Creato da Urbe_immortale il 11/09/2006
Blog dedicato all'A.S. Roma, la squadra della Capitale!

Lettera della squadra al Presidente Sensi

Ciao Presidente,
ci affidiamo a queste poche righe per dirti tutto quello che a volte magari non siamo riusciti a trasmetterti a voce o attraverso i gesti e i comportamenti.
Qualcuno di noi Ti ha conosciuto dal giorno in cui sei diventato “Il Presidente”, qualcuno ti ha incontrato durante i  Tuoi 15 anni di presidenza e qualcuno Ti ha conosciuto da poco, ma in ognuno di noi è rimasto impresso il tuo sguardo profondo, carico di umanità, pur se determinato e a volte, forse per chi Ti conosceva troppo poco, anche un po’ duro, ma nessuno di noi può dimenticare la passione con cui ci hai sempre seguito, anche quando non eri presente fisicamente. Sei sempre stato vicino a noi, a volte come Presidente, altre come un secondo padre.
In questi anni hai saputo coniugare sport e solidarietà umana e sociale, senza mai perdere i valori morali che sono propri dello sport. Hai fatto tanto per la Roma e per Roma, le tue passioni dopo l’amore per la tua famiglia, e i romani e i romanisti – e non solo loro – ti hanno accompagnato con dignità e riservatezza, così come Tu hai affrontato la Tua ultima battaglia, una delle tante ma sicuramente la più dura.
Noi non Ti lasceremo solo e non lasceremo sola la Tua famiglia e la famiglia romanista; la nostra forza sarà l’unione e faremo il possibile per farti sorridere da dove sarai, uno di quei tuoi sorrisi che ci regalavi quando venivi in spogliatoio per darci la carica.

Ciao Presidente, Tu sei sempre con noi.

 

Il gol di De Rossi alla Fiorentina commentato dal grandissimo e compianto Alberto D'Aguanno

 

Coppia di Campioni!

 

Il Capitano e Capitan Futuro

 

Serie A: 18^ Giornata:

Chievo-Inter

Atalanta-Napoli

Bari-Udinese

Cagliari-Roma

Catania-Bologna

Lazio-Livorno

Parma-Juventus

Sampdoria-Palermo

Siena-Fiorentina

Milan-Genoa

 

Classifica:

  1. Inter   39
  2. Milan*   31
  3. Juventus   30
  4. Roma 28
  5. Parma   28
  6. Napoli   27
  7. Palermo   26
  8. Sampdoria   25
  9. Bari*   24
  10. Chievo   24
  11. Fiorentina*   24
  12. Genoa*   24
  13. Cagliari*   23
  14. Udinese*   18
  15. Livorno   18
  16. Bologna*   16
  17.    16
  18. Atalanta*   13
  19. Catania   12
  20. Siena   12

* una partita in meno

 

Marcatori Giallorossi in Campionato

9 reti: Totti.

4 reti: De Rossi.

3 reti: Vucinic.

2 reti: Perrotta, Brighi, Burdisso.

1 rete: Taddei, Mexes, Riise, Menez, Cassetti.

 

Giudice Sportivo

Multe all'A.S. Roma nel corso della stagione:

€ 77.000,00

Squalificati per la prossima gara di campionato:

 

Espulsi nell'ultima partita:

 

5 ammonizioni.

De Rossi.

4 ammonizioni:

Cassetti, Pizarro, Menez, Perrotta.

3 ammonizioni (in diffida):

Totti. 

2 ammonizioni:

Vucinic, Andreolli, Mexes, Burdisso.

1 ammonizione:

Taddei, Okaka, Cerci, Vucinic, Doni, Riise, Motta, Guberti, Brighi.

 

Prossime gare AS Roma

6 gennaio, 18^ giornata:

 -

9 gennaio, 19^ giornata:

 -

12 gennaio, Coppa Italia, Ottavi di Finale:

 -

 

Europa League

Sedicesimi di Finale:

Panathinaikos-Roma (18 e 25 febbraio)

Marcatori giallorossi in Europa League:

11 reti: Totti.

3 reti: Menez, Okaka, Cerci.

2 reti: De Rossi, Riise, Vucinic.

1 rete: Guberti, Perrotta, Andreolli, Scardina.

 

« La Roma non ha mai pianto

e mai non piangerà:

perché piange il debole,

i forti non piangono mai. »

Dino Viola

 

Immenso Capitano

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Rabona di Aquilani e gol del Capitano al Milan

Il fantastico gol del Capitano a Marassi

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CAPITAN FUTURO! D.D.R.!

 

    

 

 

 

 Francesco, Daniele e Simone

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    CAMPIONI DEL MONDO!

  

Vivi come se tu dovessi morire subito,

 pensa come se tu non dovessi morire mai.

 

Messaggi di Aprile 2008

Totti operazione ok

Post n°1581 pubblicato il 20 Aprile 2008 da Urbe_immortale

È durata poco più di un'ora l'operazione cui si è sottoposto Francesco Totti a Villa Stuart. Il professor Pierpaolo Mariani ha iniziato l'intervento intorno alle 15, concludendolo, minuto più minuto meno, alle 16.15. Al capitano della Roma, infortunatosi contro il Livorno, è stato «riparato» il legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Sembra che tutto sia andato per il meglio. Totti adesso resterà in clinica tre o quattro giorni. Il rientro in campo tra almeno 4 mesi. Il medico della Roma, Mario Brozzi: " «Nessun problema. L'operazione è filata via liscia. Siamo riusciti ad intervenire entro le prime 24 ore e quindi abbiamo ridotto lo stress»

 
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Oggi Mariani decide se operare Francesco

Post n°1580 pubblicato il 20 Aprile 2008 da Urbe_immortale

Nel riquadro il contrasto fatale tra la gamba di Totti e quella di Galante. A lato, Francesco viene trasportato fuori dal terreno di gioco. La sua faccia preoccupata evidenzia come avesse intuito la gravità dell'infortunio.

«Ho sentito crack e ho capito che mi dovevo fermare. Sono preoccupato? Un po' sì. Campionato finito? Adesso penso più alla gamba». L'infortunio è grave, forse più di quello del 2006, e anche lo stop non sarà breve. «Lesione parcellare del legamento crociato del ginocchio destro», è questa la prima diagnosi dopo la risonanza cui Francesco si è sottoposto ieri pomeriggio a Villa Stuart. Lo stop, come detto, sarà lungo: da un minimo di 50 giorni a un massimo di 5-6 mesi, la sua stagione è comunque finita. Sarà il professor Pierpaolo Mariani a valutare se il legamento si può cicatrizzare da solo (in quel caso lo stop sarebbe di 40-50 giorni) o se servirà un intervento chirurgico (allora i tempi di recupero si allungherebbero fino a 5-6 mesi). Dalla prima diagnosi, immediatamente successiva alla risonanza magnetica, le condizioni di Totti sono apparse subito gravi. La decisione sull'operazione però spetta al professor Pierpaolo Mariani, che ieri era impegnato in un convegno a Bologna e che tornerà a Roma questa mattina. Mariani non si è sbilanciato lasciando però intuire che la soluzione chirurgica sarà quella più probabile. «Ho saputo tutto quello che si è fatto - ha detto - per telefono e se tutto sarà confermato non si potrà non operare». Ipotesi questa avanzata anche da Mario Brozzi, intervenuto a Rete Sport. «Con buona probabilità Francesco dovrà subire un'intervento in artroscopia». In un primo momento il medico sociale giallorosso era stato più cauto. «Tempi di recupero? Funzionali all'infortunio. Occorre aspettare l'arrivo del professor Mariani. Dopo una prima diagnosi è stato confermato il trauma distorsivo al ginocchio destro con interessamento del legamento crociato anteriore. Il calciatore è importante e bisogna andarci con cautela. Come l'ha presa Totti? Come sempre, con carisma e da persona spavalda quale è. Vediamo come passerà la notte e poi prenderemo una decisione. Se sono preoccupato? No, sono sempre ottimista di natura».

Francesco è uscito dal campo al 39' del primo tempo, ma per la prima volta aveva sentito dolore al 15' in occasione di un calcio di punizione. Totti ha sentito una fitta al ginocchio e c'è stato bisogno dell'intervento del medico. «Già nel primo tempo - le parole di Spalletti a fine gara - la prima volta che era entrato in campo il dottore mi ha detto di far scaldare qualcuno perché sembrava un problema serio». Francesco però è tornato in campo e ha giocato altri venticinque minuti sfiorando un paio di volte il gol prima di uscire definitivamente dal campo. In mezzo un contrasto "sospetto" con Fabio Galante. «Totti è un giocatore - ha proseguito il tecnico - che si gestisce da solo, quindi lui ha voluto continuare perchè non sentiva tanto dolore». Dallo stadio è andato direttamente a Villa Stuart, a bordo della sua automobile in compagnia della mamma, la signora Fiorella, e di Vito Scala. Francesco è rimasto nella clinica per il tempo di sottoporsi alla risonanza magnetica. E' uscito da Villa Stuart intorno alle 20.05, con un tutore alla gamba infortunata.

AUGURI DA FIRENZE - Cesare Prandelli al termine della gara tra la Fiorentina e il Palermo ha voluto fare gli auguri al capitano giallorosso, che ha allenato per pochi giorni nella sua breve esperienza romana. «A Totti faccio un grosso in bocca al lupo, lui comunque è uno molto determinato: abbiamo visto cosa ha fatto due anni fa per esserci ai Mondiali, tornerà forte come prima». Auguri a cui si è aggiunto Adrian Mutu. «Mi dispiace per lui, a Totti faccio un grosso in bocca al lupo e speriamo che torni presto».

 
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Se la Sensi chiama, Soros rilancia

Post n°1579 pubblicato il 20 Aprile 2008 da Urbe_immortale

Gli americani se ne sono andati, ma sono disposti a tornare se solo arrivasse un segnale, e quindi se il campo della trattativa venisse sgombrato da equivoci e ombre. Fino a mercoledì non ce n'erano.
Gli americani se ne sono andati ieri mattina alle ore 10, sono partiti da Roma con un volo della compagnia "Delta" verso New York: l'As Roma è rimasta alla famiglia Sensi e i Sensi sono rimasti con una misteriosa offerta da una ancor più misteriosa cordata, che sicuramente non è quella che fa capo a John J. Fisher (pur vigile), e che sembrerebbe essere araba. Quello che è certo è che gli americani di George Soros, gli uomini della Inner Circle Sports, se ne sono andati. Quello che più conta è che Steven Horowitz, (sbarcato mercoledì, alloggio in un hotel di Piazza Venezia fino a ieri mattina), è disposto a ritornare. Lui, e non solo lui. È disponibile a muoversi direttamente anche Joe Tacopina, l'avvocato di origine romane, che a suo tempo coinvolse Soros in questa operazione insieme al fondo d'investimento della ICS. La condizione è solo una: devono venire richiamati. Questo è decisivo, oltre che logico: gli americani aspettano un segnale per riaprire una trattativa che loro, a un certo punto, non potevano non rompere. Horowitz aveva il mandato di chiudere l'affare, formalizzare un lavoro inziato da mesi e mesi, comprare l'As Roma. Mancava di fatto solo la firma, l'accordo di massima sul prezzo era stato trovato già prima di Pasqua, con un esborso di circa 250 milioni di euro, 210 dei quali erano destinati direttamente ai Sensi, con tutte le perizie e gli studi di fattibilità di questo mondo, e anche le concertazioni del caso. Il viaggio a Roma a un certo punto era soltanto una questione di tempo che è diventata fisiologica dopo il viaggio della Banca Rothschild a New York all'inizio della scorsa settimana. Quando la Inner Circle è sbarcata qui però ha trovato l'ostacolo più sgradito: non quello di ordine economico, ma l'interferenza di un'altra cordata disposta a offrire qualcosa come 350 milioni di euro (praticamente l'intero debito che i Sensi hanno nei riguardi di Unicredit). E questo proprio nel giorno in cui la firma era quasi annunciata in un comunicato.
Ma dov'è la cordata? Se effettivamente ci fosse un'offerta del genere è chiaro che per i Sensi sarebbe la soluzione migliore. Finora nessun comunicato ne ha parlato. Ieri sono girati tanti nomi: l'egiziano Naguib Sawiris (Wind), Tarak Ben Ammar (il tunisino, consigliere d'amministrazione di Mediobanca, padrone di Sportitalia), il principe saudita Al Waleed bin Talan (un azionista Mediaset col 2,7% di Mediaset). Solo voci, almeno finora. Tra le tante quella più attendibile tira in ballo il nome dell'immobiliarista Raffaello Follieri, attivo in questa vicenda sin dall'inizio, su quasi ogni versante, ma che non ha niente a che vedere con George Soros. Il sogno di Follieri è quello di avere un qualche ruolo nella As Roma. Nel caso in cui la società andasse agli americani di Soros, della Inner Circle Sports, di Tacopina, lui non ne avrebbe alcuno. Anche questo è stato deciso. E da mesi. Quello che più conta è un'altra cosa: gli americani se ne sono andati, ma sono disposti a tornare e a fare anche un rilancio, purché che sia nelle cose, non certo per pareggiare una (presunta) offerta arrivata (nemmeno direttamente all'As Roma) all'improvviso e proprio nel momento della chiusura della trattativa. A Villa Pacelli riflettono.

 
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"Ho sentito crack. Sono preoccupato"

Post n°1578 pubblicato il 20 Aprile 2008 da Urbe_immortale

Lesione parcellare del legamento crociato del ginocchio destro: è questa la prima diagnosi per l'infortunio di Francesco Totti, che adesso va incontro a un lungo stop, da un minimo di 50 giorni a un massimo ipotizzabile di 6 mesi. Sarà il professor Pierpaolo Mariani a valutare se il legamento si può cicatrizzare da solo (40-50 giorni di recupero) o servirà un intervento chirurgico (recupero fino a 6 mesi).

Il fuoriclasse giallorosso ha lasciato la clinica alle 20.05 a bordo della sua automobile. Con lui la madre, Fiorella, il suo amico e preparatore atletico Vito Scala e Luca Pengue, che fa parte dello staff medico del club dei Sensi. Al capitano della Roma è stato applicato un tutore dopo la risonanza magnetica, che ha evidenziato una lesione al legamento crociato anteriore del ginocchio destro. Si parla di uno stop tra i due e i sei mesi.
"Sono preoccupato - ha detto Totti -. Ho sentito crack e ho capito che mi dovevo fermare. Sì, il campionato è finito, ma adesso penso più alla gamba, sono un po' preoccupato".
Vito Scala ha assicurato che "Francesco verrà visitato domani dal professor Mariani (oggi a Bologna) e bisognerà attendere per la diagnosi".
"Tempi di recupero? Funzionali all'infortunio - ha detto il dottor Brozzi -. Occorre aspettare domani l'arrivo del professor Mariani. Dopo una prima diagnosi è stato confermato il trauma distorsivo da impatto, che ha causato una lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro".

Domani mattina a visitarlo sarà il professor Mariani, che lo ha già operato due anni fa, e che al momento è abbastanza certo: «Ho saputo tutto quello che si è fatto per telefono e se tutto sarà confermato non si potrà non operare».

Un contrasto di Galante su Totti: involontario ma netto il contatto ginocchio su ginocchio.

Totti si è fatto controllare a bordo campo, poi ha stretto i denti ed è rientrato.

Il Capitano era però visibilmente sofferente.

 

Poi la generosità ha tradito Totti: al 37' prova un gran tiro da fuori (sbagliando di poco la mira) ma dopo lo sforzo appoggia male la gamba e finisce a terra.

Questa volta il capitano deve arrendersi.

Totti cerca di capire l'entità del suo infortunio.

Il Capitano viene portato fuori dal campo.

Il volto di Totti dice tutto: forse Francesco ha già capito che l'infortunio è davvero serio.

 
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Dramma Totti: lesione al crociato. Stop di 6 mesi

Post n°1577 pubblicato il 19 Aprile 2008 da Urbe_immortale

Francesco Totti si è sottoposto a una risonanza magnetica a Villa Stuart e la diagnosi è terribile, la più amara possibile: lesione del legamento crociato anteriore del ginocchio destro. 

Il Capitano verrà operato domani a Villa Stuart, dal professor Piarpaolo Mariani, che rientrerà precipitosamente da Bologna dove si trovava oggi.

Per Francesco stagione finita e possibile rientro addirittura a ottobre.

Si fà male anche Alessio Cerci

Preoccupano anche le condizioni di Alessio Cerci infortunatosi al 23' della ripresa di Lecce-Pisa (con i nerazzurri in vantaggio per 0-1). Il giocatore dell'Under 21, di proprietà della Roma ed in procinto di rientrare a Trigoria a giugno, è caduto rovinosamente a terra dopo avere avvertito una forte fitta al ginocchio. Ora si teme un lungo stop. Domani, dopo la risonanza magnetica, si conosceranno i tempi di recupero. Cerci era appena rientrato in campo dal primo minuto dopo oltre due mesi di stop per un altro infortunio al ginocchio subito lo scorso 12 febbraio, durante la partita col Brescia.

Il D.T. Bruno Conti si è messo in contatto con il ds pisano Petrachi ed ha richiesto la visita del Professor Mariani anche per Alessio.

 
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Doppio incubo: pari col Livorno e Totti k.o.

Post n°1576 pubblicato il 19 Aprile 2008 da Urbe_immortale

Perdere Totti e il campionato. Non era facile, la Roma ci è riuscita in un colpo solo, tra l'altro contro il Livorno. All'Olimpico l'1-1 finale griffato Vucinic e Diamanti sa di clamoroso: ha il sapore amaro della beffa per una squadra, la Roma, che ha fatto subito di vedere di non essere in giornata, sofferente come il suo capitano, ancora ko per un ginocchio dolorante. Lo scudetto, adesso, è più che virtualmente nelle mani dell'Inter, alle quale domani basterà non perdere contro il Torino per restare a più quattro a tre gare dal termine.

Distratta dalle vicende societarie (tra arabi e americani qui ci si capisce poco), e azzoppata come il suo capitano (consulto a Villa Stuart, domani i responsi), la Roma ci mette più di un tempo per abbattere Forte Livorno. Un'invenzione di Pizarro e un'incornata beffarda di Vucinic uccellano l'immobile amelia e il copione sembra più che rispettato.
Nonostante la controfigura di Mancini si aggiri per il campo in luogo di Totti, e soprattutto perché un Livorno rinunciatario sembra quasi non volerne prendere di più piuttosto che reagire. Dal cilindro, però, spunta il sinistro di un ragazzo che farà parlare di sè: quello di Diamanti è un colpo da biliardo su punizione al minuto 82 che in un colpo solo uccide la Roma e il campionato. Sulla testa disperata in affondo di De Rossi e sui guantoni di Amelia si spengono le ultime speranze giallorosse. Finisce 1-1, l'Inter rischia di diventare irrimediabilmente una chimera: palla ai nerazzurri, game, set, partita e scudetto sono ad un soffio.

 
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Poche chiacchiere, oggi gioca la Roma!

Post n°1575 pubblicato il 19 Aprile 2008 da Urbe_immortale

Si parla solo del futuro societario, ma all'Olimpico arriva il Livorno
C'è da continuare il sogno. E poi tifare Toro, senza pensare a Soros e agli arabi.

La notizia è ufficiale, e pare quasi uno scoop: oggi pomeriggio si gioca Roma-Livorno, gara valida non solo per il campionato di serie A, ma addirittura per lo scudetto. Il calendario e l'aritmetica lo ricordano da un pezzo, certo. Ma a girare per la città, fino a ieri sera, c'è da sperare che qualcuno se ne ricordi davvero, a parte i soliti impagabili fedelissimi. All'Olimpico, alle 18, Totti e compagni provano un'altra volta ad arrampicarsi a quota 74, vale a dire appena un gradino sotto all'Inter. Lo hanno fatto anche domenica scorsa, andando a vincere con una prova strepitosa sul campo dell'Udinese. Allora il sogno durò lo spazio di una pennica: all'ora di cena, asfaltando i miseri resti della Fiorentina, l'Inter era nuovamente schizzata a più quattro. Oggi se non altro il sogno può dilatarsi un po' di più: i nerazzurri giocheranno solo domani, sempre by night, nella tana del Toro disperato e, speriamo, imbestialito.
L'interesse indubbiamente scarso che accompagna i giallorossi a questa sfida, la quintultima del torneo, si spiega probabilmente per due ragioni. La prima, la più malinconica, è che il popolo romanista, dietro il suo storico ottimismo, è convinto a larga maggioranza che i giochi per il vertice siano ormai fatti: da troppi mesi l'Inter è lassù, retta saldamente non tanto dalle discutibili qualità del suo allenatore, quanto dalle prodezze dei suoi campioni, dalla ricchezza del suo patron, dall'esercito di Gussoni e Collina. La seconda, la più evidente per quanto strettamente legata alla prima, è che i tifosi - nella loro quasi totalità - sembrano ormai considerare il possibile sbarco romano dello zio d'America-Soros importante quanto la conquista dello scudetto.

Sappiamo bene in che misura la cosa ferisca la sensibilità degli inquilini di Trigoria e soprattutto di Villa Pacelli, da dove ieri, su carta intestata Compagnia Italpetroli, è uscita una nuova ammissione dei movimenti ormai sulla bocca di tutti: gli americani sono a Roma, hanno contattato i proprietari della società per sondarne le reali intenzioni. Sta di fatto che la spasmodica attenzione nei confronti del clamoroso interesse ufficializzato da mister Compass (bussola, in inglese, per la capacità di inquadrare le rotte finanziarie con precisione assoluta) è letta dall'attuale proprietà come una dolorosa prova di ingratitudine, se non addirittura di disprezzo.
Detto che non è così, nella stragrande maggioranza dei casi, e detto pure che al mondo d'oggi la gratitudine è sentimento di durata oscillante tra i dieci secondi e le ventiquattr'ore, bisogna arrendersi all'evidenza. La prospettiva di vedere garantite al club, sia pure solo sulla carta, risorse e quindi ipotesi di sviluppo sin qui assolutamente inimmaginabili azzera qualsiasi analisi alternativa. La gente ha scelto. Ora dovranno farlo i protagonisti di questa vicenda dai contorni ancora confusi, spinta inevitabilmente (siamo in Italia, il paese delle dietrologie e degli intrighi) in un vortice di interessi, di passioni, di sospetti, di oscure interferenze.
In questo clima la squadra, che attraverso Spalletti si è dichiarata non già turbata o destabilizzata, bensì lusingata dall'interesse di grandi gruppi internazionali, è chiamata a dare seguito alla mission (forse) impossible di agganciare l'Inter sul filo di lana. All'Olimpico bisogna assolutamente battere l'ultima della classe, il derelitto Livorno, e sperare poi che l'onda nerazzurra venga arginata in qualche modo dalla disperazione del Torino, costretto a richiamare dal suo scomodo eremo spagnolo il tecnico De Biasi, che ormai si lascia e si riconcilia con il presidente Cairo come la più scoppiata delle coppie da sit-com. Scavalcato questo decisivo week-end, rimarrebbero probabilmente solo due occasioni per sperare in uno stop dell'Inter: il derby di Milano, tra un paio di settimane, e il sinistro incrocio con il Parma di Cooper, il 18 maggio, ultima di campionato.

Ovvio che per continuare a sognare, o anche solo a illudersi, si debba inseguire con ogni residua stilla d'energia il progetto annunciato da Spalletti pochi giorni fa: fare strike, portare a casa 15 punti nelle cinque partite che ci separano dal traguardo. Tre devono assolutamente arrivare oggi pomeriggio, contro un'avversaria con l'acqua alla gola, forse anche peggio. Il Livorno, che Camolese era parso inizialmente un grado di rivitalizzare, è ormai in caduta libera da quattro giornate. Ha spuntato un pari per 0 a 0, in casa, contro il Siena; ha perso con Udinese, Sampdoria e Cagliari. In assoluto, non vince dal 2 marzo, giornata numero 26: uno stiracchiato 1-0 sul Catania all'Ardenza. La Roma ha raccolto sin qui quasi due volte e mezzo i suoi punti: 71 contro 29. Pare pazzesco pensare che all'andata non si sia riusciti a spingersi oltre quel modestissimo 1 a 1 (vantaggio di De Rossi, pareggio di Tristan) che costituisce tuttora uno dei grandi rimpianti degli spallettiani: senza peraltro dimenticare mai che altre squadre - un nome a caso: l'Inter - in circostanze analoghe hanno giocato peggio, ottenendo però una bella vittoria in confezione regalo.
I giallorossi lanciano oggi il loro assalto spinti dalla loro rabbia, quanto dalla forma ritrovata da Totti, più forte di qualsiasi acciacco e soprattutto delle vergognose accuse sofferte dal resto d'Italia, Gussoni compreso. Faranno il loro dovere, come hanno fatto sempre - con rarissime eccezioni - in questa stagione comunque fantastica. Poi, domani, si metteranno davanti alla tivù, sperando che per una volta sia qualcun altro a fare il miracolo. Quindi avvieranno un'ulteriore attesa, quella per una partita ancora più delicata. La partita che mette in palio non uno scudetto, ma il futuro.

 
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I Sensi dicono no a Soros: c'è un'offerta araba superiore

Post n°1574 pubblicato il 19 Aprile 2008 da Urbe_immortale

I problemi di giovedì non sono stati risolti: la proprietà fa presente agli uomini di Soros l'esistenza di un'offerta superiore di 120 milioni rispetto a quella degli statunitensi. Dietro ci sarebbe un gruppo Medio orientale. Già oggi, Horowitz e Hall potrebbero tornare negli Usa: l'affare da 250 milioni di euro era stato preparato da mesi. A questo punto i Sensi possono vendere coprendo quasi per intero il debito che ItalPetroli ha con le banche.


Ieri tutto era iniziato con un comunicato della AS Roma, questo il testo integrale: «Con riferimento alle notizie diffuse dagli organi di stampa in merito alla presenza di rappresentanti di soggetti interessati a rilevare la partecipazione di controllo in A.S. Roma S.p.A. indirettamente detenuta da Compagnia Italpetroli S.p.A., quest'ultima, facendo seguito ai comunicati diffusi congiuntamente ad A.S. Roma negli ultimi giorni, precisa, anche su espressa richiesta della Consob, quanto segue. Compagnia Italpetroli S.p.A., ha ricevuto la visita di un rappresentante di un soggetto potenzialmente interessato a rilevare tale partecipazione e nel corso dell'incontro è stato informalmente manifestato un possibile generico interesse all'acquisizione del pacchetto azionario di A.S. Roma. Si precisa che nel corso dell'incontro non sono stati definiti i valori economici di un'eventuale operazione, né sono state raggiunte intese di alcun genere in merito ad eventuali passaggi successivi, quali attività di due diligence contabile o legale sulla Società, o su possibili successivi incontri. Si conferma, inoltre, che non è stata aperta alcuna procedura di vendita della partecipazione in questione».

L'ammissione dunque dell'incontro fra il legale vicino ai Sensi, Gian Roberto De Giovanni, e Steven Horowitz, cioè l'uomo che pochi giorni prima di Pasqua aveva comunicato direttamente a Rosella che il nome dell'investitore sarebbe stato quello di George Soros. Un comunicato dovuto, viste le notizie diffuse dalla stampa, in cui non si fa nessun riferimento al gruppo arabo, cioè a quella che è stata ribattezzata "la terza cordata" di questa storia (la seconda è quella facente capo a John J. Fisher). Durante questo incontro la Roma avrebbe fatto presente agli uomini di Soros l'esistenza di questa offerta di oltre 300 milioni di euro. Cifra questa che andrebbe quasi completamente a coprire il debito che il gruppo ItalPetroli ha nei confronti di Unicredit. Gli statunitensi avevano trovato un accordo di massima, proprio tra Horowitz e De Giovanni, già a metà marzo, per 210 milioni di euro da destinare esclusivamente alla Famiglia Sensi (probabilmente nella cifra era compresa anche la buonuscita) che ha circa il 66% delle azioni del club giallorosso. Il totale dell'affare ammontava a circa 250 milioni.

L'operazione con George Soros (uno degli uomini più ricchi del mondo, con un patrimonio da oltre dieci miliardi di dollari già stravincente anche nello sport) era stata messa a punto: dallo stadio, al nome dello stadio, all'eventuale ruolo della stessa Rosella nel nuovo assetto societario, eccetera eccetera. La firma era data persino per scontata fino alla scoperta, già nel primo contatto romano, dell'esistenza del gruppo arabo. A quel punto gli americani non hanno accettato il gioco al rialzo: se c'è un'offerta così forte, vinca un'offerta simile. Centoventi milioni, aggiunti ai 250 offerti da Soros, fanno i 370 del debito dei Sensi con le banche. In tutta questa storia al magnate americano, che avrebbe preferito restare anonimo fino all'ultimo, non hanno fatto per niente piacere le voci di una intromissione di Galliani, che avrebbe offerto a Rosella un aiuto (anche in termini di giocatori, del calibro di Gourcuff) per non vendere la Roma. Ma adesso davanti all'offerta araba sarà difficile resistere e non cedere, anche se si tratta di un bene di famiglia così caro come la Roma. O no?

 
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Gazzetta: Trattativa in direttura d'arrivo

Post n°1573 pubblicato il 18 Aprile 2008 da Urbe_immortale

Testa al Livorno? Mica semplice, visto che ormai la dirigenza della Roma ha ufficializzato l’interessamento del magnate statunitense Gorge Soros per il club. Non a caso il comunicato partorito dalla dirigenza giallorosa e della controllante Compagnia Italpetroli ha in pratica aperto le porte della trattativa: "Un rappresentante a ciò incaricato da parte di Compagnia Italpetroli ha ricevuto la visita di un rappresentante di un soggetto potenzialmente interessato a rilevare tale partecipazione e nel corso dell'incontro è stato informalmente manifestato un possibile generico interesse all’acquisizione del pacchetto azionario di A.S. Roma. Si precisa che nel corso dell’incontro non sono stati definiti i valori economici di un'eventuale operazione, né sono state raggiunte intese di alcun genere in merito ad eventuali passaggi successivi, quali attività di due diligence contabile o legale sulla Società, o su possibili successivi incontri. Si conferma, inoltre, che non è stata aperta alcuna procedura di vendita della partecipazione in questione".

TRATTATIVA - In realtà la trattativa pare in dirittura d’arrivo, tant’è che è stata argomento anche della conferenza di Luciano Spalletti, che ha detto: "Non so nulla. Non so neppure se mi tengono". Per quanto riguarda il campo, il gruppo ha cominciato l’allenamento alle 11. Molti gli assenti per Spalletti. Fuori Vucinic, che ieri in allenamento aveva rimediato una distorsione alla caviglia. Fuori anche Aquilani, il suo sta diventando un vero e proprio rebus, si parla di una possibile microfrattura al collo del piede con conseguente stop fino a fine stagione. Indisponibili anche Cassetti, Pit e Ferrari. Dopo la prima fase di riscaldamento e torello, il gruppo si è dedicato alla circolazione di palla alternata a stretching. Successivamente sono stati provati schemi da palla inattiva.

 
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AS Roma ammette incontro con emissari di Soros

Post n°1572 pubblicato il 18 Aprile 2008 da Urbe_immortale

La Roma ammette un primo contatto con i rappresentanti di George Soros. Lo fa attraverso un comunicato apparso sul sito internet della società:

"Con riferimento alle notizie diffuse - si legge - dagli organi di stampa in merito alla presenza di rappresentanti di soggetti interessati a rilevare la partecipazione di controllo in A.S. Roma S.p.A. indirettamente detenuta da Compagnia Italpetroli S.p.A., quest'ultima, facendo seguito ai comunicati diffusi congiuntamente ad A.S. Roma negli ultimi giorni, precisa, anche su espressa richiesta della Consob, quanto segue. Nella giornata di ieri un rappresentante a ciò incaricato da parte di Compagnia Italpetroli S.p.A., ha ricevuto la visita di un rappresentante di un soggetto potenzialmente interessato a rilevare tale partecipazione e nel corso dell'incontro è stato informalmente manifestato un possibile generico interesse all’acquisizione del pacchetto azionario di A.S. Roma. Si precisa che nel corso dell'incontro non sono stati definiti i valori economici di un'eventuale operazione, né sono state raggiunte intese di alcun genere in merito ad eventuali passaggi successivi, quali attività di due diligence contabile o legale sulla Società, o su possibili successivi incontri. Si conferma, inoltre, che non è stata aperta alcuna procedura di vendita della partecipazione in questione".

 
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Conti: "Lo scudetto è difficile"

Post n°1571 pubblicato il 18 Aprile 2008 da Urbe_immortale

«Non è facile credere allo scudetto. La Roma deve andare avanti di partita in partita, senza pensare oltre». Vivere alla giornata. È questo il consiglio che Bruno Conti, direttore tecnico della società giallorossa, si sente di dare alla banda Spalletti in vista delle ultime cinque partite che mancano al termine del campionato. «Sappiamo che sono sempre stati tanti i punti che ci hanno diviso dall'Inter - ha dichiarato Conti al sito Affaritaliani.it -. Erano undici, scesero a otto, ora sono quattro. Sono sempre molti ma dobbiamo solo pensare a migliorarci, a fare quello che abbiamo fatto fino a oggi». La cosa importante secondo il direttore tecnico della Roma, infatti, «è credere nel lavoro che si sta portando avanti. Dare continuità a quello che si sta facendo, al lavoro svolto da questi ragazzi negli ultimi tre anni, anche sotto l'aspetto comportamentale». Analizzando lo sprint finale che attende le duellanti per lo scudetto, Conti ha poi sottolineato come «l'Inter sta in una situazione diversa rispetto a prima: aveva avuto tanti infortuni, adesso sotto l'aspetto fisico inizia a stare bene. È uscita dalla Champions e ha iniziato a lavorare durante la settimana con molta più tranquillità. Noi, invece, abbiamo avuto tanti impegni tra Champions e la stessa Coppa Italia». «Adesso - ha proseguito Conti - avremo davanti tante insidie perchè si affrontano squadre che devono lottare per salvarsi, altre che devono andare in Uefa. A questo punto non si può parlare più di »piccole«, perchè sono quelle che hanno dentro una carica e una voglia di uscire da queste situazioni difficili. Ogni partita per noi è come una finale». Ma, secondo Conti, la Roma potrà contare su alcuni fattori importanti per cercare di compiere l'impresa di rimontare e superare l'Inter: «Il nostro punto di forza è quanto si è visto in questi tre anni. È Luciano Spalletti per quello che ha inculcato in questi ragazzi, per il lavoro che sta svolgendo. Ma soprattutto la grande professionalità di questi ragazzi, che seguono il mister e fanno delle cose incredibili anche nei momenti difficili». L'ultima battuta, Conti la riserva all'allenatore dell'Inter Roberto Mancini che, al termine della semifinale di coppa Italia tra Inter e Lazio, aveva accusato il direttore tecnico giallorosso di essere un maleducato: «Dico solo una cosa. Nella mia vita, sia da calciatore che da dirigente ovunque io vada mi salutano e mi rispettano tutti. Ci sarà un motivo. Ripeto, andiamo avanti: le cose stanno andando bene per come stiamo lavorando e non abbiamo bisogno dei consigli di nessuno».

 
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Titolo Roma sospeso per eccesso di rialzo

Post n°1570 pubblicato il 18 Aprile 2008 da Urbe_immortale

Roma sospesa a Piazza Affari per eccesso di rialzo sul prezzo di controllo. Il titolo in mano alla Italpetroli è stato congelato per alcuni minuti a causa del maxi-rialzo generato dalla conferma delle trattative tra la società della famiglia Sensi e i rappresentanti del finanziere George Soros. Riammesso, il titolo è stato nuovamente sospeso dopo pochi scambi mentre registrava un rialzo del 12,47% a 1,01.

 
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La conferenza stampa di Spalletti

Post n°1569 pubblicato il 18 Aprile 2008 da Urbe_immortale

La conferenza stampa di Luciano Spalletti a Trigoria. L'apertura sulla partita Roma-Livorno, in programma domani: "La Roma deve fare un calcolo: esibire un collettivo fatto di grandi stimoli e di grande determinazione. Solo così sarà più facile raggiungere qualcosa di importante". Poi sulla trattativa con gli americani: "Voci stimolanti, ma io non so nulla, leggo sui giornali".

Roma-Livorno per continuare a sognare. Quante chance ci sono per arrivare primi?

La Roma deve fare un calcolo: esibire un collettivo fatto di grandi stimoli e di grande determinazione. Solo così sarà più facile raggiungere qualcosa.

Aquilani non convocato. Come sta?

Faccio il tecnico, il Dottor Brozzi vi avrà relazionato. Alberto non può colpire la palla, ha dolore nell'impatto.

Rizzoli è stato fermato. La sua idea?

Ho sentito anche io l'intervista di Collina e non mi sembra che lui abbia spiegato la strategia. Lui ha detto che tenta di lavorare per il bene del gruppo, della sua squadra.

Che effetto le fa sapere che a Roma ci sono gli americani?

Non so dire niente, l'ho letto sui giornali. Direttamente non ho informazioni, mi debbo comportare come ho sempre fatto, prendendo in esame la realtà.

Che effetto le farebbe guidare una Roma ancora più forte?

Fa piacere la sua convinzione che se viene un proprietario nuovo, mi tengono a fare l'allenatore. A me piace mettere in evidenza che questa proprietà abbia lavorato sempre per migliorare, sono sicuro che si continuerà in questa direzione.

Lei vorrà capire qualcosa di più di questa vicenda?

Io debbo soltanto fare bene quello che è il mio lavoro. Sono stato messo nelle condizioni di farlo nella maniera corretta. Se ci fosse qualcosa di serio, la Dottoressa lo verrebbe a dire.

Queste voci quanto destabilizzano l'ambiente?

Secondo me in questo caso qui, stimolano. Ma il nostro atteggiamento è quello di fare i professionisti e continuare su questa strada. Se ci si allena bene, abbiamo possibilità importanti.

Quanto stimolano queste polemiche tra voi e l'Inter?

Conti è uno educatissimo, non credo a quello che viene detto.

Queste polemiche lasciano il tempo che trovano?

L'analisi è che non creano disturbi, né grandi stimoli. La mia squadra ha sempre avuto un comportamento giusto, i calciatori hanno sempre reagito in una maniera corretta, Francesco ha capito di aver esagerato, la cosa si era messa a posto da sola. Poi si fanno intervenire troppi personaggi, a Roma è un po' attrattivo che questo accada. Ma i ragazzi non si sono lasciati coinvolgere.

Cosa conta in questo momento per la corsa scudetto?

Bisogna vincere le partite, ma non dipenderà solo da noi, anche dall'Inter. L'importante è non sbagliare nulla.

Vucinic come sta?

Ieri non camminava, oggi sta meglio, siamo fiduciosi per domani. Se facesse gli stessi miglioramenti, potrebbe essere a disposizione.

Questi continui problemi ad Aquilani non hanno creato un danno tecnico alla squadra?

Gli infortuni ci possono stare, sono sempre successi, non è un problema. Noi abbiamo una rosa abbastanza numerosa, possiamo sostituire calciatori importanti.

Juan ha superato i problemi?

Juan è a disposizione, ha fatto bene negli ultimi allenamenti.

Antunes sta facendo bene.

E' vero, sta facendo bene. Ha evidenziato questa qualità, questa voglia di fare, è segno che il lavoro di Pradè è stato corretto.

E' da tenere o mandare in prestito?

Lo vedremo, è presto per certi discorsi.

La Roma gioca la cinquantesima partita. Come sta a livello fisico la squadra?

Sta bene, è in condizione, sa che per poter prendere qualche vantaggio deve vincere le partite.

Tavano ha fatto bene quest'anno. A suo avviso è un calciatore che si esprime nelle squadre di provincia?

No, dipende da quanto lo si fa giocare. A Roma è stato impiegato poco e non ha potuto evidenziare le sue qualità.

Che Torino si aspetta contro l'Inter?

Le insidie ci sono per tutti, anche per noi che giochiamo contro il Livorno. Sembra che la squadra sia allo sbando, invece è in ritiro da inizio settimana a Roma. I giocatori vogliono far vedere che sono professionisti seri.

Il cambio allenatore può essere un vantaggio?

Sinceramente non lo so. Il Torino avrà avuto le sue motivazioni, anche se Novellino ha dimostrato di essere un allenatore tosto.

Queste voci sulla società possono rimandare i discorsi di mercato per il prossimo anno?
Non so che rispondere. E' bene che certi discorsi vengano iniziati. Pradè, Conti, Baldini sono sempre al lavoro per fare questo.

 
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Toti: "Non sono interessato alla Roma"

Post n°1568 pubblicato il 18 Aprile 2008 da Urbe_immortale

«Smentisco categoricamente ogni interesse per la Roma». Così Pier Luigi Toti, patron di Lamaro, risponde ai giornalisti che gli chiedevano commenti sulle indiscrezioni di stampa relative ad un suo possibile interesse nei confronti della As Roma nell'ambito di un'eventuale cordata italiana che potrebbe sfidare il magnate statunitense George Soros nella corsa per il club giallorosso.

 
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Convocati, c'è Vucinic!

Post n°1567 pubblicato il 18 Aprile 2008 da Urbe_immortale

Al termine dell'allenamento Luciano Spalletti, allenatore della Roma, ha diramato la lista dei calciatori convocati per la gara di domani contro il Livorno. A sorpresa, convocato Mirko Vucinic, non al meglio della condizione. Assenti Aquilani e Ferrari, torna Doni.

 


CONVOCATI PER ROMA - LIVORNO:

ANTUNES Gabriel
BERTAGNOLI J.Sergio
BRIGHI Matteo
CICINHO
CURCI Gianluca
DE ROSSI Daniele
DONI
ESPOSITO Mauro
GIULY Ludovic
JUAN
MANCINI Alessandro
MEXES Philippe
PANUCCI Christian
PERROTTA Simone
PIZARRO David
TADDEI Rodrigo
TONETTO Max
TOTTI Francesco
VUCINIC Mirko

 
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Per Aqui, si teme stop fino a fine stagione

Post n°1566 pubblicato il 18 Aprile 2008 da Urbe_immortale

Spalletti conta gli assenti nella seduta odierna a Trigoria. Fuori Vucinic, che ieri in allenamento aveva rimediato una distorsione alla caviglia. Fuori anche Aquilani, si parla di una possibile microfrattura al collo del piede con conseguente stop fino a fine stagione. Fuori anche Cassetti, Pit e Ferrari.

 
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Gli americani a Roma per vedere i Sensi

Post n°1565 pubblicato il 18 Aprile 2008 da Urbe_immortale

Steven Horowitz e Phill Hall, rappresentanti di ICS (Inner Circle Sports) advisor e mediatore nella partita che vede George Soros interessato alla A.S. Roma, sono arrivati ieri nella Capitale. L'obiettivo, come appreso da Radiocor, è incontrare la famiglia Sensi, proprietaria della società giallorossa e, in particolare Gianroberto De Giovanni, legale vicino alla stessa famiglia.
Gli uomini di Soros sono convinti di voler portare avanti l'interessamento per la società giallorossa. I contatti ci sono stati e proseguono ora a Roma. Secondo qualche voce la trattativa sarebbe ben avviata, con una differenza, tra domanda e offerta, di cinquanta milioni di euro. Differenza che può essere smussata nella mediazione

 
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Vucinic, stop e dubbio per sabato

Post n°1564 pubblicato il 17 Aprile 2008 da Urbe_immortale

Al termine della partitella di allenamento di questa mattina, Mirko Vucinic è stato portato fuori dal campo dai medici giallorossi. L'attaccante montenegrino ha accusato un dolore alla caviglia destra, che è stata subito fasciata. A questo punto è in dubbio la sua presenza sabato per la partita all'Olimpico contro il Livorno.

 
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Antunes: "Alla Roma mi hanno allenato bene"

Post n°1563 pubblicato il 16 Aprile 2008 da Urbe_immortale

Le parole di Antunes, difensore della Roma, in zona mista. Giudizio sulla partita: "Il mister mi ha dato questa possibilità e sono contento di aver giocato. Il bilancio? Io penso che non ho giocato troppo, però mi hanno allenato bene. Il prossimo anno vediamo che succede e quale strada scegliere, cosa sarà meglio per me. A inizio stagione dovevo andare alla Juve e invece ora sono in una grande squadra come la Roma".

 
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Brighi: "Speriamo di battere la Lazio in finale"

Post n°1562 pubblicato il 16 Aprile 2008 da Urbe_immortale

Le parole di Matteo Brighi, centrocampista della Roma, in zona mista: "Forse abbiamo regalato il primo tempo - l'analisi del mediano - dovevamo essere più aggressivi. Andiamo a Catania a giocarcela. In finale Lazio o Inter? Bella domanda, speriamo l'Inter di batterla in campionato e di vincere con la Lazio in Coppa Italia. Il caso Totti? Penso che Francesco abbia già risposto, chiedendo scusa, sapendo che aveva sbagliato. A volte viene strumentalizzato perché è un personaggio a livello nazionale"

 
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