neanche un pallone... Se potessi scegliere un giocatore per la Roma? Sceglierei Kaká. Sta giocando in modo straordinario e si adatterebbe a qualsiasi squadra del mondo». Infine, il futuro. Ancora giallorosso. «Stiamo discutendo del rinnovo del contratto, non penso sarà un problema. Non mi immagino in un'altra squadra. A Roma sto davvero benissimo. Mi piacerebbe finire la mia carriera qui. Vorrei restare per almeno altri sette anni... Mi sono conquistato il posto in squadra e non voglio lasciarlo. I tifosi poi sono splendidi, la società apprezza i giocatori brasiliani, la città è magnifica, il clima è mite, vivo a due passi dal mare e il cibo è squisito! Non riesco a pensare a un solo difetto».
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Le parole di Luciano Spalletti, allenatore della Roma, in conferenza stampa a Trigoria: "Cosa mi aspetto dalla Lazio? "A me non me ne frega proprio nulla. E se la Lazio perde e va a meno trenta, non sarebbe niente male"
Sono quasi tredici anni che la Roma non vince a Cagliari. E' il caso di ricominciare?
Noi sono tre anni, bellissimi, che lavoriamo per arrivare a queste partite, le intenzioni dei ragazzi sono quelle di portare avanti questi discorsi.
Vi darà fastidio il centrocampo a tre del Cagliari?
Il centrocampo a tre ce lo hanno tante squadre. E' chiaro che se non mettiamo le nostre caratteristiche nella partita, diventa più difficile. Noi siamo una squadra di qualità, dobbiamo riconoscere prima quello che sta per avvenire.
Sabato sera tiferà Lazio?
A me non me ne frega proprio nulla. E se la Lazio perde e va a meno trenta, non sarebbe niente male.
Uno scambio Gilardino-Mexes?
Bisogna andare avanti con coerenza, senza creare confusione: siamo dentro a situazioni importantissime, le attenzioni devono essere rivolte in questa direzione. Questa deve essere la nostra preoccupazione. Il resto non deve interessarci.
Qual è il pericolo maggiore di Cagliari-Roma?
Il Cagliari nelle ultime sei partite in casa ne ha vinte 5 e pareggiata una. Segno che il suo allenatore sta facendo benissimo, poi gli hanno restituiti i tre punti.
Come gestirà il turnover?
Farò delle scelte pensando anche all'incontro di martedì, mantenendo le stesse qualità alla squadra. Non giocheranno gli squalificati, però qualche altra attenzione bisogna porsela.
Chivu ha detto che la Roma non raggiungerà l'Inter.
Cristian ha espresso un suo pensiero, questo la dice lunga sulla forza e le potenzialità della squadra. Lui è un ragazzo che non si lascia andare facilmente. Sicuramente avranno dei vantaggi, ma noi un altro sforzettino lo vogliamo fare.
State meglio di loro?
Loro hanno perso qualche partita, lasciato punti per strada, non eravamo abituati. Quando succede, si vanno a rompere delle caratteristiche evidenziate. Noi, però, pensiamo a noi stessi, alla nostra corsa, pronti a sfruttare qualsiasi passo falso.
Può rappresentare un vantaggio andare in campo prima dell'Inter?
Il discorso è sempre lo stesso, dobbiamo vincere le partite. Andiamo a giocare contro un avversario temibile, in grande forma, dobbiamo vincere, non sarà facile, ma noi ci proveremo.
Una vittoria vostra a Cagliari potrebbe dargli fastidio all'Inter?
Gli darebbe sicuramente fastidio a guardare la classifica, ma scenderebbero in campo ancora più vogliosi.
Totti come sta?
Questa settimana ha fatto quello che doveva fare, sono contento anche se a volte lo punzecchio.
Un giudizio su Ballardini?
Un allenatore bravissimo, lo dicono i risultati, è preparato, gli vanno fatti i complimenti.
Aquilani al posto di De Rossi?
Valuteremo attentamente, può essere possibile, ma lo dico domani.
Ci conferma che verranno aperti i cancelli di Trigoria?
Stiamo lavorando in questa direzione, verrà emesso un comunicato della società.
Ma qual è il problema?
Aspettiamo il comunicato, da lì si capirà tutto.
Lei sarebbe favorevole a questa partecipazione dei tifosi?
Io penso che il calore del pubblico faccia sempre piacere, di conseguenza l'allenamento deve essere sviluppato correttamente.
Juan giocherà col Manchester?
Lo dobbiamo vedere.
Ci può essere spazio per Esposito?
Grazie alla disponibilità di Pit siamo in 18. Le possibilità ci sono per tutti, Mauro ha dimostrato tanto anche se non gli è stato concesso molto spazio.
La squadra di sabato scorso può vincere a Cagliari?
Quella che abbiamo visto contro l'Empoli è stata una squadra attenta, matura, in inferiorità numerica ci ha dato una mano il pubblico. Allo stesso tempo si può comunque migliorare.
Mancini che momento sta vivendo?
Secondo me Mancini si allena benissimo, ha questa grande qualità a livello fisico, è una dote che gli toglierà qualsiasi problema in futuro. Lui ora sta facendo abbastanza bene, ha fatto di meglio, ma sta facendo abbastanza bene. E' un giocatore che ha qualità superiori, può tornare presto ai suoi livelli.
Lo vede preoccupato per il suo futuro?
Le preoccupazioni devono essere riposte per la professione, i tifosi, non il resto.
Si aspettava di arrivare così lontano a inizio stagione?
E' quello per cui abbiamo sempre lavorato. Avevo detto che non sarebbe stato facile ripetersi, ma si poteva fare un buonissimo torneo. Poi la partita la puoi vincere o la puoi perdere, ma ci siamo meritati tutti i risultati ottenuti.
La Lazio è in grado di fermare l'Inter?
Quando dicevo che loro sono una squadra forte, lo dicevo seriamente. Hanno avuto solo un momento di difficoltà, però in questi tre anni è sempre stata una formazione tosta, con individualità, una società che ha speso soldi. Forse hanno speso quanto noi, se non di più, per fare la squadra. E siamo partiti insieme, per cui avrebbe avuto le stesse caratteristiche per fare bene. Delio Rossi, al di là di qualche comportamento, è un grande allenatore.
A Cagliari i giocatori potrebbero avere la testa già al Manchester?
Dobbiamo impedirlo, ogni partita lasciata agli avversari ci può togliere quanto di buono abbiamo costruito.
Un suo parere su Messias?
Va valutato con il tempo, è l'evidenza che la Roma lavora sempre in ottica futura.
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Al termine dell'allenamento di oggi Luciano Spalletti, tecnico gialloroso, ha diramato la lista dei calciatori convocati per Cagliari-Roma, gara valevole per la trentunesima giornata del campionato di Serie A. Come ampiamente previsto, Francesco Totti sarà della partita.
ANTUNES Gabriel
AQUILANI Alberto
BERTAGNOLI J.Sergio
BRIGHI Matteo
CASSETTI Marco
CICINHO
CURCI Gianluca
DONI
ESPOSITO Mauro
FERRARI Matteo
GIULY Ludovic
MANCINI Alessandro
MEXES Philippe
PANUCCI Christian
PIT Florin
PIZARRO David
TADDEI Rodrigo
TONETTO Max
TOTTI Francesco
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Francesco Totti sta meglio, sabato pomeriggio dovrebbe scendere in campo per la partita in programma contro il Cagliari di Ballardini. Il capitano, che si è allenato a parte negli ultimi due giorni per un dolore al ginocchio, stamattina ha lavorato con il gruppo. A favorire il recupero, il trattamento con i fanghi termali di Tivoli a cui il numero dieci si è sottoposto intensamente negli ultimi tre giorni anche da Trigoria.
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Sembra Ronaldinho, è Fabrizio Messias. Il giocatore brasiliano, diciotto anni, è in prova a Trigoria da qualche tempo. Ce lo ha portato Antonio Careca, su richiesta dei dirigenti giallorossi che erano rimasti ben impressionati da una videocassetta. Il giocatore è richiesto dal Corinthians e dal San Paolo ma Careca ha dato la precedenza alla Roma, che avrà la priorità se deciderà di tesserarlo. L’ex attaccante del Napoli lo ha paragonato a Kaka. «L’accostamento con Kakà? Si somigliano per velocità, ma Messias ha le sue caratteristiche. E’ un giocatore che abbina una tecnica incredibile a un fisico possente e soprattutto ha molta voglia di lavorare».
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Panucci, Perrotta, De Rossi e Aqui non evitano il ko (1-0) in Spagna. Decide Villa
La penultima tappa di avvicinamento all'Europeo di Austria e Svizzera non fornisce elementi esaltanti e Donadoni si consola almeno con la tradizione. Quel che è certo è che la scelta di ricalcare la sua squadra sulla Roma di Spalletti sembra ormai convinta, con tre giallorossi probabili titolari fissi anche a giugno (i tre che hanno iniziato ieri, peraltro tra i migliori), più Aquilani (prima riserva di Pirlo o dello stesso Perrotta), mentre rischiano di essere fuorigioco Cassetti e Tonetto. Ieri di contenuti agonistici ce ne sono stati pochi sia perché giocare in casa della Spagna e oltretutto ad Elche (5 partite, 5 vittorie per loro, con un solo gol subito, Shevchenko l'autore) non è comunque facile, sia perché la stagione è al suo culmine e non si può certo pretendere dagli azzurri ieri in maglia bianca l'attenzione solitamente riservata ai grandi appuntamenti. A rompere l'equilibrio è una prodezza nel finale di Villa, ma prima era stato Camoranesi ad andare vicino al gol.
PRIMO TEMPO Donadoni sceglie la Roma sin dall'inizio, nel sistema di gioco 4-2-3-1 e mandando in campo subito tre giallorossi (Panucci, De Rossi e Perrotta, schierati esattamente come nella squadra di Spalletti), con due juventini (Buffon e Camoranesi largo a destra), e completando la squadra con Cannavaro e Materazzi centrali, Grosso preferito a Zambrotta, Pirlo accanto a Danielino, e Di Natale a girare a sinistra di Toni. Linee diseguali anche per l'esperto Aragones, con Senna a coprire la linea difensiva (con Puyol costretto ad uscire per infortunio al 17', rilevato da Albiol) e un centrocampo di puro fosforo (Iniesta, Fabregas, Xavi e Silva) alle spalle del terribile nino del Liverpool, Torres. L'Italia è subito pericolosa, ma è di Xavi il primo tiro, destro strozzato al 7'. La Spagna spinge molto a destra, perché Sergio Ramos sovrappone sempre su Iniesta e non sempre Di Natale è abile in fase difensiva quanto in quella offensiva (al 10' taglia bene verso Casillas, che lo anticipa sul taglio di Camoranesi). Al 13' l'Italia va in vantaggio con un classico: punizione laterale di Pirlo perfettamente tagliata, spizzata di Toni in porta. Peccato che l'arbitro austriaco veda un falletto periferico di Cannavaro su Iniesta e neutralizza le due prodezze. Nella ripartenza tra le proteste azzurre, Torres va via a tutti e serve Silva, che piazza male il suo piattone destro al volo. Al 27' Di Natale prova a sorprendere Casillas da lontano, di poco alto, al 37' è Buffon decisivo su Torres liberato da un ponte di Silva, su assist lungo di Xavi. Bravo Gigi anche su Fabregas, al 46'.
SECONDO TEMPO Donadoni cambia il volto alla sua squadra, stando sempre bene attento a tenere alto il numero dei romanisti in campo: entrano subito Barzagli, Gattuso e Borriello, per Materazzi, Pirlo e Toni, poi allo scadere dell'ora di gioco ecco Aquilani per Perrotta, poi Zambrotta per Panucci (restano due giallorossi), infine Iaquinta per Di Natale, uno dei migliori. Incide di più Aragones, con gli impulsi forniti da Villa e poi Luis Garcia. L'Italia si rende pericolosa solo con Camoranesi che al 6' centra la traversa con un gran sinistro di piatto al volo su assist di Grosso e al 32' viene fermato solo alla fine da Casillas su percussione personale. La Spagna si fa sentire prima con Fabregas su azione sporcata due volte da Cannavaro e poi da De Rossi, ma poi alla fine interviene Buffon, e al 33' si ritrova in vantaggio quasi casualmente per un capolavoro di Villa, gran sinistro al volo su campanile alzato di testa da Cannavaro e inutile volo di Buffon. Sfortunato Aquilani al 48', e finisce così.
SPAGNA-ITALIA 1-0
SPAGNA: Casillas 6,5; Sergio Ramos 6,5 (30' st Arbeloa s.v.), Puyol s.v. (17' pt Albiol 6), Marchena 6, Capdevila 6; Senna 5,5 (14' st Xavi Alonso 5,5); Iniesta 6, Fabregas 5,5 (23' st Luis Garcia s.v.), Xavi 6, Silva 6 (14' st Riera 5,5); Torres 6,5 (10' st Villa 7).
ITALIA: Buffon 7; Panucci 6,5 (23' st Zambrotta s.v.), Cannavaro 6,5, Materazzi 5,5 (1' st Barzagli 6), Grosso 6; De Rossi 6,5, Pirlo 5,5 (1' st Gattuso 5,5); Camoranesi 6,5, Perrotta 6 (16' st Aquilani 6), Di Natale 6,5 (30' st Iaquinta s.v.); Toni 6 (1' st Borriello 5,5).
Arbitro: Stuchlik (Austria) 6
Marcatore: 33' st Villa
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Inviato da: IOXTEFOREVER
il 13/11/2009 alle 02:46
Inviato da: lolita_72gc
il 08/10/2009 alle 14:57
Inviato da: Solo_Camo
il 27/09/2009 alle 15:13
Inviato da: LadyWitchBlood
il 08/07/2009 alle 11:25
Inviato da: pensoquellochetuvuoi
il 21/06/2009 alle 17:15